- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure
- L’ardisia è un bellissimo piccolo arbusto da tenere in vaso in appartamento.
- Per mantenere le bacche di ardisia sempre lucide, buona norma è pulirle periodicamente con un pennello morbido, in modo da eliminare la polvere.
- In autunno compaiono sulla pianta di ardisia le caratteristiche bacche rosse ovali e lucide.
- Ardisia bospremium, varietà a bacche bianche.
- I fiorellini di ardisia, raccolti in pannocchie, sono bianchi e profumati.
- Ardisia ama le posizioni ben luminose ma non l’esposizione diretta.
Originarie delle zone tropicali caldo-umide dell’America e dell’Asia, in natura le piante appartenenti al genere ardisia si presentano come arbusti sempreverdi di medio sviluppo. La specie più nota è l’ardisia crenata: adatta anche alla permanenza in luoghi chiusi, è una pianta d’appartamento in vaso di facile coltivazione, ma non ancora largamente diffusa.
La pianta di ardisia si riproduce tramite semina o talea di ramo, richiede una concimazione con un fertilizzante liquido, specifico per piante da interno, a base principalmente di azoto e fosforo, e annaffiature frequenti. L’esposizione deve essere luminosa ma non diretta e la potatura, leggera, è necessaria per mantenere la forma ordinata della pianta. Il rinvaso, dal momento che il trapianto non si può effettuare nel nostro Paese, necessita l’utilizzo di un terriccio di buona qualità, organico e torboso, ma non troppo leggero. Il caldo eccessivo e gli sbalzi di temperatura possono minacciare seriamente la sopravvivenza dell’ardisia, più degli insetti, acari e macchie fogliari di natura fungina che si possono manifestare sulla pianta.
Il valore ornamentale dell’ardisia è dato dal contrasto cromatico tra il fogliame verde lucente e i grappoli di piccole bacche rosse che compaiono dopo la fioritura.
La ridotta dimensione di questa pianta ne rende possibile la collocazione in piccoli ambienti.
In generale, l’ardisia si presenta come un piccolo arbusto sempreverde, dallo sviluppo cespuglioso, alto al massimo 60-70 centimetri, a crescita lenta, dotato di piccole foglie ovali, coriacee, di colore verde scuro, lunghe da 5 a 8 centimetri, appuntite e con i margini ondulati o leggermente seghettati.
I fiori, di piccola dimensione, a forma di stella e di colore bianco, riuniti in pannocchie, compaiono a fine maggio-inizi di giugno. Successivamente appaiono i frutti, piccole bacche di colore rosso vivo che possono resistere sulla pianta sino alla fioritura dell’anno successivo, mantenendo molto attraente lìardisia per un lungo periodo.
Le radici sono poco sviluppate e questa caratteristica permette la coltivazione dell’ardisia in contenitori anche di limitata profondità.
Oltre alla specie “crispa” altre due specie sono abbastanza diffuse:
- “Ardisia humilis”: presenta foglie di colore verde scuro, lunghe da 5 a 15 centimetri, fiori di colore rosa pallido, ai quali fanno seguito bacche prima rossastre, poi nere e lucide.
- “Ardisia solanacea”: ha foglie di colore verde chiaro, lunghe 10-15 centimetri, fiori violacei e bacche prima rosse e poi nere.
Fioritura
I fiori di ardisia compaiono a primavera, verso fine maggio-inizio giugno.
Commestibilità
Riproduzione
L’ardisia si può riprodurre tramite semi che in primavera vanno interrati in cassettine o piccoli vasetti riempiti con un substrato leggero e ben drenante, da mantenere a temperatura costante di circa 22-24°C. A fine estate i nuovi germogli, alti alcuni centimetri, possono essere trasferiti singolarmente in contenitori poco profondi.
Si può moltiplicare anche tramite talea di ramo: in primavera prelevare porzioni di rametto lunghe circa 5-7 centimetri, ognuno dotato di 2-3 foglie, da porre a radicare in vasetti con substrato leggero e fertile che vanno mantenuti in ambiente mediamente luminoso e a temperatura di circa 22°C.
Semi
I semi di ardisia, piccoli e fertili, sono contenuti all’interno delle bacche e appaiono rivestiti da una pellicola gelatinosa di colore trasparente.
Informazioni e curiosità
Per il suo pregio ornamentale, l’ardisia si presta perfettamente alla realizzazione di fai da te a tema natalizio o centrotavola invernali.
Coltivazione
L’ardisia si può coltivare sia in vaso sia in piena terra.
Collocazione
L’ardisia è una pianta da interno. In alternativa, si può anche tenere in casa sino agli inizi della primavera, periodo a partire dal quale può trovare posizionamento all’aperto.
Concimazione
La pianta di ardisia è mediamente esigente per quanto riguarda l’apporto di fertilizzanti.
Una concimazione con un fertilizzante liquido, specifico per piante da interno, a base principalmente di azoto e fosforo, eseguita due volte in primavera (marzo e aprile) e una volta in autunno (settembre-ottobre) stimola una regolare produzione di foglie, fiori e frutti.
Non concimare mai in inverno e durante i mesi più caldi dell’anno.
Esposizione
Negli ambienti interni l’ardisia predilige luoghi in piena luce, ma non tollera l’insolazione diretta. La costante e buona illuminazione è fondamentale per rendere rigoglioso e lucente il fogliame, per stimolare un’abbondante fioritura e una successiva regolare fruttificazione. In estate può essere portata all’aperto, purché sia mantenuta all’ombra parziale di altre piante.
Annaffiatura
L’ardisia richiede un’irrigazione frequente in primavera-estate, periodi nei quali prima fiorisce e poi forma le bacche, e durante i quali il terriccio deve rimanere uniformemente umido nei primi 2-3 centimetri, ma non intriso di acqua. L’acqua distribuita va ridotta di circa un terzo in autunno-inverno.
È importante eliminare l’acqua che ristagna nel sottovaso, poiché potrebbe essere causa di marciumi radicali generati da funghi.
Potatura
Ogni 1-2 anni, in periodo autunnale, quando le bacche iniziano a decolorare, può risultare indispensabile procedere ad una leggera potatura dei rametti che sono cresciuti troppo e che rendono disordinato l’aspetto della chioma.
I tagli devono essere eseguiti sempre con attenzione, evitando di asportare porzioni troppo estese.
Trapianto
L’ardisia cresce bene anche in contenitori di limitata capienza e un eventuale cambio di vaso (ogni 4-5 anni), va effettuato poco prima del trasferimento all’aperto, in primavera, utilizzando un terriccio di buona qualità, organico e torboso, ma non troppo leggero. Quello ideale è così costituito: 40% terriccio universale per piante d’appartamento; 40% terra di foglie o terra d’erica; 20% sabbia silicea. Anche nel caso di trapianto in piena terra, prediligere un terreno ricco di sostanza organica e ben drenato.
Ubicazione stagionale
L’ardisia soffre il caldo eccessivo e le escursioni termiche.
Primavera e inizio autunno sono le stagioni migliori per tenere all’esterno la pianta poiché la temperatura ottimale per farla crescere oscilla tra i 22 e i 24°C. Temperature superiori possono provocare l’appassimento delle foglie e la caduta delle bacche, quindi attenzione anche alle temperature indoor durante l’estate.
In estate, se la temperatura supera a lungo i 25 °C, è opportuno spruzzare quotidianamente acqua sulle foglie per rinfrescarle: questo intervento mantiene elevato il ritmo di fotosintesi e riduce inoltre l’appassimento delle bacche.
La nebulizzazione del fogliame andrebbe effettuata anche durante il periodo di funzionamento dell’impianto di riscaldamento, quindi in presenza di aria secca, ma non durante la fase di fioritura.
Nel periodo autunno-invernale vanno garantiti costantemente 15-16°C ed evitati gli sbalzi di temperatura, soprattutto le correnti d’aria molto fredda che entrano negli appartamenti e possono far ingiallire velocemente il fogliame. Se non è possibile ricoverare la pianta in casa, l’ardisia tenuta all’esterno va coperta con agritessuto, in modo da proteggerla dal gelo.
Bonsai
L’ardisia si può coltivare anche in versione bonsai e produce le stesse caratteristiche bacche rosse della pianta originale.
Raccolta
In marzo si possono raccogliere e seminare le bacche più grosse di ardisia stratificandole su un substrato specifico a circa 5 mm di profondità e coprendole con del terriccio fresco e fertile.
Malattia e cure
L’ardisia è pianta abbastanza rustica e piuttosto resistente ad avversità parassitarie. Tuttavia può essere attaccata da alcuni insetti, acari e funghi.
Insetti
- Afidi. Di colore verde o nero, si alimentano dei succhi cellulari della pianta, causando varie alterazioni quali: ingiallimenti delle foglie, arrotolamenti dei margini fogliari, deformazioni delle lamine fogliari più giovani, rallentamento nella formazione dei fiori. Possono inoltre trasmettere pericolosi virus.
- Cocciniglia cotonosa: si sviluppa sulle foglie più giovani e sui rametti; si presenta sotto forma di ammassi biancastri, cerosi e appiccicosi, oppure lanuginosi, sotto i quali si nascondono gli insetti adulti. Le piante attaccate dalle cocciniglie subiscono prima decolorazioni e ingiallimento delle foglie per sottrazione di linfa e poi disseccamenti fogliari, perdita di foglie e generale deperimento che può determinare anche il blocco della fioritura e della formazione dei frutti. Le cocciniglie, secondariamente, favoriscono lo sviluppo di melata e di fumaggine.
Per curare le pianta colpite, intervenire tempestivamente con insetticidi generici, o più specifici, alla prima comparsa degli attacchi; contro le cocciniglie impiegare oli minerali che ricoprono gli insetti e li soffocano. Nel caso di forte infestazione eliminare le porzioni più colpite.
Acari
Gli attacchi più gravi di questi parassiti, detti anche “ragnetti, si hanno durante i periodi molto caldi e secchi. Sulle pagine fogliari superiori, specialmente in quelle in fase di attiva crescita, si vedono piccole punteggiature argentate o brune. Le foglie e le strutture fiorali appaiono deformate e arricciate, imbruniscono e, nei casi più gravi, si distaccano dai piccioli.
A livello preventivo è indispensabile eliminare le condizioni che favoriscono lo sviluppo del parassita. Quindi è importante bagnare adeguatamente il terriccio e distribuire acqua anche sulle foglie. A livello curativo, utilizzare prodotti chimici specifici (acaricidi).
Funghi (macchie fogliari)
Al centro delle foglie si manifestano delle macchie di forma tondeggiante, di dimensione variabile (da 2-3 mm a 1-2 cm), di colore bruno-nerastro; nella fase avanzata della malattia, le zone colpite vanno incontro a marciume. In caso di prolungati attacchi i danni si possono estendere anche ai fiori e ai frutti.
Per salvare l’ardisia, intervenire tempestivamente alla prima comparsa dei sintomi con anticrittogamici a base di rame o più specifici, per piante d’appartamento.
A livello preventivo evitare:
- l’eccesso di acqua nel terriccio e il ristagno di acqua nei sottovasi;
- la scarsa ventilazione, quindi l’elevato tasso di umidità sulle parti verdi;
- l’eccesso di concimazione con azoto (che causa rammollimento delle parti verdi).