- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Malattia e cure
- Con le piante di crisantemo si possono creare aiuole variopinte o veri e propri tappeti fioriti in giardino.
- Per fiorire copiosamente il crisantemo deve crescere all’esterno in pieno sole.
- Il crisantemo fiorisce durante l’autunno inoltrato.
- Il crisantemo deve essere bagnato regolarmente, soprattutto durante la fase di fioritura, evitando i ristagni d’acqua che potrebbero far marcire le radici.
- Il crisantemo è una pianta molto resistente al freddo e per questo può rimanere all’esterno tutto l’anno.
- Il crisantemo può crescere in vaso per periodi non troppo prolungati.
Sono circa 200 le specie annuali o perenni, erbacee e cespugliose che compongono il genere chrysanthemum, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Spesso associato alla sola commemorazione dei defunti, in realtà il crisantemo è una splendida pianta ornamentale da esterno: coltivabile in piena terra, va trapiantato in giardino dopo una breve parentesi come pianta in vaso, una volta terminata la meravigliosa fioritura autunnale. Il terreno da privilegiare in questo senso deve essere preferibilmente neutro o leggermente acido, ben drenato e arricchito da una concimazione a base di fertilizzanti bilanciati nei mesi estivi. Il crisantemo va annaffiato poco e di frequente (anche tutti i giorni in estate), al piede, e vuole un’esposizione in pieno sole ma riparata dal vento; anche la temperatura generalmente non rappresenta un problema, ma è bene sincerarsi delle esigenze della varietà che si intende acquistare prima di metterla a dimora nel proprio giardino. La pianta di crisantemo va potata più volte durante l’anno, al fine di favorire una più copiosa fioritura. Insetti fitofagi e oidio rappresentano i problemi più comuni per i crisantemi, i quali si possono moltiplicare o per seme o per talea.
Il crisantemo è caratterizzato da una infiorescenza denominata “capolino” composta da un insieme di fiori strettamente uniti. Ogni fiore presenta i petali saldati in un’unica “ligula”. Nelle forme più semplici i fiori posti al centro del capolino sono spesso di colore giallo e possiedono una ligula piccola, mentre i fiori più esterni hanno ligule più lunghe e variamente colorate. Le foglie dei crisantemi in generale si presentano alterne, da ovate a lanceolate, raramente intere, più spesso lobate, e sono frequentemente aromatiche.
Tre sono le categorie di crisantemi individuate non solo dal ciclo biologico, ma anche da sistemi di coltivazione specifici: annuali, perenni e dei fioristi. Le specie annuali sono tipiche delle regioni mediterranee, dove crescono nei terreni incolti tendenzialmente seccagni; le specie perenni sono originarie di un vasto areale che si estende dall’Artico, alla Russia fino alla Cina e al Giappone, ma sono quelli denominati “crisantemi dei fioristi” che garantiscono una grande vivacità al giardino di fine stagione. Questi sono usati per produrre fiori recisi, per creare bordure e macchie di colori informali, per la coltivazione in vaso e nei giardini delle seconde case. Ottenuti dalla selezione e dall’ibridazione delle specie c. indicum e c. morifolium, con fogliame verde scuro, possono essere suddivisi per epoca di fioritura (precoci in agosto-settembre, tardivi da ottobre a dicembre) e rusticità. Tutti hanno in comune infiorescenze la cui forma, nonostante sia pressoché sferica, possa essere suddivisa in diverse classi secondo la disposizione delle ligule (incurvati, ricurvati, con fiori semplici, semidoppi, a fior d’anemone, pompon), ma esistono anche crisantemi dei fioristi con portamento diverso, come lo spider (a ragno).
Orientarsi nel variegato mondo dei crisantemi può essere piuttosto complicato, ecco allora alcune varietà particolarmente scenografiche che vale la pena avere nel proprio giardino:
Fioritura
Il crisantemo fiorisce naturalmente tra ottobre e novembre, quando le ore di luce diminuiscono. Si tratta infatti di una specie brevidiurna, ossia significa che solo con l’accorciarsi delle giornate riceve lo stimolo dell’induzione a fiore. Per anticipare l’emissione dei fiori, già dal ferragosto si possono ombreggiare artificialmente le piante, ogni giorno, da metà pomeriggio fino alla sera. A ottobre gli esemplari di crisantemo saranno già tutti fioriti.
Commestibilità
Riproduzione
Il crisantemo si può moltiplicare da seme, ma molte varietà sono sterili. Per questo, il metodo di propagazione più utilizzato è la talea, da fare a inizio primavera, prelevando i rametti semilegnosi che hanno superato l’inverno. Porre le talee a radicare in cassoni riempiti con sabbia, non riscaldati, alla temperatura di circa 16°C.
Semi
I semi di crisantemo sono davvero piccolissimi: lunghi circa 5-7 mm, sono di colore marrone, grigiastro o marrone chiaro.
Informazioni e curiosità
Il crisantemo non va considerato un fiore unicamente destinato a commemorare il ricordo dei defunti, poiché presenta indiscutibili pregi che lo rendono un bellissimo fiore decorativo. Tra questi:
- affascinante effetto ornamentale grazie alla molteplicità di varietà esistenti molto diverse tra loro;
- alta resistenza alle più comuni malattie;
- ampia tolleranza alle basse temperature che permette la fioritura anche in periodo invernale;
- vasta gamma varietale per pezzatura (diametri della chioma compresi tra 20 e 60 cm) e colore dei fiori;
- scalarità della fioritura (si possono avere varietà già pienamente sbocciate in settembre e altre, la maggior parte, in epoca compresa tra fine ottobre e metà novembre);
- prezzi decisamente contenuti.
Inoltre il crisantemo giallo, o Chrysanthemum coronarium, è l’unica varietà commestibile di crisantemo: le foglie e giovani germogli vengono impiegati nella cucina orientale per le loro proprietà antiossidanti e il particolare aroma.
Coltivazione
Il crisantemo cresce in piena terra. Una volta terminata la fioritura, anche gli esemplari in vaso vanno trapiantati nel terreno.
Collocazione
Il crisantemo è una bellissima pianta da esterno.
Concimazione
Per concimare il crisantemo, al momento dell’impianto e ogni dieci giorni a partire da agosto in avanti, utilizzare sempre un fertilizzante bilanciato dove azoto, fosforo e potassio siano presenti in eguale quantità.
Esposizione
Il crisantemo desidera un’esposizione riparata e non ventosa, sempre luminosa e in pieno sole. Fondamentale è anche la pacciamatura: nelle regioni più calde limita l’evaporazione dell’acqua dal suolo e ombreggia il terreno evitando che il sole secchi troppo il suolo e che quest’ultimo raggiunga temperature troppo elevate. Nelle regioni settentrionali, all’opposto, svolge la funzione di mantenere il suolo più caldo nel periodo invernale.
Annaffiatura
Le piante di crisantemo devono essere bagnate poco e molto spesso (in estate meglio servirsi di un impianto che possa provvedere a erogazioni quotidiane). Ricordarsi di annaffiare al piede e non sul fogliame, evitando di inzuppare il terreno e creare condizioni di umidità ristagnante, che favoriscono marciumi e attacchi fungini. Anche il colletto non deve mai essere affogato nel terreno.
Potatura
Il crisantemo deve essere cimato più volte per mantenere uno sviluppo contenuto e indurre la produzione di molti fiori. Il primo taglio si effettua quando le piante sono cresciute di circa 15 cm: si cimano tutti i rametti per favorire l’emissione di branche secondarie che, a loro volta, saranno cimate dopo un’ulteriore crescita di 15 cm. Si continua, poi, eliminando i rametti deboli o troncati, fino a luglio per le varietà a fioritura autunnale. Si otterranno così piante compatte con molti fiori, anche se di dimensioni più contenute.
Trapianto
Il crisantemo è una pianta da terra ed è qui che deve essere trasferito e trapiantato dopo aver goduto delle sue fioriture in vaso, sul davanzale o in balcone. Al termine della fioritura, accorciare tutti gli steli riportando la pianta a un’altezza di circa 20 cm, svasare e collocare in un terreno ben drenato, scavando una buca doppia rispetto al vaso. Nella posizione migliore, le piante saranno longeve e capaci di allargarsi. Temono una densità eccessiva ed è meglio distanziarle già alla messa a dimora per evitare un affollamento che crea sì massa di colore, ma spesso porta alla morte improvvisa di alcuni soggetti.
Per quanto riguarda la tipologia di terreno, questo non rappresenta quasi mai un ostacolo alla coltivazione del crisantemo, essendo questa specie assai resistente a vari tipi di suolo. Le sue preferenze vanno comunque verso un terreno da neutro a leggermente acido, mantenuto umido ma ben drenato e arricchito con stallatico ben decomposto. Un terreno argilloso e alcalino può ugualmente essere eccellente per la coltura del crisantemo, dato che è molto fertile, ma è meglio alleggerirlo con sabbia e aumentare un poco l’acidità aggiungendo torba non concimata. Prima di porre a dimora le nuove piante, e lavorare il terreno, distribuire in superficie un fertilizzante bilanciato, tipo NPK 10:10:10.
Ubicazione stagionale
Il crisantemo può crescere all’esterno tutto l’anno: quasi tutte le specie sono, infatti, resistentissime al freddo e alla pioggia ma anche al sole e, alcune varietà, alla siccità. Al sopraggiungere del clima più rigido nelle regioni al Nord, conviene comunque pacciamare il piede delle piante di crisantemo per proteggerle da gelo e freddo pungente.
Malattia e cure
Il crisantemo viene colpito principalmente da oidio (soprattutto in presenza di scarsa ventilazione) che si può prevenire con prodotti a base di zolfo o eventualmente, in caso di forte attacco, eliminando le foglie maggiormente colpite e somministrando un prodotto specifico.
Altro problema diffuso sono gli insetti fitofagi, che si possono combattere con insetticidi specifici.