Bietola da costa

Beta vulgaris

Bietola da costa

  • La bietola è un ortaggio piuttosto facile da coltivare nell'orto domestico e persino sul balcone.
  • La bietola da costa presenta una nervatura centrale spessa e croccante e foglie verdi carnose e lisce al tatto.
  • La bietola è una verdura versatile in cucina, ricca di nutrienti e fibre ma povera di calorie.
  • La bietola più comune ha la costa bianca, ma ci sono varietà anche a costa rossa e persino gialla.
  • La bietola da costa è una pianta di media altezza, molto compatta, con fogliame a portamento eretto (come si vede bene dalla foto).
  • La bietola è un ortaggio piuttosto facile da coltivare nell’orto domestico e persino sul balcone.
  • La bietola da costa presenta una nervatura centrale spessa e croccante e foglie verdi carnose e lisce al tatto.
  • La bietola è una verdura versatile in cucina, ricca di nutrienti e fibre ma povera di calorie.
  • La bietola più comune ha la costa bianca, ma ci sono varietà anche a costa rossa e persino gialla.
  • La bietola da costa è una pianta di media altezza, molto compatta, con fogliame a portamento eretto (come si vede bene dalla foto).

La bietola è un ortaggio antico, consumato fin dai tempi più remoti perché presente allo stato spontaneo lungo le zone costiere di quasi tutto il Mediterraneo, già utilizzata nell’antica Grecia e a Roma. Dal punto di vista botanico la bietola da foglia e da costa, beta vulgaris, appartiene alla famiglia delle chenopodiaceae come tutte le altre bietole (barbabietola da zucchero, barbabietola da orto, ecc.), lo spinacio e lo spinacio della Nuova Zelanda.

Ha un ciclo biennale e solo nel secondo anno sale a seme. Negli orti amatoriali si raccoglie recidendo le foglie quando hanno raggiunto le dimensioni volute, o prima dell’arrivo del gelo per non perdere il raccolto.

La bietola si riproduce facilmente per semina, nell’orto ovviamente, ma anche in vasi ampi e adeguati sul balcone di casa. Proprio in questa fase occorre arricchire il terreno con una concimazione a base di letame, e poi replicare la fertilizzazione in primavera e in estate. Le annaffiature devono essere regolari e abbondanti in modo che il substrato non asciughi mai del tutto: quest’ultimo deve però essere ben drenato, oltre che fertile, profondo e di medio impasto. L’esposizione ideale è ombreggiata e fresca, per evitare che la bietola soffra eccessivamente il caldo estivo, mentre non teme particolarmente il freddo. Parassiti (come tripidi e mine fogliari), funghi, lumache e limacce sono i problemi più facilmente riscontrabili nella coltivazione di questo ortaggio.

La bietola da costa si presenta come una pianta erbacea di grande sviluppo e folta vegetazione; le foglie formano ricchi cespi, sono lisce al tatto, di colore deciso e lucido, e crescendo non solo si allargano, ma tendono ad ispessire. Sono generalmente di forma spatolata, ma non mancano varietà con foglie più allungate, quasi a punta. La lunghezza può superare, e anche non di poco, i 50 cm, la larghezza massima i 15 cm. Il picciolo e la nervatura centrale conferiscono solidità alla pagina fogliare impedendole di afflosciarsi, sono di colore bianco, sempre molto sviluppati (larghi anche 8 cm), carnosi e teneri fino a quando la pianta non sale a seme. Le nervature secondarie devono sempre mantenersi tenere. La radice della bietola da coste è fittonante, sprofonda nel terreno verticalmente, spesso biforcandosi nella parte terminale, raggiungendo profondità di circa 30 cm.

Spesso si tende confondere bietole da foglia o da taglio, bietole da costa ed erbette: facciamo un po’ di chiarezza.

Si tratta in realtà della stessa specie, ma di due raggruppamenti di varietà. Le bietole da costa sono state selezionate perché il picciolo e la nervatura centrale, detta appunto costa, sono maggiormente sviluppati; le bietole da foglia, dette anche semplicemente erbette, privilegiano invece lo sviluppo della lamina fogliare.

Ogni singola varietà si distingue per il colore dei piccioli (bianchi, verdi, o rosati) e delle foglie (dal verde acqua al verde cupo), per la consistenza della lamina fogliare (sottile, spessa, liscia, corrugata), per i tempi di maturazione (precoci, medie, tardive) e per l’attitudine e la velocità di ricaccio (più importante per le erbette).

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La bietola non produce infiorescenze.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La bietola si riproduce per semina. Per ottenere un raccolto uniforme si consiglia di seminare la bietola in modo scalare da marzo, con temperature poco sopra i 10°C, e ogni 20 giorni fino a maggio, per riprendere dopo l’estate. A queste temperature, per germogliare la bietola impiega circa un mese.
Con temperature più alte, superiori ai 25°C, si effettuano le semine “ritardate” che germogliano in una settimana. Se si semina la bietola in autunno, serviranno circa 6 mesi prima di raccogliere.

Semi

I semi di bietola hanno forma irregolare e ruvida, con varie depressioni sulla superficie, di colore marrone.

Informazioni e curiosità

Le bietole da costa si distinguono dalle altre bietole per il grande sviluppo della costa e per le maggiori dimensioni delle foglie.

Le più diffuse sono le bietole del tipo “verde a costa larga argentata” o “verde a costa bianca”: ne esistono sul mercato diverse cultivar, ma nella forma classica hanno foglie lisce e piccioli molto sviluppati che, piegandoli, si rompono e non si piegano. Sono fra le varietà più precoci.

Sempre fra le precoci è diffuso il gruppo che fa capo alla varietà “Monstruoso” con foglie grandi di colorazione verde scuro, e piccioli spessi e carnosi.

Paros” si distingue per le foglie tenere e i piccioli tendenzialmente dolci.

Meno precoci sono “Dorat” e “Candida”. La prima è dotata di grande rusticità sopportando meglio escursioni termiche elevate e temperature estreme, sia calde sia fredde; ha foglie di colore verde chiaro increspate. La seconda ha foglie lisce e larghe con piccioli di colore bianco argenteo.

Lucullus” è precocissima e indicata negli orti del Sud Italia perché tollera bene le temperature elevate; “Fordhook giant” ha foglie ricchissime di bollosità; “Bionda di Lione” ha foglie di colore verde tendente al giallo.  

Coltivazione

VasoPiena Terra

La bietola cresce preferibilmente nell’orto, in piena terra, ma è anche vero che tutti i tipi di bietole (da costa e da taglio) possono crescere anche in vasi profondi, al sole, irrigando con regolarità.

Collocazione

InternoEsterno

Ovviamente la bietola cresce bene nell’orto ma, essendo una verdura che continua a produrre foglie anche dopo il raccolto, si può coltivare con facilità anche sul balcone.

Concimazione

La bietola sfrutta con successo i terreni letamati nel ciclo di coltivazione precedente (zucchini, pomodori, cetrioli). In terreni di nuova coltivazione o sfruttati richiede una moderata letamazione (2 kg per metro quadrato), molto anticipata.
In generale, meglio utilizzare un terricciato di letame o compost, sempre molto maturi, al momento della preparazione del letto di semina, qualche settimana prima della semina vera e propria.

Impiegare poi concimi azotati in copertura, rispettando i dosaggi indicati, in primavera e in estate, riducendoli drasticamente a un terzo in autunno perché la pianta tende ad accumulare nitrati. Per evitare questi fenomeni di accumulo si può ricorrere ad una fertirrigazione “casalinga” che consiste nello sciogliere nell’acqua di bagnatura, una volta la settimana, un pugno di pollina (concime organico) ogni annaffiatoio da 20 litri.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

Pianta molto adattabile, la bietola ha il limite di soffrire il caldo estivo e la siccità. Quindi, benché si presti ad essere coltivata in pieno sole, è preferibile un’esposizione parzialmente ombreggiata e fresca.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

La bietola richiede di essere annaffiata con continuità e frequenza in modo che il terreno non asciughi mai; quando questo avviene le bietole invecchiano, arrestano lo sviluppo e induriscono.

Potatura

La potatura della pianta di bietola coincide con la raccolta.

Trapianto

Il terreno ideale per la crescita della bietola deve essere fertile, ricco di sostanza organica, profondo, a medio impasto e ben drenato. La pianta mostra in ogni caso una buona adattabilità anche a terreni con scheletro, pesanti o sciolti; preferisce terreni neutri o con reazione leggermente alcalina.

Ortaggio esigente, non deve essere coltivato per più di due anni sulla stessa superficie o su superfici utilizzate da altre chenopodiaceae come lo spinacio.

Le fasi di coltivazione della bietola sono:

  • Semina: la bietola si semina a partire da marzo in un terreno ben affinato, a file, in solchi profondi 3 cm, a una distanza di 40 cm. Per la raccolta di piante giovani si può scegliere una semina a spaglio perché una maggiore densità aiuta ad ottenere soggetti con tessuti poco maturi, dolci, acquosi e teneri. Dopo la semina si annaffia abbondantemente.
  • Germogliazione: in semine ritardate, a temperature superiori a 25°C, per germogliare la bietola richiede circa una settimana, con temperature poco al di sopra dei 10°C impiega anche un mese. In semine anticipate (nei mesi di marzo e in ottobre), in collina, in montagna o in caso di ritorni di freddo, può essere utile impiegare il tessuto non tessuto che, elevando la temperatura del terreno di qualche grado, favorisce la germogliazione.
  • Diradamento: quando le piantine di bietola raggiungono un’altezza di 5 cm si provvede a effettuare un diradamento lasciando una distanza di 30 cm sulla fila. Il diradamento può essere effettuato anche in turni successivi (piante alte 15 e 25 cm) così da poter utilizzare le giovani piante scartate. Fino all’altezza di 15 cm, quando le piante hanno già formato 4-5 foglie, si può anche ricorrere al trapianto. Il diradamento è sempre necessario nelle semine a spaglio.
  • Lotta alle malerbe: durante la fase di coltivazione le bietole seminate a file richiedono poco lavoro, ma a turni frequenti. Ogni settimana pulire l’interfila dalle malerbe effettuando una leggera sarchiatura del terreno. Irrigare per scorrimento all’interno dei solchi frequentemente per mantenere il terreno sempre leggermente umido.
  • Raccolto: la raccolta delle bietole deve essere scalare ed effettuata a turni frequenti per non lasciare invecchiare il prodotto. Le bietole da costa raccolte giovani si tagliano nello stesso modo di quelle da foglia, con una lama ben affilata, poco sopra il colletto. Le bietole da costa si tagliano al colletto, ma procedendo foglia a foglia dall’esterno verso l’interno, secondo il grado di maturazione, legandole in mazzi se devono essere spostate o non consumate immediatamente. Raccolte in questo modo le piante continuano a vegetare con forza. Quando la raccolta della pianta è totale deve essere effettuata a piante alternate così da dare spazio, e modo di crescere, a quelle rimaste. La produzione è molto variabile, ma è possibile raccogliere 5 kg di prodotto per ogni metro quadrato coltivato.
  • Rincalzatura: nelle aree caratterizzate da inverno mite si può continuare a raccogliere bietole per tutto l’inverno proteggendole con tunnel freddi, tessuto non tessuto e/o rincalzando il piede della pianta. Passato l’inverno eliminare le foglie più vecchie e attendere che la pianta ne produca di nuove prima di iniziare il raccolto. Le piante così trattate possono produrre fino al mese di maggio. Dove l’inverno è rigido, con l’arrivo del gelo, si possono tagliare le piante a livello del colletto, rincalzarle e proteggerle con una buona pacciamatura vegetale. Un buon numero tornerà a produrre a primavera anticipando il raccolto.

Ubicazione stagionale

La bietola è resistente al freddo ed è l’ortaggio più indicato per gli orti di montagna, almeno fino a 1.200 metri di quota (anche oltre se ben esposti o se si predispongono sistemi di protezione dal freddo per anticipare e/o prolungare il ciclo vitale). La crescita si arresta con temperature di 5°C o più basse; la crescita è vigorosa con temperature intorno ai 20°C purché sia supportata da bagnature regolari e frequenti.

Raccolta

Il primo raccolto della bietola si effettua a 50 giorni dalla semina per le varietà precoci, a 55 giorni per le medie, oltre i 60 per le tardive, ma tutte le varietà possono essere lasciate in campo anche molto più a lungo.
Una volta tagliate (staccando le foglie più esterne o tagliando tutta la pianta sopra il colletto), queste verdure deperiscono velocemente; volendo, si possono congelare una volta bollite.

Malattia e cure

Lumache e limacce sono molto ghiotte delle succulente foglie della bietola e si possono eliminare manualmente oppure tramite apposite trappole.
Altre malattie che colpiscono facilmente l’ortaggio sono di natura batterica o funginea e causano macchie fogliari. Trattandosi di piante commestibili, non sono molti i trattamenti che si possono effettuare: la cosa migliore da fare è tagliare subito le foglie compromesse. Le macchie possono essere causate anche da minuscoli parassiti come i tripidi: in questo caso, oltre a eliminare le foglie attaccate, si possono effettuare trattamenti con piretro, secondo i tempi e le modalità indicate dal produttore.

I minatori sono poi fra i più diffusi nemici delle bietole. Le larve attaccano la lamina fogliare scavando gallerie che divengono prima gialle e poi scure. L’unica forma di lotta applicabile è quella manuale e consiste nel raccogliere ed eliminare tutte le foglie infette (la costa non è attaccata e può essere consumata). Le bietole restanti devono essere protette con tessuto non tessuto per evitare una successiva infestazione.

Come valuti questo articolo?
12345
Valutazione: 0 / 5, basato su 0 voti.
Avvicina il cursore alla stella corrispondente al punteggio che vuoi attribuire; quando le vedrai tutte evidenziate, clicca!
A Cose di Casa interessa la tua opinione!
Scrivi una mail a info@cosedicasa.com per dirci quali argomenti ti interessano di più o compila il form!