- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Malattia e cure
- La calta palustre, come suggerisce il nome stesso, cresce spesso lungo le rive di laghetti e fiumi.
- La calta fiorisce spontaneamente in luoghi freschi e terreni costantemente umidi.
- La calta preferisce luoghi ben esposti alla luce diretta del sole.
- Come si vede in foto, la calta crea piccoli cespugli fioriti vicino agli specchi d’acqua.
La calta palustre cresce spontaneamente e si coltiva nei terreni costantemente umidi, nei luoghi paludosi, lungo i ruscelli, negli stagni e nei laghetti, nelle vasche, anche in quelle che in giardino ospitano i pesci rossi. Non è una pianta galleggiante, ma deve poter radicare in acque poco profonde, fino a 15 cm. Perfettamente adattata al clima italiano perché originaria di un vasto areale che comprende tutta l’Europa, non ha problemi di ambientamento e richiede cure davvero scarse.
La coltivazione della calta palustre, quindi, parte prima di tutto dalla scelta di un ambiente umido e paludoso, poiché è una pianta di natura acquatica che cresce bene in terreni saturi d’acqua, e preferisce un’esposizione in pieno sole (o in mezz’ombra nei climi caldi). Tollerante a un’ampia varietà di suoli, anche se prospera preferibilmente in quelli argillosi e ricchi di sostanze organiche, la calta si riproduce per semina o divisione delle radici e in genere non necessita di concimazione poiché tende a svilupparsi in terreni naturalmente ricchi di sostanze nutritive. Tuttavia, per favorire una crescita più vigorosa, si può aggiungere un fertilizzante liquido specifico al terreno circostante durante la primavera o l’estate, prima della ripresa vegetativa. L’annaffiatura non è un intervento necessario, se la calta palustre viene coltivata in un ambiente naturalmente umido, come vicino a uno specchio d’acqua artificiale o in contenitori appositi in giardino. Anche la potatura non è una pratica comune, e va limitata all’eliminazione delle foglie e dei fiori appassiti. Data la sua straordinaria rusticità, la calta palustre non è generalmente soggetta a malattie, né teme il freddo o il caldo (basta che le sia fornita costantemente acqua fresca) e quindi prospera tutto l’anno all’esterno senza problemi.
Per quanto riguarda l’aspetto della pianta, le foglie della calta, di colore verde scuro, sono reniformi, cordate e presentano una leggera dentatura al margine. I fiori, a forma di coppa e larghi fino a 4 cm, nella forma tipica sono di colore giallo oro, ma la bellissima varietà Alba è caratterizzata da fiori bianco candidi.
Fioritura
La fioritura della calta avviene nei mesi di aprile e maggio.
Commestibilità
Riproduzione
La calta si riproduce per seme con facilità, seminando a primavera in vassoi da sommergere in acqua in posizione ombreggiata. Le piante si allevano fino all’anno successivo, quando si potranno mettere a dimora.
Le radici ingrossate si dividono, invece, al termine della fioritura o nel tardo autunno, rimettendole subito a dimora.
Semi
I semi di calta hanno superficie rugosa, forma allungata e colore marrone scuro.
Informazioni e curiosità
Le piante appartenenti al genere calta sono adatte per essere coltivate in terreni umidi, solo occasionalmente asciutti, ed è importante acquistare soggetti in piena vegetazione, vigorosi e ben accestiti. Le foglie devono essere numerose, senza segni di sofferenza come bruciature o assottigliamenti, margini arrotolati e secchi; gli steli devono essere turgidi ed elastici. Verificare che il terriccio del vaso o del contenitore, anche al momento dell’acquisto, sia sempre intriso d’acqua.
Coltivazione
La calta cresce prevalentemente in piena terra, allo stato spontaneo oppure coltivata ai margini dei laghetti domestici. In alternativa, più che in vaso, può crescere in vasche (come la ninfea e il fiore di loto).
Collocazione
Per la sua natura di pianta acquatica, la calta cresce all’esterno.
Concimazione
In terreni ricchi e grassi non è necessario apportare fertilizzanti; in caso contrario fertilizzare la calta in primavera ed estate utilizzando un concime liquido specifico.
Esposizione
Porre la calta in piena luce o, se in luoghi molto caldi, in ombra parziale. Per fiorire deve poter comunque contare su un buon numero di ore di sole.
Annaffiatura
L’acqua non deve mai mancare alla calta e, anche nel caso di piante coltivate in contenitore, il terreno deve sempre restare bagnato.
Potatura
La calta non necessita di una vera e propria potatura; basta eliminare le infiorescenze o le foglie morte o danneggiate quando necessario.
Trapianto
Pianta facilmente adattabile in fatto di trapianto, la calta preferisce comunque i suoli neutri o leggermente acidi, capaci di trattenere acqua e umidità.
Ubicazione stagionale
Pianta perenne, la calta può stare all’esterno tutto l’anno: non teme il freddo dell’inverno e può soffrire il caldo solo se l’acqua scarseggia.
Malattia e cure
La calta palustre è una pianta caratterizzata da una grande rusticità, non soggetta a particolari malattie. In via preventiva, per evitare l’insorgere di patologie fungine, si può trattare la pianta con appositi prodotti antiparassitari e fungicidi.