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I cachi, con il loro sapore dolce, sono un frutto tipico dell’autunno: la loro raccolta comincia verso la fine di settembre e procede fino a novembre, in alcuni casi addirittura fino a dicembre. In ogni caso, i frutti sono abbastanza delicati e dovrebbero essere staccati dall’albero prima che cominci a fare freddo. Proprio per la loro delicatezza, spesso si preferisce raccogliere i cachi quando sono ancora acerbi (ma comunque con la buccia di colore giallo, non verde) per poi riporli in cassette insieme a mele o pere che favoriscono il processo di maturazione. In questo modo, dosando la quantità di mele o pere nella cassetta, si può avere una maturazione a scalare che consentirà di avere a disposizione cachi maturi anche fino a gennaio.
Il momento giusto per la raccolta
I cachi, chiamati anche kaki o loti, cominciano la loro maturazione verso la fine dell’estate, indicativamente verso l’ultima settimane di settembre, per poi proseguire per tutto il mese successivo; la loro raccolta dovrebbe terminare prima che arrivi il freddo. A seconda del clima e della varietà, la raccolta può arrivare anche fino a dicembre.
Nel periodo di raccolta si devono temere le prime gelate, che rovinerebbero irrimediabilmente il raccolto, e le folate di vento che potrebbero spezzare i rami della pianta carichi di frutti. La scarsità di acqua potrebbe invece dare origine a evidenti screpolature sui frutti, sulle quali troverebbero facile diffusione i funghi saprofiti.
Al momento della raccolta i cachi si presentano come grandi frutti dal colore giallo o arancione acceso e non devono più avere striature verdi evidenti. Se il raccolto fosse fatto quando i frutti sono ancora troppo acerbi la qualità sarebbe pessima, mentre se i frutti fossero troppo maturi potrebbero aver contratto infezioni da fungo.
Se non si ha paura che il freddo intenso sopraggiunga o che gli uccelli possano approfittarsene, i frutti si possono lasciar maturare più a lungo sulla pianta. In alternativa, i cachi possono essere raccolti quando sono acerbi e poi fatti maturare seguendo le giuste tecniche. Anche nel caso in cui si voglia far maturare i frutti lontano dall’albero, bisognerebbe evitare di raccogliere i cachi quando sono ancora verdi: meglio aspettare che la loro buccia si colori interamente di giallo, anche se il frutto rimane duro al tatto.
Raccogliere i cachi in alto: istruzioni
La raccolta dei cachi può essere svolta a mano oppure con un paio di forbici da potatura. La procedura da seguire è semplice:
- per la raccolta dei cachi a mano basterà afferrare il frutto e farlo ruotare su se stesso fino a quando non si staccherà dalla pianta;
- usando le forbici da potatura, il frutto si deve asportare tagliando il picciolo che lo unisce al ramo;
- se i frutti sono molto in alto sulla pianta si può procedere alla raccolta con un raccoglifrutta con asta telescopica.
Maturazione
I cachi si possono cogliere maturi direttamente dall’albero, ma spesso si preferisce raccoglierli acerbi in modo che non vengano rovinati da pioggia, vento, uccelli e insetti. Si tratta infatti di frutti delicati e raccoglierli precocemente per poi farli maturare in un ambiente protetto spesso è la scelta migliore. I cachi raccolti dovrebbero essere conservati in cassette riposte in un luogo poco illuminato, fresco e asciutto, ben distanziati tra di loro e non sovrapposti. Tra i cachi possono essere sistemate delle mele o delle pere, che rilasciano etilene nell’aria e promuovono così la maturazione dei frutti. La cassetta deve poi essere coperta con del tessuto.
Se la pianta è stata generosa si può procedere con una maturazione a scalare, dosando l’aggiunta di mele nelle cassette in modo che i cachi maturino in tempi diversi da novembre a gennaio circa.
Differenza tra diverse tipologie di cachi
L’albero dei cachi, Diospyros Cachi, appartiene alla famiglia delle Ebenacee. Ci sono diverse varietà di cachi, che possono differire tra di loro per colore, sapore, consistenza e periodo di maturazione. Nel nostro Paese le varietà di cachi più conosciute sono:
- loto di Romagna, marchio Igp, che rappresenta la maggior parte della produzione italiana
- cachi Vaniglia, tipico della Campania, dalla polpa più soda e dal colore più scuro rispetto al loto di Romagna
- cachi cioccolatino, molto diffuso perché si adatta bene a diverse condizioni di clima e di terreno. I frutti sono piccoli e dalla polpa color arancione scuro
- cachi mela, dalla polpa soda e croccante e dal sapore vanigliato. Si possono addirittura tagliare con il coltello, proprio cose se fossero delle mele
- Rojo Brillante, una varietà di cachi tardiva di origine spagnola. La pianta è piccola e dalla chioma larga, mentre il frutto è grosso di un colore arancione brillante.