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Il bagno è la stanza della casa in cui si comincia e si termina la giornata. Mettere alcune piante in bagno non è solo un vezzo estetico: il verde ha un influsso benefico sulla mente umana, ci aiuta a essere più rilassati e ottimisti. Senza contare che una macchia di vegetazione ci fa sembrare più grande lo spazio; cosa non da poco vista le ristrette dimensioni dei locali da bagno inseriti nelle case di oggi.
In genere, in bagno sono perfette: orchidee, Phalaenopsis in particolare, Kenzia, Ficus benjamina, Monstera, Calathea, spatifillo, anthurium, Browallia, violetta persiana, Begonia rex, Coleus, Caladium, felci, l’Asparagus, Ficus pumila, Saxifraga stolonifera, Tradescantia, Pothos, Dracaena, Ficus elastica, Sansevieria, Guzmania, Kalanchoe e bulbi da fiore.
Certe piante in bagno sono in grado di migliorare la qualità dell’aria, assorbendo le sostanze tossiche volatili sprigionate da detersivi, detergenti, lacca, solventi, legno trattato, vernici. Per esempio le felci, alleate formidabili contro formaldeide e xilene, e del Ficus attivo anche contro l’ammoniaca, il benzene, la trielina di solventi e vernici. Ma queste proprietà sono possedute anche dai filodendri, dall’edera, dall’aloe. Tuttavia bisogna fare attenzione a non schizzare le foglie con sapone o prodotti per la toilette che possono essere anche corrosivi.
I fattori preliminari
Prima di collocare le piante in bagno, occorre valutare tre fattori fondamentali:
Umidità
Per umidità, si intende la quantità di vapore acqueo presente nell’aria. Complici docce e vasche, in genere la stanza da bagno è una delle più umide della casa: ogni giorno si satura di vapore che si condensa sulle superfici, su rivestimenti, sanitari, asciugamani, ed evapora lentamente. Questa prolungata umidità rende il bagno molto adatto ad accogliere le piante da appartamento, quasi tutte di origine tropicale, abituate a una concentrazione di umidità medio-alta compresa tra il 60% e 80%. Normalmente una pianta necessità di almeno il 40% di umidità
Luce
In una stanza si possono distinguere tre differenti condizioni di luce, ognuna delle quali è indicata per determinate piante: la posizione soleggiata in cui la pianta riceve luce solare diretta, quella che si ha sul davanzale della finestra, adatta a succulente, cactacee ed alle bromeliacee epifite; la luce solare filtrata cioè la luce del sole che attraversa una tenda o alberi prospicienti la finestra: questa è la condizione preferita dalla maggior parte delle piante da appartamento, in quanto si avvicina molto alla condizione luminosa delle foreste tropicali da cui provengono; la posizione ombreggiata, con luce indiretta, in genere proveniente da una finestra rivolta a nord: è la situazione ideale per le piante che crescono nel sottobosco della foresta, sempre protette dai raggi solari. Spesso è anche la condizione di illuminazione della stanza bagno se l’orientamento è verso nord, c’è una sola finestra o un lucernario, magari con vetri opachi, ombreggiato da alberi o costruzioni vicine.
Temperatura
Le piante da appartamento, provenienti da zone tropicali, prosperano a una temperatura compresa tra i 15°C e 21°C, mentre le piante da fiore prediligono una temperatura più bassa compresa tra i 10° e 15°C. Come regola, una diminuzione durante la notte di un paio di gradi, è cosa gradita per ogni pianta.
Però nelle stanze da bagno può esserci un’escursione termica dovuta a vapori caldi prodotti dall’acqua usata in doccia, vasca, lavabo e ai frequenti ricambi d’aria, quando si aprono le finestre, azione che fa raffreddare in fretta il locale e condensare il vapore. Quindi è importante misurare la temperatura con un termometro o, per essere più precisi, con un termometro che indichi l’escursione termica giornaliera.
Poche cure
Le annaffiature devono essere moderate, perché l’ambiente è ricco di umidità, si interviene solo quando il terriccio è secco al tatto, preferibilmente il mattino quando è massima l’attività delle piante. Evitare di bagnare la sera, perché di notte fa più freddo, l’acqua tende a ristagnare e si possono sviluppare delle malattie. Ricordare che troppa acqua genera marciumi.
L’apporto di sostanze nutritive poi è da eseguire con estrema prudenza, un eccesso può essere fatale per queste piante. Solitamente si concima in primavera ed estate ogni due settimane, con concimi liquidi, ma solo le piante in vasi con diametro superiore ai 25 cm. Per le altre è sufficiente il rinvaso una volta l’anno.
Pulire con regolarità almeno una volta al mese, il fogliame delle piante in bagno che è sempre più sporco, rispetto alle altre stanze, per la presenza di schizzi di sapone o shampoo, talco e spray. Se il fogliame è fitto, conviene immergere le foglie in acqua e non passarle singolarmente.
Consigli utili
– In bagno evitate piante dalle foglie vellutate, che possono essere danneggiate dalla condensa del vapore acqueo.
– Inserire sotto i vasi collocati sul pavimento, una lastra trasparente di plastica per evitare aloni e danni, causati dall’umidità.
– Se l’ambiente è poco luminoso, si possono aggiungere alcuni specchi che aumentano la luce disponibile riflettendola, favorendo la crescita delle piante. È utile anche tinteggiare le pareti o rivestirle con materiali di colore chiaro, che riflettono la luce, non necessariamente bianco, ma anche crema o giallo in tutte le sue tonalità.
– Tutte le piante in bagno hanno la tendenza a ruotare le foglie verso la fonte luminosa, tranne alcune a foglia rigida come la Sansevieria. Per ottenere uno sviluppo armonioso, è necessario controbilanciare questa tendenza, ruotando periodicamente i vasi.
Se non ci sono finestre
In un bagno cieco esiste la possibilità di usare la luce artificiale per integrare e sostituire quella naturale. Oppure, ancora più semplice, mettete nella stanza un unico vaso di acqua con fiori recisi colorati. Da non scartare l’ipotesi di inserire piante finte, se ne trovano in commercio una grande varietà, molto realistiche, in grado di ingannare senza problemi l’occhio umano.
Un’alternativa originale: appendere al soffitto, ad altezze diverse, mazzi di piante officinali per profumare l’ambiente, meglio se rivolti con le foglie e i fiori verso il basso da sostituire una volta completamente secchi. Oppure si può fare realizzare un dipinto fiorito sulle pareti.