Falso gelsomino

Trachelospermum jasminoides

Falso gelsomino

  • Il falso gelsomino emana, durante l'estate, un intenso profumo dolciastro.
  • Il falso gelsomino è un rampicante che ama le esposizioni soleggiate dei muri posti a Sud.
  • Con il falso gelsomino è possibile anche creare siepi a protezione della privacy domestica.
  • Il falso gelsomino è un sempreverde a rapido accrescimento, che per questo necessita di regolare potatura.
  • I fiori di falso gelsomino sono tipicamente bianchi, a volte sfumati, formati da 5 petali.
  • Oltre ai bellissimi fiori, il falso gelsomino si distingue per il fogliame lucente e verde scuro brillante, dalla forma lanceolata.
  • Il falso gelsomino emana, durante l’estate, un intenso profumo dolciastro.
  • Il falso gelsomino è un rampicante che ama le esposizioni soleggiate dei muri posti a Sud.
  • Con il falso gelsomino è possibile anche creare siepi a protezione della privacy domestica.
  • Il falso gelsomino è un sempreverde a rapido accrescimento, che per questo necessita di regolare potatura.
  • I fiori di falso gelsomino sono tipicamente bianchi, a volte sfumati, formati da 5 petali.
  • Oltre ai bellissimi fiori, il falso gelsomino si distingue per il fogliame lucente e verde scuro brillante, dalla forma lanceolata.

Il falso gelsomino è un arbusto rampicante, che può raggiungere anche i 5-7 m di altezza, sempreverde, che cresce rigogliosamente sui pergolati nei giardini, sui tralicci delle terrazze e ricopre velocemente i muri e le pareti al sole e può essere impiegato anche come essenza per formare le siepi. In giugno-luglio si riempie di numerosi piccoli fiori bianchi: questi contrastano vivamente con il verde scuro delle lucenti e coriacee foglie, emanando un profumo intenso nell’aria circostante.

La coltivazione del falso gelsomino, preferibilmente in piena terra anche se non si esclude la possibilità di utilizzare contenitori ampi e profondi, richiede una posizione soleggiata o parzialmente ombreggiata e un terreno ben drenato, ricco di sostanze organiche. È importante inoltre annaffiare la pianta regolarmente, specialmente durante i periodi di siccità, ma senza esagerare per evitare l’insorgenza di ristagni idrici che possono danneggiare le radici. La concimazione è fondamentale per garantire una crescita vigorosa e una fioritura abbondante: si consiglia di utilizzare un concime specifico per piante da fiore, da applicare in primavera e in estate. Un buon apporto di fosforo favorisce la fioritura, mentre l’azoto è importante per lo sviluppo della vegetazione. La potatura del falso gelsomino si esegue principalmente alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera. Questo intervento serve a rimuovere i rami secchi, danneggiati o troppo lunghi, stimolando così la produzione di nuovi germogli. È anche possibile effettuare una leggera potatura dopo la fioritura per mantenere la forma desiderata e controllare la crescita della pianta.

Per quanto riguarda salute e malattie, occorre prestare attenzione a partire dalla primavera, quando sono più frequenti gli attacchi di afidi e di cocciniglie cotonose bianche: questi insetti si depositano sulle porzioni giovani dei rametti di falso gelsomino e in prossimità delle infiorescenze. Contro gli afidi impiegare insetticidi a base di piretro o, se gli attacchi sono frequenti ed estesi, prodotti chimici di sintesi specifici. Contro le cocciniglie distribuire olio bianco.

Il nome botanico del falso gelsomino è Trachelospermum jasminoides (noto anche con il sinonimo di Rhynchospermum jasminoides o semplicemente Rincospermo), appartiene alla famiglia delle Apocynaceae, ed è originario delle regioni tropicali e sub-tropicali dell’estremo Oriente, ma lo si trova ormai diffusamente anche nel clima mediterraneo. In commercio esistono piante di diversa dimensione, generalmente vendute in vaso con un tutore in legno cui è legata la chioma: acquistare il falso gelsomino nella tarda primavera, quando sono già visibili i fiori, e scegliere esemplari giovani, con il fogliame ben rigido e verde scuro, controllando l’assenza di parassiti e di rami secchi o spezzati.

Ma perché viene chiamato falso gelsomino? Il nome deriva dalla somiglianza dei suoi fiori (per forma, dimensione, colore, profumo) con quelli del vero gelsomino, anche se si tratta di due specie botaniche ben distinte. Il vero e classico gelsomino è noto come Jasminum officinalis, è di origine persiana o indiana, e appartiene a una famiglia diversa, quella delle Oleaceae. Il termine gelsomino, che accomuna le due piante, deriva da una parola araba che significa “fiore bianco” (tuttavia esistono gelsomini a fiore giallo). La somiglianza tra i due gelsomini è data anche dal portamento rampicante, dalla forma più o meno simile delle foglie e dalle esigenze ambientali e climatiche altrettanto simili, anche se il gelsomino propriamente detto richiede climi molto più caldi e non è adatto alla coltivazione all’aperto nel Centro-Nord Italia.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

Il falso gelsomino o Rincospermo si caratterizza per la fioritura estiva, solitamente tra maggio e giugno.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La riproduzione del falso gelsomino tramite seme è lenta e offre scarse garanzie di successo. Una tecnica più diffusa, quindi, è la moltiplicazione tramite talea semilegnosa di rametto da effettuare a luglio-agosto. In particolare, le parti di fusto eliminate con le potature possono essere utilizzate per riprodurre la pianta con la tecnica della talea, se si tratta di steli sani e vigorosi. Ecco come fare:

  • prelevare dai germogli laterali delle piante adulte parti di stelo lunghe 15-20 cm. Nella parte basale, eseguire un taglio obliquo, utile per avere una maggiore superficie disponibile per la radicazione;
  • dopo aver eliminato le foglie poste più in basso, spolverizzare la base dello stelo con ormone radicante e introdurre più talee in un contenitore (vaso o vaschetta) con una miscela formata da torba e sabbia in parti uguali;
  • ricoprire il contenitore con un foglio di plastica trasparente (o un sacchetto sorretto da tutori) e sistemare in posizione ombreggiata;
  • mantenere il terriccio leggermente umido utilizzando acqua a temperatura ambiente e possibilmente non calcarea. Togliere la plastica, regolarmente, per eliminare la condensa e per controllare l’umidità del terreno. L’avvenuta radicazione è segnata dalla comparsa dei primi germogli. Da questo momento togliere la plastica e sistemare i vasi in una zona più luminosa;

Durante l’inverno mantenere le talee in un luogo luminoso dove non vi sia pericolo di gelate. La primavera successiva le talee radicate saranno pronte per essere messe a dimora definitiva nei nuovi vasi e trattate come piante adulte. Preparare i vasi con un substrato costituito da terriccio universale e torba (per acidificare leggermente), predisponendo alla base uno strato di materiale drenante, tipo argilla espansa o ghiaia. Annaffiare le piantine con regolarità, soprattutto durante il periodo primaverile ed estivo, avendo cura di non far mai seccare il terriccio. Meglio scegliere acqua non dura, ma acidulata. Durante il periodo invernale ridurre le irrigazioni e aspettare che il terriccio sia completamente asciutto in superficie, prima di procedere con l’annaffiatura.

Semi

La pianta di falso gelsomino, a fine estate, produce dei frutti allungati di colore verde chiaro, simili a stretti baccelli di pisello, che contengono i semi: minuscoli e con un ciuffo bianco all’estremità che ne facilità la dispersione nel vento.

Informazioni e curiosità

I rami del falso gelsomino tendono ad allungarsi molto, raggiungendo la lunghezza di 10-12 m, fino a ricoprire superfici molto estese. Per evitare di piantare troppi chiodi alla parete, la soluzione più comoda consiste nel predisporre una struttura a cui legare i rami della pianta man mano che crescerà. Si può acquistare in un centro giardinaggio una griglia di legno, da disporre all’interno della fioriera, così che rimanga appoggiata al muro, e su questa si legano i rami della pianta di falso gelsomino. In alternativa, è possibile creare un supporto per il falso gelsomino con due o tre tutori (bastoni o canne) inseriti stabilmente nella terra ai due estremi del vaso, rivolti verso la parete, più uno centrale sempre rivolto verso la parete. Quindi si legano dei fil di ferro, o cordini resistenti, parallelamente al suolo, tra i tutori. I fusti rampicanti del falso gelsomino non sono in grado di aggrapparsi da soli alla griglia o alla struttura predisposta: man mano che crescono è necessario fissarli con morbidi legacci.

Coltivazione

VasoPiena Terra

Il falso gelsomino si coltiva principalmente in piena terra. La coltivazione in vaso è possibile, purché il contenitore sia capiente, ovvero più profondo che largo, in quanto l’apparato radicale del falso gelsomino tende a svilupparsi in profondità. Allo scopo, disporre uno strato drenante sul fondo del recipiente ed evitare i vasi sprovvisti di fori di drenaggio.
Rinnovare ogni 2-3 anni i primi 4-5 cm di substrato aggiungendo un terriccio acido e fertile.

Collocazione

InternoEsterno

Il falso gelsomino è una pianta da esterno, adatta a giardini e terrazzi.

Concimazione

Il rincospermo, soprattutto quando è giovane (ovvero fino ai 4-5 anni), deve essere regolarmente concimato per stimolare una veloce e uniforme crescita e un’abbondante fioritura: almeno due volte in aprile, una in maggio e una in settembre.
Distribuire concimi chimici solidi in granuli (ogni volta 5-15 g per pianta, a seconda della sua dimensione), bilanciati in azoto, fosforo e potassio.
In autunno, specialmente per le piante sofferenti e poco sviluppate, è possibile integrare la concimazione con l’apporto di letame bovino maturo, da distribuire alla base della pianta e poi da inglobare nel terreno con una zappettatura lieve.
In primavera, specialmente quando la stagione è fresca e piovosa, le foglie possono assumere un colore giallo: accade in genere per carenza di ferro, da risolvere con 2-3 fertilizzazioni nel terreno con prodotti liquidi o in polvere a base di sequestrene di ferro.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

Il falso gelsomino richiede posizioni da mediamente a pienamente soleggiate e non tollera i luoghi ombrosi, dove cresce lentamente e stenta a fiorire.
La pianta non sopporta neanche i venti freddi: meglio evitare, quindi, le posizioni a Nord.
La sua collocazione ideale è addossato a una parete dell’abitazione rivolta a Sud.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Le esigenze idriche delle piante di falso gelsomino sono medie: dalla primavera e fino all’inizio dell’autunno, le annaffiature devono essere regolari, mai abbondanti.
Aumentare le dosi durante la fioritura e ridurle drasticamente all’approssimarsi dell’autunno. Se l’inverno è secco e non troppo rigido distribuire piccoli quantitativi di acqua tiepida, qualora ci fossero foglie appassite.
Ovviamente le piante mantenute in vaso vogliono più acqua: se l’estate è molto calda e secca, bagnare abbondantemente anche la superficie esterna dei contenitori per ridurre la temperatura del substrato e impedire così danni irreversibili alle radici.
Evitare i ristagni di acqua nel terreno: le radici marciscono facilmente, la pianta blocca la crescita, riduce la fioritura e, nei casi più gravi, può morire.

Potatura

In autunno la potatura del falso gelsomino è indispensabile, specialmente se la pianta ha dimensioni notevoli: eliminare i rami più deboli, quelli che non hanno fiorito e quelli malati (riconoscibili perché hanno le foglie gialle o incrostazioni di cocciniglie).
Alla fine dell’inverno si accorciano, ma solo leggermente, i rami che hanno portato fiori l’anno precedente.
Nel corso dell’anno controllare regolarmente la legatura dei rami, specialmente di quelli giovani e più vigorosi: deve essere ben salda sulle strutture di sostegno.

Trapianto

Per un veloce e vigoroso sviluppo della pianta di falso gelsomino l’ideale è predisporre un terreno acido, ricco di materia organica, quindi ben fertile. A questo tipo di terreno è consigliabile aggiungere torba pura o miscelata a terriccio universale.

Evitare invece i terreni freddi, argillosi e poco drenanti o, all’opposto, quelli troppo sabbiosi e sassosi, quindi poco fertili e troppo drenanti.
Dato che la pianta, soprattutto quando è giovane, soffre il clima rigido e gli sbalzi di temperatura, è consigliabile la sua messa a dimora in primavera (da marzo in poi nel Nord Italia), quando i ritorni di freddo sono ormai scongiurati e le temperature del terreno non sono più dannose per le radici.

Chi volesse far crescere il falso gelsomino in vaso sul terrazzo, deve tenere presente che la pianta richiede contenitori di grosse dimensioni: una fioriera di 80 cm di lunghezza e 50 cm di profondità è necessaria per una pianta interrata al centro del vaso; per due piante occorre una fioriera di almeno 100 cm, in modo da porre le piante a circa 80 cm di distanza.
Sul fondo del vaso si disponga uno strato di ghiaia o pietrisco, di circa 3 cm, tale da permettere lo sgrondo dell’acqua in eccesso, e favorire il drenaggio. Il falso gelsomino soffre molto i ristagni e gli eccessi idrici che provocano marciumi radicali.
Per riempire tutta la fioriera è adatto del normale terriccio da giardino, di tipo universale. Per aumentarne la fertilità e garantire un buon nutrimento della pianta per qualche mese, è consigliabile mescolare al terriccio un paio di manciate di concime granulare a lenta cessione: il concime cederà gradualmente elementi nutritivi fornendo energia alla pianta per svilupparsi e fiorire in abbondanza. Attenzione però a non esagerare col concime: il falso gelsomino è, infatti, una pianta poco esigente in termini di nutrienti ed eccessi di fertilizzate provocano arrossamenti fogliari con successiva caduta.

Ubicazione stagionale

Nelle località con inverni rigidi, anche se il falso gelsomino è esposto a Sud, è consigliabile proteggere la chioma con cannicciati di paglia o con teli di tessuto non tessuto.
Si tratta comunque di una pianta molto resistente ma durante la stagione fredda, specialmente nel caso di piante giovani, è buona norma proteggere anche l’apparato radicale, disponendo intorno al piede della pianta uno strato spesso di materiale pacciamante.

Bonsai

Il falso gelsomino si presta alla coltivazione come bonsai, regalando le stesse bellissime e profumate fioriture della pianta madre.

Raccolta

La raccolta del falso gelsomino si concentra principalmente sui suoi fiori, particolarmente profumati, che sbocciano pienamente di solito tra giugno e luglio. Per raccoglierli, è consigliabile utilizzare forbici da giardino, in modo da effettuare un taglio delicatamente alla base del loro stelo, facendo attenzione a non danneggiare il resto della pianta.

I fiori raccolti possono essere conservati per un breve periodo, preferibilmente mantenendoli in un contenitore con carta da cucina leggermente umida nel frigorifero per preservarne la freschezza. I boccioli di falso gelsomino sono apprezzati per il loro aroma intenso, tanto da essere utilizzati in profumeria per produrre oli essenziali.

Malattia e cure

In primavera possono essere frequenti gli attacchi di afidi e di cocciniglie cotonose bianche: questi insetti si depositano sulle porzioni giovani dei rametti di falso gelsomino e in prossimità delle infiorescenze.
Contro gli afidi impiegare insetticidi a base di piretro o, se gli attacchi sono frequenti ed estesi, prodotti chimici di sintesi specifici. Contro le cocciniglie distribuire olio bianco. I trattamenti vanno ripetuti 1-2 volte, avendo cura di distribuire bene il prodotto all’interno della chioma, luogo dove più insidiosamente si annidano soprattutto le cocciniglie.

Nel corso dell’estate, soprattutto se questa è calda e umida, possono verificarsi attacchi da parte di funghi, che colpiscono foglie e fiori facendoli prima ingiallire e poi marcire: eliminare le parti danneggiate ed effettuare interventi tempestivi con anticrittogamici a base di rame, distribuendoli, secondo il caso, sia nel terreno sia sulla parte aerea della pianta.

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