Canapa

Cannabis sativa

Canapa

  • Negli habitat di origine la canapa è una pianta dallo sviluppo rapido e significativo, tanto da riuscire a raggiungere anche i 5 metri di altezza.
  • Come si vede in foto, le foglie di canapa sono lunghe e appuntite, con margine seghettato.
  • La canapa fiorisce nel periodo estivo e questo fenomeno segna l'arresto dello sviluppo della pianta.
  • La canapa richiede un'esposizione ben soleggiata e climi umidi per poter crescere rigogliosa.
  • In foto, fiori maschili di canapa: riconoscibili per la particolare forma a pannocchia.
  • Negli habitat di origine la canapa è una pianta dallo sviluppo rapido e significativo, tanto da riuscire a raggiungere anche i 5 metri di altezza.
  • Come si vede in foto, le foglie di canapa sono lunghe e appuntite, con margine seghettato.
  • La canapa fiorisce nel periodo estivo e questo fenomeno segna l’arresto dello sviluppo della pianta.
  • La canapa richiede un’esposizione ben soleggiata e climi umidi per poter crescere rigogliosa.
  • In foto, fiori maschili di canapa: riconoscibili per la particolare forma a pannocchia.

Cannabis sativa significa “canapa utile” (e non ha niente a che vedere con la pianta che fornisce la sostanza stupefacente, Cannabis indica): non si poteva trovare definizione più appropriata sapendo che la canapa è una pianta di cui si usa tutto (stelo, foglie, semi) e con cui si producono materie prime dai più svariati usi, dalle fibre tessili, agli oli, alla carta. È possibile vestirsi di canapa, lavarsi con la canapa, curarsi con la canapa, mangiare la canapa, scrivere sulla canapa, viaggiare con combustibile di canapa, vivere in una casa in mattoni di canapa e il tutto senza devastare le foreste, inquinare l’aria o avvelenare i terreni. La canapa è, infatti, una pianta ecologica per due motivi principali:

  1. Non inquina e migliora la fertilità del suolo. La canapa non richiede diserbanti poiché cresce più velocemente delle infestanti e ne provoca la morte senza l’uso di additivi chimici. Resiste bene alle malattie e pertanto richiede pochi pesticidi. Le sue radici profonde e diffuse migliorano la struttura del suolo. Infine, quando le foglie cadono dalla pianta, restituiscono i minerali alla terra, fertilizzando il suolo, tanto che la canapa può essere coltivata nello stesso campo per svariati anni senza impoverire il terreno. Per lo stesso motivo può essere usata come pianta da rotazione: diserba il terreno e lo lascia più fertile. Normalmente non ha bisogno di irrigazione e questo è un bene data la sempre minor disponibilità di acqua.
  2. Può sostituire materie prime non rinnovabili nella produzione di svariati prodotti: cibo, combustibili, carta, vernici, medicinali, ed è anche un tessuto sostenibile per l’arredamento.

La canapa è una pianta erbacea con un fusto eretto che raggiunge, a maturità, i 4-5 m di altezza. Si riproduce tramite semina nel mese di marzo-aprile, sia in vaso sia in piena terra. Le foglie somigliano al palmo di una mano, con 3-9 segmenti appuntiti e seghettati, leggermente pelosi. La canapa ha uno sviluppo molto rapido ma appena la pianta fiorisce la crescita si arresta. Nelle piante maschili i fiori sono riuniti in pannocchie, in quelle femminili invece si presentano a ciuffo. Il frutto, noto come “seme di canapa”, somiglia ad una nocciola lucente di colore variabile dal bruno all’olivastro.

La canapa presenta numerose varietà, e si adatta pertanto a diversi climi: di preferenza, però, predilige quelli caldo umidi, situazione ottimale per avere un’abbondante crescita. Il seme inizia a germinare quando la temperatura raggiunge gli 8-10°C, la pianta fiorisce intorno ai 19°C mentre il frutto matura intorno ai 23°C. L’accrescimento pertanto avviene nel periodo primaverile. La pianta resiste bene alle gelate tardive mentre il caldo precoce, specie se unito ad aridità, induce una prefioritura che arresta la sua crescita. Il terreno più adatto alla sua coltivazione è profondo, fresco, permeabile (la canapa tollera meglio la siccità rispetto ai ristagni) e ricco di sostanza organica (quindi ben concimato attraverso la tecnica del sovescio); la pianta gradisce esposizioni ben soleggiate e non va potata, ma occorre solo eliminare le infiorescenze e le foglie secche, ingiallite o danneggiate.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La fioritura della canapa nel clima italiano avviene in estate, verso luglio.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La canapa si riproduce tramite semina. Questa va effettuata preferibilmente in piena terra (compatibilmente con le caratteristiche climatiche della zona geografica) entro il mese di marzo, massimo aprile: questo perché bisogna giungere al clima caldo e siccitoso tipico dell’estate con piante alte oltre il metro, che saranno ben radicate nel terreno e capaci di autonomia idrica. I semi vanno messi a circa 1,5 o 2 cm di profondità, in file.

Semi

I semi di canapa sativa sono un alimento proteico che si può consumare come snack o nella realizzazione di vere e proprie ricette. Da questi si estrae anche l’olio, ricco di acidi grassi essenziali. Sono grandi 2-3 mm e possiedono una forma leggermente conica con un’estremità appuntita e una arrotondata. Hanno una superficie liscia percorsa da nervature e colore marrone variabile tra diverse tonalità; i semi acerbi presentano un colore più verdastro. In tutti i casi, sono protetti da un guscio duro dal rivestimento ceroso.

Informazioni e curiosità

Come anticipato, i semi di canapa contengono proteine ad alto valore nutritivo (tanto che sono stati proposti come rimedio alla carenza di proteine nell’alimentazione dei popoli dei paesi in via di sviluppo) e ad alto contenuto di olio. Queste proteine sono simili a quelle che si trovano nel sangue umano, semplici da digerire e adatte a persone con disturbi intestinali. Costituiscono anche un ottimo becchime per uccelli.
Dai semi si ricava un olio ricco di acidi grassi essenziali, quasi esclusivamente insaturi, adatti a prevenire le malattie cardiocircolatorie.
Quest’olio è impiegato anche per produrre resine, saponi e colori a olio.

Le foglie di canapa vengono mangiate dagli animali ma possono avere leggeri effetti psico-attivi; in particolare dai fiori femminili e dai semi si ottiene, infatti, una resina nota per le sue proprietà narcotiche, ma la cannabis sativa ne contiene una percentuale insignificante, pertanto non può essere classificata come droga.

Coltivazione

VasoPiena Terra

La canapa è coltivabile sia in vaso sia in piena terra.

Collocazione

InternoEsterno

La canapa è una pianta da esterno coltivabile in tutte le regioni a clima temperato-umido. Al Nord Italia è consigliata la coltivazione in serra.

Concimazione

Per ottenere piante di cannabis sativa di buona qualità la concimazione è senza dubbio consigliata. Una tecnica di fertilizzazione biologica utilizzabile per la canapa è il sovescio: questa consiste nell’interramento di un mix di colture, come le leguminose, allo scopo di rendere più fertile il suolo. L’interramento deve avvenire almeno un mese prima della semina, per consentire una sufficiente decomposizione della biomassa vegetale che altrimenti può danneggiare i germogli.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

La canapa richiede di un’esposizione ben soleggiata.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

La canapa è una pianta che non necessita di molte annaffiature e resiste abbastanza bene anche alla siccità; non sopporta invece i ristagni. Il terreno va mantenuto costantemente umido più che altro durante la fase di crescita iniziale della pianta.

Potatura

La canapa generalmente non richiede potature, ma per mantenere sana la pianta è sempre utile eliminare le foglie danneggiate o malate.

Trapianto

Chi ha seminato la pianta di canapa in vaso, deve effettuare il trapianto in piena terra in primavera o comunque prima dell’arrivo dell’estate. Il terreno adeguato deve essere soffice, profondo (almeno 70 cm), permeabile e fertile. La lavorazione del suolo prima della semina o della messa a dimora è fondamentale per evitare che si formino ristagni, molto pericolosi per le radici fittonanti della cannabis.

Ubicazione stagionale

Ogni fase di coltivazione e crescita della pianta di canapa necessita di temperature diverse. In generale, la pianta ama i climi caldi e umidi e la sua temperatura di coltivazione ottimale oscilla tra i 20 e i 30°C di giorno e attorno ai 18°C di notte: per questo, per quanto si riesca a coltivare anche al Nord Italia, bisogna tenere presente le esigenze climatiche specifiche della canapa prima di effettuare la semina o il trapianto.

Bonsai

Alcune varietà di cannabis sativa (come la Critical Lime) si prestano alla coltivazione come bonsai, ma la loro gestione non è alla portata di tutti.

Raccolta

Della canapa sativa si possono raccogliere i fiori, dalle proprietà rilassanti, i semi o gli steli a seconda dell’utilizzo a cui viene destinata la pianta. I fiori e i semi si raccolgono tra agosto e settembre e si lasciano essiccare prima dell’utilizzo, mentre i fusti, destinati a produrre fibre soprattutto a scopo tessile, vengono raccolti con la falciatrice ed è quindi un’operazione riservata esclusivamente alla coltivazione industriale.

Malattia e cure

La cannabis sativa può essere soggetta all’attacco di diversi parassiti, come ragnetto rosso (intervenire in via preventiva con litotamnio,
olio di Neem, sapone potassico oppure con insetticidi sistemici che sono però altamente tossici e quindi si possono utilizzare solo su piante tenute a scopo ornamentale), tripidi (intervenire in via preventiva con olio di Neem o silicato di sodio), afidi (intervenire in via preventiva con polvere di roccia, K-Ortica e silicato di sodio).

Per quanto riguarda le malattie fungine si segnalano: botrite, Pythium e cercospora.

  • La botrite è una muffa che attacca i fiori apicali della pianta provocando marcescenza e conseguente perdita del fiore. Si può trattare preventivamente con polvere di roccia, farina di diatomee, trichoderma arzianum o trichoderma viridex, zeolite.
  • Il pythium è un fungo temibilissimo perché infesta le radici provocando marcescenza e morte della pianta di canapa in brevissimo tempo. Oltre a mantenere il terreno ben areato e senza ristagni, si può prevenire con trattamenti a base di: trichoderma, olio di Neem, bicarbonato di sodio, battuto di aglio, rame, equiseto. In caso di infestazione in corso, sia per quanto riguarda la botrite che il pythium, è impossibile salvare la pianta senza ricorrere ad anticrittogamici specifici.
  • La cercospora è una malattia fungina che si manifesta frequentemente, ma non è letale per la cannabis: provoca la comparsa sulle foglie di macchioline circolari o ellittiche, grigie al centro con margini marrone scuro o giallastri. A livello preventivo si può nebulizzare la pianta di canapa con equiseto, olio di Neem, bicarbonato di sodio o rame.
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