- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure
- La guava è un alberello dalle dimensioni modeste rispetto ai più comuni alberi da frutto.
- In foto, frutti di guava non ancora maturi: si riconoscono perché quelli pronti per il raccolto hanno una colorazione giallo uniforme.
- La guava fiorisce nel periodo primaverile, producendo, come si vede in foto, infiorescenze bianche.
- La guava si può coltivare tanto in vaso, quanto in piena terra.
- La pianta di guava ha bisogno di pieno sole per crescere bene e fruttificare.
La guava, Psidium guajava, è una pianta tipica dei Caraibi e dell’America Centrale, appartenente alla famiglia delle Myrtaceae (la stessa di callistemon e leptospermum). Si tratta di un arbusto sempreverde di dimensioni relativamente contenute per un albero da frutto (in Italia non supera i 5 m; nei paesi di origine arriva anche a 10 m), poco diffuso sul territorio dello stivale (se non qualche esemplare in Sicilia) per via della sua natura tropicale e delle conseguenti esigenze climatiche specifiche. Le foglie della pianta di guava sono ovali, di consistenza coriacea e colore verde scuro; la pagina inferiore è lievemente pubescente. I fiori, ermafroditi, sono composti da petali bianchi e un ciuffetto di stami bianchi; possono essere solitari o riuniti in gruppi. Il frutto può avere forma tonda, ovale o a pera, con buccia liscia o leggermente rugosa, di colore giallo-verde o arancione. La polpa è bianco-crema, o in alcune varietà rosata, mentre il sapore è gradevolmente dolce, con consistenza burrosa, e ricorda vagamente il melone bianco.
La coltivazione della guava, sia in vaso sia in piena terra, richiede una pianificazione attenta, partendo dalla scelta del terreno, che deve essere umido ma ben drenato, ricco di sostanza organica e leggero, e di un’esposizione molto ben soleggiata. È importante assicurare alla pianta una buona concimazione, utilizzando fertilizzanti organici o chimici, ricchi di azoto, fosforo e potassio. Le annaffiature devono essere regolari, ma senza eccessi: nel dubbio è consigliabile irrigare profondamente ma non troppo frequentemente, in modo da evitare ristagni idrici. Nei periodi di siccità prolungata e durante le estati troppo afose, un’irrigazione supplementare diventa necessaria per garantire una buona produzione di frutti. Questi ultimi si raccolgono al sopraggiungere dell’autunno, quando raggiungono la fase di piena maturazione, riconoscibile per via del cambiamento di colore della buccia e della consistenza del frutto, che diventa leggermente morbida al tatto. La potatura della guava va limitata a interventi superficiali, effettuabili a fine inverno e prima della ripresa vegetativa: si interviene per rimuovere i rami secchi, malati o danneggiati, oltre che per diradare quelli eccessivamente fitti per migliorare la circolazione dell’aria e la penetrazione della luce nella chioma.
La riproduzione della guava avviene in molteplici modi (seme, talea, margotta o innesto), mentre la pianta è soggetta a diverse malattie parassitarie e fungine, spesso legate alle inadatte condizioni di coltivazione. Il punto debole dell’albero è, infatti, la temperatura e il clima inadeguato: la guava si può coltivare nei climi umidi, con temperature comprese tra i 18°C e i 30°C, quindi tendenzialmente nelle regioni in cui riescono gli agrumi (come la Sicilia).
Fioritura
La guava fiorisce in primavera inoltrata.
Commestibilità
Riproduzione
La guava si può riprodurre in diversi modi: per seme, per radicazione dei polloni, talea, margotta e innesto. Tra queste, la semina è la più facile e praticata: i semi di guava vanno interrati a circa 1 cm di profondità in un terreno specifico. Quando le piantine avranno attecchito, si trasferiranno prima in vaso e poi nel terreno in giardino, scavando una buca ben profonda e larga il doppio delle dimensioni del pane di terra che avvolge le radici. La giovane piantina andrà supportata nella crescita da un tutore e occorreranno dai 2 ai 4 anni prima di vedere comparire i primi frutti.
Semi
I semi di guava, contenuti all’interno dei frutti, sono numerosi, piccoli e bianchi. Sono commestibili e contengono molte vitamine.
Informazioni e curiosità
La guava rossa, o guava psidium cattleianum, è una varietà particolarmente apprezzata a livello ornamentale per la bellezza dei suoi frutti.
Si tratta di una specie sempreverde, rustica, strutturata in forma di alberello, alta sino a 4 metri e capace di sopportare, in fase adulta, temperature anche di qualche grado sotto lo zero. È originaria del Brasile e dell’Uruguay, dove cresce in foreste costiere perché tollerante ai venti marini e alla salsedine (questo la rende molto adatta nei giardini di case al mare). Si adatta a terreni di vario genere e struttura, purché ben esposti al sole o in ombra solo molto parziale. Può essere coltivata anche in contenitore. A fine estate-inizio autunno produce frutti a bacca globosa, di colore rosso scuro, con polpa biancastra, acidula, ricchidi vitamina C e potassio.
Coltivazione
L’albero di guava si può coltivare anche in vaso, oltre che in piena terra, ma la crescita sarà più lenta e la pianta non raggiungerà ovviamente dimensioni troppo elevate.
Collocazione
La guava è un albero da frutto, quindi da esterno.
Concimazione
Per produrre frutti in abbondanza, la guava necessita di un concime ricco di azoto, fosforo e potassio in queste proporzioni: circa 100-200 g di azoto e 50-100 g di fosforo e potassio.
Esposizione
La guava ha bisogno di un’esposizione in pieno sole.
Annaffiatura
La quantità d’acqua necessaria alla pianta di guava varia in base al tipo di terreno e alla stagione: di norma andrebbe annaffiata ogni 2-3 giorni, in estate, e ogni 6 durante la stagione fredda, ma dipende anche dal clima e dalle temperature. Come regola generale, il terreno di coltivazione della guava dovrebbe risultare sempre umido ma senza ristagni.
Potatura
La potatura della guava è un’operazione non strettamente necessaria (anche perché la pianta non raggiunge mai dimensioni troppo elevate) e comunque va limitata, sia nel periodo di formazione e crescita della pianta, sia in quello della fruttificazione. Indicativamente, a fine inverno e prima della ripresa vegetativa, si possono cimare i rami apicali e tagliare quelli danneggiati dal freddo; oppure si può alleggerire leggermente la chioma in modo che circoli più facilmente l’aria e filtri meglio la luce.
Trapianto
La pianta di guava predilige terreni leggeri, lavorati a fondo, ricchi di sostanza organica e umidi, ma molto ben drenati. Il substrato ideale per il trapianto è un terreno misto a sabbia con pH sub-acido o neutro; il pH alcalino, seppur tollerato, predispone la pianta alla clorosi ferrica.
Ubicazione stagionale
La guava è una pianta tropicale, che necessita di temperature calde e clima umido (18-30°C); può resistere fino a 0°C al massimo, ma col freddo tende a perdere le foglie. Per questo la coltivazione in piena terra può essere effettuata solo nelle regioni a clima mite e mediterraneo, dove normalmente si coltivano gli agrumi, come la Sicilia; nelle altre regioni (anche se non in tutte è possibile) è da preferire la coltivazione in vaso, in modo da poter porre la pianta al riparo in serra all’arrivo dei primi freddi.
Bonsai
Seppur poco diffusa, la coltivazione della guava è possibile anche in forma di bonsai.
Raccolta
La raccolta della guava si effettua di solito nel periodo autunno-invernale, quando i frutti giungono a maturazione (lo si capisce per la consistenza morbida al tatto e la colorazione giallo intensa). Il frutto deve essere raccolto a mano con i guanti, preferibilmente al mattino presto o alla sera, staccandolo delicatamente dal ramo ed evitando di strappare o danneggiare la buccia. Una volta raccolto, va posto in un cesto o in un contenitore imbottito in modo che non si danneggi o si schiacci (per la stessa ragione occorre evitare di sovrapporli). Il frutto di guava si conserva in un luogo fresco e asciutto e andrebbe consumato preferibilmente entro una settimana dalla raccolta. Si consuma sia cotto, sia crudo, sia trasformato in succhi o bevande.
Malattia e cure
La guava può essere soggetta sia a malattie fungine, sia a infestazioni da parassiti, tra cui:
- Marciume radicale: si previene evitando di innaffiare eccessivamente la pianta e, in caso si noti la presenza del problema, occorre rimuovere e distruggere le radici colpite e ripiantare la guava in un terreno ben drenato.
- Muffa bianca: si manifesta sui rami e sulle foglie della guava e si può trattare con un fungicida specifico, seguendo attentamente le istruzioni riportate sull’etichetta.
- Afidi: ghiotti della linfa delle piante, si combattono utilizzando un insetticida naturale o detergendo la guava con acqua e sapone neutro nel caso di infestazioni leggere.
- Cocciniglie: questi insetti si rimuovono manualmente o attraverso un insetticida specifico.