Fragola

Fragaria

Fragola

  • La fragola si può coltivare facilmente anche in vasi e cassette, purché dotati di fori di drenaggio sul fondo.
  • La fragola si raccoglie quando è matura, ossia colorata uniformemente, piena e soda al tatto.
  • La pianta di fragola produce piccoli fiorellini bianchi, raccolti in racemi.
  • La fragola ha bisogno di sole, calore e bagnature frequenti per poter fruttificare.
  • La fragola presenta esigenze climatiche diverse a seconda della varietà: prima di seminarla nell'orto occorre informarsi sulla specie prescelta.
  • Le foglie di fragola sono oblunghe e seghettate, leggermente pelose e morbide al tatto.
  • La fragola si può coltivare facilmente anche in vasi e cassette, purché dotati di fori di drenaggio sul fondo.
  • La fragola si raccoglie quando è matura, ossia colorata uniformemente, piena e soda al tatto.
  • La pianta di fragola produce piccoli fiorellini bianchi, raccolti in racemi.
  • La fragola ha bisogno di sole, calore e bagnature frequenti per poter fruttificare.
  • La fragola presenta esigenze climatiche diverse a seconda della varietà: prima di seminarla nell’orto occorre informarsi sulla specie prescelta.
  • Le foglie di fragola sono oblunghe e seghettate, leggermente pelose e morbide al tatto.

I suoi succosi frutti rossi sono noti a tutti e da molti amati per il sapore dolce e il caratteristico profumo: proprio loro permettono l’immediato riconoscimento della pianta di fragola

La coltivazione delle fragole richiede un terreno ben drenato e ricco di sostanza organica, con un pH ideale tra 5.5 e 6.5. Le piante di fragola preferiscono, inoltre, una posizione soleggiata e protetta dal vento. È essenziale preparare il terreno in anticipo, lavorandolo a fondo per rimuovere eventuali detriti, e arricchirlo con compost o letame ben maturo. A proposito di concimazione, è importante fornire alle fragole un apporto equilibrato di nutrienti: durante la preparazione del terreno, si può incorporare un fertilizzante ricco di fosforo e potassio, elementi essenziali per la formazione dei fiori e dei frutti; durante la crescita, è consigliabile usare un concime bilanciato, evitando un eccesso di azoto che potrebbe favorire la crescita delle foglie a scapito dei frutti. La potatura delle piante di fragola è un’operazione delicata ma necessaria per mantenerle sane e produttive: alla fine dell’inverno, si possono rimuovere le foglie secche e danneggiate, mentre a seguito della raccolta dei frutti, è utile eliminare gli stoloni, ossia i germogli laterali che la pianta produce per propagarsi (a meno che, ovviamente, non si desideri ottenere nuove piantine). L’annaffiatura delle fragole deve essere regolare, ma non eccessiva, per non determinare l’insorgenza di marciumi radicali; è preferibile annaffiare al mattino presto o alla sera, evitando di bagnare le foglie per ridurre il rischio di malattie fungine. Durante i periodi di siccità durante la fioritura e la fruttificazione, la fragola richiede una maggiore quantità d’acqua, con una cadenza giornaliera.

Il trapianto delle fragole si effettua solitamente in autunno o in primavera: le piantine devono essere messe a dimora in modo che la corona, ossia il punto di congiunzione tra le radici e le foglie, sia a livello del suolo. Dopo il trapianto, è fondamentale mantenere il terreno umido per favorire l’attecchimento delle radici. Il periodo di raccolta delle fragole varia in base alla latitudine e alla varietà coltivata: in genere si raccoglie dalla primavera all’autunno inoltrato per le fragole rifiorenti, dalla tarda primavera all’inizio estate per le varietà unifere. La fragola è suscettibile soprattutto alle malattie fungine (muffa grigiamarciume del colletto, mal bianco e oidio). Per prevenire questi problemi, è importante adottare pratiche colturali corrette, come la rotazione delle colture, l’acquisto di piantine sane e l’eliminazione delle parti infette della pianta. 

La fragola è una pianta perenne a struttura erbacea e a portamento strisciante, dotata di moltissimi pregi (facilità di coltivazione, rusticità, abbondante produzione di frutti, facilità di moltiplicazione tramite semi o stoloni). Le foglie sono ternate, ovato-oblunghe, dentato-seghettate, lungamente picciolate. I fiori, bianchi ed ermafroditi, sono riuniti in gruppi di 3-8 a costituire dei racemi e hanno lunghi piccioli. Il cosiddetto “frutto” della fragola è in realtà un falso frutto derivato dall’accrescimento notevole del ricettacolo fiorale e dai pistilli in esso inseriti. Il vero frutto della fragola è l’achenio (i puntini gialli sulla superficie) che impropriamente viene chiamato “seme”. Nella flora spontanea della nostra penisola la specie selvatica più diffusa è la Fragaria vesca, dotata di fiori bianchi e frutti di piccola-media dimensione di colore rosso intenso.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

Le forme orticole di fragola coltivate per la produzione dei frutti si distinguono in 3 gruppi in base alla capacità di fiorire:

  • Varietà rifiorenti (dette anche “quattro stagioni”): fioriscono più volte nel corso dell’anno continuando a produrre fiori e frutti fino ad autunno inoltrato, ma non possono essere coltivate nei luoghi con clima estivo molto caldo. Un esempio è l’ibrido Fragaria x ananassa ‘Lipstick’.
  • Varietà unifere: presentano un’unica fioritura a primavera, con maturazione compresa tra maggio e luglio, a seconda delle varietà e delle zone climatiche.
  • Varietà bifere: producono una seconda fioritura a circa trenta giorni di distanza dalla prima.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La riproduzione della fragola si esegue tramite i fusti striscianti, chiamati stoloni, che, in corrispondenza dei nodi, emettono alcune foglie nella parte superiore e radichette in quella inferiore a contatto con il terreno.
Porzioni di tali fusti vengono staccati dalle piante madri dopo il periodo della raccolta e posti a radicare in piccoli vasetti di plastica.

Semi

La fragola è un “falso frutto”: la polpa rossa succosa e profumata è il ricettacolo, dove sono collocati i veri frutti, detti acheni, piccoli e numerosi, ognuno dei quali contiene un minuscolo seme.

Informazioni e curiosità

Per ottenere i migliori risultati coltivando le fragole, è bene scegliere le varietà più adatte alla zona climatica in cui ci si trova: fondamentale è quindi informarsi presso un vivaista locale e farsi aiutare e consigliare nella scelta.
Al momento dell’acquisto è inoltre necessario considerare se la varietà scelta è unifera, bifera o rifiorente.

Fra le varietà più apprezzate e produttive si segnalano:

  • Marmolada: varietà tipica per il Centro-Nord, è resistente a freddo, oidio e clorosi, ma è sensibile alla botrite; presenta una fioritura unica ma abbondante e prolungata. Di vigoria media, la fragola Marmolada ha foglie verde scuro e frutti di media pezzatura di coloro rosso omogeneo sia fuori sia dentro. La polpa è dolce, resistente alle manipolazioni e consistente.
  • Elsanta: più sensibile al freddo e indicata solo per terreni leggeri, produce frutti di grandi dimensioni color rosso brillante, molto apprezzati per il sapore ottimo e la forte nota aromatica. La polpa è soda e succosa.
  • Per la coltivazione in vaso, l’ideale sono le fragoline di bosco (Fragaria vesca, varietà ‘Semperflorens’, famiglia delle Rosaceae): di piccola pezzatura e forma allungata, ma di sapore molto gradevole, le fragoline di bosco sono dolci e profumate, caratterizzate da una produzione abbondante e continua; maturano da inizio estate fino all’autunno. Fragaria vesca è la specie di fragola più vigorosa e resistente anche alle basse temperature, tollerando valori ben al di sotto dello zero termico.

Coltivazione

VasoPiena Terra

La fragola si coltiva prevalentemente in orto, ma certe varietà possono essere impiegate senza problemi anche per la coltivazione in contenitore (vaso singolo come l’orcio, cassetta).
Le regole per un buon successo nel secondo caso sono:

  • usare contenitori ben proporzionati allo sviluppo della pianta, evitando quelli troppo piccoli o poco profondi;
  • non associare altre piante, anche se il contenitore è grande: è meglio riempirlo tutto con fragole;
  • collocare i contenitori in posizione soleggiata e poco ventosa;
  • non trascurare le concimazioni liquide e le irrigazioni;
  • eliminare velocemente le foglie secche e accorciare gli stoloni senza frutti;
  • terminato il periodo della raccolta, spostare le piante in luogo più ombroso e fresco;
  • in autunno trapiantare in contenitore più grande, se la pianta ha avuto notevole sviluppo.

Collocazione

InternoEsterno

La fragola è una pianta da esterno, adatta per l’orto o il terrazzo.

Concimazione

Le piante di fragola sono molto voraci in fatto di nutrienti e impoveriscono il terreno nel quale vengono coltivate. Senza una buona concimazione il raccolto sarà di ridotta entità e scarsa qualità (frutti piccoli, poco succosi e poco saporiti).
Di fondamentale importanza risulta la concimazione organica: letame ben maturo, stallatico o terriccio torboso, vanno distribuiti esclusivamente durante le lavorazioni di preparazione del terreno, in dosi di circa 3-5 chilogrammi per mq.
Contemporaneamente si distribuiscono anche i fertilizzanti chimici in granuli ricchi di azoto e fosforo.
Durante la fase di fioritura e di iniziale formazione del frutto, è consigliabile distribuire sul terreno concimi chimici liquidi ricchi in fosforo e potassio.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

La pianta di fragola predilige posizioni soleggiate, ma ben si adatta anche a quelle semi-ombreggiate.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Le annaffiature delle piante di fragola devono essere regolari e comunque più frequenti durante il periodo della formazione dei fiori e dei frutti. Le fragole non tollerano né l’aridità, che causa appassimenti rapidi, né gli eccessi idrici, che determinano lo sviluppo di marciumi radicali: in estate, o comunque in caso di temperature elevate, si renderà necessario bagnare le fragole quotidianamente, sempre al piede.

Potatura

Regolarmente bisogna effettuare interventi di pulizia e rimonda delle piantine di fragola: togliere le foglie ingiallite o secche e quelle verdi e sane che però coprono i frutti in maturazione.

Trapianto

L’epoca migliore per mettere a dimora le giovani piante di fragola è l’autunno. In alternativa piantumare il nuovo fragoleto agli inizi della primavera; le distanze sono: 25-30 cm tra pianta e pianta sulla fila; 30-40 cm tra le fila.

Per effettuare il trapianto, scavare buchette che possano accogliere per intero il pane di terra, lasciando che il colletto delle piantine sia appena sopra il livello del suolo; ammucchiare un po’ di terriccio torboso attorno alla rosetta di foglie e comprimere leggermente; annaffiare abbondantemente.
Per anticipare la maturazione e ridurre ulteriormente i rischi derivanti da ristagni superficiali, è consigliabile coltivare le fragole in aiuole rialzate di 15-20 cm rispetto al livello naturale del terreno.
L’utilizzo del film plastico steso sul terreno (pacciamatura) prima della messa a dimora delle piantine consente indiscutibili vantaggi:

  • impedisce lo sviluppo delle infestanti;
  • limita l’evaporazione dell’acqua, riducendo la necessità di irrigazioni, specialmente in estate;
  • il colore nero del telo permette un assorbimento maggiore dei raggi solari e il conseguente riscaldamento determina una crescita più rapida delle piante e un anticipo di fioritura e fruttificazione;
  • facilita la raccolta e rende il frutto di maggior pregio, perché non si sporca di terra o fango.

Ubicazione stagionale

Le piante di fragola crescono bene alle medie temperature, ossia con 18-22°C di giorno e 10-13°C di notte. In inverno la pianta entra in dormienza resistendo bene alle basse temperature, ma non tollera le gelate. In estate teme il sole forte che può bruciare le piantine: per questo motivo meglio mettere le fragole in zone di mezz’ombra oppure ombreggiare con teli.

Raccolta

Il periodo di raccolta delle fragole varia in base alla latitudine e alla varietà coltivata. In genere si raccoglie dalla primavera all’autunno inoltrato per le fragole rifiorenti, dalla tarda primavera all’inizio estate per le varietà unifere.
Le fragole devono essere mature ma dure al tatto e occorre tenere conto che le dimensioni e il peso dipendono dalle varietà e dal clima. Bisogna raccogliere le fragole la mattina presto, quando il frutto è più sodo, afferrando lo stelo, fra indice e polline, a circa 1,5 cm. Staccare il frutto dal peduncolo con una leggera torsione e adagiare le fragole in vaschette profonde al massimo 15 cm, perché, se ammassate, tendono ad ammaccarsi.

Malattia e cure

Le avversità più gravi per la fragola sono rappresentate dalle malattie fungine.
Le più frequenti sono:

  • Marciume del colletto: si ha il rammollimento dei tessuti e il disfacimento del colletto, a volte anche delle radici; la pianta successivamente si adagia al terreno; il fungo si diffonde rapidamente in terreni che drenano con difficoltà.
  • Muffa grigia: si manifesta in piante poste in terreni molto argillosi e nei luoghi troppo ombreggiati. Si ha la formazione di un feltro bianco-grigiastro sui frutti, generalmente in fase di maturazione, che rapidamente marciscono.
  • Oidio: le foglie vengono coperte da una lanugine biancastra, che attacca anche i frutti, i quali marciscono.

In tutti questi casi, distribuire prodotti a base di rame al primo apparire dei sintomi ed eliminare le piante gravemente colpite.

Meno temibili sono i parassiti animali, anche perché più facilmente controllabili:

  • Afidi: causano arrotolamento dei margini fogliari, ingiallimento dei fusti, decolorazioni delle foglie. Usare insetticidi, ma solo in presenza di attacco grave.
  • Ragnetto rosso: si sviluppa in condizioni di clima secco e caldo; punge le foglie, che rapidamente assumono colorazione grigio lucente; la crescita rallenta e si riduce la formazione dei fiori. Per la lotta, sfoltire la vegetazione in eccesso, non trascurare le irrigazioni e utilizzare acaricidi specifici.
  • Limacce: numerose quando le primavere sono piovose e umide, attaccano voracemente i frutti, che distruggono in breve tempo. Per combatterle si possono usare esche avvelenate; un’ottima prevenzione è rappresentata dalla coltivazione in aiuole rialzate.
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