Calancola

Kalanchoe

Calancola

  • La calancola va coltivata preferibilmente in vaso per via della scarsa resistenza alle basse temperature.
  • La calancola è una pianta grassa dall'aspetto particolare, per via della fioritura copiosa generalmente primaverile.
  • Kalanchoe orgyalis, dalle particolari foglie color ruggine.
  • Calancola varietà piton con fiori di colore rosso e giallo.
  • Kalanchoe blossfeldiana dai fiori di un bel colore salmone-rosa.
  • La calancola va coltivata preferibilmente in vaso per via della scarsa resistenza alle basse temperature.
  • La calancola è una pianta grassa dall’aspetto particolare, per via della fioritura copiosa generalmente primaverile.
  • Kalanchoe orgyalis, dalle particolari foglie color ruggine.
  • Calancola varietà piton con fiori di colore rosso e giallo.
  • Kalanchoe blossfeldiana dai fiori di un bel colore salmone-rosa.

La calancola rappresenta una delle piante d’appartamento più apprezzate e vendute per via dei suoi innumerevoli pregi: abbondante e continua fioritura, robustezza e longevità, buona resistenza nei confronti delle avversità parassitarie, dimensione contenuta (che ne facilita la collocazione anche in spazi molto ristretti) e prezzo modesto.

A questi aspetti si aggiunga la facilità di coltivazione: la calancola cresce tendenzialmente in vaso in appartamento (a meno che le condizioni climatiche miti ne consentano il trapianto in piena terra), in ambiente luminoso, e va concimata più volte l’anno con fertilizzanti specifici per piante grasse; le annaffiature, limitate, vanno regolate a seconda del periodo dell’anno (in inverno saranno decisamente meno frequenti) e la pianta cresce bene in un terreno fertile, leggero e ben drenato. La potatura non è necessaria e tramite talea o divisione si possono rapidamente ottenere nuove piantine. La calancola non è particolarmente soggetta all’attacco di parassiti: se curata correttamente, infatti, raramente si ammala.

Botanicamente appartiene al gruppo delle piante grasse, dette “succulente”, anche se a prima vista questa definizione potrebbe risultare anomala. Non appena però si osservano più attentamente le foglie, si comprende il motivo di tale classificazione: queste si presentano assai carnose al tatto, in quanto ricche di acqua, necessaria per permetterne la sopravvivenza nei luoghi di origine, tendenzialmente caldi e asciutti. Infatti il genere (appartenente alla famiglia delle crassulaceae), annovera circa 130 specie, tutte perenni, sempreverdi, originarie prevalentemente del Madagascar. La maggior parte è caratterizzata da aspetto cespitoso, consistenza erbacea e dimensioni contenute; mentre alcune, poco diffuse nel nostro Paese, si presentano in veste semiarbustiva, e raggiungono un metro o poco più. In tutti i casi le foglie sono carnose, di forma triangolare od ellittica, di colore verde scuro. I fiori, di dimensione esigua, sono formati da quattro petali saldati fino quasi alla sommità a formare piccoli tubuli e hanno colori brillanti, variabili, nelle forme spontanee, dal bianco, al rosa, al rosso.

Nei loro ambienti naturali quasi tutte le kalanchoe fioriscono in epoca primaverile. Le varietà che invece vengono sottoposte a coltivazione sono indotte a fiorire quasi tutto l’anno, in modo da poter soddisfare la richiesta di mercato, che, per questa pianta, è sempre molto elevata.

Dato che il mondo delle calancole è straordinariamente ampio si segnalano solo alcune specie particolari e decorative:

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

Il periodo di fioritura della calancola cambia a seconda della varietà (e le specie sono circa 200) ma generalmente corrisponde al periodo primaverile.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

Il sistema più semplice e rapido per propagare la calancola è rappresentato dalla divisione di una pianta madre quando questa non è in fase di fioritura. Un altro metodo semplice di riproduzione è rappresentato dalla moltiplicazione mediante talea di foglia, che si esegue durante il periodo estivo (indicativamente da giugno a fine settembre), prelevando foglie di medie dimensioni, sane e non lesionate da rotture. Nelle condizioni migliori bastano 2-3 settimane perché inizino a formarsi le prime radichette dalla base delle foglie.

Informazioni e curiosità

Kalanchoe blossfeldiana, originaria del Madagascar, è la varietà più diffusa e facile da trovare per la coltivazione nel nostro Paese. Presenta foglie ellittiche, carnose e lucide, con margine dentato o lobato. Le forme botaniche naturali, alte sino a 30 centimetri, emettono in primavera fiori scarlatti, raggruppati alla sommità di lunghi steli. Da questa specie sono derivati i molteplici ibridi in commercio, caratterizzati da fiori di vari colori (bianco, rosa, giallo, rosso) e dimensioni assai diversificate: le varietà “mini”, alte pochi centimetri, sono coltivate in vasi di diametro di 4-5 centimetri, quelle denominate “maxi”, alte sino a 15-20 centimetri, crescono in contenitori di 24-26 centimetri di diametro.

Coltivazione

VasoPiena Terra

La calancola viene coltivata principalmente in vaso; può crescere in piena terra solo in presenza di condizioni climatiche e ambientali favorevoli.

Collocazione

InternoEsterno

La calancola può stare all’esterno solo in presenza di clima mite poiché non tollera il freddo e i raggi del sole diretti nelle ore estive più calde. In caso di dubbio, meglio considerare la calancola come pianta d’appartamento.

Concimazione

Per la concimazione della calancola i fertilizzanti devono essere distribuiti regolarmente, specie nel caso di esemplari non più giovani e di buone dimensioni. In genere è consigliabile concimare una-due volte in primavera e una volta a fine estate, impiegando fertilizzanti liquidi specifici per piante grasse, ben dotati di azoto, fosforo e potassio (macroelementi) con buone percentuali anche di microelementi quali ferro, manganese, rame e zinco.

Evitare fertilizzanti per piante verdi o da fiore per non promuovere una crescita delle foglie troppo rapida e conseguente sviluppo di tessuti flaccidi, sottili e poco colorati.

 

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

Porre la pianta di calancola in pieno sole soltanto nel periodo invernale; durante l’estate deve essere protetta dai raggi diretti delle ore più calde, che possono causare decolorazioni delle foglie e bloccare la fioritura: anche in appartamento va collocata nei punti con luminosità indiretta e mai a contatto con i vetri delle finestre.

Anche la scarsità di luce, all’opposto, può causare danni: piante cresciute in ambienti poco luminosi rapidamente assottigliano lo spessore delle foglie, che imbruniscono, e riducono fortemente la produzione dei fiori.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

La richiesta di acqua della calancola è modesta poiché, come tutte le piante grasse, soffre di accumuli anche minimi di acqua nel substrato. Non bisogna comunque pensare che la calancola possa crescere bene senza essere bagnata: la carenza idrica, anzi, determina disidratazione dei tessuti fogliari e riduzione della fioritura.

Per le annaffiature si deve intervenire diversamente a seconda del periodo:

  • in primavera-estate e durante i periodi di fioritura irrigare con una certa frequenza (indicativamente una volta ogni 7-10 giorni e comunque non appena il terriccio risulti asciutto nei primi 1-2 cm superficiali);
  • in autunno-inverno e nei periodi di assenza di fiori bagnare una volta ogni 12-15 giorni, con dosaggi minori rispetto a quelli primaverili-estivi.

Distribuire l’acqua, non fredda, sul substrato e mai sul fogliame: i tessuti che permangono umidi potrebbero essere colpiti da marciumi e, qualora fossero esposti al sole (anche quello che filtra attraverso una finestra aperta), rischierebbero di subire scottature per “effetto lente” delle gocce colpite dai raggi solari.

Potatura

Non si parla di una vera e propria potatura nel caso della calancola: dopo la fioritura basta rimuovere i fiori appassiti e le foglie morte.

Trapianto

Il terriccio ideale per la crescita della calancola deve essere fertile, leggero e ben drenante, in grado di permettere il rapido sgrondo dell’acqua che deve essere favorito anche dal posizionamento sul fondo di materiali inerti (argilla espansa, pietra pomice, ghiaietto) finemente frantumati. La composizione di una corretta miscela è: 70% terriccio universale organico (torba bionda finemente sminuzzata) e 30% sabbia di fiume, non calcarea.

In ogni caso si sconsiglia il trapianto in piena terra a favore del rinvaso. Occorre però precisare che la calancola cresce lentamente pertanto i cambi di vaso sono rari e comunque da eseguire al termine della fioritura. La pianta ha radici poco sviluppate e ben si adatta anche a contenitori poco profondi, come le ciotole.

 

Ubicazione stagionale

La calancola può essere coltivata all’esterno, in piena terra, solo nelle zone costiere meridionali, dove va collocata in posizione semiluminosa, al riparo dai raggi solari e dai venti, condizioni che devono essere soddisfatte anche per le piante in vaso trasferite all’esterno durante il periodo estivo.

Le temperature ottimali di crescita sono comprese tra 23 e 26°C. La pianta sopporta poco le basse temperature e inizia a soffrire già a 7-8°C; in autunno e inverno occorre quindi trasferire gli esemplari di calancola in casa, o comunque in locali riparati, con almeno 12°C di temperatura.

Malattia e cure

I problemi più frequenti che mettono a rischio la sopravvivenza della calancola non sono tanto di natura parassitaria, quanto legati alla cattiva gestione della pianta. In particolare, le problematiche riguardano:

  • eccesso di illuminazione: se posizionata a lungo in zone troppo illuminate, le foglie ingialliscono, riducono il proprio spessore, rinsecchendo a partire dai margini. Nei casi più gravi, si ha il blocco della fioritura e il veloce deperimento della pianta. Per rimediare alla situazione, riportare al più presto le piante di calancola in un luogo meno luminoso.
  • troppa umidità: se c’è ristagno idrico nel substrato, o prolungata permanenza di acqua sulla vegetazione, si assiste al rammollimento dei tessuti fogliari e poi alla marcescenza degli stessi. Se i sintomi sono di limitata entità, il problema si può risolvere sospendendo le irrigazioni sino a quando il terriccio non sarà nuovamente asciutto per i primi 4-5 cm superficiali. Non serve concimare. Le piante gravemente compromesse vanno rapidamente eliminate.
  • temperature basse: correnti d’aria fredda invernale che entrano in casa, oppure temperature esterne costantemente al di sotto dei 4-5°C, per quelle piante che crescono all’aperto, determinano inizialmente un ingiallimento delle foglie, che poi tendono a diventare bruno-nerastre e a seccare. Medio-lunghi periodi di basse temperature possono causare, soprattutto se associati ad eccessi idrici nel substrato, la morte di esemplari anche di grande dimensione. Per rimediare, è indispensabile spostare velocemente le piante di calancola negli ambienti più caldi.

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