Agrifoglio

Ilex aquifolium

Agrifoglio

  • Ilex aquifolium "argentea marginata".
  • Rustico e resistente, l'agrifoglio è un arbusto molto facile da coltivare, sia in vaso sia in piena terra.
  • L'agrifoglio viene spesso confuso, per il suo aspetto similare, alla pianta di pungitopo, ma i due arbusti non condividono neanche la famiglia di appartenenza.
  • L'agrifoglio è un arbusto a crescita piuttosto lenta: fattore da non ignorare al momento della potatura.
  • Le foglie color verde lucente dell'agrifoglio, coriacee e con margine dentato, sono altamente decorative.
  • Le caratteristiche bacche rosse dell'agrifoglio, come si vede in questa varietà "Alaska", ne hanno fatto una pianta simbolo delle festività natalizie.
  • agrifoglio variegato
  • Ilex aquifolium “argentea marginata”.
  • Rustico e resistente, l’agrifoglio è un arbusto molto facile da coltivare, sia in vaso sia in piena terra.
  • L’agrifoglio viene spesso confuso, per il suo aspetto similare, alla pianta di pungitopo, ma i due arbusti non condividono neanche la famiglia di appartenenza.
  • L’agrifoglio è un arbusto a crescita piuttosto lenta: fattore da non ignorare al momento della potatura.
  • Le foglie color verde lucente dell’agrifoglio, coriacee e con margine dentato, sono altamente decorative.
  • Le caratteristiche bacche rosse dell’agrifoglio, come si vede in questa varietà “Alaska”, ne hanno fatto una pianta simbolo delle festività natalizie.
  • Esemplare di agrifoglio variegato.

Simbolo delle festività natalizie e caratteristica pianta ornamentale da giardino (oltre che portafortuna), l’agrifoglio è un arbusto sempreverde spesso ritenuto tipico solo della fascia alpina e montana, ma a torto. Nel nostro Paese ha una diffusione sporadica: lo si trova in piccoli gruppi o in popolazioni rade in tutto il territorio, isole comprese, spingendosi dalla pianura fino a 1.400 metri d’altezza. Questa diffusione a macchia di leopardo è da imputarsi al fatto che il seme riesce a svilupparsi solo in terreni del tutto privi di calcare, ma al contempo ricchi di sali, di natura argillosa, seppur ben drenati, e quindi con una forte componente sabbiosa: condizioni non certo comuni. In natura lo troviamo sulle pendici montane e nella prima fascia di vegetazione, nelle radure a pozzo o nei terreni di nuova colonizzazione arborea. Il colore delle foglie di questi agrifogli spontanei è più intenso di quello delle piante coltivate perché non soffrono di fenomeni di clorosi dovuti all’uso prolungato di acqua dura. L’agrifoglio si trova anche nei boschi a clima atlantico con un buon tasso di umidità, precipitazioni diffuse, senza escursioni termiche eccessive e media luminosità.

Riproducibile anche per talea semilegnosa, l’agrifoglio può crescere in vaso (di dimensioni adeguate e prevedendo un cambio contenitore ogni 3 anni) e si concima a fine inverno utilizzando del fertilizzante organico, anche se la pianta si dimostra molto poco esigente in merito a tipologia del terreno ideale e nutrienti; le annaffiature dovranno essere regolari e abbondanti, distanziate fra loro nel tempo così che il terriccio abbia il tempo di asciugare. L’agrifoglio ama il pieno sole, ma sopporta anche la mezz’ombra, e reagisce molto bene ai tagli: in ogni caso, dato che la velocità di crescita è piuttosto modesta, si consiglia di accorciare solo i rami fuori forma (anche in qualunque momento dell’anno). Minatori fogliari e cocciniglie sono i parassiti che più comunemente possono infestare l’agrifoglio e si combattono con prodotti specifici, mentre le basse temperature non rappresentano un problema (più pericoloso è il gelo prolungato).

Per quanto riguarda l’aspetto, la pianta di agrifoglio viene spesso confusa con il pungitopo poiché presenta foglie dei rami bassi e dei giovani soggetti spinose e a margine dentato; in generale sono ovoidali, alterne, lucide e coriacee, con un corto picciolo e ondulate e riflettono piacevolmente la luce. La lunghezza delle foglie varia da 3 a 7 cm e, nella pagina inferiore, sono opache e più chiare. L’altezza tipica della pianta di agrifoglio si attesta attorno ai 5 metri; ben curato e favorito da condizioni climatiche ottimali, può però raggiungere i 10 metri. Più rari, ma non impossibili da trovare, sono gli esemplari monumentali capaci di sfiorare i 20-25 metri. Tra tutte le specie (quasi 400) di agrifoglio, l’ilex aquifolium è l’unica specie endemica in Italia ed è anche particolarmente longeva (può vivere anche 200 anni). I frutti sono caratteristiche drupe rosse che persistono sulla pianta per tutto l’inverno.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La fioritura dell’agrifoglio comincia fra maggio e giugno e dà vita a fiorellini poco appariscenti. Le caratteristiche bacche rosse, invece, spuntano d’inverno.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

L’agrifoglio si può riprodurre per seme, ma i tempi di attesa sono piuttosto lunghi (non tutti i semi che germogliano lo fanno nel primo anno), oppure per talea semilegnosa.

Semi

I frutti (drupe) dell’agrifoglio, sferici od ovali, contengono quattro semi.

Informazioni e curiosità

In vivaio, al momento dell’acquisto dell’agrifoglio, non bisogna farsi ingannare dalle dimensioni, dalla forma o dalla presenza di bacche colorate sulla pianta, ma occorre concentrare l’attenzione sulle foglie dell’esemplare esposto. In particolare, queste devono essere grandi, numerose, fitte e lucide e la vegetazione deve presentarsi compatta. Queste sono tutte caratteristiche proprie di piante in salute e ben nutrite, che avranno buone probabilità di attecchire con successo.

Coltivazione

VasoPiena Terra

L’agrifoglio cresce bene in vaso, purché di dimensioni adeguate, e se sono previsti rinvasi, occorre effettuare il rinnovo parziale del terriccio almeno ogni 3 anni. In alternativa, si può porre tranquillamente in giardino in piena terra.

Collocazione

InternoEsterno

L’agrifoglio è una tipica pianta sempreverde da esterno.

Concimazione

L’agrifoglio non presenta grandi esigenze in fatto di terreno (l’importante è che non sia calcareo) e concimazione. Verso la fine dell’inverno si può eventualmente utilizzare del concime organico per aiutare la pianta a recuperare le forze dopo il periodo freddo.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

L’esposizione migliore per l’agrifoglio è in pieno sole o, al massimo, in mezz’ombra.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Pianta resistente alla siccità, l’agrifoglio gradisce comunque bagnature regolari e abbondanti, distanziate fra loro nel tempo così che il terreno abbia il tempo di asciugare. Meglio utilizzare acqua non dura per le annaffiature.

Potatura

L’agrifoglio è annoverato fra le piante più resistenti alle potature ripetute, ma prima di effettuare ogni taglio, bisogna considerare che la pianta cresce molto lentamente. Per questo, meglio tagliare i rami fuori forma quando necessario, in qualsiasi momento dell’anno.

Trapianto

Al momento del trapianto in piena terra dell’agrifoglio, non è rara un’ingente perdita di foglie: per rimediare mantenere una buona umidità del terreno fino alla comparsa della nuova vegetazione. Nelle regioni fredde piantare i nuovi agrifogli a primavera prima della ripresa vegetativa, nelle zone miti preferire una messa a dimora autunnale.

Una volta scelta la posizione nel giardino, scavare una buca larga il doppio del vaso e profonda 1 volta e mezzo. Scartare metà del terreno di scavo, tenere la parte più fine e superficiale e aggiungervi torba, sabbia e terricciato. Porre il mix ottenuto sul fondo della buca, compattando la terra così che la zolla attorno alle radici dell’agrifoglio non si abbassi. Collocare la zolla in modo che il colletto sia a livello del terreno e ­­riempire il resto della buca. A questo punto scavare un anello a una distanza di 10 cm dal tronco dell’agrifoglio, largo come la buca, e riempirlo con aghi di pino, corteccia e pigne in modo che mantengano a lungo l’umidità dopo le bagnature.

Ubicazione stagionale

L’agrifoglio cresce all’esterno tutto l’anno. Sopporta infatti anche temperature fino a 15°C sotto lo zero, ma teme i lunghi periodi di gelo.

Bonsai

L’agrifoglio è una pianta che ben si presta a diventare bonsai grazie alla sua bellissima fioritura e l’eleganza della forma.

Raccolta

La raccolta delle bacche di agrifoglio selvatico è ormai vietata poiché trattasi di specie protetta.

Malattia e cure

I parassiti più pericolosi per l’agrifoglio sono i minatori fogliari e la cocciniglia. Nel primo caso, si tratta di piccoli parassiti che si infilano sotto la cuticola fogliare e qui scavano, proprio come suggerisce il nome, gallerie che con il tempo necrotizzano e si trasformano in linee, macchie e pustole brune.
Alla prima comparsa degli inequivocabili segni d’infestazione occorre applicare un prodotto specifico ed eliminare tutte le parti infette per ridurre le possibilità di diffondere il contagio.
I trattamenti contro la cocciniglia, invece, si applicano in estate, prima che le larve abbiano raggiunto lo stadio adulto. Ricordarsi anche di bagnare a fondo le piante dove si sono già verificati attacchi parassitari per renderle più resistenti.

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