- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Malattia e cure
- Begonia crackling violacea coltivata in vaso.
- Begonia tuberosa con fioritura giallo e arancio.
- La begonia Tamaya, nota come begonia corallina, originaria del Brasile, ha fusti succulenti, divisi in setti come il bambù che nel tempo tendono a lignificare. Raggiunge un’altezza di 60/90 cm, ha foglie allungate fino a 25 cm e offre grappoli di fiori rosa fino alla fine dell’autunno.
- In foto, begonia rex dal bellissimo fogliame verde screziato di rosa.
- I fiorellini di begonia sono commestibili: hanno un sapore fresco e piccantino, perfetto per insaporire le insalate.
- La begonia si presta benissimo alla coltivazione in vaso, dimostrandosi un’ottima pianta fiorita da appartamento.
- Begonia semperflorens (foto) è la specie più famosa e facile da trovare in vendita nei garden.
La begonia è una pianta succulenta che crea piccoli cespugli compatti, ricchi di fiori colorati, con esigenze limitate e di costo contenuto. Al genere begonia appartengono oltre 900 specie e migliaia di ibridi di piante annuali, perenni, arbustive o rampicanti. Vengono divise in quattro gruppi: le begonie bulbose, tuberose, rizomatose e a radici fascicolate. Perenne nei luoghi d’origine, il Brasile, in Italia questa pianta si coltiva come annuale e raggiunge i 25-40 cm di altezza.
Le regole di coltivazione della begonia sono piuttosto semplici: cresce sia in vaso sia in piena terra e, a seconda della varietà, vive bene anche in appartamento oltre che in giardino. Si riproduce facilmente per semina o talea e va posta a radicare, trapiantata o rinvasata, in un terreno umido e fresco in estate, oltre che ricco di nutrienti e humus (per mantenere fertile il substrato si può concimare con un prodotto liquido specifico per piante fiorite) in una posizione ben luminosa ma evitando l’esposizione diretta nelle ore centrali delle giornate estive. Il nemico principale della begonia sono i ristagni idrici, quindi le annaffiature vanno gestite nel modo corretto: la pianta si bagna abbondantemente in estate e nei periodi di prolungata siccità ma eliminando l’acqua in eccesso nel sottovaso e lasciando che il terreno asciughi tra un intervento e l’altro. Attenzione anche alla temperatura, che deve essere mite: non si dimentichi che la pianta è tropicale e quindi mal tollera il freddo (anche se esistono varietà più rustiche adatte a svernare all’aperto). Non servono invece potature.
I fiori della begonia sono costituiti da quattro o più petali dai colori brillanti: bianchi, rosa, corallo, rosso o giallo. Le foglie hanno consistenza carnosa, forma a cuore, colore verde lucido sulla pagina superiore e rossastro in quella inferiore.
Tra tutte le varietà, begonia semperflorens è la più facile da trovare e una delle piante più utilizzate per creare ciotole o cassette colorate con cui abbellire giardini privati e balconi.
Le begonie tuberose, per mancanza di adeguate conoscenze, sono spesso trattate come piante annuali e non come perenni. Al termine del normale ciclo vegetativo le begonie provviste di tubero si spogliano perché hanno il fogliame caduco nel periodo invernale e anche il fusto scompare.
Una fra le più diffuse è begonia x thuberibrida. Ha portamento eretto, anche se non mancano varietà pendule, con fusti quasi succulenti, compatta e con le ramificazioni ben distribuite. Pianta vigorosa, tende a formare una buona massa fogliare, ma per esaltarne la fioritura e ottenere fiori di grandi dimensioni, si tende a ridurre le ramificazioni mantenendo un solo fusto con alcuni getti laterali.
Il tubero di questa categoria di begonie presenta un incavo nella parte superiore, così che sia possibile orientarlo correttamente al momento di porlo nel terreno. Le foglie sono appuntite, lucide e di colore verde vivo o scuro, a seconda della varietà (ad esempio la begonia hybrida Connie Boswell presenta un bellissimo fogliame dalla colorazione complessa, che ricorda nella forma le foglie dell’acero).
I fiori solitamente sono doppi e raccolti in piccoli grappoli composti di due piccoli fiori femminili e un vistoso fiore maschile. Il fiore maschile è grande come una rosa.
Fra le begonie a radici fascicolate da interno le più diffuse sono quelle indicate con il termine di “begonie olandesi” derivate nella maggior parte dei casi dalla specie “elatior”, ma con fiori assai più ricchi della forma tipica che presenta corolle semplici formate da quattro-cinque petali, oggi soppiantata da quelle a fiori doppi.
Si tratta di una pianta erbacea, perenne nelle zone d’origine, coltivata in vaso o in piena terra come annuale. Raggiunge un’altezza massima di 45 cm, ma sono preferite le varietà di altezza più contenuta (circa 25 cm), e forma cespugli rotondeggianti di diametro compreso fra i 20 ed i 40 cm.
Le foglie, di forma rotondeggiate, al tatto si presentano cerose. L’apparato radicale, elemento di classificazione per distinguere le begonie in gruppi, è formato da radici fascicolate, e non ha tuberi.
Il colore del fiore può essere giallo, rosso, arancio, bianco, rosa o azzurro. Ricca è la varietà di sfumature disponibili e la forma dei petali che possono anche essere a margine ondulato e sfrangiato.
Pianta tipicamente da casa, coltivabile all’esterno solo durante la buona stagione, e non in pieno sole, è disponibile in pratica tutto l’anno, ma è nel periodo invernale-primaverile che fa registrare le vendite e il gradimento più elevati.
Le begonie a radici fascicolate da esterno vengono impiegate molto spesso nel verde pubblico perché caratterizzate da un’elevata rifiorenza, un costo contenuto e una discreta adattabilità.
Le begonie rizomatose sono piante perenni caratterizzate da un apparato radicale formato da rizomi perennanti di forma allungata, la cui parte decorativa è rappresentata non dai fiori ma dal fogliame colorato e sempreverde.
Sono diverse le specie coltivate (b. boweri, b. daedalea, b. manicata, b. masoniana) ma begonia Rex, di origine indiana, in particolare della regione dell’Assam, è la più conosciuta.
Pianta erbacea, la begonia rizomatosa raggiunge i 30 cm di altezza e un diametro quasi doppio. La specie tipica, alla base di un’infinita varietà di ibridi, ha foglie verde scuro, increspate, con il margine argentato. A caratterizzare un tipo o una varietà è la diversa composizione dei colori rosso, argento, porpora e verde: dal chiaro allo scuro, senza escludere toni acidi o così luminosi da creare un effetto trasparenza, o ancora la sovrapposizione, in zonature diverse, di tutti i toni prima elencati.
Fioriscono solo le piante adulte poste in condizioni ideali. I fiori, del diametro di un centimetro, compaiono nel periodo estivo.
Fioritura
Il periodo di fioritura della begonia dipende dalla varietà: alcune specie possono fiorire anche per tutto l’anno, ma generalmente la fioritura coincide con l’arrivo della stagione calda (giugno) e prosegue fino ai primi freddi autunnali (ottobre).
Commestibilità
Riproduzione
La begonia si riproduce per seme o, più facilmente, per talea fogliare o di fusto.
In questo secondo caso, procurarsi un contenitore con il terriccio ideale per le talee, ossia morbido e leggermente umido (utilizzare un misto di torba e sabbia in parti uguali). È sufficiente un vasetto di piccole dimensioni, del diametro di 6 cm (deve comunque essere sufficientemente ampio da contenere la foglia o il fusto). Poi occorre prelevare la parte dalla pianta madre: con la lama ben affilata e pulita di un coltellino, o bisturi, viene staccata una foglia ben sviluppata, sana e turgida con picciolo, oppure una porzione apicale del fusto lunga 8-10 cm e dotata di almeno due nodi. La foglia deve essere posizionata nel contenitore inserendo interamente il suo picciolo nella terra e stendendo ben premuta la sua lamina a contatto con la superficie del terriccio. Se la foglia è molto grande è possibile ridurne la superficie tagliandola in più porzioni che comprendano le nervature principali più grosse; è utile, inoltre, incidere lievemente le nervature, nella parte di foglia a contatto con il terreno, dove si svilupperà il nuovo germoglio.
Il vasetto con la talea va poi mantenuto in una posizione con luce lieve e soffusa (vicino a una finestra con una tenda), a una temperatura non inferiore ai 18°C, meglio tra i 20°C e i 24°C e in ambiente umido; nel caso l’aria sia troppo secca, è utile disporre di un umidificatore, o porre una bacinella d’acqua sul termosifone.
In genere la radicazione avviene in poche settimane, un mese circa dopo la messa in terra della talea di begonia. L’emissione di un germoglio è il primo sintomo di successo; da questo si originerà la nuova piantina, identica alla pianta madre dalla quale è stata prelevata la talea.
Semi
I semi di begonia sono minuscoli chicchi di forma allungata e colore marrone.
Informazioni e curiosità
La begonia, oltre che bella, decorativa e profumata, è una pianta adatta a purificare l’aria di casa e dell’ufficio.
Coltivazione
La begonia si può coltivare sia in giardino, in piena terra, sia in vaso o in ciotola per abbellire balconi e terrazzi.
Collocazione
La begonia è una pianta sia d’appartamento, sia da esterno a seconda della sottospecie: ad esempio, la begonia tuberosa è formata da tuberi accompagnati da fusti e fiori molto colorati; questa pianta non è adatta ad essere coltivata in giardino, ma preferisce la coltivazione in appartamento. Durante la stagione invernale entra nella fase del riposo vegetativo. La begonia fascicolata, al contrario, è ideale per la coltivazione esterna. Produce fiori a primavera e per tutta la stagione estiva.
In appartamento, e nei vari luoghi interni, la begonia deve essere posizionata nei punti più intensamente illuminati, evitando tuttavia l’insolazione diretta, che causa decolorazioni e ingiallimenti delle foglie, ma, soprattutto, disseccamento dei fiori e blocco della fioritura nei casi di contatto diretto e prolungato con i raggi solari. Nei luoghi interni ombreggiati la begonia, particolarmente durante la fase di fioritura, soffre molto: la scarsità di luce causa deperimento della vegetazione e riduzione della produzione dei fiori, che risultano piccoli e scarsamente colorati. Le posizioni in ombra, associate ad un eccesso di irrigazione, possono inoltre far insorgere malattie quali oidio e marciumi radicali, difficilmente debellabili in tali condizioni ambientali.
Evitare sempre le correnti d’aria, ma favorire attorno alla pianta un discreto ricircolo di aria.
Concimazione
Generalmente le piante di begonia che vengono acquistate in fase di inizio fioritura, essendo appena uscite dai luoghi di coltivazione, sono concimate a sufficienza almeno per i primi tempi. La begonia è pianta discretamente esigente per quanto riguarda le concimazioni: durante il periodo di fioritura, somministrare ogni 7-10 giorni una modesta quantità di concime liquido specifico per piante fiorite da interno (ricco in fosforo e potassio e scarsamente dotato in azoto), diluito nell’acqua delle annaffiature; in tal modo si può prolungare la fioritura e ottenere fiori più grandi e dai colori più brillanti. Per assicurare una fioritura continua e di qualità, una volta che questa ha preso avvio, eliminare regolarmente i fiori appassiti e i boccioli malformati: in questo modo si favorisce lo sviluppo dei fiori secondari.
Esposizione
I vasi di begonia vanno collocati alla mezz’ombra o anche al sole, purché il terreno sia sempre ben idratato. In ogni caso, nei mesi più torridi dell’estate (luglio e agosto) è meglio spostare il contenitore in una zona che riceva ombra durante le ore più calde della giornata (orientativamente dalle 12 alle 15), oppure posizionare un telo ombreggiante a protezione delle piantine.
Annaffiatura
Il terriccio della begonia deve rimanere sempre leggermente inumidito in superficie durante la fase di fioritura: l’eccessiva secchezza del substrato può impedire la schiusura dei fiori e far appassire precocemente quelli già aperti. Bagnare sempre il terriccio e solo raramente le foglie: nebulizzazioni fogliari molto leggere possono servire durante i mesi invernali, quando l’eccessiva secchezza dell’ambiente interno, causata dal funzionamento dell’impianto di riscaldamento, potrebbe far appassire i germogli più teneri.
La begonia va annaffiata copiosamente in estate, meno in autunno/inverno (ridurre notevolmente le irrigazioni nel periodo successivo alla fioritura, quando la pianta ha solo foglie e, pur mantenendo sempre vitale l’apparato fogliare, si prepara ad una fase di riposo).
Sia che si trovi in vaso, sia in giardino, occorre aspettare che il terreno sia completamente asciutto prima di procedere con la successiva bagnatura in modo da evitare ristagni: si tenga sempre presente che le piante di begonia sopportano meglio una relativa aridità dei ristagni idrici, pericolosissimi perché responsabili di asfissia e marciume radicale. Per lo stesso motivo, eliminare sempre l’eventuale acqua nel sottovaso.
Potatura
La begonia non va potata, basta eliminare le foglie secche o le infiorescenze appassite.
Trapianto
La begonia si rinvasa in primavera usando un composto a base di torba e assicurando alla pianta un buon drenaggio.
La begonia vuole anche un terriccio molto torboso, anche se non troppo leggero. Deve essere dotato di buona fertilità, poroso, privo di elementi pesanti e troppo argillosi che causano il ristagno idrico e conseguenti marciumi radicali. Per renderlo più leggero può risultare utile l’aggiunta di piccoli grani di argilla espansa o di pietra pomice. Nel caso di trapianti o cambio di contenitore, porre sul fondo di questo un leggero strato di ghiaietto fine o argilla espansa per favorire il veloce drenaggio dell’acqua in eccesso. Composizione indicativa: 50 % torba bruna o bionda; 30 % terriccio universale per piante d’appartamento; 20% terriccio di foglie di bosco finemente sminuzzato.
Per la messa a dimora in piena terra, preferire un punto del giardino dal clima fresco e umido in estate. Il terriccio deve essere privo di calcio e ricco di humus per favorire il nutrimento e la fioritura della pianta.
Ubicazione stagionale
Che sia posizionata in giardino o sul balcone, la begonia vuole una temperatura ideale compresa tra i 15°C e i 18°C, trattandosi di una specie di origine tropicale. La maggior parte delle begonie può essere coltivata all’aperto tutto l’anno nei climi subtropicali o tropicali, ma nei climi temperati, le begonie vengono coltivate all’aperto come annuali o come piante da appartamento o da serra. Per questa ragione, occorre valutare bene se sia possibile mettere a dimora la piantina, oppure sia più opportuno mantenerla in vaso in modo da spostarla in luoghi freschi e ombreggiati d’estate o caldi in inverno.
Malattia e cure
Il peggior nemico della begonia è la muffa grigia o botrite. Si presenta inizialmente con chiazze brune, poi nere, sulle foglie cui fa seguito il marciume delle stesse e degli steli. È malattia fungina favorita da un eccesso di umidità ambientale, da ristagno, eccessive bagnature e mancato ricambio d’aria.
In caso di manifestazione del problema, spostare la pianta in un locale asciutto e con temperatura prossime ai 20°C, garantire una buona ventilazione, eliminare il sottovaso e rispettare i tempi di attesa fra due bagnature successive. Irrorare con un prodotto fungicida specifico. Il principio attivo efficace è il Benlate.
Anche larve di lepidotteri (bruchi delle farfalle), afidi, cocciniglie farinose, tripidi e oziorrinchi, oidio e lumache sono un problema ricorrente per le piante coltivate in piena terra. In questi casi si può intervenire con acqua saponata o insetticidi specifici nei casi più seri.