- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure
- L’aneto possiede fusti cavi all’interno e solcati, di colore verde chiaro.
- L’aneto ama il sole e il caldo.
- L’aneto ha un aroma simile ad anice e cumino, ma l’aspetto è pressoché identico al finocchio selvatico.
- L’infiorescenza dell’aneto (foto) ha una tipica forma a ombrello, formata da tantissimi fiorellini gialli.
- L’aneto si può coltivare facilmente in piena terra, quanto in vaso sul balcone.
Nasce in Medio Oriente, ma è ormai una delle aromatiche più diffuse al mondo: l’aneto è una pianta erbacea annuale che appartiene alla famiglia delle ombrellifere o apiacee, facile da trovare anche allo stato selvatico in tutto il nostro Paese fino ai 600 m di altezza. La fioritura è estiva e la pianta si può coltivare sia nell’orto sia in vaso sul balcone; si riproduce per semina, in posizione ben soleggiata e concimando il terreno poco prima. Occorreranno circa due mesi prima di effettuare la raccolta dei primi germogli, i quali si caratterizzano per un profumo intenso, che ricorda quello del finocchio, dell’anice e della menta, e il sapore piacevolmente piccantino.
Le annaffiature dovranno essere giornaliere, a patto che il terreno di coltivazione sia ben drenato (anche in caso di trapianto) per evitare l’insorgenza di pericolosi marciumi radicali.
Le foglie di aneto, commestibili e variamente utilizzabili in cucina, sono sottili, allungate e ramificate (simili a quelle di prezzemolo e finocchio con cui condivide la stessa famiglia di appartenenza), mentre i fusti a sviluppo eretto, alti in media 60 cm, sono di colore verde-grigiastro.
La potatura dell’aneto si limita a una cimatura degli apici ed è richiesta anche una periodica eliminazione delle erbe infestanti che potrebbero rischiare di soffocare l’aromatica.
Fioritura
L’aneto produce piccoli fiori gialli, che appaiono verso la metà dell’estate, raccolti in piatte infiorescenze ad ombrella.
Commestibilità
Riproduzione
L’aneto si riproduce tramite semina, da effettuare tra la primavera e l’estate.
Semi
I semi di aneto, di forma ovale e colore beige, sono fortemente aromatici e assomigliano a quelli del finocchio. Commestibili una volta essiccati, si usano spesso, ma non solo, per realizzare tisane e infusi dalle virtù digestive e drenanti.
Informazioni e curiosità
L’aneto è una pianta conosciuta e apprezzata fin dall’antichità, tanto che gli Egizi lo utilizzavano a scopo medico: il termine stesso “aneto” deriva dalla parola greca “anethon” che proviene a sua volta da un termine egizio che significa “allontana i malori”, proprio a indicare le proprietà curative che si attribuivano a questa pianta.
Coltivazione
L’aneto si coltiva sia in piena terra sia in vaso, per chi volesse tenerlo in cucina sempre fresco e a portata di mano.
Collocazione
L’aneto si coltiva prevalentemente all’esterno, in orto oppure in serra durante l’inverno. Ovviamente, è possibile anche tenere il vasetto di aneto in cucina, specialmente d’inverno, perché la piantina teme molto il freddo e le gelate.
Concimazione
In genere la concimazione si effettua prima della semina dell’aneto, al momento della preparazione del terreno, e non è necessario ripeterla in seguito.
Esposizione
L’aneto predilige l’esposizione in pieno sole, al riparo dai venti.
Annaffiatura
L’aneto va annaffiato giornalmente durante il periodo di crescita e la stagione estiva, ma sempre senza esagerare per evitare i marciumi radicali. Nel resto dell’anno si possono effettuare le bagnature anche ogni 2-3 giorni, o comunque quando il terreno appare completamente asciutto.
La pacciamatura con materiale organico come paglia, foglie secche, erba appassita o altro materiale naturale, aiuta inoltre a mantenere umido il terreno a lungo, rallentando la crescita delle malerbe.
Potatura
Per favorire l’incespimento della pianta di aneto si cimano, come si fa per altre aromatiche come il basilico o il timo, i rametti a circa 20-30 cm dalla superficie del terreno. Per prolungare ulteriormente il periodo della raccolte delle foglie, si possono cimare anche le infiorescenze che tendono a sottarre nutrimento alla pianta.
Trapianto
Per chi volesse trapiantare l’aneto nel proprio orto, deve tenere presente che questa aromatica predilige i terreni freschi, ricchi di sostanza organica e molto ben drenati. Il substrato di coltura ideale è un miscuglio composto da comune terreno da giardino, sabbia e ghiaia.
Ubicazione stagionale
Primavera/estate: sono le stagioni ideali per far crescere l’aneto nell’orto poiché la pianta ama il clima mediterraneo e temperature miti, comprese tra 15° e 25°C.
Autunno/inverno: l’aneto mal sopporta il freddo e le gelate, quindi, in questo periodo dell’anno (specialmente se le temperature scendono sotto lo 0°) meglio ricoverare la pianta in vaso in casa o in serra.
Raccolta
La raccolta delle foglie di aneto avviene progressivamente e di solito si effettua dopo circa due mesi dalla semina staccando all’occorrenza le foglie più esterne. In autunno, periodo in cui la pianta ha completato il suo ciclo vegetativo, si raccolgono gli ultimi steli di aneto che, riuniti in mazzetti, potranno essere essiccati e conservati per tutto l’inverno.
Malattia e cure
L’aneto viene facilmente attaccato da lumache e limacce che si cibano delle sue foglie, per cui sarà utile predisporre delle trappole a base di birra. Inoltre, occorre eliminare periodicamente le eventuali infestanti che rischiano di compromettere la crescita rigogliosa di questa aromatica.