- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Malattia e cure
- La calla può crescere in piena terra solo nelle regioni a clima mite.
- La calla viene spesso immaginata di colore completamente bianco, ma esistono varietà colorate molto decorative.
- Zantedeschia aethiopica, o calla colorata rosa.
- La calla è un fiore piuttosto esigente in fatto di esposizione: vuole sì la luce ma non i raggi diretti del sole.
- Calla rosa Lily Trumpet.
La calla è una pianta perenne di origine africana appartenente alla famiglia delle araceae. Va coltivata preferibilmente in vaso, almeno nelle regioni a clima freddo, dato che la pianta non sopporta le basse temperature; per questo va tenuta in casa o all’aperto a seconda della regione in cui ci si trova. La calla ama le esposizioni luminose ma non il sole diretto e va mantenuta in un terreno fresco, fertile e umido ma non zuppo d’acqua. La concimazione va effettuata regolarmente, con un fertilizzante specifico per piante da fiore, mentre la potatura non è necessaria (se non la rimozione delle infiorescenze sfiorite). Queste regole, se ben seguite, determinano la stato di salute della pianta, la cui sopravvivenza viene messa a repentaglio più frequentemente proprio dagli errori di coltivazione che non dalla presenza di parassiti.
La calla si riconosce immediatamente per il lungo stelo (fino a 50 cm), le foglie grandi, cerose e piacevoli al tatto, di colore verde ma con screziature bianche o argento e dalla forma a imbuto, e la spata evidente e pronunciata. L’infiorescenza è infatti formata da spate avvolgenti che racchiudono uno spadice dorato. Nella forma classica le spate sono bianche, ma oggi sono disponibili in commercio molte varietà (come zantedeschia aethiopica) di calla a fiori colorati (dal porpora intenso al giallo), spesso con variegature a contrasto particolarmente decorative.
Fioritura
La calla fiorisce nel periodo tra inverno e primavera.
Commestibilità
Riproduzione
La calla si riproduce per divisione dei germogli o dei rizomi, entrambi comodi da prelevare durante la fase di rinvaso.
Semi
I semi della calla si generano all’interno dello spadice (ossia il fiore). Inizialmente verdi, man mano che maturano diventano grigio scuro, si separano e sono pronti per essere interrati, ma la moltiplicazione tramite semina non viene quasi mai praticata perché richiede tempi lunghissimi di germinazione.
Informazioni e curiosità
Al momento dell’acquisto, preferire piante di calla a inizio fioritura con un solo fiore aperto e con molti boccioli. Controllare che alla base non siano presenti tagli di foglie, segno di un tentativo di ridare alla pianta sciupata un aspetto sano.
Coltivazione
La calla è una pianta che cresce più facilmente in vaso: non è adatta, infatti, per essere coltivata tutto l’anno in piena terra in climi freddi mentre resta in vegetazione per gran parte dell’anno nelle zone più miti.
Collocazione
La calla è una pianta sia da esterno che da interno ma affinché viva bene all’esterno occorrono condizioni climatiche miti.
Concimazione
Per la concimazione della calla utilizzare con regolarità durante la primavera e l’estate un fertilizzante per piante da fiore ogni due settimane.
Esposizione
Porre la calla in vaso in posizione luminosa, ma non in pieno sole e sempre al riparo da correnti fredde perché si tratta di una pianta sensibile al freddo con tessuti molto ricchi d’acqua e con pochi elementi meccanici.
Annaffiatura
La calla ama l’acqua: per avere piante sane mantenere il terriccio leggermente umido bagnandole poco e spesso così che non si crei una situazione di ristagno d’acqua nel sottovaso. Durante l’inverno, ridurre la frequenza delle bagnature.
Potatura
La calla non richiede potatura, ma vanno sempre eliminati i fiori sciupati.
Trapianto
Il terreno ideale per il rinvaso (o il trapianto laddove possibile) della calla è dato da un mix di terriccio universale e terriccio da orto in parti uguali. Fondamentale è che sia fertile perché si tratta di piante esigenti in fatto di nutrienti.
Il periodo idoneo per il rinvaso varia a seconda della varietà: le specie a fioritura tardiva si rinvasano a febbraio, mentre quelle a fioritura precoce si rinvasano ad agosto o a settembre.
Ubicazione stagionale
Come detto, la calla può crescere sia in piena terra sia in vaso. La crescita in vaso consente però di poterla spostare comodamente quando si avvicina l’inverno e il freddo, letale per la pianta.
Autunno/inverno: la temperatura ideale per la crescita della pianta è compresa tra 18 e 25°C, con una minima di 12-15°C; al di sotto di questa temperatura è opportuno spostare la pianta all’interno.
Primavera/estate: durante la bella stagione, la calla può essere spostata all’esterno in posizione parzialmente ombreggiata (o all’ombra durante le ore più calde delle giornate estive). La calla resiste bene anche a temperature di 27- 28°C purché non vi sia ristagno d’umidità nell’aria.
Malattia e cure
La calla è soggetta ad attacchi parassitari (cocciniglia cotonosa, afidi e ragnetto rosso). Se l’infestazione è poco estesa si può semplicemente lavare le foglie con acqua e sapone, oppure passandovi un batuffolo di cotone imbevuto di alcool; in caso contrario occorrerà ricorrere a insetticidi specifici.
La calla è poi molto esigente: errori nella sua gestione (come eccessiva scarsità di acqua, oppure esposizione solare troppo o troppo poco intensa) ne mettono a repentaglio la sopravvivenza.