- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Malattia e cure
- La buddleja forma cespugli molto vigorosi di forma globosa.
- La buddleja, o albero delle farfalle, richiede esposizioni soleggiate per poter fiorire abbondantemente.
- Le infiorescenze della buddleja hanno una tipica forma a pannocchia, come si può ben vedere nella foto.
- Buddleja davidii varietà ‘Darent Valley’.
- Il soprannome “albero delle farfalle” si deve proprio alla capacità della buddleja di attirare farfalle, api e bombi.
La buddleja davidii produce per lungo tempo nettare in abbondanza per attirare e nutrire le farfalle, da qui il nome evocativo di “albero delle farfalle“. Originaria delle montagne della Cina nella fascia intorno ai 3.000 metri di quota, è un arbusto spogliante da esterno, a portamento espanso e molto vigoroso, di forma quasi globosa su un piede basso, con un gran numero di rami, capace di raggiungere un’altezza e un diametro di 3-4 metri, anche se spesso i soggetti presenti nei giardini sono di dimensioni più contenute.
La buddleja si può coltivare anche in vaso, purché sufficientemente capiente e di dimensioni ampie, e va annaffiata spesso e abbondantemente soprattutto d’estate. La concimazione si limita a una buona letamazione al momento dell’impianto e a una fertilizzazione estiva ogni 15 giorni. A parte fertilità e buon drenaggio, la buddleja non ha altre particolari esigenze in fatto di tipologia di terreno, ma richiede una posizione calda e soleggiata, oltre che riparata dai venti. L’albero delle farfalle resiste bene tanto al freddo intenso, quanto alle malattie e teme particolarmente solo i ristagni idrici. Le tecniche riproduttive riguardano semina, talea e margotta.
Le foglie di buddleja sono opposte, di forma lanceolata, con margine dentato, di colore verde scuro nella pagina superiore e grigio molto chiaro nella pagina inferiore. La pianta si contraddistingue soprattutto per l’abbondante fioritura che le ha valso il soprannome, nel suo paese d’origine, di “lillà d’estate“, data la somiglianza esistente fra i due fiori. I fiori piccoli e tubulosi della buddleja, raccolti in pannocchie terminali dense e leggermente incurvate, più larghe alla base e lunghe anche 50 cm, presentano quattro lobi terminali allargati. Sono profumati e molto variabili nel colore. Esistono infatti varietà a fiori porpora, violetto, blu, lilla, malva, rosa, rosso o bianco (come la varietà buddleja davidii “White profusion”). I fiori appassiti devono essere recisi una volta la settimana perché persistono sulla pianta rovinandone l’aspetto florido.
Fioritura
La buddleja fiorisce da fine giugno fino a ottobre.
Commestibilità
Riproduzione
La buddleja si riproduce per seme, talea erbacea o legnosa e per margotta.
Nell’ultimo caso occorrerà impiegare sabbia e torba e dividere la nuova pianta dopo dodici mesi di attesa.
Le talee erbacee si prelevano alla fine dell’estate, meglio se con una porzione del ramo portante, e si pongono in sabbia e torba in cassone freddo. A fine primavera dell’anno successivo si trapiantano in vivaio e si metteranno a dimora nell’autunno del secondo anno.
Le talee legnose, invece, devono essere prelevate da rami integri nel mese di ottobre, devono avere una lunghezza di circa 30 cm e si faranno radicare direttamente nel terreno del vivaio.
Infine, i semi vanno posti in serra calda, in un letto di sabbia e torba, nel mese di febbraio, dopo averli conservati al riparo dalla luce in un vaso forato o stratificati nella sabbia.
Semi
I semi di buddleja, prodotti in grandissime quantità dalla pianta, sono piccoli e leggeri e vengono dispersi dal vento e dagli insetti su lunghe distanze.
Informazioni e curiosità
La buddleja è un’ottima pianta da porre in giardino e le ragioni sono diverse:
- favorire la presenza e la permanenza delle farfalle;
- garantirsi una fioritura copiosa e prolungata in un periodo estivo durante il quale molti cespugli da fiore si avviano al termine del ciclo vitale;
- disporre di una pianta maestosa, vigorosa, capace di raggiungere anche dimensioni ragguardevoli, ma facilmente contenibile con potature mirate.
Coltivazione
La buddleja presenta una crescita molto vigorosa che la rende adatta alla coltivazione in piena terra. Posta in vasi adeguati può comunque svilupparsi con successo.
Collocazione
La buddleja è una pianta decorativa tipicamente da esterno.
Concimazione
Al momento dell’impianto della pianta di buddleja è consigliata una buona letamazione. Inoltre, durante l’estate, è bene somministrare una volta ogni 15 giorni un fertilizzante per piante da fiore al massimo del dosaggio consigliato.
Esposizione
Porre la buddleja in pieno sole, in posizione calda e luminosa ma al riparo dai venti dominanti.
Annaffiatura
Soprattutto durante l’estate, la buddleja ha bisogno di molta acqua somministrata regolarmente per assicurare una fioritura abbondante.
Potatura
Per favorire una fioritura abbondante della buddleja, occorre effettuare una potatura abbondante ogni anno, nei mesi di febbraio-marzo. In particolare si devono tagliare tutti i germogli laterali dell’anno precedente a 10/15 cm dalla base, eliminando i ramoscelli troppo deboli e quelli che si sviluppano al centro della pianta in modo che la buddleja conservi un portamento arieggiato e armonico.
Trapianto
La buddleja richiede un terreno ben drenato e fertile, non troppo compatto, ma non ha altre particolari esigenze se non spazio sufficiente per poter crescere liberamente senza sacrifici. Le piante si pongono a dimora in autunno inoltrato, o a inizio primavera, operando un buono scasso perché la pianta ha bisogno di espandere rapidamente l’apparato radicale per sostenere una crescita vigorosa.
Ubicazione stagionale
Importata come pianta esotica, la buddleja ha dimostrato in realtà di poter vivere al di fuori delle serre tutto l’anno, senza nessun tipo di protezione, complice la grande resistenza al gelo, l’elevato vigore e la buona capacità di adattamento a suoli diversi.
Malattia e cure
Per la sua rusticità la buddleja raramente viene attaccata da malattie e parassiti. I problemi in cui più facilmente si può incappare sono di natura fungina (marciume e muffa grigia) e si sviluppano a seguito di periodi caratterizzati da un clima piovoso e particolarmente umido. Il modo migliore per scongiurarli è quindi gestire al meglio le annaffiature ed evitare i ristagni.