Piantare il topinambur

Il topinambur oggi è molto diffuso anche allo stato spontaneo: si riconosce per i fiori gialli su un lungo stelo verde, in terreni che non siano eccessivamente aridi, lungo i corsi d'acqua. Si può anche coltivare per la parte tuberosa commestibile, sia cotta che cruda.

Francesca Meinardi
A cura di Francesca Meinardi
Pubblicato il 14/02/2018Aggiornato il 14/02/2018
Piantare il topinambur

Appartenente alla famiglia delle Composite, il topinambur, o rapa tedesca, Helianthus tuberosus, è un tubero di origine americana oggi è largamente diffuso anche nel nostro paese perché si propaga a livello spontaneo sulle rive dei fiumi o in terreni  non aridi.

Si trova allo stato spontaneo, ma viene anche  coltivato per la parte tuberosa nodosa e cilindrica, commestibile sia cotta che cruda, che ha una dimensione di 3 – 5 cm.

La parte aerea ha fusti sottili e slanciati, fino a quasi raggiungere i tre metri, ornata di foglie strette e dai bordi dentellati, ruvide e nervate, verde scuro.

Il fiore giallo ricorda le margherite, la corolla ha diametro di circa 10 cm.

Come si pianta il topinambur

1. Scegliere per la coltivazione un’aiuola ai margini dell’orto, anche dove il sole non è persistente perché il topinambur tollera bene anche la mezz’ombra purché il substrato sia sufficientemente umido. L’aiuola va delimitata in modo preciso, creando con assi di legno o metallo delle sponde che vadano in profondità nel terreno per  20-25 cm e che siano in grado di arginarne la diffusione.

1. Scegliere per la coltivazione un’aiuola ai margini dell’orto, anche dove il sole non è persistente perché il topinambur tollera bene anche la mezz’ombra purché il substrato sia sufficientemente umido. L’aiuola va delimitata in modo preciso, creando con assi di legno o metallo delle sponde che vadano in profondità nel terreno per 20-25 cm e che siano in grado di arginarne la diffusione.

2. I tuberi di topinambur vanno interrati alla fine dell’inverno, da febbraio  a maggio, per avere un buon raccolto l’inverno successivo. Mettere in terra il tubero con i germogli rivolti verso l’alto, a una profondità di 10 15 cm.

2. I tuberi di topinambur vanno interrati alla fine dell’inverno, da febbraio a maggio, per avere un buon raccolto l’inverno successivo. Mettere in terra il tubero con i germogli rivolti verso l’alto, a una profondità di 10 15 cm.

3. Tra di loro le piante andranno distanziate di almeno 50 cm.

3. Tra di loro le piante di topinambur andranno distanziate di almeno 50 cm.

Pochissime esigenze

Al topinambur non servono cure particolari. Dal momento che non teme malattie, non saranno necessari trattamenti fitosanitari o antiparassitari. Si faccia attenzione ai roditori che, tra tutti gli animali, più facilmente possono danneggiare i tuberi. Importantissimo l’apporto idrico: la pianta si sviluppa infatti, in natura, in zone ricche di umidità.

Diventa infestante

Il topinambur è una pianta molto resistente, poco esigente e altamente infestante, per cui bisogna metterla a dimora nell’orto con attenzione: una volta radicata sarà molto difficile liberarsene, e tornerà a comparire anche in mezzo alle colture successive.

Infatti la pianta sviluppa i tuberi molto in profondità nel terreno, è quindi difficile riuscire a raccoglierli tutti; così continuano a ripresentarsi negli anni, dal momento che è possibile che una parte rimanga sempre nel terreno.

Per la raccolta si deve scavare per almeno 10 cm in profondità: più l’apparato aereo della pianta è grande, più i tuberi saranno di dimensioni ragguardevoli.

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