- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure
- Il corniolo da fiore sboccia durante la primavera.
- Il corniolo da fiore ha bisogno di luce, ma il sole diretto, specie nelle ore più calde dell’estate, può danneggiare il fogliame.
- Il corniolo da fiore produce infiorescenze bianche o rosa a seconda della varietà.
- Il corniolo da fiore cresce sia in vaso sia in piena terra, ma sempre all’esterno.
- Il corniolo da fiore si può coltivare come arbusto isolato oppure per comporre una siepe.
Il corniolo da fiore (Cornus florida) non va confuso con il più comune corniolo (Cornus mas), i cui frutti, bacche rosse commestibili dal sapore leggermente acidulo ma piacevole, vengono utilizzati in cucina. Originario della parte meridionale del Nord America, in giardino il corniolo da fiore si utilizza per lo più come pianta isolata, a siepe, grazie alla sua forma a cespuglio semi sferico o ad alberello, o in piccoli gruppi per formare una spettacolare macchia di colore. Le foglie sono di forma ovata, opposte, variegate di colore verde intenso e giallo. In autunno si colorano di rosso violaceo. Per quanto riguarda i fiori, quello vero è piccolo e poco significativo e ha colore verde. A interessare sono, piuttosto, le brattee, che compaiono da maggio a giugno, e hanno spesso colore bianco (come Cornus hongkongensis e Cornus florida varietà “Rainbow”) o rosa a seconda della varietà.
La coltivazione del corniolo da fiore richiede un’attenzione particolare alle condizioni del suolo e all’esposizione. Il corniolo preferisce terreni ben drenati, leggermente acidi e ricchi di materia organica. È fondamentale evitare terreni compatti o con ristagni d’acqua, poiché la pianta è suscettibile al marciume radicale. L’esposizione ideale è in mezz’ombra, anche se può tollerare il pieno sole in climi più freschi (come ad esempio al Nord Italia): durante l’estate, una posizione che offra protezione dal sole diretto del pomeriggio è preferibile per evitare stress idrico e bruciature fogliari. Il corniolo da fiore si riproduce semina, propaggine o talea semilegnosa, mentre il trapianto deve essere effettuato in autunno o in primavera. Durante la fase di messa a dimora, è utile aggiungere compost o altra materia organica nella buca di piantagione per migliorare la struttura del suolo e fornire nutrienti alla pianta; inoltre, una pacciamatura di corteccia o foglie può aiutare a mantenere l’umidità del suolo e a controllare le erbacce, mentre un apporto di terricciato di letame maturo e terra di foglie, sparsa nel sottochioma in autunno e primavera, mantiene il substrato ricco e fertile. L’irrigazione deve essere regolare durante i periodi di siccità, specialmente nei primi anni dopo il trapianto. Il corniolo da fiore non ha bisogno di particolari potature e non teme il freddo, dimostrandosi una pianta piuttosto resistente alle malattie: può comunque occasionalmente subire l’attacco di ragnetto rosso, cocciniglia e oidio, ma se ben curato difficilmente mostrerà problemi di salute. Particolare attenzione va posta al rischio di marciume radicale: questo si verifica in condizioni di terreno troppo umido ed è quindi essenziale garantire un buon drenaggio e una corretta gestione dell’annaffiatura alla pianta come forma di prevenzione.
Fioritura
Il corniolo fiorisce in primavera, tra aprile e maggio, e la fioritura ha breve durata.
Commestibilità
Riproduzione
Il corniolo si riproduce per seme (da porre nel terreno dopo stratificazione invernale in sabbia), per propaggine (da separare a distanza di un anno in primavera), e per talea semilegnosa (da prelevare in estate).
Semi
I semi di corniolo da fiore sono relativamente piccoli, di forma ovale e di colore marrone.
Informazioni e curiosità
Al momento dell’acquisto prediligere esemplari di corniolo da fiore vigorosi, con vegetazione abbondante e ben distribuita, senza tagli di capitozzatura o segni di eliminazione di branche importanti.
Coltivazione
Il corniolo da fiore si coltiva sia in piena terra sia sul terrazzo, in vasi grandi e profondi.
Collocazione
Il corniolo da fiore è una pianta rustica che cresce all’esterno, anche allo stato spontaneo.
Concimazione
Il corniolo da fiore ha bisogno di essere concimato apportando terricciato di letame maturo e terra di foglie, da spargere nel sottochioma in autunno e primavera.
Esposizione
Il corniolo da fiore va posto in pieno sole al Nord e in ombra parziale al Sud, o laddove il sole estivo molto caldo potrebbe danneggiare le foglie bruciandole.
Annaffiatura
Il corniolo da fiore è presente allo stato spontaneo nei terreni freschi, quindi in estate, a fronte del grande caldo o in caso di siccità, deve essere irrigato a intervalli regolari.
Potatura
Il corniolo da fiore non ha bisogno di potatura, se non la rimozione delle parti secche e dei rami danneggiati.
Trapianto
Pianta di facile coltivazione, il corniolo da fiore si trapianta in autunno o in primavera. Cresce con forza solo in terreni freschi, fertili, ricchi di humus, con pH compreso fra 5 e 7, e senza ristagni. Tollera anche i substrati argillosi.
Ubicazione stagionale
Il corniolo da fiore può facilmente stare all’esterno tutto l’anno. Si tratta, infatti, di una pianta straordinariamente resistente che può sopportare temperature bassissime, molto al di sotto dello zero (comprese addirittura fra i -20 e i -30°C).
Bonsai
La coltivazione del corniolo come bonsai non è molto frequente, ma possibile.
Raccolta
Come detto, solo cornus mas (e non le specie ornamentali come il corniolo da fiore, c. florida) ha frutti che si possono raccogliere perché commestibili. In tutti gli altri casi le drupe non hanno alcuna valenza fitoterapica o gastronomica e, anzi, alcune sono leggermente tossiche. Evitare quindi di effettuare la raccolta dei frutti se non si è certi della specie di corniolo.
Malattia e cure
Pianta resistente, il corniolo da fiore soffre molto i ristagni idrici che possono portare a pericolosi marciumi radicali.
Può venire anche attaccato da cocciniglia, ragnetto rosso e oidio, ma se curato correttamente è difficile che si ammali. In caso di attacchi di parassiti si può intervenire rimuovendo l’insetto con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool. Se ciò non risultasse sufficiente si deve ricorrere ad antiparassitari specifici. Se il problema è l’oidio si può effettuare un trattamento a base di lievito, nebulizzando la pianta fino alla scomparsa della patologia e dopo ogni precipitazione piovosa.