Emerocallide o hemerocallis

Hemerocallis

Emerocallide o hemerocallis

  • Emerocallide è una pianta ideale per creare aiuole, siepi e bordure.
  • Gli hemerocallis vanno bagnati con abbondanza nel periodo della fioritura e poi con regolarità fino a quando seccano all’arrivo del freddo.
  • La bellissima fioritura dell'emerocallide è tipicamente estiva.
  • Hemerocallis, varietà "Fleur de Mingo".
  • Emerocallide "Hesperus" ha fiori completamente gialli, luminosi e di forma piacevolmente movimentata, con portamento slanciato ed elegante.
  • Hemerocallis, varietà "Rajali".
  • Hemerocallis “Lavender blue baby”, dall'incantevole colore viola.
  • Le specie botaniche di emerocallide hanno fiori di colore giallo, arancio e rosso.
  • I fiori di emerocallide durano un giorno soltanto e per questo sono diventati simbolo di bellezza effimera.
  • I fiori dell'emerocallide hanno una forma a imbuto, molto simile ai gigli.
  • Hemerocallis varietà “Red eye fantasy”, dal bellissimo colore crema e porpora.
  • Emerocallide è una pianta ideale per creare aiuole, siepi e bordure.
  • Gli hemerocallis vanno bagnati con abbondanza nel periodo della fioritura e poi con regolarità fino a quando seccano all’arrivo del freddo.
  • La bellissima fioritura dell’emerocallide è tipicamente estiva.
  • Hemerocallis, varietà “Fleur de Mingo”.
  • Emerocallide “Hesperus” ha fiori completamente gialli, luminosi e di forma piacevolmente movimentata, con portamento slanciato ed elegante.
  • Hemerocallis, varietà “Rajali”.
  • Hemerocallis “Lavender blue baby”, dall’incantevole colore viola.
  • Le specie botaniche di emerocallide hanno fiori di colore giallo, arancio e rosso.
  • I fiori di emerocallide durano un giorno soltanto e per questo sono diventati simbolo di bellezza effimera.
  • I fiori dell’emerocallide hanno una forma a imbuto, molto simile ai gigli.
  • Hemerocallis varietà “Red eye fantasy”, dal bellissimo colore crema e porpora.

Gli hemerocallis sono specie coltivate già da lungo tempo, ma oggi, grazie ai risultati dell’ibridazione e della selezione che propone migliaia e migliaia di varietà (come le bellissime hemerocallis Michael Bennet, h. Lavender Blue Baby o h. middendorffii), sono diventate piante capaci di soddisfare i gusti e le esigenze più diverse.

Complice anche la facilità di coltivazione e la grande longevità di queste piante, straordinariamente rustiche e dalla splendida fioritura estiva: l’emerocallide si coltiva all’esterno, al sole diretto, in piena terra principalmente ma anche in vaso, trapiantata in terreni fertili, ricchi e ben drenati (da evitare invece i suoli pesanti e argillosi o magri e ricchi di calcare); per aumentare la fertilità del terreno è utile effettuare una concimazione a base di terricciato di letame maturo e terra di foglie o, prima dell’estate, ricorrere a un fertilizzante a lento rilascio per piante da fiore in modo da stimolare una fioritura più ricca e rigogliosa. La pianta di emerocallide va annaffiata quotidianamente durante i periodi più caldi dell’anno mentre si accontenta di bagnature settimanali nei restanti mesi: la siccità non mette a repentaglio la sopravvivenza di hemerocallis, ma ne compromette seriamente la fioritura; per quanto riguarda il clima, si dimostra invece una pianta facilmente adattabile che tollera bene sia il caldo sia il freddo (chi volesse può comunque proteggere le piante in inverno con una pacciamatura di terricciato di letame maturo). La potatura va limitata all’asportazione delle infiorescenze appassite, tripidi e ruggine rappresentano i problemi più frequenti riscontrabili negli hemerocallis e la riproduzione si può effettuare tramite divisione dei cespi in primavera o estate.

Il genere hemerocallis, famiglia delle liliaceae, comprende circa 15 specie di piante bulbose e perenni, sempreverdi o semidecidue, quasi tutte originarie della Cina, della Corea, del Giappone e della Siberia. In questi paesi d’origine, allo stato spontaneo, le piante di emerocallide sono diffuse nelle radure ben illuminate, ai margini delle foreste, nelle aree montane o nelle valli paludose dove formano folti cespi. Per la loro forma, vengono spesso confuse con i gigli, tanto che fra i nomi popolari con cui sono note queste piante compare anche quello di “giglio di San Gaetano”. In realtà, l’origine greca del nome (“hemera” giorno e “kalos” bello) ricorda quanto sia breve la vita di un fiore di emerocallide, chiamata volgarmente anche “bella di giorno”, forma contratta di “bella per un giorno”. Questo limite è però poco evidente laddove siano presenti cespi vigorosi e soggetti ben sviluppati perché i fiori, che si rinnovano molto intensamente, sono prodotti in gran numero.

I fiori di emerocallide, dalla consistenza carnosa, sono riuniti in racemi terminali, hanno la forma di imbuto e ricordano, come detto, quelli dei gigli, sono inoltre sempre riccamente colorati. La corolla è formata da tre petali e tre sepali triangolari, nelle forme originarie, ma anche rotondeggianti nastriformi o di altre forme diverse. Le giovani piante, nei primi 2-3 anni, non sempre danno risultati confortanti, apparendo spoglie e con scarsa fioritura. Non occorre scartarle, basta bagnarle e fertilizzarle con regolarità per vederle crescere di anno in anno e produrre un sempre maggior numero di fiori. Gli hemerocallis sono piante erbacee da fiore dotate di una grande adattabilità. Le radici, ingrossate e tuberiformi, nella parte più superficiale da dove si originano le foglie, divengono, esplorando il terreno, sottili e fascicolate. Le foglie nastriformi, terminanti a punta e simili a quelle delle graminacee, sono riunite in piccoli ciuffi, generalmente di colore verde chiaro, leggermente arcuate. Negli hemerocallis di taglia grande e media, durante la prima fase di sviluppo delle foglie, queste ultime si presentano opposte e inguainate alla base l’una nell’altra. Fra le foglie si elevano steli carnosi, abbastanza rigidi, che porteranno i fiori.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

L’emerocallide fiorisce per gran parte del periodo estivo, da giugno a luglio, alle volte anche a settembre, interrompendosi solo nelle settimane più calde.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

Nei nostri climi, hemerocallis non si riproduce naturalmente per seme, quanto per divisione. Il periodo migliore per dividere i cespi va da luglio a settembre, appena terminata la fioritura, ma volendo si può effettuare la divisione anche a primavera, al massimo entro fine marzo per non rovinare troppo la fioritura e il fogliame. I cespi ottenuti vanno ricollocati a circa 50 cm l’uno dall’altro per dar modo alla pianta di allargarsi. Il momento giusto per dividere i cespi è quando, pur avendo raggiunto buone dimensioni, le piante iniziano a mostrare una fioritura al di sotto delle attese, vegetazione meno vigorosa e foglie con un colore chiaro oppure quando l’emerocallide ha almeno 10-15 ventagli di foglie.

Semi

I semi di hemerocallis sono piccolissimi, neri e lucidi, di forma irregolare.

Informazioni e curiosità

Oggi non si coltivano più, se non in rari casi, le specie originarie di hemerocallis, bensì quelle orticole e i numerosissimi ibridi che offrono fioriture in una vasta gamma di colori: giallo, rosso, rosa, avorio, arancione, lavanda, viola, cremisi. Tra questi si segnalano:

  • Custard Candy: varietà alta circa 50 cm, è caratterizzata da una forte resistenza al sole e presenta fiori del diametro di 11 cm, di color crema chiaro con occhio violaceo. Col tempo, quando con gli anni si infittisce, diviene molto appariscente, capace di regalare decine di fiori ogni giorno.
  • Elegant Candy: produce più fiori contemporaneamente di colore rosa confetto con occhio triangolare rossastro e gola verde.
  • Forever Red: emerocallide alto poco più di 60 cm, si fa apprezzare per il colore dei fiori, rosso brillante con gola gialla, e per il loro aspetto vellutato.
  • Forsyth Dazzler: ha fiore campanulato di colore giallo-oro con occhio e sottile frangia rossa.
  • Forsyth Summer Snow: alta 70 cm, questa varietà produce grandi fiori (fino a 18 cm di diametro) di colore bianco con gola verde.
  • Lavender Blue Baby è la più importante varietà vicino al viola-blu. Alta 70 cm, si è originata da un incrocio di origine sconosciuto.
  • Primal Scream: alta 86 cm, è una varietà con fiori di ben 18 cm di diametro, di colore arancio brillante. È pianta estremamente appariscente, sempre di grande effetto.
  • Ruby Spider: questo emerocallide ha fiori rosso vermiglio, dai toni brillanti, e una forma insolita, molto apprezzata.
  • Stella de Oro: la cultivar di hemerocallis più diffusa e famosa, dai caratteristici fiori giallo-oro, l’elevatissima rifiorenza, il portamento compatto e le basse richieste di manutenzione.

Coltivazione

VasoPiena Terra

L’emerocallide si coltiva in piena terra (viene usata spesso per colorare grandi aiuole, per formare bordure, per abbellire giardini anche ai piedi di siepi), ma è capace di adattarsi anche alla vita in vaso: in questo secondo caso è necessario adottare contenitori capienti e alti.

Collocazione

InternoEsterno

Hemerocallis è una pianta da esterno.

Concimazione

Per sostenere una vegetazione ricca e una fioritura copiosa, hemerocallis ha bisogno di un terreno ricco. Trattandosi di una pianta perenne, per mantenere inalterata la fertilità nel tempo, appena i primi germogli emergono a primavera mescolare al terreno un ricco terricciato di letame maturo e terra di foglie preparato già nell’autunno. In questo modo si aiuta lo sviluppo di una vegetazione folta e rigogliosa.
Per sostenere un’abbondante fioritura, prima dell’estate si può spargere sul terreno un fertilizzante a lento rilascio per piante da fiore.
Non effettuare fertilizzazioni dopo il mese di agosto lasciando che le piante si preparino naturalmente al riposo invernale.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

L’emerocallide ama il pieno sole.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Hemerocallis non teme la siccità, ma la scarsità d’acqua compromette la fioritura. Nei mesi più caldi è necessario irrigare tutti i giorni per mantenere il terreno appena umido. Al fine di garantire un’umidità più elevata si può effettuare una sarchiatura superficiale del terreno fra pianta e pianta così da interrompere la risalita per capillarità dell’acqua. In tal senso può essere utile predisporre una pacciamatura del terreno.

In primavera e in autunno basta una buona bagnatura settimanale.

Potatura

La potatura richiesta dall’emerocallide consiste nell’asportazione dei fiori una volta appassiti e nell’eliminazione degli scapi fioriferi, recidendoli alla base, quando sono giunti al termine della loro produzione e non hanno più boccioli da nutrire, ingrossare e schiudere.

Trapianto

Il terreno ideale per far sì che le piante di emerocallide regalino fioriture abbondanti deve essere profondo, fresco, ben drenato e fertile. Per quanto adattabili, in un terreno pesante e argilloso producono pochissimi fiori. Quando il terreno è magro, povero di nutrienti, con molto scheletro o ricco di calcare le piante di emerocallide vegetano in modo stentato e sopravvivono, anche per anni, senza crescere in modo significativo e formare cespi densi.
Gli hemerocallis hanno bisogno anche di un terreno lavorato in profondità e la buca per il trapianto che li ospiterà deve raggiungere i 30 cm. Si utilizza solo metà del terreno estratto sostituendo il resto con terricciato di letame maturo e terra di foglie. Nei terreni pesanti addizionare sabbia per favorire lo sgrondo, in quelli ricchi di calcare torba acida.
Il colletto della pianta deve essere posto qualche centimetro sotto il livello del terreno, poi si compatta leggermente con il palmo delle mani aperte e si bagna lasciando assorbire l’acqua lentamente.

Ubicazione stagionale

Quasi tutte le varietà di hemerocallis tollerano sia il caldo sia il freddo. In autunno gli hemerocallis iniziano a ingiallire fino a seccare la parte aerea, che si trasforma in una sorta di paglia giallastra, mentre in caso di caldo molto intenso smettono di fiorire.
Nei climi freddi si possono proteggere le piante con una pacciamatura di terricciato di letame maturo. In caso di ritorni di freddo con temperature sotto lo zero, quando a inizio aprile la nuova vegetazione sta spuntando dal terreno, si possono proteggere con un ulteriore apporto di terricciato. Le eventuali gelate primaverili, anche forti, possono al massimo bruciare un po’ il fogliame ma non compromettono la sopravvivenza delle piantine.

Malattia e cure

La ruggine è la patologia più frequente che può colpire la pianta di emerocallide. Purtroppo, la natura cespitosa della pianta e la tendenza a formare macchie folte, rende difficile operare un trattamento efficace, capace di diffondersi uniformemente all’interno della vegetazione. Meglio, quindi, rimuovere le foglie colpite evitando trattamenti.

Le lumache non danneggiano di solito gli hemerocallis, si nascondono però all’interno dei folti cespi per trovare rifugio dai nemici e riparo dal caldo. Si rimuovono facilmente manualmente.

I tripidi invece sono difficili da individuare, ma la loro presenza è causa di danni ai boccioli, che si aprono a fatica e liberano fiori accartocciati e scoloriti. Si trattano con un insetticida a base di piretro. Per chi preferisce i metodi di lotta biologica basta catturare, senza danneggiarle, alcune coccinelle e deporle nei cespi: sono voraci predatrici dei tripidi.

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