Raccogliere e conservare le castagne

La seconda metà del mese di ottobre è il periodo più favorevole per raccogliere e conservare le castagne che, insieme ai funghi, sono uno dei doni più apprezzati dagli amanti dei boschi.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 07/10/2017Aggiornato il 07/10/2017
Raccogliere e conservare le castagne

La castagna è un achenio, un frutto secco con pericarpo, che inizia a maturare quando il riccio, che contiene solitamente tre castagne, cade dall’albero. Allora si può aprire, con un piede e un bastone, e togliere il frutto. È assolutamente sconsigliato battere le piante con un bastone per favorire la caduta dei ricci: si rovina la pianta e non fa maturare più in fretta le castagne.   
Durante la raccolta vanno inserite in sacchetti di iuta o ceste di vimini che le lascino traspirare, e non in sacchi di plastica che ne favoriscano la marcescenza.
Le castagne buone si riconoscono per la loro buccia integra, senza forellini, e per la loro consistenza soda. I gusci molli, o che suonano vuoti, sono sicuramente ricettacolo di parassiti e vanno scartati da subito. Le castagne raccolte e non trattate non hanno una vita longeva, ma ci sono diversi sistemi per poterle conservare le castagne a lungo e consumarle un po’ per volta.

Come si fa a conservare le castagne

La surgelazione
Dopo averle lavate e controllate con cura per scartare eventuali gusci danneggiati, devono essere asciugate, incise sul dorso e chiuse dentro un sacchetto da freezer. Una volta congelate si potranno conservare a lungo. Quando estratte dal freezer si potranno cucinare come appena raccolte, in padella o bollite. Per inciderne il guscio si può utilizzare un coltello a punta o uno apposito, un attrezzo speciale, simile a uno schiaccianoci, che al posto delle zigrinature per la frutta secca, abbia un cucchiaino in basso dove posare la castagna, e una lama in alto: azionando i manici la lama imprimerà automaticamente un taglio sul dorso della castagna.

La surgelazione
Dopo averle lavate e controllate con cura per scartare eventuali gusci danneggiati, le castagne devono essere asciugate, incise sul dorso e chiuse dentro un sacchetto da freezer. Una volta congelate si potranno conservare a lungo. Quando estratte dal freezer si potranno cucinare come appena raccolte, in padella o bollite. Per inciderne il guscio si può utilizzare un coltello a punta o uno apposito, un attrezzo speciale, simile a uno schiaccianoci, che al posto delle zigrinature per la frutta secca, abbia un cucchiaino in basso dove posare la castagna, e una lama in alto: azionando i manici la lama imprimerà automaticamente un taglio sul dorso della castagna.

La novena
Questa antica tecnica per conservare le castagne, consiste nel metterle a bagno nell’acqua fredda per un periodo di 9 giorni, cambiando l’acqua giornalmente. Le castagne non buone verranno a galla e i microrganismi aerobi che inducono muffe e marciumi, verranno eliminati. Una volta estratte dall’acqua, devono essere asciugate e poi riposte in frigorifero per conservare le castagne anche 3 mesi.


La novena
Questa antica tecnica per conservare le castagne, consiste nel metterle a bagno nell’acqua fredda per un periodo di 9 giorni, cambiando l’acqua giornalmente. Le castagne non buone verranno a galla e i microrganismi aerobi che inducono muffe e marciumi, verranno eliminati. Una volta estratte dall’acqua, devono essere asciugate e poi riposte in frigorifero per conservare le castagne anche 3 mesi.

La ricciaia
Chi ha i castagni in giardino, può ricorrere a questo antico metodo per conservare le castagne: lasciarle nel terreno senza estrarle dai ricci ricoprendole di foglie e terra. Al momento del bisogno si vanno a recuperare.

La ricciaia
Chi ha i castagni in giardino, può ricorrere a questo antico metodo per conservare le castagne: lasciarle nel terreno senza estrarle dai ricci ricoprendole di foglie e terra. Al momento del bisogno si vanno a recuperare.

 

Non si possono raccogliere ovunque

Si tenga presente che la raccolta libera non è consentita ovunque, ma solo nelle zone boschive non adottate come riserve o come coltivazioni private: di solito idonei cartelli di avvertimento, e un’impeccabile pulizia sotto le piante, sono indice di uno di questi due impieghi.
È importante controllare anche se nella propria regione ci siano dei limiti giornalieri di raccolta: in alcune zone esiste infatti un limite che impone di non superare i due chilogrammi a persona.

L’abbigliamento

Per raccogliere le castagne in sicurezza si ricorda che è opportuno indossare un abbigliamento consono, soprattutto per quanto riguarda le scarpe: una suola antisdruciolo può impedire di scivolare sulle foglie bagnate rischiando inutili e dannose distorsioni.
Maniche e pantaloni lunghi invece proteggeranno dall’assalto di zecche o altri parassiti.
Inoltre, data la natura spinosa dei ricci, non è opportuno addentrarsi nei boschi senza un paio di guanti.

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