Datura o trombe degli angeli

Datura

Datura o trombe degli angeli

  • Per la sua sensibilità al freddo, la datura andrebbe coltivata in vaso specialmente al Nord.
  • Datura sanguinea, datura dai fiori arancio e giallo.
  • Alla caratteristica forma a trombetta dei fiori la datura deve il poetico soprannome di "tromba degli angeli".
  • La datura è una pianta dai fiori grandi e vistosi, coloratissimi e penduli.
  • I fiori di datura possono essere rossi, gialli, bianchi, rosa, semplici o doppi.
  • Per la sua sensibilità al freddo, la datura andrebbe coltivata in vaso specialmente al Nord.
  • Datura sanguinea, datura dai fiori arancio e giallo.
  • Alla caratteristica forma a trombetta dei fiori la datura deve il poetico soprannome di “tromba degli angeli”.
  • La datura è una pianta dai fiori grandi e vistosi, coloratissimi e penduli.
  • I fiori di datura possono essere rossi, gialli, bianchi, rosa, semplici o doppi.

La datura è un arbusto sempreverde con grandi fiori a campanula portati penduli, intensamente colorati e dalla forma elaborata, capaci di emanare un intenso profumo. Trattandosi di piante delicate molto sensibili al freddo, richiedono di essere coltivate in vaso nella maggior parte del territorio nazionale, tenendo però conto che crescono moltissimo in altezza e quindi i contenitori dovranno essere adeguatamente capienti. Solo in presenza di climi caldi e temperati, o solo in alcuni mesi dell’anno la datura può stare liberamente all’esterno; in tutti gli altri casi va spostata al riparo, oppure adeguatamente protetta all’arrivo dell’autunno.

La datura si riproduce per talea o margotta e si fertilizza con un concime universale dalla primavera a fine fioritura; in estate va bagnata copiosamente, mentre durante la fase di riposo vegetativo occorre intervenire solo quando il terriccio è asciutto. La datura si rinvasa o si trapianta in un terreno fertile, anche mediamente argilloso e ricco di sostanza organica: la scelta del substrato più adatto è molto importante, altrimenti la pianta rischia di ammalarsi di clorosi o contrarre marciumi radicali; la pianta di datura ha bisogno di un’esposizione molto luminosa (ma al riparo dai raggi diretti durante le ore centrali della giornata) e al riparo dal vento. La potatura va eseguita due volte l’anno per mantenere la forma della pianta e farla crescere con più vigoria: all’inizio della primavera e prima dell’avvento dell’inverno. Attenzione alla raccolta: come altre solanaceae l’arbusto è altamente tossico in ogni sua parte.

Con il tempo, per sostenerne il rigoglioso sviluppo e per impedire ai rami poco lignificati di spezzarsi, è necessario aiutare la crescita della datura con appositi sostegni. Spesso è posta in commercio senza nessuna indicazione della specie: datura sanguinea è la più nota e si riconosce per i fiori di colore variabile dall’arancione al rosso. Le foglie hanno forma ovata e lanceolata e sono riunite in gruppi di 5 o 6. Entrambe le pagine si presentano piacevolmente vellutate al tatto. La pianta di datura può raggiungere un’altezza di 4 metri, anche se la maggior parte dei soggetti in vaso si arresta a 3 metri.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

I fiori di datura compaiono sul finire dell’estate e si aprono al crepuscolo.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

Le talee di datura prelevate in primavera radicano solo in serra calda e molto lentamente. La tecnica della margotta, eseguita in primavera, è più rapida e affidabile come tecnica di riproduzione della pianta.

Semi

I semi di datura sono piccoli, neri e rugosi e assolutamente non commestibili.

Informazioni e curiosità

La datura è altamente tossica e non va consumata nessuna delle sue parti. La concentrazione maggiore di alcaloidi pericolosi si trova comunque principalmente nelle radici e nei semi.

Coltivazione

VasoPiena Terra

La datura è una pianta che cresce molto in altezza, quindi si presta ad essere coltivata per lo più in piena terra. Gli esemplari in vaso hanno bisogno di contenitori molto ampi.

Collocazione

InternoEsterno

La collocazione della datura dipende dalle condizioni climatiche. Solo nelle regioni con clima caldo e temperato, o soltanto in alcuni mesi dell’anno, può stare all’esterno.

Concimazione

Somministrare alla datura un concime universale da quando la pianta viene spostata all’esterno fino a fine fioritura.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

Porre la datura sempre in piena luce, ma limitando l’esposizione al sole diretto, specie nelle ore centrali della giornata. Evitare i luoghi ventosi perché si potrebbero spezzare i rami e il vaso capovolgersi con facilità.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

In estate saturare il terreno d’acqua; durante il riposo vegetativo bagnare la datura solo quando il terriccio è asciutto. Non utilizzare acqua fredda.
Se possibile riparare la pianta sotto un portico se sono previste piogge prolungate.

Potatura

La potatura della datura va effettuata all’inizio della primavera e prima dell’arrivo dell’inverno, in modo da mantenere in forma la chioma e far crescere in salute le specie perenni.
Periodicamente andranno rimossi gli eventuali fiori appassiti e le foglie secche.

Trapianto

Un terreno fertile, anche mediamente argilloso, e ricco di sostanza organica capace di trattenere acqua assicura alla datura una buona crescita.
Quando la pianta raggiunge dimensioni di circa due metri e diventa difficile il rinvaso, se non si riesce a trapiantare in piena terra occorre sostituire tutti gli anni lo strato superficiale di terriccio.

Ubicazione stagionale

Pianta tipica dei climi caldo-temperati, la datura deve essere riparata durante l’inverno e gli autunni freddi in serra tiepida o locale parzialmente riscaldato. Non sopravvive all’esterno, se non in regioni calde e con adeguati ripari.
Durante la primavera e l’estate può stare all’esterno, ma non alla luce diretta nelle ore centrali della giornata.

Malattia e cure

La datura soffre di clorosi e marciumi radicali se posta in un terriccio non adatto. L’intervento da fare è rinvasare la pianta sofferente, prestando maggiore cura alla scelta del substrato.

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