- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Malattia e cure
- Un meraviglioso viale di ciliegi da fiore: la loro chioma crea una fresca e leggera ombra.
- Il ciliegio da fiore sboccia tipicamente durante la stagione primaverile.
- Fioritura del prunus serrulata “Kanzan”.
- Il ciliegio da fiore produce infiorescenze a forma di coppa o piattino, con 5 petali disposti su una corolla semplice, doppia o semidoppia.
- Fioritura del prunus “Kursar”.
- Il ciliegio ornamentale cresce piuttosto lentamente, ed è quindi poco propenso alla potatura.
- Il ciliegio da fiore non produce solo infiorescenze rosa: meravigliosa è anche la fioritura bianca.
Il termine “ciliegio ornamentale” o “ciliegio da fiore” indica in maniera approssimativa un gruppo di specie appartenenti al genere prunus, delle quali fanno parte i ciliegi coltivati a scopo, appunto ornamentale, ossia per le vistose e affascinanti fioriture, e non per la qualità del frutto (diversamente da quanto accade per il comune ciliegio da frutto), spesso troppo aspro e acidulo per poter essere consumato.
I prunus sono un genere ampio, comprendente oltre 400 specie (tra cui il pesco, l’albicocco, il susino e il mirabolano), tutte decidue ad esclusione di alcune eccezioni come i lauri da siepe. Il ciliegio da fiore, ma sarebbe meglio parlare di pruno da fiore, è un piccolo alberello da giardino che, in condizioni favorevoli, raggiunge un’altezza di 8-10 metri. Nei giardini italiani si trovano per lo più esemplari di dimensioni ridotte che restano entro i 4 metri. A dispetto della sua eleganza e apparente delicatezza, il ciliegio da fiore si dimostra una pianta molto resistente: si riproduce per semina, talea o innesto e si coltiva preferibilmente in piena terra (o al massimo in contenitori di elevate dimensioni) in luoghi ben soleggiati e in terreni mediamente fertili e freschi ma sempre ben drenati. Il ciliegio da fiore va annaffiato abbondantemente e in modo regolare: se le piogge mancano, occorre bagnare ogni 15 giorni per evitare una precoce senescenza di parte delle foglie; se ben irrigata, la pianta sopporta temperature molto elevate. Come tutte le piante del genere prunus, anche il ciliegio da fiore rischia di essere danneggiato dalle gelate tardive, anche se resiste senza problemi al freddo invernale. La concimazione non è indispensabile: ogni due anni si può effettuare una distribuzione di letame maturo in ragione di 10-20 kg per pianta secondo le dimensioni, oppure distribuire un buon terricciato organico ogni anno in primavera e prima dell’inverno. La potatura è operazione piuttosto traumatica e andrebbe evitata, se non per eliminare i polloni e gli eventuali getti che si sviluppano sul tronco al di sotto delle prime ramificazioni. Il ciliegio da fiore è soggetto soprattutto a problemi di natura fungina, ma dato che i suoi frutti non sono destinati al consumo umano, si possono trattare gli esemplari malati con prodotti chimici specifici.
Il tronco del ciliegio da fiore è diritto, senza ramificazioni dell’asse principale fino a un’altezza di 150-200 cm, con rami ascendenti che formano una chioma ampia, di forma espansa, solo leggermente piramidale, internamente non troppo folta e capace di un’ombra rinfrescante. La corteccia, striata in senso orizzontale e rossiccia nei soggetti giovani, con il tempo tende ad imbrunire, staccarsi e arricciarsi su se stessa, proprio come nelle piante da frutto. L’apparato radicale è fittonante, robusto, ramificato e capaci di spingersi in profondità. I fiori, vero punto forte del ciliegio da fiore come di tutti i prunus, sono di colore bianco, rosa o rosso, a forma di coppa o piattino, con 5 petali disposti su una corolla semplice, doppia o semidoppia, a seconda delle specie e delle varietà.
Fioritura
Il ciliegio fiorisce in primavera. In Giappone, i festival dei fiori di ciliegio iniziano intorno alla fine di marzo e possono durare fino a maggio.
Non mancano comunque varietà a fioritura autunnale.
Commestibilità
Riproduzione
Il ciliegio da fiore si riproduce tramite seme. Il seme per germinare deve appartenere a frutti maturi, ma deve essere liberato della polpa prima della semina perché questa contiene molti fattori che ne inibiscono lo sviluppo. In natura le nuove pianticelle si sviluppano non dai frutti caduti, ma piuttosto dai frutti che sono stati mangiati dagli uccelli o da altri animali.
Per seminare, privare quindi i semi della polpa e porli in un cassone, ricoperti con un centimetro di terriccio a media fertilità. In alternativa stratificarli in sabbia fino all’autunno o alla primavera successiva.
Nella primavera del secondo anno trapiantare in vivaio e attendere altri due anni prima di porre a dimora.
In alternativa, per le varietà sterili, si può procedere per innesto o talea.
Semi
Il frutto del ciliegio da fiore, per lo più troppo aspro per poter essere consumato, è una drupa, carnosa, globosa e ovoidale. All’interno, i noccioli che contengono i semi hanno lo stesso aspetto di quelli del frutto del ciliegio.
Informazioni e curiosità
Prunus serrulata “Kanzan” rappresenta il ciliegio da fiore più apprezzato per via della spettacolare fioritura primaverile. In Giappone, i ciliegi da fiore, Prunus serrulata, vengono chiamati sakura e sono oggetto di una tradizione che richiama migliaia di turisti da tutto il mondo: l’usanza di fermarsi ad ammirare i ciliegi in fiore è chiamata hanami. Il sakura rappresenta innumerevoli profondi significati per il popolo giapponese, dalla caducità della bellezza al senso di rinascita, fino alla lealtà e purezza degli antichi samurai.
Coltivazione
È preferibile coltivare il ciliegio da fiore in piena terra o eventualmente scegliere vasi molto capienti.
Collocazione
Il ciliegio da fiore è una pianta da esterno.
Concimazione
Una volta radicato, il ciliegio da fiore non richiede concimazioni specifiche, al massimo un buon terricciato organico da spargere a primavera e prima dell’inverno. Al momento dell’impianto si può impiegare nella buca di scasso sul fondo, e mescolato al terreno, letame molto maturo, ma mai a contatto con le radici.
Esposizione
Il ciliegio da fiore preferisce le posizioni aperte e ben soleggiate, come le radure o a margine della vegetazione arborea, per arricchire un parco o un boschetto. Quando la luce è insufficiente la pianta assume un aspetto stentato e il tronco perde la caratteristica crescita lineare per allungarsi e incurvarsi alla ricerca di uno spazio fra le altre piante.
Anche in giardino il ciliegio da fiore devono essere posto in uno spazio aperto o a delimitazione di una zona alberata adibita a parco o a frutteto.
Annaffiatura
Le giovani pianticelle di ciliegio da fiore devono essere soccorse con annaffiature frequenti nel periodo estivo, o quando le precipitazioni scarseggino, per mantenere il terreno fresco, se non umido. Anche le piante adulte si giovano di irrigazioni regolari, ma non abbondanti, dal mese di giugno in poi perché aiutano a contrastare il fenomeno di stasi dei prunus, più evidente negli alberi da frutto, quindi ad accumulare sostanze di riserva nel tronco e negli organi ipogei, a migliorare la resistenza al freddo, e a preparare le gemme per l’anno successivo. Anche sarchiature superficiali sono d’aiuto, specie per le giovani piante che arrivano a crescere anche più di 50 cm all’anno.
Al raggiungimento dell’altezza di due metri, tutte le piante del genere prunus non temono più la siccità, ma a fronte di un’estate molto secca, quando la pianta entra in sofferenza (si capisce dall’accartocciamento delle foglie), si potrà intervenire con un’irrigazione di soccorso distribuita nelle ore serali molto lentamente (quasi a goccia) e per diverse ore.
Potatura
Il ciliegio da fiore, come anche i ciliegi in genere, mal sopportano i tagli, specie quelli su branche importanti che possono portare le piante a un rapido deperimento. Cercare di alleggerire la chioma per diradarla può rivelarsi una scelta pericolosa perché la reazione ai tagli non sempre è prevedibile e con facilità si formano nuovi rami fuori forma.
Meglio togliere, quando appaiono appena visibili, i polloni basali e gli eventuali getti che si formano sul tronco nella porzione libera al di sotto delle prime ramificazioni.
Piante molto sensibili alle patologie fungine, i prunus devono essere potati con cesoie disinfettate e si consiglia di trattare le superfici di taglio con olio di lino cotto e poltiglia bordolese.
Trapianto
Per il trapianto, il ciliegio da fiore richiede un terreno fresco, calcareo, profondo e di buona fertilità, anche se riesce ad adattarsi a suoli diversi purché dotati di una buona permeabilità.
Ubicazione stagionale
Il ciliegio da fiore resiste bene al freddo e temperature rigide (anche –10°C) non danneggiano piante in buono stato di salute.
Bonsai
Il ciliegio bonsai è una bellissima piantina che regala la stessa meravigliosa fioritura rosa della pianta madre.
Malattia e cure
Il principale parassita del ciliegio da fiore è l’Armillaria, un fungo che provoca il cosiddetto marciume radicale fibroso. Per combatterlo, procedere alla rimozione meccanica dei funghi il prima possibile e trattare la pianta con gli appositi prodotti chimici (poiché i frutti non sono destinati al consumo). L’infestazione da afidi invece, pur essendo meno pericolosa, può rovinare la fioritura.