Coriandolo

Coriandrum sativum

Coriandolo

  • Il coriandolo è un'aromatica che si presta perfettamente alla coltivazione anche in vaso sul balcone, oltre che nell'orto.
  • Il coriandolo ha foglioline incise a forma di ventaglio, simili a quelle del prezzemolo.
  • Il coriandolo si utilizza non solo in cucina, ma anche per le sue numerose proprietà, specialmente digestive.
  • Come si vede in foto, i frutti del coriandolo hanno forma sferica e assomigliano a piccoli granelli di pepe dal colore verde-giallognolo.
  • Il coriandolo predilige posizioni ben soleggiate, ma evitando l'irraggiamento diretto eccessivamente intenso durante l'estate.
  • Il coriandolo è un’aromatica che si presta perfettamente alla coltivazione anche in vaso sul balcone, oltre che nell’orto.
  • Il coriandolo ha foglioline incise a forma di ventaglio, simili a quelle del prezzemolo.
  • Il coriandolo si utilizza non solo in cucina, ma anche per le sue numerose proprietà, specialmente digestive.
  • Come si vede in foto, i frutti del coriandolo hanno forma sferica e assomigliano a piccoli granelli di pepe dal colore verde-giallognolo.
  • Il coriandolo predilige posizioni ben soleggiate, ma evitando l’irraggiamento diretto eccessivamente intenso durante l’estate.

La pianta di coriandolo, appartenente alla famiglia delle apiaceae, è annuale, erbacea, con fusto eretto e ramificato, alto dai 40 ai 60 cm circa. Le foglie basali si contraddistinguono per il lungo picciolo e hanno forma variabile da intere con il margine un po’ inciso, divise in 3 piccole foglie dentate, fino a pennate a forma di ventaglio: ricordano vagamente quelle del prezzemolo. Le foglie superiori sono bi/tri pennatosette, alterne sul fusto con un picciolo sempre più piccolo a mano a mano che si sale verso l’alto. I fiori sono composti da ombrelle con 5-10 peduncoli, ognuno dei quali presenta da 4 a 12 fiori; presentano petali bianchi o rosa, piccoli nelle infiorescenze interne e più grandi in quelle esterne. Il frutto di coriandolo è composto da 2 acheni convessi che uniti formano una bacca semisferica con piccole scanalature longitudinali tra i due poli del frutto stesso.

Il coriandolo è un’aromatica molto facile da curare: riproducibile per semina, cresce sia in vaso sia in piena terra, direttamente nell’orto nelle regioni dal clima temperato, oppure in contenitore in modo che si possa ritirare all’arrivo del freddo nelle regioni del Nord Italia; una volta seminato o messo a dimora, le cure del coriandolo si riducono al minimo indispensabile: la concimazione, se il suolo è già di per sé ricco di nutrienti, si limita solo all’utilizzo di qualche macerato di ortica o di altre piante diluito nell’acqua delle annaffiature; queste ultime vanno riservate solo ai periodi di prolungata siccità estiva, giacché il coriandolo va bagnato regolarmente solo nelle settimane successive alla semina o al trapianto. Il coriandolo ama le esposizione soleggiate, ma l’irraggiamento diretto durante le ore centrali della giornata nei periodi più caldi dell’anno, rischia di provocare bruciature alle foglie: in generale, la pianta preferisce temperature comprese tra i 18 e i 24°C, o comunque non al di sotto dei 10°C anche in inverno. La potatura coincide di fatto con la raccolta delle foglie a scopo culinario: queste, insieme alle altre parti commestibili del coriandolo, come fiori e frutti, si possono raccogliere in qualsiasi momento dell’anno, meglio se al mattino presto. Per quanto riguarda le malattie, l’aromatica tende a essere colpita da problemi di natura fungina, da combattere in via preventiva assicurandosi che il terreno di coltivazione, specialmente in vaso, sia sempre ben drenato, oppure con rimedi naturali.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La fioritura del coriandolo avviene in primavera-estate.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

Il coriandolo si riproduce facilmente tramite semina. Questa operazione va eseguita tra marzo e maggio, quando le temperature minime si saranno stabilizzate almeno intorno ai 12-15°C. I semi vanno collocati a 20 cm di distanza l’uno dall’altro e a 2 cm di profondità. Prima della semina si lavora il terreno per renderlo soffice e si concima con compost o letame. Nell’orto, i semi si distribuiscono a file, mentre in aiuole, semenzai o vasi, vanno sparsi uniformemente a spaglio, insieme a sabbia o terriccio per evitare ristagni d’acqua.

Semi

I semi di coriandolo, dalle ricche note aromatiche, sono sempre stati impiegati per arricchire il sapore dei piatti e per favorirne la conservazione, mentre rendono più agevole la digestione. Sono piccoli e sferici, duri, di colore marrone chiaro e con un leggero sentore di limone.

Informazioni e curiosità

Le principali virtù del coriandolo sono, accanto alle note proprietà aromatiche, quelle antisettiche, spasmolitiche e stomachiche. A scopo medicinale si può utilizzare l’infuso (2 cucchiaini di frutti in una tazza d’acqua bollente, da lasciare riposare con un coperchio per 15-20 minuti prima di filtrare, addolcire e consumare) oppure la tintura madre, in ragione di 30-40 gocce diluite in mezzo bicchiere d’acqua per 2-3 volte al giorno. Questi preparati sono utili per contrastare disturbi digestivi di lieve entità, per rendere meno “aggressive” alcune cure a base di lassativi e per curare l’inappetenza. L’olio essenziale, poche gocce diluite in un cucchiaio di olio neutro, sono utili per massaggi in caso di dolori articolari e viene utilizzato anche in profumeria.

Coltivazione

VasoPiena Terra

Il coriandolo si può coltivare sia in vaso sia in piena terra nell’orto.

Collocazione

InternoEsterno

Come tutte le aromatiche il coriandolo è una pianta da esterno, ma durante l’inverno si può tenere la piantina in vaso a portata di mano in cucina.

Concimazione

La concimazione del coriandolo si effettua al momento della semina o del trapianto. Durante la fase di crescita, non occorre arricchire il suolo con altri nutrienti, se non qualche macerato di ortica o di altre piante, da mescolare all’acqua delle annaffiature come una sorta di fertirrigazione.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

Il coriandolo ama un’esposizione soleggiata, ma nelle ore centrali della giornata, specialmente d’estate, va spostato al riparo per evitare che le foglioline si brucino. Anche in vaso va sistemato sul davanzale di una finestra dove possa ricevere molta luce.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Il coriandolo va annaffiato nelle settimane successive alla semina o al trapianto, in modo da assicurare alla pianta un substrato di coltivazione sempre umido. Le piante già sviluppate, invece, si accontentano delle piogge e richiedono annaffiature solo in caso di prolungata siccità e in estate. Anche le piante coltivate in vaso andranno bagnate periodicamente, ma sempre evitando i pericolosi ristagni e quindi eliminando l’acqua che permane nel sottovaso.

Potatura

I tagli effettuati per raccogliere le foglie e le bacche del coriandolo costituiscono già di per sé una buona potatura.

Trapianto

Il trapianto nell’orto della piantina di coriandolo è un’operazione che si fa raramente poiché questa aromatica, di solito, si semina direttamente nel terreno. In ogni caso, il trapianto va effettuato a primavera inoltrata (da aprile in poi), quando il fogliame è sufficientemente rigoglioso. Come già per la semina, si può arricchire il terreno con un fertilizzante naturale, come lo stallatico pellettato, o un concime granulare a lenta cessione consentito in agricoltura biologica. Verificare sempre preventivamente che il terriccio della zona prescelta sia ben drenante.

Ubicazione stagionale

Il coriandolo preferisce il clima temperato mediterraneo e prospera con temperature comprese tra i 18 e i 24°C. Per questo se ne consiglia la coltivazione nell’orto solo nelle regioni con inverni non particolarmente freddi; in caso contrario, e comunque quando le temperature scendono al di sotto dei 10°C, è opportuno seminare il coriandolo in vaso, in modo da poterlo ritirare all’interno all’arrivo del freddo.

Raccolta

Il coriandolo può essere raccolto in qualsiasi momento dell’anno, evitando di tagliare gli steli raso terra, ma sopra il cuore vegetativo, in modo che la piantina possa produrre nuovi ricacci. Del coriandolo si può usare tutto: fiori, radici, foglie (per insaporire diverse pietanze) e frutti o semi (utilizzati per preparare tisane dalle virtù digestive). Questi ultimi si raccolgono quando le bacche, giunte a piena maturazione, avranno assunto una tonalità giallognola. Il momento ideale per dedicarsi alla raccolta dei semi del coriandolo è il mattino, al sorgere del sole.

Malattia e cure

Pur essendo un’aromatica refrattaria agli attacchi dei parassiti, la pianta può subire l’infestazione di funghi: oidio, Phytium Irregulare e Fusarium Oxysporium sono i più comuni.
Il primo si manifesta con chiazze biancastre e si sconfigge trattando la pianta con preparati triazolici, zolfo colloidale o con aggiunte di rame nel terriccio; il Phytyum, Irregulare, invece, si cura con appositi fungicidi e, in via preventiva, evitando la formazione di ristagni.
Il Fusarium Oxysporium, infine, causa l’ingiallimento delle foglie e, nei casi più gravi, può portare alla morte della pianta. L’unica arma per combattere la malattia è la prevenzione, con un adeguato drenaggio del suolo.

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