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Punica granatum, il melograno, appartiene alla famiglia delle Punicaceae ed è presente nella flora dell’intera area mediterranea. La pianta viene coltivata per la bellissima fioritura rossa e, limitatamente a una pianta nel frutteto domestico, per la produzione dei suoi frutti commestibili pieni di semi succosi, rosati, rinfrescanti e aciduli. Questi si possono mangiare sgranati oppure spremuti o, ancora, trasformati in marmellate. Tra le cultivar più impiegate per la produzione di frutti troviamo le varietà ‘Dente di cavallo’ e ‘Acco’ che maturano a fine settembre e le varietà ‘Valenciano’ e ‘Rosso di Sicilia’ che sono pronte a fine agosto.
Come capire se il frutto maturo
La melagrana è il frutto, una bacca di forma rotonda o leggermente allungata, molto robusta con buccia dura e coriacea. All’interno ha diverse partizioni che contengono i semi di colore rosso circondati da una polpa traslucida colorata dal bianco al rosso rubino, più o meno acidula. In posizione apicale (opposta al picciolo) presenta una caratteristica corona che rappresenta i residui del calice del fiore.
La melagrana deve essere raccolta quando è completamente matura. Per capirlo basta conoscere il colore caratteristico della varietà: a buccia rossa, buccia gialla oppure buccia striata; quando i frutti raggiungono questi colori sono pronti da raccogliere. Anche la dimensione è un segnale di maturazione: la melagrana matura è piena di chicchi succosi. Estrarre i semi dalla polpa non è facile.
La raccolta
Al momento della raccolta utilizzare cesoie ben affilate in modo da recidere il gambo del frutto con un taglio netto e pulito. Fare attenzione a non strappare il frutto a mano perché si potrebbero scoprire porzioni di corteccia che rimarrebbero esposte a malattie e insetti.
Può succedere che frutti molto maturi si aprano quando ancora sono inseriti sui rami, in questo caso occorre raccoglierli subito, per evitare marcescenze.
Se la buccia tende a creparsi per carenza o per eccesso di acqua (causata dalle forti piogge autunnali), purtroppo non ci sono rimedi e non sempre il frutto risulta buono da consumare. In questo caso possono essere usati per fare composizioni autunnali con fiori e frutta oppure centrotavola per le feste.
I frutti devono essere conservati in un luogo fresco, al buio, a una temperatura di 5-6 °C. Per conservarli per periodi più lunghi occorre metterli in frigorifero.
Esigenze di coltivazione
Il melograno è pianta termofila che ama il caldo e le posizioni soleggiate, non deve essere posto a Nord e deve godere di una buona esposizione protetta dal vento. Preferisce terreni ben drenati, sabbiosi, al massimo di medio impasto, tendenzialmente acidi. Il melograno teme il ristagno idrico e non riesce bene in suoli pesanti e argillosi.
Coltivato in piena terra deve essere irrigato con regolarità solo nel primo anno d’impianto per garantire l’attecchimento e un ottimo sviluppo della prima struttura. Nei giardini basta la semplice irrigazione del prato a garantire gli apporti richiesti.
Per quel che riguarda la concimazione, il melograno è pianta esigente. Una mancanza di ferro e altri microelementi può indurre alla ripresa vegetativa uno stato di clorosi con ingiallimento della nuova vegetazione. Ogni anno a primavera si provveda a somministrare un concime che apporti ferro, microelementi, azoto e potassio. L’azoto deve essere somministrato nelle due forme: solubile e a lenta cessione.
Messa a dimora
I soggetti in vaso, acquistati o troppo cresciuti, possono essere messi a dimora in piena terra tutto l’anno, anche se è meglio evitare il periodo estivo più caldo. La buca d’impianto deve essere larga e profonda. Verificare l’assenza sul fondo di lenti d’argilla che ostacolerebbero l’affondamento delle radici, poi riempire con terreno sciolto. La concimazione d’impianto si riduce a una distribuzione di stallatico molto maturo, nell’area interessata dalla chioma, da mescolare con il terreno superficiale.
Anche in vaso
La pianta cresce bene e fruttifica anche in vaso e si presta per decorare terrazzi e balconi di grande dimensione mescolato ad altre piante mediterranee. Ma attenzione, il contenitore deve essere di dimensioni adeguate a quelle della pianta: per un soggetto d’altezza di 150 cm è consigliato un vaso di almeno 50 cm di diametro.