- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure
- La borragine è una pianta spontanea che predilige le posizioni soleggiate.
- La borragine fiorisce durante la primavera/estate producendo piccoli fiorellini a forma di stella dal caratteristico colore azzurro-violetto.
- La borragine è ricoperta da una caratteristica peluria, ma durante la cottura le foglie perdono la loro ruvidezza.
- Sebbene la borragine sia nota per i suoi fiori di colore blu, la varietà Alba presenta delle infiorescenze bianco candide.
- La borragine cresce preferibilmente in piena terra, ma volendo si può coltivare anche in vaso.
- La borragine è una pianta dallo spiccato aroma, che ricorda il sapore del cetriolo.
Diffusissima sul nostro territorio allo stato spontaneo, la borragine è una pianta erbacea annuale che predilige terreni asciutti e fertili. Ha foglie ovali-ellittiche rugose e carnose, ricoperte da una peluria ruvida, e piccoli fiori azzurro-violacei raccolti in infiorescenze pendule a forma di stella. Le foglie giovani perdono la peluria nel lavaggio e si consumano cotte in minestre e zuppe, ripieni, o addirittura fritte in pastella con i fiori; questi ultimi possono anche arricchire le insalate. La pianta di borragine può arrivare all’altezza di mezzo metro e presenta un fusto eretto, cavo all’interno; le radici sono fittonanti.
In termini di esigenze colturali, la borragine si dimostra assai poco esigente: coltivabile sia in vaso (purché capiente) sia in piena terra, sempre all’esterno, si riproduce facilmente tramite semina e richiede un terreno sciolto, leggero e fertile (in tali condizioni non necessita di concimazione, altrimenti una volta l’anno è sufficiente somministrare alla borragine del concime organico a lento rilascio o dello stallatico maturo). L’annaffiatura deve essere regolare ma moderata, poiché la borragine tollera meglio la siccità rispetto all’eccesso di umidità: è importante mantenere il terreno leggermente umido, evitando però ristagni d’acqua che potrebbero causare marciumi radicali; durante i periodi di siccità, è necessario aumentare la frequenza delle annaffiature, soprattutto se la pianta è coltivata in vaso. Pianta amante del sole, non ha bisogno di grandi potature ma si consiglia di rimuovere i fiori appassiti e le foglie danneggiate per favorire una migliore circolazione dell’aria e prevenire malattie: questa operazione può essere eseguita durante tutta la stagione di crescita. Trattandosi di una pianta annuale, con l’arrivo del freddo dissecca e muore, ma prima che ciò avvenga si possono ovviamente raccogliere i fiori e le foglie della borragine a scopo culinario.
Le problematiche che più facilmente possono danneggiare la borragine sono il mal bianco e gli attacchi di lumache e limacce: oltre ad agire a livello preventivo mettendo in atto le corrette pratiche colturali, occorre intervenire con trattamenti di natura biologica altrimenti non si potrà destinare la piantina al consumo.
Fioritura
La fioritura della borragine avviene nel periodo primaverile-estivo ma non ha lunga durata.
Commestibilità
Riproduzione
La borragine si propaga facilmente dai semi, messi a dimora direttamente in piena terra in primavera (da aprile a giugno) o da settembre a novembre, a 1 cm di profondità e distanziati di circa 40 cm.
In alternativa, si possono anticipare i tempi seminando a marzo in un semenzaio protetto, per poi trapiantare in aprile le piantine già sviluppate.
Semi
I semi di borragine hanno superficie rugosa e forma irregolare, con un colore marrone scuro. Spremendoli si ottiene l’olio di borragine, venduto solitamente in forma di perle o di capsule come integratore alimentare.
Informazioni e curiosità
Il nome borragine potrebbe derivare dal latino borra, che significa letteralmente “pelo ruvido“, in riferimento alla peluria che ricopre le foglie e i fusti della pianta.
La borragine era una pianta conosciuta e utilizzata già dagli antichi Romani e dai Greci: Plinio il Vecchio suggeriva che le foglie di borragine mescolate al vino potessero risollevare il morale.
Coltivazione
La borragine si può coltivare sia in vaso sia in piena terra. L’importante è scegliere un contenitore ampio e profondo che possa ospitare comodamente le sue radici fittonanti.
Collocazione
La borragine è una pianta da esterno, dalla natura infestante.
Concimazione
La borragine è una pianta spontanea che non necessita quasi di cure, anche perché ha natura annuale. Se viene coltivata in un terriccio sciolto, leggero e fertile, la pianta cresce facilmente senza bisogno di concimazione. In alternativa, una volta l’anno è sufficiente somministrare alla borragine del concime organico a lento rilascio o dello stallatico maturo.
Esposizione
La borragine deve essere collocata in pieno sole, o al massimo in una posizione di mezz’ombra.
Annaffiatura
Il ristagno idrico rappresenta il peggior nemico della borragine, specialmente se questa viene coltivata in vaso. Le annaffiature dovranno perciò essere regolari ma moderate (specialmente da aprile-maggio ad agosto-ottobre, in base all’andamento climatico), facendo in modo che il substrato del terreno asciughi prima di effettuare la bagnatura successiva.
Potatura
La borragine non richiede grandi potature. La manutenzione si limita al mantenimento della forma ordinata della pianta e all’eliminazione della parti secche e danneggiate.
Trapianto
Essendo una pianta dalla natura infestante, la borragine non è particolarmente esigente in fatto di cure, né di terreno o clima. Si adatta facilmente in qualsiasi posizione, anche se ama i terreni leggermente umidi e nell’orto sarebbe meglio trapiantarla in aiuole ben assolate.
Ubicazione stagionale
L’ubicazione della borragine è poco importante: trattandosi di una pianta annuale, con l’arrivo del freddo dissecca a muore; raccogliendone i semi si potrà però effettuare la moltiplicazione per l’anno successivo.
Raccolta
Le foglie di borragine si possono raccogliere tra dicembre e febbraio, prima che avvenga la fioritura. Si consiglia di effettuare la raccolta al momento dell’utilizzo, evitando di recidere più rametti del necessario, in modo da non stressare inutilmente la piantina. Con l’avvento della fioritura si può passare alla raccolta delle infiorescenze, ottime per produrre infusi o utilizzabili a scopo decorativo nei piatti.
Malattia e cure
La borragine è pianta poco soggetta all’attacco di parassiti e insetti dannosi o all’insorgenza di malattie. Resistente ad afidi e cocciniglia, può essere interessata dal mal bianco, un’infestazione fungina che si manifesta con macchie biancastre sulla superficie delle foglie. Altro problema che può interessare le giovani foglioline è la comparsa di lumache e limacce, molto ghiotte dei germogli. Poiché i trattamenti chimici vanno evitati se si intende utilizzare la pianta a scopo alimentare, si possono contrastare i problemi sanitari con macerati naturali come antiparassitari all’ortica, all’equiseto o all’aglio. Le lumache possono essere tenute a distanza distribuendo alla base del cespo di borragine della cenere di legna.
Altra pratica molto utile è l’eliminazione periodica delle erbacce.