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Oggi il desiderio di coltivare e produrre ortaggi sani e gustosi è più diffuso che in passato e molti vogliono creare piccoli orti sul terrazzo, sul balcone e, durante l’inverno, anche in casa.
Come illuminare le piante in casa?
Il problema principale della coltivazione in ambienti domestici è la carenza di luce solare, a cui si può ovviare procurandosi opportune lampade che emettono uno spettro luminoso specifico, esattamente come accade in una serra moderna, oltre che produrre il calore necessario alle piante per vivere e crescere.
Le frequenze migliori per la crescita delle piante
Senza scendere troppo nei dettagli tecnici, bisogna considerare che le frequenze luminose migliori per la crescita delle piante sono quelle rosse e quelle blu, situate agli estremi dello spettro luminoso: sono le frequenze di luce che vengono assorbite dalla clorofilla, quindi le più utili per lo svolgimento della fotosintesi clorofilliana. Le lampade a led (Light Emitting Diode) sono quelle più indicate per la coltivazione di piante indoor, poiché emettono luce rossa e luce blu, proprio quella che serve per lo svolgimento della fotosintesi clorofilliana, quindi la luce migliore per la crescita delle piante. Sono lampade un po’ più costose rispetto a quelle più comuni, ma hanno il vantaggio di consumare poco, di avere una lunga durata (fino e oltre i 10 anni) e di emettere un calore limitato, che consente di mantenere una corretta temperatura senza scaldare troppo e bruciare le piantine. Sul mercato sono presenti diversi tipi di lampade a led, differenti principalmente per la possibilità di regolare l’intensità della luce emessa.
Allestire una piccola serra o “grow-box”
Una volta scelto lo spazio della casa da dedicare alla coltivazione degli ortaggi indoor, è necessario allestirlo, creando una sorta di piccola serra, o “grow-box”.
La serra domestica potrà essere estremamente semplice, sviluppata in orizzontale su un piano.
Utilizzando scaffali a più piani si avvierà una sorta di “vertical farming”, su spazi ridotti ma ottimizzati al meglio.
Esistono, poi, grow-box costituite da una sorta di piccola scatola dotata di lampada a led sulla parete superiore, all’interno della quale si potrà posizionare un vaso in cui seminare e coltivare una pianta di dimensioni maggiori (come una fragola).
Tutto l’occorrente per coltivare l’orto in casa
Per la coltivazione dell’orto sono necessari vassoi o vaschette con fori di drenaggio, contenenti terriccio morbido. Le lampade a led, solitamente pannelli, dovranno essere appese al di sopra dei vasi, al centro della superficie da irradiare e regolandone l’altezza nella maniera corretta (sarà necessario eseguire più prove a questo scopo). In questo modo la luce si diffonde in maniera omogenea su tutta la superficie coltivata; allo stesso tempo, va verificata la distanza migliore da tenere tra le lampade e le piantine, per non danneggiare con il calore emesso i tessuti più teneri. Solitamente si tratta di pannelli leggeri, con una struttura in alluminio, regolabile con facilità.
Le lampade migliori per l’orto hanno il timer
Le lampade devono essere dotate di un timer. In questo modo si potrà impostare l’accensione e lo spegnimento delle lampade regolando le ore di luce e di buio necessarie alle piante. Solitamente vengono impostate 12 ore di luce e altrettante di buio. Per ottimizzare le condizioni di coltura, è necessario procurarsi anche un semplice sistema di aerazione che permetta il ricambio d’aria nell’ambiente chiuso in cui viene eseguita la coltivazione casalinga. L’ossigeno, infatti, è un altro elemento fondamentale per la coltivazione delle piante: spesso negli ambienti chiusi non ne è garantito il corretto apporto.