Dipladenia

Mandevillea

Dipladenia

  • Se le condizioni climatiche lo consentono, la dipladenia si può coltivare anche in un'aiuola in giardino.
  • Dipladenia Citrine, a fiori gialli.
  • In qualità di rampicante, la dipladenia ha bisogno di supporti e graticci cui aggrapparsi.
  • La dipladenia si presta benissimo alla coltivazione in vaso, anche in basket appesi.
  • I fiori di dipladenia hanno una caratteristica forma a trombetta e sono variamente colorati.
  • Se le condizioni climatiche lo consentono, la dipladenia si può coltivare anche in un’aiuola in giardino.
  • Dipladenia Citrine, a fiori gialli.
  • In qualità di rampicante, la dipladenia ha bisogno di supporti e graticci cui aggrapparsi.
  • La dipladenia si presta benissimo alla coltivazione in vaso, anche in basket appesi.
  • I fiori di dipladenia hanno una caratteristica forma a trombetta e sono variamente colorati.

Il genere dipladenia raggruppa circa 40 specie e il nome, dal greco “diplos” e “aden”, ossia doppio e ghiandola, sta a sottolineare la presenza di due ghiandole nell’ovario.

Pianta versatile, ideale per balconi, aiuole se trattata come annuale, cesti ricadenti, e anche seconde case per la capacità di resistere al caldo e al secco più a lungo delle altre piante in vaso a fioritura estiva, la dipladenia si coltiva in tutto il territorio nazionale ad eccezione delle regioni e delle zone più fredde caratterizzate da basse temperature notturne anche in estate. La dipladenia, infatti, ama il caldo, ma sopporta senza problemi il fresco delle prime notti autunnali senza riportare danni, fino a 5-8°C. A inizio stagione è più sensibile al freddo ed è consigliabile porla all’aperto solo quando le temperature notturne si saranno stabilizzate attorno o sopra i 10°C. Per il resto, la pianta va seguita nelle cure, ma queste non sono troppo difficili da mettere in atto: la dipladenia si concima con un fertilizzante liquido per piante da fiore, da metà aprile a settembre, ogni due settimane e va bagnata 2-3 volte la settimana, specialmente durante la stagione calda, evitando la formazione dei ristagni; utile è anche la nebulizzazione a giorni alterni del fogliame, con acqua non fredda e non dura. Il rinvaso (meglio del trapianto) si effettua in un terriccio dotato di un drenaggio efficiente, oltre che leggero, fibroso, ricco di sostanza organica, collocando il contenitore in una posizione ben luminosa, o anche in ombra parziale. La potatura serve a mantenere ordinata la forma della pianta, oltre che ad evitare la lignificazione dei fusti per via di un’eccessiva maturazione, e si effettua più volte durante l’anno. Infine, la pianta si riproduce tramite talea apicale ed è soggetta soprattutto all’attacco di parassiti come afidi, ragnetto rosso e cocciniglia farinosa.

Conosciuta anche come mandevillea, è originaria del Sud e del Centro America. Si tratta di una pianta rampicante dai fusti elastici e resistenti, dotati di una notevole capacità di crescita (circa 50 cm l’anno): per questo è adatta ad essere coltivata, assecondando la sua natura, lungo sostegni e graticci, pali semplici o fili di metallo tesi. In alternativa, si coltiva in una cassetta fiorita o in basket appesi dove la pianta in parte risale lungo i tiranti del contenitore e in parte è destinata a ricadere debordando.

Le foglie della dipladenia sono di forma ovale o ellittica, opposte, terminanti a punta, percorse da una venatura centrale ben evidente, ben picciolate, così spesse da risultare, pur non essendolo, leggermente carnose. Si presentano anche piacevoli al tatto per la superficie cerosa, lucide e di colore verde deciso. Molto numerose, formano una vegetazione densa. I fiori sono di colore rosso, oppure bianchi, porpora o rosa, a forma di tromba imbutiforme, sempre con la gola internamente gialla. Appaiono riuniti in racemi posti all’apice dei fusti e si aprono in successione in primavera e in estate. La corolla si compone di cinque elementi, ossia i lembi a forma di cuore con la punta rivolta verso l’esterno. I fiori di dipladenia sono profumati e restano sulla pianta, prima di richiudersi e appassire, per quasi una settimana.

Le diverse specie di dipladenia coltivate e i loro ibridi non si differenziano in modo significativo nell’aspetto, ma l’ibrido “Cosmos White” si dimostra molto decorativo.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La dipladenia è una pianta a fioritura primaverile ed estiva.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La dipladenia si moltiplica per talea apicale, da prelevare in primavera prima che inizino a sbocciare i fiori. Talee lunghe circa 10 cm devono essere poste in un mix di sabbia e torba da mantenere a una temperatura costante di 23°C con elevata umidità, utilizzando piccole serre o la tecnica del sacchetto in materiale plastico trasparente per avvolgere contenitore e talea. Ogni giorno si scoprono per togliere la condensa e arieggiare i germogli. In un mese radicano e si rinvasano singolarmente.

Semi

I semi di dipladenia hanno forma ovale e piatta, con un colore che va dal marrone scuro al nero. Sono molto piccoli, tanto che un singolo frutto può contenere anche centinaia di semi e appaiono ricoperti da un involucro protettivo carnoso.

Informazioni e curiosità

La dipladenia fa a gara con la bouganville come rampicante più diffusa e amata. Le due piante sono però ben diverse: la bouganville si sviluppa molto di più in altezza riuscendo a sfiorare quasi i 10 metri, mentre la dipladenia difficilmente supera i 5 metri; i fiori di dipladenia sono poi ben diversi: molto più grandi e a forma di trombetta, vengono prodotti in misura nettamente inferiore rispetto alla fioritura esplosiva della bouganville.

Coltivazione

VasoPiena Terra

La dipladenia viene venduta come pianta d’appartamento o comunque pianta in vaso. In piena terra si può coltivare solo se le condizioni climatico-ambientali lo consentono.

Collocazione

InternoEsterno

La dipladenia si coltiva all’aperto solo dove gli inverni sono molto miti. In caso contrario, meglio farla crescere in vaso in modo da poterla ritirare all’interno alla bisogna. Se in vaso si può tenere all’esterno su balconi e nei giardini, al limitare dei portici e su scale, e in generale in luoghi caldi e luminosi.

Concimazione

Per effettuare la concimazione della dipladenia, utilizzare un fertilizzante liquido per piante da fiore, da metà aprile a settembre, ogni due settimane. Questo va sempre disciolto nell’acqua di bagnatura, rispettando i dosaggi indicati dal produttore. In casi di sovradosaggi la pianta manifesta “bruciature” al fogliame.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

La dipladenia richiede una posizione molto luminosa, ma in pieno sole soltanto se si garantiscono umidità elevata e bagnature costanti; anche in ombra parziale cresce bene fiorendo a lungo e copiosamente. Posta in ombra la pianta non fiorisce, ma produce vegetazione abbondante.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

È importante bagnare con frequenza la pianta di dipladenia (2-3 volte alla settimana), per sostenere una fioritura e uno sviluppo abbondante e regolare. La dipladenia teme i ristagni ed è consigliato per questo togliere il sottovaso o svuotarlo dopo un quarto d’ora dalla bagnatura.
Essendo originaria degli ambienti tropicali, richiede anche un’elevata umidità. Si avvantaggia di regolari nebulizzazioni, a giorni alterni, con acqua non fredda e non dura per evitare la formazione di macchie fogliari.

Potatura

Chi vuole mantenere nel tempo e in salute la propria dipladenia, deve effettuare più potature durante l’anno con il duplice scopo di contenere le dimensioni della pianta e contrastarne la maturazione che porta a una lignificazione dei fusti alla base e a una loro spoliazione. Al termine della fioritura, a fine estate, i rami si accorciano ad una lunghezza di circa 5 cm. Altri interventi, sempre leggeri, si possono effettuare prima del ricovero invernale e in primavera.

Trapianto

Il rinvaso, preferibile rispetto al trapianto in piena terra, si effettua solo quando, sfilando la pianta dal contenitore, si osserva come le radici abbiano occupato tutto lo spazio disponibile creando un pannicolo compatto che abbraccia tutta la terra. Verificare tale situazione ogni due o tre anni. Raggiunto un diametro di 30 cm per il vaso, si procede al solo rinnovo primaverile dello strato superficiale di terriccio. Il terriccio ideale deve essere sempre dotato di un drenaggio efficiente, oltre che presentarsi leggero, fibroso, ricco di sostanza organica, ma con una frazione importante di pietrisco.

Ubicazione stagionale

In autunno, quando le temperature notturne scendono al di sotto degli 8-10°C, è il momento di ritirare la dipladenia. Si ricovera in un locale luminoso, non riscaldato, ma con temperatura superiore ai 10°C: una scala vetrata o una veranda andranno benissimo. In alternativa, per le piante messe a dimora, proteggere il piede con una buona pacciamatura di terricciato di letame e uno strato di paglia.
In questo periodo dell’anno la dipladenia si bagna solo quando il terriccio è completamente asciutto, non si fertilizza e, con una potatura leggera e mirata, si contiene l’eccessivo rigoglio della pianta.
Poiché ama il caldo, durante la primavera e l’estate la dipladenia può stare all’esterno.

Malattia e cure

Sono tre i parassiti più diffusi che possono colpire la dipladenia: afidi, ragnetto rosso e cocciniglia del tipo farinoso.
Gli afidi, detti anche pidocchi, sono piccoli insetti succhiatori che possono essere allontanati con un vigoroso getto d’acqua o rimossi manualmente prima di applicare un’insetticida a base di piretro.
Il ragnetto rosso è presente laddove le piante non ricevono sufficiente umidità: intervenire bagnando il terriccio, vaporizzando le foglie con regolarità e, se necessario, predisporre un largo sottovaso con ghiaia e acqua.
Contro la cocciniglia, utilizzare alcool e cotone oppure alcol e pennello per trattare la pianta fino alla scomparsa del problema.

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