Fico

Ficus carica

Fico

  • Per le sue ampie dimensioni e la chioma espansa, il fico si coltiva in piena terra.
  • Il fico è una splendida pianta dal punto di vista estetico, perfetta per ombreggiare i giardini.
  • I frutti dell'albero di fico maturano all'apice dei rami.
  • I frutti del fico sono molto deperibili: una volta raccolti, vanno consumati nel giro di qualche giorno.
  • Il fico produce frutti, a seconda della varietà, da maggio a settembre.
  • L'albero di fico ama le esposizioni soleggiate, non teme la siccità né le alte temperature.
  • Per le sue ampie dimensioni e la chioma espansa, il fico si coltiva in piena terra.
  • Il fico è una splendida pianta dal punto di vista estetico, perfetta per ombreggiare i giardini.
  • I frutti dell’albero di fico maturano all’apice dei rami.
  • I frutti del fico sono molto deperibili: una volta raccolti, vanno consumati nel giro di qualche giorno.
  • Il fico produce frutti, a seconda della varietà, da maggio a settembre.
  • L’albero di fico ama le esposizioni soleggiate, non teme la siccità né le alte temperature.

Il fico domestico, ficus carica, è un albero molto longevo (diventa facilmente secolare) appartenente alla famiglia delle Moracee, dalla corteccia finemente rugosa e color grigio-cenere, alto fino a 10 metri, con una ramificazione estesa e contorta. È percorso all’interno dalla linfa, un lattice bianco irritante che fuoriesce non appena si spezza un rametto della pianta. Le foglie sono grandi, dotate di un lungo picciolo, divise in 3-5 lobi di forma ovale, con margine dentato e nervatura evidente. La pagina superiore è di colore verde scuro e liscia, mentre quella inferiore è più chiara e pubescente. I fiori del fico fioriscono all’interno del baccello, che poi matura nel celebre frutto e sono differenziati in maschili e femminili. Ciò che più contraddistingue la pianta di fico è ovviamente, proprio il frutto, o meglio, l’infruttescenza commestibile di medie dimensioni, carnosa e a forma di pera, ricca di zuccheri e di colore bluastro-violaceo quando ben matura, che tutti conosciamo. I veri frutti del fico hanno forma di acheni e sono quei piccoli “semini” che affondano nella polpa dolce del falso frutto.

Il fico è un albero da frutto rifiorente (fiorisce sia in primavera, sia in estate) tipicamente mediterraneo, dalle grandi capacità di adattamento, tanto da essere in grado di crescere allo stato spontaneo e senza nessuna cura nelle zone a clima caldo e secco (pur resistendo abbastanza bene al freddo, riporta danni se esposto per lungo tempo a temperature inferiori allo zero termico). La pianta si riproduce tramite talea o polloni e ama le esposizioni ben soleggiate; resistente alla siccità e alle alte temperature, richiede annaffiature sporadiche poiché si accontenta delle precipitazioni stagionali (solo le giovani piantine vanno irrigate in caso di mancanza di piogge prolungata) e si concima con un fertilizzante specifico per alberi da frutto in primavera, e poi a giugno-luglio. Il trapianto è operazione piuttosto semplice, dal momento che il fico non ha grandi pretese in fatto di terreno: se possibile, meglio comunque optare per suoli ben drenati e permeabili, sciolti, anche sabbiosi o pietrosi e calcarei, e senza ristagni. La potatura della pianta ha lo scopo di eliminare i rami danneggiati o malati, ridurre la densità della chioma e favorire la circolazione dell’aria e della luce solare tra i rami; fondamentale, a tal proposito, è la lunghezza del taglio: dal momento che il fico produce i frutti all’apice dei rami, questi andranno tagliati per intero e non solamente accorciati. La raccolta dei fichi avviene generalmente tra agosto e settembre, quando i frutti sono ben maturi, e va effettuata con molta delicatezza perché questi mal sopportano l’eccessiva manipolazione

Il fico è una pianta vulnerabile sia a malattie fungine (ruggine e botrite) che a infestazioni parassitarie (cocciniglia del fico, punteruolo nero, mosca della frutta, larve di lepidotteri): nella coltivazione biologica, poiché i frutti verranno destinati al consumo umano, non si può intervenire con prodotti chimici, ma è consigliabile invece agire in via preventiva, eseguendo, ad esempio, una corretta concimazione e una pacciamatura abbondante per proteggere il terreno quando i frutti marci cadono a terra, oppure irrorando i rami malati con macerati e olii naturali.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

Il fico è una pianta rifiorente che può avere due fioriture, primaverile e autunnale.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La riproduzione della pianta di fico può avvenire tramite talea o polloni. Nel primo caso, a marzo si ricava dalla pianta madre un rametto di 2-3 anni di età con almeno 1 gemma, lungo circa 20/25 cm, e lo si pone a radicare, dopo averlo ripulito delle foglie nella metà inferiore, in un vasetto con all’interno un mix di terriccio e torba, interrato di almeno 10 cm. Dato che il radicamento avviene più efficacemente con temperature costanti e umidità, occorre coprire il vasetto con un telo di plastica avendo cura di bagnare con regolarità a far arieggiare ogni tanto la piantina. I tempi di radicazione sono di circa 3 settimane: a quel punto si può effettuare il trapianto definitivo.
La moltiplicazione tramite i polloni si fa a inizio estate, legando ben stretto il pollone appena sopra il livello del terreno con un filo di ferro. Bisogna poi rincalzare con 20 cm di terra e tenere questa montagnetta di terra ai piedi del pollone bagnata durante tutto il periodo estivo: a novembre il pollone dovrebbe aver radicato e potrà essere prelevato, ottenendo il nuovo albero di fico.

Semi

I semini, o meglio, i veri frutti del fico sono botanicamente acheni: si tratta di quei piccoli granellini di colore chiaro che si trovano all’interno del falso frutto che tutti conosciamo.

Informazioni e curiosità

Difficile riuscire a contare le varietà di fico disponibili sul mercato, si parla di almeno 700. I più comuni sono: quelli verdi con i frutti più grandi e dolci, la buccia lucida con polpa bianco-rosa e granulosa e quelli neri, con la buccia violacea, la cui polpa è più soffice, color rosso-bruno e ancora più dolce. Tra i nomi più noti: il Verdello, il Genovese, il Bigiorro e il San Pietro, prodotti in tutta Italia.
Inoltre esistono fichi selvatici che non producono frutti commestibili.
Si distinguono poi a seconda del periodo di maturazione:

  • i fioroni, più grossi e meno dolci, che maturano a maggio;
  • i forniti, in luglio e agosto;
  • i tardivi, in settembre.

Coltivazione

VasoPiena Terra

Il fico viene notoriamente coltivato in piena terra, ma la varietà nana ficus carica Little Miss Figgy può anche trovare posto sui balconi, in vaso (di almeno 50-60 cm di diametro e piuttosto profondo).

Collocazione

InternoEsterno

Il fico è una pianta da esterno.

Concimazione

La concimazione del fico si può effettuare somministrando alla pianta un fertilizzante specifico per alberi da frutto in primavera, e poi a giugno-luglio.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

Il fico ama le esposizioni ben soleggiate, anche al Sud.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Il fico è una pianta che resiste piuttosto bene alla siccità, quindi non ha bisogno di annaffiature frequenti e in genere si accontenta dell’acqua piovana; solo le piantine giovani vanno soccorse con regolari annaffiature durante l’estate e in caso di prolungata mancanza di pioggia.

Potatura

Il fico è un albero che non richiede grandi potature: queste possono limitarsi, alcuni anni, anche solo all’eliminazione dei rami secchi e danneggiati, oltre che allo sfoltimento della chioma in caso diventi troppo fitta o assuma una forma eccessivamente disordinata. L’unica accortezza fondamentale riguarda la lunghezza del taglio: poiché il fico produce i frutti all’apice dei rami, questi andranno tagliati per intero e non solamente accorciati. I rami accorciati non sono, infatti, più fruttiferi.

Trapianto

Il fico non ha particolari esigenze per quanto riguarda il terreno per il trapianto, poiché accetta una gamma di substrati di diversa natura e pretende solo che siano permeabili e ben drenati. In linea di massima, preferisce comunque i suoli sciolti, anche sabbiosi o pietrosi e calcarei, non tollera eccessi di argilla e i terreni freddi e pesanti, con ristagni idrici, capaci di determinare sofferenze vegetative e riduzioni della produzione.

Ubicazione stagionale

Pianta tipicamente mediterranea, il fico è adatto ad essere coltivato in zone a clima caldo, soleggiato, anche in parte ventoso e siccitoso come le aree costiere della nostra penisola (meno nell’entroterra). Nonostante ciò, riesce a sopportare abbastanza bene il freddo, anche se non tollera le gelate e temperature al di sotto dei -4°C che perdurino troppo a lungo. Per questo si consiglia la coltivazione in vaso nelle regioni caratterizzate da inverni freddi e particolarmente rigidi, così che la pianta possa essere ricoverata all’interno. Non teme invece le alte temperature.

Bonsai

Il fico bonsai è uno splendido alberello dal tronco vigoroso e l’aspetto imponente, capace di produrre i deliziosi frutti della pianta madre. Il suo prezzo d’acquisto è però piuttosto elevato.

Raccolta

La raccolta dei frutti del fico si effettua nel primo mattino, lasciando attaccando il peduncolo, e utilizzando delle forbici da giardinaggio o un coltellino per facilitare l’operazione. I fichi sono frutti molto deperibili, che non vanno assolutamente sovrapposti, perché non resistono agli schiacciamenti. Il periodo di raccolta varia a seconda della specie: i fioroni maturano a inizio estate, mentre i fichi forniti a fine estate.
Il metodo migliore per conservare a lungo questi frutti è l’essiccamento o la trasformazione in confetture.

Malattia e cure

Il fico è una pianta soggetta sia a malattie fungine sia ad attacchi parassitari.
Le principali patologie provocate dai funghi sono la ruggine (causa l’ingiallimento e la caduta delle foglie, oltre che un ritardo nella maturazione dei frutti) e la botrite (provoca l’accartocciamento delle foglie e i frutti si ricoprono di una patina grigiastra simile a muffa). Nel primo caso occorrerà intervenire con prodotti antifungini adatti; nel secondo si dovrà eseguire un trattamento chimico apposito, con prodotti ad azione antibotritica acquistabili in tutti i negozi di articoli da giardinaggio. Nel caso di coltivazioni biologiche si può agire in via preventiva per scongiurare eventuali problemi del fico senza ricorrere all’uso di sostanze chimiche: ad esempio concimando adeguatamente o predisponendo una ricca pacciamatura come protezione del terreno, nel caso in cui i frutti marci cadano a terra, andando a intaccare il terreno stesso.

I parassiti più comuni che possono attaccare il fico sono: la cocciniglia del fico (si ciba della linfa della pianta), il punteruolo nero (attacca il fusto della pianta penetrando il legno al colletto e depositandovi le uova), la mosca della frutta (si insedia direttamente nel frutto depositandovi le larve) e le larve di lepidotteri (come la tignola e l’efestia). Oltre ai trattamenti antiparassitari in caso di infestazione avvenuta, si può agire in via preventiva: la cocciniglia solitamente appare a maggio e si può sconfiggere irrorando i rami con macerati di felce o con olii minerali ammessi in agricoltura biologica, oppure pulendo i rametti con cotone imbevuto di alcool.
Con la nebulizzazione ogni 15-20 giorni di zeolite mescolata ad acqua e silicato di sodio o potassio, si crea una patina protettiva sulla chioma dell’albero che impedisce alla mosca di attecchire.
Il punteruolo nero è un nemico piuttosto resistente: alla comparsa dei primi fori alla base della pianta, si può agire disinfettando il fico con la poltiglia bordolese, a base di rame e calce. In alternativa, si può sfruttare il fungo entomopatogeno Beauveria bassiana, un antagonista naturale di questo insetto in grado di difendere il fico in maniera completamente ecologica.

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