- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Malattia e cure
- La ginestra è un arbusto resistente che richiede pochissime cure.
- La ginestra fiorisce spontaneamente nel periodo primaverile-estivo.
- La ginestra produce infiorescenze giallo vivace e profumate.
- La ginestra ama il pieno sole: in ombra stenta a crescere e fiorire.
- La ginestra è adatta a chi desidera giardini a bassa manutenzione.
Da maggio-giugno, e per tutta l’estate, la ginestra si fa notare in giardino per due caratteristiche principali: il colore giallo oro delle corolle e la quasi totale assenza di cure che richiede.
Spartium junceum (famiglia delle fabaceae), ossia la ginestra comune, cresce spontaneamente in molte zone dell’Europa centrale e meridionale, con clima tipicamente mediterraneo. È una pianta molto resistente, che sopporta temperature prossime ai 40°C, pur tollerando anche il freddo (pochi gradi sotto lo zero), il che la rende un’ottima pianta da esterno, da coltivare in piena terra.
La ginestra non ha praticamente bisogno di cure: non va concimata, cresce in pieno sole e si accontenta delle precipitazioni; anche il trapianto non richiede particolari accortezze giaccé la pianta riesce a crescere anche su suoli poveri e persino vulcanici. L’unica manutenzione seriamente richiesta è la potatura: questa va effettuata in primavera e dopo la fioritura per ripulire la pianta dai rami secchi e arieggiare la chioma. Inoltre, una volta ogni 3-4 anni, è opportuno eseguire un taglio drastico della pianta di ginestra, a 50 cm dal suolo. Nonostante la sua rusticità, afidi e malattie fungine possono occasionalmente colpire la pianta.
L’arbusto di ginestra ha sottili rami verdi eretti, simili a quelli del giunco (da cui il nome della specie, junceum) che, in media, raggiungono un’altezza di 2 metri. Le foglie sono piccole (un paio di cm), lineari e allungate; sono molto rade e cadono presto dai rami. Eccezionale il fascino della ginestra fiorita: i fiori hanno la tipica forma “papilionacea”, sono vivacemente colorati di giallo e profumati. Si formano all’apice dei rami e abbelliscono la pianta da maggio a luglio. Una volta sfioriti, lasciano il posto ai frutti, piccoli baccelli verdi contenenti i semi.
Fioritura
La ginestra è una pianta a fioritura primaverile-estiva.
Commestibilità
Riproduzione
La moltiplicazione della pianta di ginestra avviene per seme a fine inverno o inizio primavera, oppure per talea, da mettere a radicare nella sabbia, in agosto.
Semi
Il frutto della ginestra si forma dopo la fioritura ed è caratterizzato da una forma eretta e piatta simile a quella di un legume; al suo interno sono contenuti i semi, neri e velenosi.
Informazioni e curiosità
Sebbene ormai utilizzata a scopo quasi unicamente ornamentale, la ginestra un tempo veniva coltivata per avviare le sue fibre all’industria tessile: simile alla canapa o al lino, il tessuto ricavato dalla ginestra veniva infatti anticamente usato per la realizzazione di abiti.
Coltivazione
La ginestra è una pianta che cresce spontaneamente in piena terra, ma volendo si può far crescere anche in vaso, evitando la formazione di ristagni d’acqua nel contenitore.
Collocazione
La ginestra è una pianta arbustiva spontanea che cresce all’esterno.
Concimazione
La ginestra non va concimata, poiché è una pianta poco esigente anche dal punto di vista nutrizionale; inoltre, come tutte le leguminose, è in grado di fissare l’azoto presente nel terreno, grazie alla presenza in prossimità delle sue radici di batteri “azotofissatori”.
Esposizione
Le ginestre sono piante molto rustiche e semplici, che crescono in ambienti caldi e secchi e amano il pieno sole: posizionate all’ombra o in mezz’ombra, le piante cresceranno stentate e fioriranno poco.
Annaffiatura
Essendo dotata di un apparato radicale molto sviluppato e profondo, la ginestra non richiede interventi d’irrigazione, se non subito dopo la sua messa a dimora e nei periodi più caldi durante il primo anno d’impianto: le radici sono, infatti, in grado di assorbire la poca acqua presente nelle profondità del terreno.
Potatura
Per avere una ginestra fiorita a lungo, sempre in ordine e sana, gli unici interventi necessari sono proprio quelli di potatura (da eseguire sempre con attrezzi perfettamente puliti). La ginestra, infatti, è un arbusto estremamente vigoroso, dalla crescita molto disordinata: proprio per questo motivo è consigliabile intervenire frequentemente con le cesoie.
Una volta ogni 3-4 anni è consigliabile eseguire un taglio drastico della pianta di ginestra, a 50 cm dal suolo: in questo modo viene ringiovanita e rinvigorita una pianta adulta. Meglio eseguire questo taglio in autunno (settembre-ottobre).
Una lieve potatura primaverile della ginestra viene, invece, eseguita ogni anno per ripulire la pianta da rami secchi, deboli o lesionati. Con questo intervento, inoltre, si mantiene la pianta nella forma voluta, evitando che si allarghi troppo.
Sempre ogni anno, è importante una potatura dopo la fioritura della ginestra, a settembre od ottobre, quando i fiori sono tutti appassiti: quest’intervento viene fatto al fine di evitare lo sviluppo dei frutti, e quindi dei semi, che, una volta maturi, vengono rilasciati all’apertura del baccello andando a disseminarsi tutt’intorno. Tutti i rami che hanno fiorito vengono quindi raccorciati asportando i fiori secchi. In questo modo, inoltre, viene favorito l’infoltimento della chioma nelle piante più giovani e viene diradata, invece, la chioma di quelle più vecchie e disordinate.
Trapianto
La ginestra non necessita di particolari accortezze per quanto riguarda il trapianto. Si accontenta, infatti, di terreni poveri, aridi e sabbiosi e, come detto, richiede pochissime cure.
Ubicazione stagionale
Alcune ginestre sono adatte a vivere in tutta Italia all’aperto per tutto l’anno; altre, essendo un poco più delicate, necessitano di copertura (tessuto non tessuto) durante le settimane più fredde dell’inverno.
Malattia e cure
Tra gli insetti che colpiscono la ginestra fiorita, i più frequenti sono gli afidi, trasportati il più delle volte dalle formiche: questi minuscoli insetti, di colore nero o verde, si ammassano solitamente in colonie consistenti, imbrattando i fusticini e i fiori della pianta. Tra le malattie fungine, invece, il cui sviluppo è favorito da condizioni climatiche umide, la più diffusa è l’oidio, o malbianco, che provoca la comparsa di un sottile feltro biancastro a ricoprire i rametti della pianta. In entrambi i casi, la pianta colpita va incontro ad indebolimento ed è quindi necessario intervenire con opportuni prodotti insetticidi e fungicidi, per tenere lontani gli insetti e prevenire lo sviluppo di malattie, così da avere ginestre sane e vigorose.