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Generalmente si dice che in primavera si mettono a dimora le piante e in autunno si raccoglie. E infatti la raccolta delle mele inizia in questo periodo. Per avere una buona produzione che si conservi nel tempo e rispettare le piante, ci sono degli accorgimenti da tenere in considerazione sia nella modalità di raccolta sia in quella della conservazione.
Prelevare i frutti: come e quando
Per la raccolta vale la regola che una mela non va staccata con forza dal ramo, quando è pronta verrà via con facilità. Il picciolo dovrebbe rimanere attaccato al frutto, in questo modo la sua conservazione sarà più lunga.
Per controllare se sia giunto il momento migliore per raccogliere, è possibile fare una verifica: tagliare un frutto a metà e valutare la consistenza della polpa, che chiaramente cambia anche in base alle qualità della mela in esame, e accertarsi che i semi siano di colore bruno. Dopodiché si potrà procedere alla raccolta.
Riporle correttamente
Prima di procedere alla conservazione, è fondamentale selezionare con cura i frutti: quelli che presentino delle ammaccature, siano di dimensioni diverse rispetto agli altri, siano sprovvisti di picciolo, o già in avanzato stato di maturazione, andranno consumati velocemente, e sicuramente non mischiati con quelli perfettamente sani.
Se si predispone un buono spazio per la conservazione dei frutti, e vi sia un accurato controllo settimanale per eliminare quelli in via di deterioramento, questi possono essere conservati per tutta la stagione fredda.
Il luogo migliore in cui stoccare il raccolto è una cantina, in mancanza della quale si potrà scegliere un locale con analoghe caratteristiche che sia fresco, buio, ben ventilato (eventualmente lasciare una finestrella aperta di poco) e con un’umidità elevata, anche del 70%. La temperatura della cantina si dovrà aggirare tra i 6 e, massimo, i 14 °C, con un minimo movimento d’aria: se non si fosse esperti procurarsi un termometro e un igrometro per controllare le condizioni della cantina.
Se il locale non fosse abbastanza umido, e si temesse per un’eccessiva secchezza dei frutti, si provveda a coprirli con i fogli di plastica forati, e si collochino dei recipienti colmi d’acqua sul pavimento.
Attenzione all’etilene
La frutta marcia o in avanzato stato di maturazione, in particolare mele e banane, esala un gas chiamato etilene che funge da acceleratore per la maturazione di tutti gli altri frutti vicini, che vanno quindi conservati separatamente. Un espediente per rallentare il processo di maturazione, è quello di conservare le mele in sacchetti di polietilene che riducono le esalazioni di etilene.
Le varietà autunnali
Ma quali sono le mele da raccogliere in autunno? Le più conosciute e diffuse sono:
Golden delicious è la classica mela a buccia gialla con striature verdi. La polpa è zuccherina ma ha una punta di acidità che le conferisce un carattere deciso.
Granny smith è caratterizzata da una lucida buccia verde e anch’essa, oltre a essere succosa, ha una punta acidula che la rende particolarmente fresca. Viene impiegata sia per le crostate che per il consumo diretto.
Renetta, un’eccellenza dell’Alto Adige, ha la buccia gialla/verde grinzosa, o rossastra. La polpa è farinosa come consistenza, ma gustosa e molto aromatica. Più che per un consumo diretto, è molto popolare per il suo impiego in cucina e in pasticceria: strudel, torte, marmellate.
Fuji è una mela molto succosa e zuccherina, con buccia rossa striata di giallo, lucida; la sua forma è tondeggiante.
Stark è anch’essa rossa, ma di forma allungata con quattro, cinque punte alla base. Croccante al morso, solitamente si acquista per il consumo diretto.