- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure
- Come si vede in foto, il giacinto produce fiorellini molto profumati, fitti e di forma campanulata.
- Piantati in gruppo, i giacinti creano bellissime aiuole e cassette fiorite durante la primavera, per poi entrare in riposo vegetativo.
- Durante la primavera, il giacinto sboccia dando vita a dense pannocchie di fiori variopinti.
- Il giacinto è una bulbosa perenne che ben si presta alla coltivazione in vaso.
- Il giacinto è il fiore giusto per portare allegria in ogni ambiente, in giardino o dentro casa.
- Terreno ben drenato ed esposizione luminosa sono due condizioni imprescindibili per far crescere bene e rifiorire la pianta di giacinto.
- Il giacinto presenta foglie spesse di consistenza carnosa e di colore verde brillante.
- Il giacinto si presta anche alla creazione di vasi decorativi, in qualità di fiore reciso.
Il giacinto, originario del bacino del Mediterraneo e Asia Minore, è una pianta perenne da bulbo che raggiunge i 30 cm d’altezza, appartenente alla famiglia delle Liliaceae. Le foglie sono strette, lineari, di consistenza carnosa e di colore verde brillante. Ogni infiorescenza a pannocchia (alta 10-15 cm) è composta da una quindicina di fiori profumatissimi, campanulati, di vari colori (bianco, giallo, azzurro, blu, viola, rosa come nella varietà hyacintus orientalis Jan Bos, albicocca, rosso o porpora), portati da un lungo fusto fiorifero cavo.
Il più famoso tra i giacinti è, senza dubbio, il giacinto orientale.
Riproducibile tramite divisione dei bulbilli, il giacinto si può coltivare sia in vaso sia in piena terra, all’aperto, in posizione luminosa (pieno sole oppure ombra leggera). In giardino, la pianta va concimata utilizzando un fertilizzante per piante fiorite dopo aver reciso lo scapo fiorifero, e si annaffia sempre con moderazione, senza mai infradiciare il terriccio, per evitare l’insorgere di ristagni d’acqua sempre molto deleteri per le bulbose. Il giacinto non va potato (basta eliminare le infiorescenze appassite e le foglie secche) e si può trapiantare in primavera prediligendo un terreno fertile e non compatto. Non teme particolarmente il freddo, se viene adeguatamente protetto con una pacciamatura, ma è attorno ai 18°C che la pianta cresce con il massimo rigoglio. Le malattie più frequenti sono la muffa grigia e la presenza di chiocciole: le limacce si rimuovono facilmente a mano, mentre la muffa si dimostra piuttosto insidiosa (si può provare a salvare il giacinto infetto estraendo dal terreno la pianta, eliminando le parti compromesse ed effettuando lavaggi e irrigazioni con prodotti specifici).
Fioritura
I fiori di giacinto cominciano a sbocciare a fine inverno, in genere a partire dal mese di marzo.
Commestibilità
Riproduzione
La riproduzione del giacinto avviene tramite la separazione dei bulbilli dal bulbo centrale che li ha originati durante il periodo di quiescenza estiva; questi ultimi andranno ripiantati subito dopo e fioriranno dopo qualche anno.
Semi
I semi di giacinto, piccoli e neri, si formano all’interno dei baccelli della pianta.
Informazioni e curiosità
Chi volesse acquistare una piantina di giacinto già formata, si assicuri che sia a inizio fioritura in modo che duri più a lungo; chi invece preferisce comprare i bulbi, controlli che questi siano integri, elastici e sodi, con l’apice vegetativo turgido, fresco e verde, ma appena abbozzato e non già in fase di sviluppo.
Coltivazione
La coltivazione del giacinto avviene sia in vaso, sia in piena terra.
Collocazione
Il giacinto può crescere all’aperto, in piena terra o in vaso, così come indoor per creare bellissime composizioni floreali e centrotavola.
Concimazione
Il ciclo di vita in vaso dei fiori di giacinto è così breve che le piante non necessitano di fertilizzanti; se collocati in piena terra, invece, occorre utilizzare un fertilizzante per piante fiorite, dopo aver reciso lo scapo fiorifero per favorire l’accumulo di sostanze di riserva nel bulbo.
Esposizione
Il giacinto, come tutti i bulbi, predilige un’esposizione luminosa, quindi va posto in pieno sole o, al massimo, ombra leggera. In ombra totale le piante sviluppano infiorescenze rade.
Annaffiatura
Il giacinto va annaffiato regolarmente ma sempre con moderazione, senza inzuppare il terreno. Come tutte le bulbose, infatti, è molto sensibile ai ristagni d’acqua e, per evitare che questi si formino nei sottovasi, si può stendere strato di 5 cm di biglie di argilla espansa sul fondo del contenitore e coprire con un terriccio specifico per piante da fiore.
Potatura
La potatura non è necessaria. Basta solo eliminare le eventuali foglie ingiallite e i fiori di giacinto appassiti.
Trapianto
A fine fioritura bisogna recidere lo scapo fiorifero e trapiantare il bulbo, senza rovinare le foglie, in un contenitore più grande, infine spostare la pianta in un luogo fresco e luminoso. A primavera il giacinto si può trapiantare in giardino, cercando di mantenere vive le foglie il più a lungo possibile e lavorando il terreno in questo modo: a tre parti di terriccio da fiori unire una parte di sabbia per favorire lo sgrondo dell’acqua e prevenire i marciumi. In generale, il giacinto predilige terreni fertili e non compatti.
Ubicazione stagionale
Autunno/inverno: il giacinto resiste all’esterno alle basse temperature dei mesi più freddi purché protetto da pacciamatura. A 10°C comincia a sviluppare le gemme.
Primavera: a partire dai 18°C, la pianta cresce con il massimo vigore.
Estate: non occorre nessuna precauzione perché durante i mesi caldi (a partire da maggio) il giacinto entra in fase di riposo vegetativo.
Raccolta
Al termine del ciclo vitale, attorno a maggio-giugno, dopo che le foglie si sono seccate, i bulbi di giacinto si possono estrarre dal terreno: per conservarli al meglio prima della nuova messa a dimora, farli asciugare al sole, quindi riporli in un sacco di iuta, o in una cassetta di legno, coperti di segatura, che assorbirà eventuale umidità. Infine, trasferirli in un luogo fresco, asciutto e buio.
Malattia e cure
L’avversità più frequente che deve affrontare il giacinto è rappresentata dalle limacce e dalle chiocciole che si cibano delle foglie più tenere, compromettendo la spettacolarità della pianta. Queste vanno rimosse manualmente oppure predisponendo apposite trappole di birra. Altro problema piuttosto comune è la muffa grigia, botrytis hyacinthi, che si sviluppa a seguito di ristagno idrico e provoca la comparsa di macchie grigie sulle foglie e sul bulbo. Eliminarla è complicato, ma si può provare estraendo dal terreno la pianta, eliminare le parti compromesse ed effettuare lavaggi e irrigazioni con prodotti specifici.