L’andamento stagionale più mite e l’impiego di protezioni contro il freddo anche in orti familiari di piccola superficie ci consente ancora di trapiantare nell'orto cicoria e radicchio, insalate croccanti che si raccoglieranno tra 3 - 4 mesi.
Le cicorie e i radicchi sono insalate versatili che in genere si seminano a febbraio, per la capacità di germinare a basse temperature e il veloce tasso di crescita, oppure nella seconda parte dell’estate. Settembre è un po’ tardi, ma questo ritardo può essere in gran parte recuperato dalla scelta di acquistare esemplari da trapianto, dall’andamento stagionale che negli ultimi anni ha registrato un progressivo spostarsi dell’arrivo del freddo e dall’impiego di protezioni contro il freddo, come semplici tunnel, anche in orti familiari di piccola superficie. Evitate sempre di seminare tra maggio e giugno: in estate le elevate temperature e la forte radiazione possono deprezzare il prodotto perché tende a divenire fibroso anche in ortaggi giovani.
Come trapiantare radicchio e cicoria
1. Scegliere un’aiuola prima occupata da colture ben letamate come pomodori, zucchini, peperoni, cetrioli, melanzane, zucche, meloni e angurie. Per eliminare gli apparati radicali di queste colture si effettua una vangatura e un successivo affinamento curando in particolar modo il profilo del terreno evitando che si formino avvallamenti e buche dove l’acqua può ristagnare. In caso di terreni magri, sabbiosi, sciolti, molto sfruttati, messi a coltura dopo un lungo tempo d’abbandono è consigliato un apporto moderato di letame o compost molto maturo, in ragione di 1 kg per metro quadrato, meglio se sotto forma di terricciato, e sempre per tempo. L’utilizzo di fertilizzanti chimici a pronto effetto, ricchi di azoto, che promuovono crescita veloce e sviluppo di nuovi tessuti giovani, è da sconsigliare, specie nella coltivazione autunno-vernina, perché possono essere causa di un accumulo di nitrati nelle foglie che poi andremo a consumare.
2. Il terreno preparato già assolcato deve avere file distanti 30-40 cm. Al momento del trapianto preparare buche profonde sulla fila per salvaguardare l’apparato radicale fittonante di queste insalate: più questo sarà preservato, migliori saranno le probabilità di riuscita. Sulla fila, collocare una piantina ogni 30-35 cm.
3. Irrigazioni scarse, distribuite in modo irregolare e alte temperature, favoriscono la crescita di ortaggi di radicchio e cicorie con sapore spiccatamente amaro, poco adatti per il consumo fresco. Per questa ragione cicorie e radicchi non sono indicati negli orti delle seconde case dove non si è dotati di un impianto di irrigazione programmabile o laddove l’acqua non sia sempre disponibile. Il miglior metodo d’irrigazione è per scorrimento nell’intersolco così che si eviti di bagnare ripetutamente la zona del colletto dove possono insorgere problemi fitosanitari causati da funghi. Nella coltivazione autunnale, radicchi e cicorie sono aiutati nel loro sviluppo dalle piogge stagionali e dall’abbassarsi delle temperature, ma finché permane l’estate si consiglia di bagnarli a giorni alterni.
4. Una leggera erpicatura del terreno è necessaria perché serve a mantenerlo libero dalle malerbe: con un erpice o una zappetta si lavora il terreno sempre in superficie estirpando manualmente le malerbe quando sono troppo vicine ai cespi. La pacciamatura, poco utilizzata per questo tipo di ortaggi, risolverebbe questo problema.
5. Radicchi e cicorie sopportano il gelo fino a –4°C ma con l’arrivo del freddo è consigliato proteggere le colture con tessuto non tessuto, se il consumo avverrà in tempi brevi, o con tunnel, anche di poco impegno, per dar modo al raccolto di giungere a buon fine.
6. La raccolta di radicchi e cicorie si esegue quando il cespo ha raggiunto le dimensioni soddisfacenti oltre le quali lo sviluppo tende ad arrestarsi perdendo in qualità, soprattutto a discapito di freschezza del gusto, croccantezza e scarsa fibrosità. Il cespo deve presentarsi ancora compatto e chiuso, ed esercitando una leggera pressione con il palmo aperto sul vertice la pianta non deve aprirsi o cedere. Si scalza dalla base con l’aiuto di una forca e non si taglia a livello del terreno perché la radice fittonante è una parte di pregio. Si ripulisce subito dal terreno, si accorcia la radice, si monda con un coltello, si scartano le foglie esterne, se danneggiate, e si introducono i resti vegetali in compostiera.
In frigorifero per pochi giorni
La conservazione in frigorifero non deve protrarsi oltre i cinque giorni per mantenere integre le qualità del prodotto. Le foglie esterne possono essere tolte, lavate e lessate, mentre il cuore, sviluppandosi dall’apice interno, se non esistono segni di attacchi da parte di insetti minatori può essere consumato così come si trova dando il meglio di sé.