- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure
- Il fiordaliso è pianta spontanea tipica dei climi temperati.
- Il fiordaliso ha proprietà officinali, oltre che ornamentali.
- Il fiordaliso produce infiorescenze a capolino, molto spesso sui toni dell’azzurro ma non solo.
- Il fiordaliso è pianta dal portamento elegante e fusto eretto.
- Il fiordaliso va coltivato in aiuole soleggiate e climi miti.
- Le infiorescenze di fiordaliso possono presentarsi anche di colore diverso dal blu-violetto, ad esempio bianche.
- Centaurea montana Amethyst Dream, fiordaliso color viola chiaro e ametista.
- Centaurea hypoleuca “John Coutts”, fiordaliso dalle infiorescenze viola intenso.
Il fiordaliso, o, nella varietà più diffusa, Centaurea cyanus, è originario dell’areale europeo sudorientale ed è una pianta di consistenza erbacea, a ciclo annuale o biennale, che raggiunge un’altezza media di 60 cm (da un minimo di 30 a un massimo di 90 cm).
Il fiordaliso si riproduce per seme e si può coltivare tanto in vaso, quanto in piena terra. Sebbene si tratti di una pianta da esterno, predilige i climi miti e temperati e quindi, nelle regioni dagli inverni freddi, il fiordaliso va opportunamente trasferito in un luogo protetto per evitare che riporti danni da gelo spesso fatali. La fertilizzazione prevede sia una concimazione di fondo, sia interventi settimanali più mirati, differenziati tra la prima fase di sviluppo e il periodo di fioritura; le bagnature devono essere frequenti ma non troppo abbondanti, in modo che il terreno si mantenga fresco ma senza ristagni, sempre pericolosi. Il trapianto si può effettuare in qualsiasi tipo di terreno, anche se il substrato ideale dovrebbe presentarsi sciolto, di buona fertilità e ben drenato, mentre la potatura si limita alla sola rimozione dei capolini sfioriti; infine, l’esposizione deve essere soleggiata ma riparata dal vento. Una volta rispettate queste poche indicazioni, soprattutto relative a concimazione e annaffiature, il fiordaliso difficilmente contrarrà malattie.
A portamento eretto, il fiordaliso presenta un fusto ramificato che forma un piccolo cespuglio compatto. Le foglie, di colore verde con riflessi grigio-argentei, sono piccole, strette, leggermente dentellate, appuntite nella parte terminale. In alcuni casi assumono forma lobata. I fiori, infiorescenze solitarie, compaiono a partire dalla fine del mese di maggio, ma è in giugno e luglio che si ha la massima fioritura. Hanno corolle di diametro compreso fra i 3 e i 4 cm, caratterizzate dalla particolare forma dei petali. Si tratta di fiori tubulosi che terminano in una fauce campanulata a cinque lobi, che ricorda la forma di una stella.
Benché esistano fiordalisi bianchi e rosati (come centaurea montana Amethyst Dream o centaurea hypoleuca “John Coutts”), il fiordaliso è per eccellenza azzurro-indaco, tanto da diventare spesso sinonimo di una tonalità luminosa di questo colore. Come fiore reciso entra nella composizione di mazzi, ma per lo stelo sottile non si presta alla preparazione di composizioni e addobbi. Accanto alla forma spontanea, esistono anche ibridi coltivati selezionati sia per il giardino sia per la produzione di fiori recisi. Per i giardini, dove la taglia elevata può rappresentare un limite per l’utilizzo del fiordaliso, si segnalano i fiordalisi miniaturizzati, di soli 15 cm d’altezza, disponibili in un’ampia gamma di colori (bianco, rosso, rosa, azzurro, lavanda) conosciuti come fiordalisi “polka” dal nome della più apprezzata varietà. Esistono anche ibridi di dimensioni intermedie, circa 35 cm, conosciuti come fiordalisi da vaso perché ben si prestano a questo tipo di coltivazione.
Fioritura
Il periodo di fioritura del fiordaliso va dalla tarda primavera alla fine dell’estate (indicativamente da maggio ad agosto).
Commestibilità
Riproduzione
Il fiordaliso si riproduce per seme. Una migliore fioritura si ottiene seminando i fiordalisi a fine estate o in autunno, in un semenzaio che va tenuto protetto per tutto l’inverno; le piantine ottenute potranno essere poste a dimora in primavera, quando il rischio di gelate è ormai passato.
I semi si possono acquistare, oppure raccogliere dagli ultimi capolini lasciati sulle piante. Questi semi vanno fatti asciugare all’ombra e conservati in un sacchetto di carta da pane, o in un vaso forato.
Informazioni e curiosità
Il fiordaliso possiede innumerevoli proprietà benefiche e viene per questo utilizzato nella produzione di infusi (con effetto diuretico) e di colliri o gocce oculari (per sfiammare gli occhi irritati). I fiori, edibili, per il bellissimo colore indaco-azzurro intenso vengono utilizzati spesso per decorare i piatti.
Coltivazione
Il fiordaliso si può coltivare facilmente sia in vaso sia in piena terra.
Collocazione
Il fiordaliso è una pianta che cresce spontaneamente nei campi e può essere coltivato in giardino. Questo la rande una pianta da esterno, che però cresce bene in territori dal clima mite poiché tollera poco il freddo. Se coltivata in vaso, in inverno va riparata spostandola all’interno.
Concimazione
Il fiordaliso necessita di una concimazione di fondo, da effettuare con un prodotto completo a lenta cessione, e di interventi settimanali a base di concime liquido per piante verdi, nella prima fase di sviluppo, e per piante da fiore a partire dall’inizio della fioritura. In terreni poveri e non concimati la fioritura è stentata. La concimazione va replicata ogni anno e se si ripete la coltivazione sulla stessa porzione di terreno, la concimazione di fondo deve essere arricchita aggiungendo sabbia e torba, se il terreno è pesante, argilloso, scarsamente drenato, o solo compost se è povero di sostanza organica.
Esposizione
Le piante di fiordaliso devono essere seminate e coltivate in un’aiuola ben soleggiata ma riparata dal vento, perché gli esemplari di taglia elevata possono venirne danneggiati: per questo è necessario dotarli di sostegni. I tutori consigliati sono le frasche che s’impiegano anche per i piselli: ben ramificate così che tutta la pianta possa trovare supporto.
Annaffiatura
Il fiordaliso va bagnato poco e spesso per mantenere il terreno fresco, ma senza mai creare ristagni.
Potatura
Il fiordaliso non necessita di potatura. Per prolungare il periodo di fioritura è consigliabile comunque asportare i capolini sfioriti.
Trapianto
Il trapianto del fiordaliso è operazione piuttosto semplice perché la pianta si adatta a quasi tutti i tipi di terreno. Preferisce comunque i substrati sciolti, di buona fertilità e ben drenati. È pianta indicata anche per i terreni alcalini, mentre è meglio evitare i terreni freddi, pesanti e argillosi.
Ubicazione stagionale
Il fiordaliso seminato in autunno nelle regioni a clima mite non deve essere protetto dal freddo eccessivo, mentre nelle altre condizioni climatiche il rischio che muoia per il gelo non è da escludersi. Per questo, durante il periodo invernale (o comunque quando la temperatura scende sotto i 5°C) è opportuno che venga ricoverato in luoghi protetti. Tollera invece bene il caldo intenso.
Raccolta
I fiori di fiordaliso, ampiamente utilizzati in erboristeria oltre che commestibili, si raccolgono durante il periodo di fioritura, recidendo i capolini appena sotto l’involucro fiorale.
Malattia e cure
Il fiordaliso è pianta rustica resistente alla maggior parte delle problematiche sanitarie. Le ragioni principali di un esito insoddisfacente nella coltivazione del fiordaliso sono due: ristagno idrico e mancanza di nutrienti.