Orto in casa, si può fare

Insalate, aromatiche e ortaggi: coltivare un orto in casa ci permette di conoscere che cosa contiene ciò che mangiamo oltre a darci grande soddisfazione.

Alessandro Mesini
A cura di Alessandro Mesini
Pubblicato il 05/11/2018Aggiornato il 05/11/2018
orto in casa

Senza volere trasformare la nostra casa in una sorta di serra di produzione, è possibile coltivare qualcosa in più delle aromatiche. Per avere un orto in casa basta trovare un piccolo spazio e attrezzarsi con tutto l’occorrente. 

Quali piante sono possibili

La temperatura delle nostre case, paragonabile a quella esterna primaverile, non consente di fare maturare pomodori e melanzane ma permette la crescita vigorosa di molte altre specie. Nell’ orto in casa possiamo coltivare: 

I limiti per l’orto in casa sono quattro:

  • le dimensioni dell’ortaggio al raccolto: che devono essere contenute per restare all’interno delle serrette,
  • i tempi necessari per arrivare al raccolto: che non possono essere troppo lunghi perché rendano efficiente la coltivazione dentro casa,
  • le esigenze in termini di luce, temperatura e radiazione: che dentro casa non potranno mai essere paragonabili a quelle estive del pieno campo,
  • un apparato radicale modesto: che riesca a svilupparsi all’interno dei contenitori da tenere dentro le serrette.

Terreno e nutrimento

Le piante da fiore e gli ortaggi hanno esigenze diverse per quanto riguarda il terreno. Il terreno giusto per coltivare l’orto in casa è fertile per sostenere una rapida crescita delle piante, sciolto perché le radici lo possano esplorare senza incontrare resistenza, molto ben drenato così che non si formino ristagni d’acqua.
Per cercare di ottenere queste caratteristiche mescolate a nove parti di terriccio una di sabbia, se invece di impiegare terriccio da fiori volete usare terra di campo mescolatene sei parti con due di sabbia e due di terra di bosco ricca di foglie decomposte.
Potete anche scegliere sul mercato una delle tante proposte: terricci già pronti all’utilizzo, dove dichiarato anche già fertilizzati, equilibrati, ricchi di sostanza organica, quindi capaci di trattenere l’umidità, ma senza infradiciarsi per la frazione drenante. Controllate sempre che il Ph del prodotto da acquistare sia sub acido con valori compresi fra 6 e 7.
Un buon terriccio non basta per sostenere produzioni elevate e cicli ripetuti nello stesso contenitore. Un’aggiunta di concime organico al momento di predisporre i contenitori è un buon consiglio, ma non sempre è possibile per la difficoltà di recuperare il concime o di mescolarlo in modo uniforme al terriccio per mancanza di spazio. Utilizzate un prodotto tipo stallatico in pellet oppure uno specifico.
I concimi liquidi, a pronto effetto, come quelli per le piante da fiore, non sono indicati perché possono causare un accumulo di nitrati nelle parti verdi degli ortaggi, specie nelle verdure da foglia a rapida crescita.
Per questo segmento, come già accade per le piante ornamentali, sono disponibili anche blister mono dose da porre nel terreno, uno per pianta, in grado di provvedere a un rilascio prolungato del fertilizzante nel terreno.

L’importanza di dosare l’acqua

L’orto in casa  non ha bisogno di molta acqua, ma deve essere irrigato sempre e una carenza, anche di pochi giorni, danneggia in modo significativo la produzione in termini quantitativi e qualitativi.
Per assicurare le migliori condizioni cerchiamo di mantenere costante il livello d’umidità del terreno annaffiando a intervalli regolari.
Non irrigare a pioggia, ma bagnando il terreno di tutta la superficie del vaso.
Per farlo basta mantenere il terreno al di sotto del bordo del vaso di qualche centimetro così da poterlo allagare.
Per valutare l’umidità del terreno si può affondare un dito quanto più profondamente è possibile.
Meglio sempre impiegare acqua non fredda, e non calcarea.

Luce fattore limitante

La luce è nella coltivazione dell’orto in casa il primo fattore limitante per ottenere crescite rapide e vigorose. Questo limite è ancor più palese durante l’inverno, in situazioni indoor, quando le ore di luce sono minori e la radiazione più debole.
Poniamo i contenitori nella posizione più luminosa possibile evitando però che la vegetazione tocchi i vetri delle finestre: sono facili sia le ustioni per l’esposizione al sole diretto sia quelle da gelo durante le notti più fredde.
Un aiuto arriva dalle lampade realizzate per favorire la crescita delle piante. Utilizzate inizialmente solo dagli appassionati di piante esotiche, orchidee e specie rare, oggi hanno raggiunto una buona diffusione e il loro prezzo non è proibitivo. Si tratta di lampade, in genere a basso consumo, a tecnologia LED che possono essere scelte in base a esigenze specifiche delle specie allevate. Possono essere bianche, a spettro completo, in questo caso sono uniche, o in grado di fornire uno spettro particolare. Se ne può regolare i tempi di accensione, il livello e l’intensità.

Dal vaso all’idrocoltura

Al posto dei vasi, colorati per essere decorativi, e in materiale plastico perché leggeri in caso di frequenti movimentazioni, possiamo anche considerare le nuove soluzioni presentate sul mercato.
Molto spesso si tratta di piccole serrette di coltivazione in ambiente confinato, diverse una dall’altra per forma e dimensione, da quelle basic a quelle curatissime nel design per diventare oggetti d’arredo. Gli scambi con l’esterno ci sono ma sono limitati e modulati così da garantire all’interno, impostando secondo le istruzioni i diversi comandi, quel gradiente d’umidità, temperatura e luminosità desiderati.
In quelle basic di materiale plastico rigido distinguiamo una vasca di fondo opaca e una trasparente superiore che consente di far passare luce e aria grazie alle griglie di ventilazione. Di costo limitato richiedono un attento controllo, se non quotidiano a giorni alterni.
Quelle d’alta gamma, sul fondo hanno diversi vasetti modulari per le piante, una riserva d’acqua da mantenere a livello, un programma luminoso da impostare e si deve solo attendere la crescita delle piante.
Altre proposte in commercio sono più complesse e consentono di coltivare l’orto in casa dal seme fino al frutto. Diventano così inizialmente germinatori, dove ai semi distribuiti sl terreno e coperti proprio come si coltivasse in pieno campo seguono le pianticelle, da allevare e trapiantare per ottenere soggetti adulti in grado di fruttificare. Questi prodotti sono stati sviluppati per ortaggi di pregio e, oltre alla struttura, contengono l’impianto di illuminazione. Alcuni offrono anche la matrice organica su cui far crescere le pianticelle e una soluzione nutritiva. Parliamo allora di idrocoltura applicabile anche alla semplice insalata e nella grande distribuzione già si trovano semplici serrette per la coltivazione di aromatiche e ortaggi da foglia. Le dotazioni di base sono le stesse di quelle presentate prima ma la coltivazione avviene su matrici diverse secondo le case produttrici, si utilizzano semi selezionati per avere piante con caratteristiche adatte sia al tipo di coltivazione sia alle dimensioni del contenitore, e utilizzando soluzioni specifiche.

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