Cineraria

Cineraria

Cineraria

  • Un cespuglio di cineraria marittima.
  • La cineraria fiorisce nel periodo primaverile-estivo.
  • La cineraria marittima produce caratteristiche infiorescenze gialle vivide, ma viene coltivata soprattutto per il suo fogliame.
  • Senecio cruentum Hybrida Grandiflora, una cineraria dai fiori di colore rosa.
  • Cineraria cruenta produce fiori simili a margherite colorate.
  • Con la cineraria si possono cingere i vialetti in giardino, creando un bellissimo camminamento fiorito e colorato.
  • Cineraria marittima presenta foglie ovate-oblunghe, tomentose, incise profondamente e con il margine sinuoso.
  • Un cespuglio di cineraria marittima.
  • La cineraria fiorisce nel periodo primaverile-estivo.
  • La cineraria marittima produce caratteristiche infiorescenze gialle vivide, ma viene coltivata soprattutto per il suo fogliame.
  • Senecio cruentum Hybrida Grandiflora, una cineraria dai fiori di colore rosa.
  • Cineraria cruenta produce fiori simili a margherite colorate.
  • Con la cineraria si possono cingere i vialetti in giardino, creando un bellissimo camminamento fiorito e colorato.
  • Cineraria marittima presenta foglie ovate-oblunghe, tomentose, incise profondamente e con il margine sinuoso.

La cineraria appartiene a un genere vastissimo e molto eterogeneo di piante, composto da oltre 1000 specie diverse. Originaria delle regioni mediterranee del nostro Paese, la cineraria si trova lungo le coste in luoghi caldi e in terreni ben drenati. Le due varietà più famose sono cineraria marittima e cruenta

Cineraria marittima è una pianta suffruticosa che forma piccoli cespugli larghi da 30 a 60 cm e alti altrettanto, raramente di forma rotondeggiante, più spesso leggermente schiacciati. Le foglie sono ovate-oblunghe, tomentose, incise così profondamente da lasciare solo un sottile margine di lembo fogliare lungo il rachide. Il margine è intero e il disegno della lamina fogliare è molto sinuoso, senza discontinuità. Questa morbidezza di forme accresce l’effetto velluto della densa peluria, bianco-argentea, che le ricopre. Sono lunghe circa 15 cm e divise in un numero di dieci o più lobi. I fiori sono capolini gialli, piccoli e poco ornamentali, tanto che spesso si consiglia di eliminarli per far risaltare maggiormente l’aspetto decorativo delle foglie, e indirizzare tutte le energie della pianta verso la produzione di nuovi getti fogliari.

Cineraria cruenta è una pianta caratterizzata da un folto cespuglio di foglie molto ampie e di colore verde intenso. Produce moltissimi fiori dall’aspetto di margheritine dalle diverse tonalità: azzurro, lilla, rosa, bianco e altre ancora. Per la sua fioritura particolarmente abbondante e il portamento cespuglioso è ideale per creare macchie di colore in aiuole e giardini.

La cineraria si riproduce per semina o talea, ed è una pianta da esterno, coltivabile sia in vaso sia in piena terra, piuttosto semplice da curare: richiede un’esposizione pienamente soleggiata ed è poco esigente per quanto riguarda i nutrienti, ma si può comunque concimare in autunno e in primavera con un buon terricciato di letame maturo; si annaffia sporadicamente e solo in caso di siccità prolungata e necessita di un terreno ben drenante, non argilloso né pesante, per il trapianto. La potatura si limita alla cimatura degli apici vegetativi, mentre l’alta resistenza al secco e al caldo la rendono una pianta adatta alle zone costiere temperate, alle pianure e alle colline. La cineraria vanta una certa rusticità anche in termini di malattie ricorrenti: marciume radicale e afidi sono i nemici più comuni, ma si manifestano tendenzialmente in piante mal curate.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La cineraria ha fioritura primaverile-estiva (ma a volte può spingersi fino all’autunno inoltrato a seconda della varietà).

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La cineraria si riproduce per semina o per talea.
I semi possono essere acquistati e seminati in serra riscaldata a 24°C alla fine di marzo; non si interrano, ma si pongono sul terreno in attesa della germinazione. Solo alla fine del mese di maggio, quando le temperature si saranno stabilizzate, si potranno trapiantare all’esterno le giovani pianticelle. Questa è l’epoca adatta per mettere a dimora anche i giovani soggetti acquistati nei garden.

La pratica di cimare i nuovi germogli per mantenere forme compatte e raccolte, fornisce, a fine estate, anche materiale idoneo per le talee. Eliminate le foglie basali, si inserisce la talea apicale in un mix di sabbia e torba (due parti di sabbia e una di torba) da mantenere umida, in un luogo luminoso, ma non al sole. Le pianticelle così ottenute si metteranno a dimora in primavera, un mese dopo l’ultima gelata.

Semi

I semi di cineraria sono piccoli e generalmente neri o marrone scuro.

Informazioni e curiosità

Apparentemente tutte uguali, le piante di cineraria devono essere acquistate conoscendo già la posizione che troveranno in giardino perché le diverse cultivar hanno caratteristiche e dimensioni assai differenti fra loro.

  • Nel giardino roccioso, il genere “Cirrus” potrà creare un tappeto color argento. La pianta ha foglie ovate, ridotto sviluppo in altezza e può essere impiegata anche al piede di bordure più alte per formare un nastro in contrasto di colore.
  • Silver Queen” è un poco più alta e raggiunge i 20 cm di altezza. Si caratterizza per la vegetazione compatta e la capacità di riflettere la luce. È adatta per formare una bordura d’accompagnamento lungo un vialetto o un camminamento, specie se illuminato di notte.
  • Silver Dust”, letteralmente “polvere d’argento”, è la cultivar di cineraria più famosa. Raggiunge un’altezza massima di 30 cm, ed è riconoscibile per le foglie ricoperte da una folta lanugine. Le foglie sono dense, lobate, e di color bianco-argenteo. È dotata di una buona resistenza al freddo e diventa senza difficoltà pianta perenne.
  • Silver lace” è la cineraria più sensibile al freddo e diviene perenne solo in regioni a clima mite. Raggiunge un’altezza compresa fra i 60 e i 90 cm, ha fiori bianchi mentre le foglie sono di colore grigio chiaro.

Coltivazione

VasoPiena Terra

Le piante di cineraria possono essere coltivate con successo sia in vaso, sia in piena terra. Alle piante in vaso è necessario assicurare un buon drenaggio, disponendo sul fondo del contenitore uno strato di 3 cm di ghiaia separato dal terriccio da un foglio di tessuto non tessuto. Eliminare sempre i sottovasi o l’acqua che vi ristagna dopo l’annaffiatura.

Collocazione

InternoEsterno

La cineraria è una pianta da esterno.

Concimazione

La cineraria non richiede l’impiego di fertilizzanti specifici; in autunno e in primavera basta incorporare nello strato superficiale di terreno un buon terricciato di letame maturo.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

Le piante di cineraria devono essere coltivate sempre in pieno sole. Un’esposizione parziale causa una perdita di lucentezza e vivacità del colore argento, prima caratteristica decorativa della pianta.
All’ombra la cineraria soffre, perde di vigore, cresce in modo stentato e con andamento prostrato. Si tratta di un’ottima pianta per il giardino al mare perché non teme la salsedine.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

La cineraria è pianta tipica di zone costiere caratterizzate da intensa luminosità, terreno ben drenato e scarse precipitazioni. Sono arbusti resistenti al secco, necessitano di poca acqua e solo in caso di prolungata siccità si consiglia di bagnarle con regolarità (una volta ogni tre giorni senza mai inzuppare il terreno).
In terreni pesanti e argillosi bagnare sempre con molta parsimonia.

Potatura

Nel periodo autunnale effettuare la cimatura della pianta di cineraria per togliere i fiori appassiti e le foglie danneggiate o malate.

Trapianto

I terreni pesanti, argillosi e con ristagni idrici non sono indicati per il trapianto e la coltivazione della cineraria. In questi casi, prima di metterla a dimora, effettuare un piccolo scasso, scartare metà del terreno di risulta e aggiungere in sostituzione sabbia, torba e compost. La profondità di scavo deve essere di almeno 30 cm.

Ubicazione stagionale

La cineraria tollera bene il caldo, mentre la resistenza al freddo e la capacità di superare l’inverno in giardino, diventando perenni, è una caratteristica varietale.
In generale, le cinerarie sono piante adatte alle zone costiere con climi temperati, alla pianura e alla collina. La loro resistenza in montagna è da verificare da caso a caso e va valutata al momento dell’acquisto della pianta.
In molti casi le cinerarie vengono coltivate come annuali e scartate a fine stagione, specie se in vaso.

Raccolta

Della cineraria si possono raccogliere i semi: questi si ricavano dai fiori secchi o dai frutti maturi. Dopo la raccolta, è importante conservarli in un luogo fresco e asciutto per mantenere la loro vitalità fino al momento della semina.

Cineraria marittima ha poi proprietà lenitive per gli occhi: la pianta viene considerata un rimedio omeopatico indicato in caso di infiammazione oculare, congiuntivite o affaticamento visivo.

Malattia e cure

La cineraria è una pianta piuttosto rustica, ma in terreni umidi, freddi, pesanti e argillosi sono maggiori le possibilità che si verifichino marciumi causati da funghi. Il marciume colpisce prima le radici, per poi espandersi anche alla parte aerea della pianta. Le piante colpite assumono un aspetto prostrato, perdono colore, ingialliscono e muoiono.
Unico rimedio è migliorare il drenaggio del terreno inserendovi sabbia e torba.
L’eventuale presenza di afidi si può debellare trattando la cineraria con un antiparssitario all’ortica o con una miscela a base di olio di neem e sapone molle.

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