- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure
- Il biancospino è una pianta di medio sviluppo che regala un’intensa fioritura primaverile.
- Con il biancospino si possono creare folte barriere naturali come siepi e bordure.
- Il biancospino produce frutti commestibili: drupe rosse e carnose contenenti un unico seme.
- Il biancospino è un alberello spinoso e molto ramificato.
- Il biancospino produce fiori ermafroditi bianchi, numerosissimi e riuniti in corimbi eretti semplici o composti.
Il biancospino, nelle due specie officinali crataegus monogyna e crataegus oxyacantha, è un arbusto che raramente supera i 5-6 metri di altezza, ha rami spinosi e appartiene alla famiglia delle rosaceae. Entrambe le specie sono diffuse nei boschi della Penisola e sono praticamente identiche all’occhio meno esperto, presentando anche le stesse proprietà medicali. Il biancospino è una pianta da esterno, vaso o piena terra che sia, che ama le posizioni soleggiate e luminose e richiede annaffiature regolari e frequenti. Queste due condizioni determinano l’esplosione della fioritura primaverile, favorita anche da una leggera potatura al termine dell’inverno e una concimazione a base di fosforo e potassio.
Della pianta di biancospino si utilizzano varie parti a scopo officinale, mentre i frutti che hanno forma ovale e un bel colore rosso, sono commestibili; le foglie sono picciolate e di forma romboidale, hanno lunghezza di 3-6 cm e lobi dentellati. Infine, la corteccia giallo-grigio scurisce con l’avanzare dell’età della pianta.
La riproduzione avviene per talea, il trapianto in qualsiasi tipo di terreno, preferibilmente ben drenato per evitare l’insorgere di malattie fungine.
Fioritura
La fioritura del biancospino avviene ad aprile e maggio, ed è preceduta dall’emissione delle foglie. I fiori sono piccoli, bianchi, delicati e profumati.
Commestibilità
Riproduzione
Il biancospino cresce molto lentamente per cui la riproduzione per talea è preferibile a quella tramite semina. La talea va prelevata in primavera e subito messa a radicare in un substrato di torba e sabbia in parti uguali prima della messa a dimora definitiva.
Semi
Il seme di biancospino, unico, è contenuto all’interno dei frutti, delle drupe di 6-9 mm, globose, carnose, di forma ovale e colore rosso.
Informazioni e curiosità
Foglie, fiori, frutti e persino la corteccia del biancospino vengono utilizzati a scopi officinali soprattutto in caso di tachicardia, pressione alta, insonnia e per combattere disturbi digestivi. La pianta è infatti una fonte preziosa di antiossidanti, di steroli e di altri composti alleati della salute e del benessere. Viene ampiamente utilizzata nella preparazione di infusi, sciroppi, confetture e liquori.
Non solo, il biancospino si presta anche alla realizzazione di fai da te, come un originale centrotavola autunnale.
Coltivazione
Il biancospino si può coltivare con successo sia in vaso sia in piena terra.
Collocazione
Il biancospino è una tipica pianta da esterno, utilizzato soprattutto come siepe o nelle bordure.
Concimazione
Per concimare il biancospino si possono utilizzare composti specifici di concime liquido a base di fosforo e potassio. Da marzo a settembre favoriranno la fioritura.
Esposizione
Il biancospino necessita di essere posto in un luogo soleggiato o al massimo in mezz’ombra.
Annaffiatura
Alla pianta di biancospino non deve mai mancare l’acqua, che di conseguenza dovrà essere data con una certa frequenza (una volta alla settimana circa o anche di più in estate e nei periodi di siccità).
Potatura
Potando leggermente il biancospino al termine dell’inverno, si agevola la ripresa vegetativa primaverile, che sarà in questo modo più intensa.
Trapianto
Il trapianto in piena terra del biancospino non richiede particolari accortezze: la pianta si adatta infatti a qualsiasi terreno purché la posizione sia abbondantemente soleggiata. In ogni caso, se possibile preferire terreni ben sciolti e lavorati, ma anche calcarei e non soggetti a ristagni idrici.
Ubicazione stagionale
Per la sua rusticità, il biancospino può restare all’esterno tutto l’anno, anche in zone dagli inverni particolarmente rigidi, senza incorrere in particolari danni.
Bonsai
Anche in versione bonsai, il biancospino regala la sua bellissima fioritura e vive senza problemi all’esterno.
Raccolta
I fiori di biancospino vengono raccolti all’inizio della primavera, i frutti invece a fine dell’estate. Entrambi hanno scopi medicali e usi erboristici.
Malattia e cure
Arbusto forte e resistente, il biancospino può talvolta essere colpito da cocciniglia, ruggine o oidio, problemi da debellare con appositi prodotti aficidi. Evitare anche i ristagni d’acqua che causano marciumi radicali pericolosi per la sopravvivenza della pianta.