Felce

Nephrolepis

Felce

  • La felce è la pianta ideale per la stanza da bagno.
  • La felce è una pianta tipica delle foreste tropicali, quindi ama l'umidità, il caldo e l'ombra.
  • La felce è una pianta ornamentale sia da esterno che da interno, a seconda del clima.
  • La felce si presta perfettamente alla coltivazione in vaso, anche basket appesi.
  • fresh green fern leaves
  • La felce è la pianta ideale per la stanza da bagno.
  • La felce è una pianta tipica delle foreste tropicali, quindi ama l’umidità, il caldo e l’ombra.
  • La felce è una pianta ornamentale sia da esterno che da interno, a seconda del clima.
  • La felce si presta perfettamente alla coltivazione in vaso, anche basket appesi.
  • La felce ha un portamento a rosetta grazie alle sue numerose e rigogliose fronde ricurve verso l’esterno.

La felce cresce rigogliosa negli strati più bassi delle foreste tropicali e subtropicali, laddove solo una minima quantità di luce riesce a penetrare e il tasso di umidità raggiunge livelli molto elevati. Pianta ormai ben inserita anche nei nostri appartamenti e coltivata per il pregio ornamentale del suo verdissimo fogliame, appartiene per la maggior parte al genere nephrolepis: quella più diffusamente presente è la n. exaltata una pianta dall’aspetto a rosetta, alta al massimo 100-120 cm, dotata di numerose fronde ricurve verso l’esterno, costituite da sottili foglioline con il margine seghettato o dentato che si inseriscono su un rachide (asse principale delle foglia pennata) coriaceo.

Le felci sono piante molto decorative, versatili, robuste e generalmente poco impegnative da mantenere, purché si rispettino appieno le particolari esigenze ambientali (poca luce e costante umidità), tipiche dell’habitat naturale. Il mancato soddisfacimento di tali richieste, può far diminuire il valore estetico della pianta e, nei casi più gravi, determinarne il rapido deperimento.

In questo senso, si tenga presente che la felce ama i climi umidi e caldi, non tollera il freddo né le esposizioni eccessivamente luminose: può stare all’esterno, sempre in mezz’ombra oppure ombra piena, solo durante i periodi miti dell’anno, altrimenti il suo ricovero in un luogo protetto è obbligatorio; per questo si consiglia la sua coltivazione in vaso, anche se nulla vieta di per sé di poterla coltivare anche in giardino. La concimazione, da effettuare da marzo fino all’autunno tramite un fertilizzante specifico per piante verdi, aiuta a mantenere la felce folta, sana e rigogliosa, mentre le annaffiature dovranno essere frequenti e abbondanti durante l’estate e vanno affiancate da regolari nebulizzazioni della chioma; quest’ultima non necessita di potatura. La felce può essere attaccata da parassiti o malattie fungine e si può riprodurre facilmente tramite talea. Un ultimo accortezza per quanto riguarda il trapianto, o meglio il rinvaso: scegliere un terriccio non troppo leggero, organico, torboso, da mantenere costantemente umido.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La felce non produce né fiori né frutti.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

In natura la felce, priva di fiori e frutti, per riprodursi rilascia spore (contenute all’interno di sporangi) che sono ben visibili sulla pagina inferiore delle foglie. In casa, a marzo, è possibile riprodurre le piante per divisione del cespo. Attraverso la moltiplicazione, consigliata ogni 2-3 anni, si ottengono nuove piantine che avranno il tempo di diventare adulte nel corso della bella stagione. In questo modo si possono sostituire tutte quelle specie che crescono in maniera stentata o che tendono a invecchiare.

Semi

La felce è una pianta senza semi.

Informazioni e curiosità

Le felci, tra le piante più antiche esistenti, sono molto apprezzate come piante d’appartamento per il fogliame sempreverde.
Tra le specie più coltivate in casa troviamo:

  • Adiantum capillus veneris, il capelvenere, specie che possiede steli neri e delicati e piccole foglie tondeggianti; non raggiunge grandi dimensioni ed è provvista di rizoma.
  • Asplenium nidus è una felce con grandi fronde lucide color verde brillante e disposte a rosetta.
  • Nephrolepis exaltata, con lunghe fronde ricurve di consistenza leggermente cartacea e con i margini seghettati.
  • Nephrolepis tesselata, con fronde di colore verde molto intenso e gambi sottili e nerastri.
  • Nephrolepis cordifolia con portamento eretto.
  • Platycerium alciforme o bifurcatum, chiamata anche corno d’alce, con foglie cuoiose e simili appunto, come forma, alle corna dell’alce.

Coltivazione

VasoPiena Terra

La felce si può coltivare sia in vaso sia in piena terra, ma la scelta del contenitore è consigliata perché più facile da gestire rispetto alle esigenze della pianta.

Collocazione

InternoEsterno

La felce è una pianta molto adattabile, che cresce bene, con il clima giusto, sia all’esterno che all’interno (è infatti consigliata per abbellire la stanza da bagno).

Concimazione

Per avere una felce sempre verde, folta e rigogliosa, è utile somministrare un fertilizzante specifico per piante verdi, solitamente in formato liquido, da diluire nell’annaffiatoio alle dosi indicate in etichetta. La concimazione si esegue generalmente da marzo fino all’autunno, una volta ogni 10-15 giorni circa. In questo periodo si possono interrompere le somministrazioni di concime fino alla successiva primavera. In alternativa al fertilizzante liquido, si può spargere sul terreno concime granulare a lento rilascio.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

Negli spazi interni la felce necessita di un’esposizione in mezz’ombra e ben si adatta anche a luoghi pienamente ombreggiati o scuri.
Non tollera minimamente gli ambienti troppo luminosi e facilmente subisce scottature per il contatto diretto con i raggi solari o con sorgenti luminose artificiali.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Le annaffiature della felce devono essere regolari o frequenti e più abbondanti durante i periodi caldi: il substrato deve sempre rimanere ben inumidito in superficie; la pianta tollera anche un moderato ristagno di acqua. Nebulizzare regolarmente e abbondantemente il fogliame, soprattutto durante il periodo di funzionamento dell’impianto di riscaldamento, quindi in presenza di aria secca, e in estate, specialmente se la pianta è costretta a rimanere in luoghi chiusi.

Potatura

La felce non ha bisogno di potatura: nel mese di marzo, le piante vanno ripulite dalle foglie secche o danneggiate per evitare che il marciume possa diventare veicolo di malattie fungine.

Trapianto

Si sconsiglia il trapianto della felce in piena terra poiché, avendo richieste ed esigenze particolari in fatto di temperature e umidità, è più facile la sua coltivazione in vaso. Il terriccio più indicato per la sua crescita è un normale substrato di tipo universale, preferibilmente fertile, misto con torba (un quarto) e sabbia (un quarto). Anche il substrato deve essere mantenuto costantemente umido, condizione che può essere ottenuta, oltre che con le giuste bagnature, anche con l’utilizzo di un sottovaso in cui tenere sempre un po’ d’acqua. Il terriccio migliore per il rinvaso (da effettuare una volta all’anno, o comunque quando le radici fuoriescono dai fori di scolo del contenitore, in marzo) deve essere in generale di buona qualità, non troppo leggero, organico, torboso, con una discreta presenza di foglie secche di bosco macinate o terra d’erica. Nell’effettuare il rinvaso, il colletto della pianta deve essere posizionato a livello del terriccio, non sopra, né sotto.

Ubicazione stagionale

La felce necessita di una temperatura costante medio-alta: durante l’autunno e l’inverno non deve mai scendere al di sotto dei 12-13°C, mentre in primavera-estate quella ideale si attesta attorno ai 20-22°C. Temperature più elevate sono ben sopportate solo se il tenore di umidità ambientale e nel terreno è costantemente alto.

La felce soffre molto gli sbalzi improvvisi di temperatura e le correnti d’aria fredda che possono entrare in appartamento durante i mesi autunnali e invernali. Durante il periodo estivo può temporaneamente essere collocata in giardino o terrazzo, sempre rigorosamente in mezz’ombra, ad esempio sotto arbusti che garantiscano riparo e giusta umidità. Non però sotto le conifere, perché l’eventuale resina, cadendo, rovinerebbe le foglie più giovani.

Malattia e cure

La felce è soggetta all’attacco di parassiti (cocciniglia a scudetto, afidi, tripidi) e malattie fungine.

Nel primo caso si può intervenire tempestivamente con insetticidi generici, o più specifici, alla prima comparsa degli attacchi; contro le cocciniglie impiegare oli minerali che ricoprono gli insetti e li soffocano. Nel caso di forte infestazione eliminare le porzioni più colpite. Gli attacchi sono generalmente più frequenti in piante indebolite (poco concimate, mantenute in vasi troppo piccoli).

Per quanto riguarda i funghi, i più pericolosi causano marciume del colletto e delle radici, spesso facilitati dall’eccesso di annaffiature specialmente nelle giovani piante. Intervenire tempestivamente alla prima comparsa dei sintomi con anticrittogamici a base di rame o più specifici, per piante d’appartamento.
A livello preventivo ricordarsi non eccedere mai troppo con le irrigazioni.

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