- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure
- L’iberis può cominciare a fiorire già dall’autunno, continuando a produrre fiori fino all’apice della stagione primaverile.
- Sebbene comunemente l’iberis presenti fiori bianchissimi, esistono varietà con infiorescenze rosa e violetto.
- Come si vede in foto, l’iberis è il fiore perfetto per adornare giardini rocciosi.
- L’iberis è una pianta rustica da esterno, a bassa manutenzione.
- L’iberis ha portamento tappezzante e tende a creare bellissimi cuscini fioriti, anche ricadenti.
- L’iberis produce le sue bellissime infiorescenze soprattutto durante il periodo primaverile.
Adatto a giardini rocciosi, l’iberis è una pianta erbacea perenne sempreverde da bordura, molto longeva e originaria dell’Europa meridionale e dell’Asia occidentale, che si allarga a formare macchie dense e compatte che non permettono alle malerbe di crescere. Le foglie hanno forma allungata, al tatto si presentano quasi coriacee, sono resistenti e il colore varia in base alla temperatura (in inverno sono più lucide e brillanti). I fiori sono piccoli, di colore bianco candido e riuniti in racemi (ma esistono anche varietà con fiori colorati nella gamma che va dal rosa al lilla); ricoprono tutta la pianta come fossero un velo ricamato.
Per quanto riguarda le indicazioni di manutenzione, l’iberis si può coltivare sia in ciotola sia, preferibilmente, in piena terra optando per un terreno poco concimato, tendenzialmente povero, ma sempre ben drenato. La concimazione dell’iberis è infatti molto semplice (in inverno basta spargere sotto chioma un modesto quantitativo di terricciato di letame) e anche per quanto riguarda le annaffiature, le esigenze sono scarse: se collocata all’esterno, bagnare l’iberis solo in caso di prolungata siccità, mentre le piante in vaso devono essere annaffiate una volta a settimana. La pianta di iberis necessita di pieno sole per fiorire e crescere rigogliosa e si riproduce per semina o divisione dei cespi; la potatura consiste nella pulitura periodica della parte inferiore della chioma, in primavera, e nella cimatura dei getti apicali per mantenere una forma compatta. Per prolungare la fioritura si consiglia inoltre di eliminare i fiori appassiti.
La rusticità dell’iberis si mostra anche nella sua grande resistenza alle malattie e alle temperature estreme, gelo compreso: solo le piante allevate in vaso, per una maggiore protezione dell’apparato radicale, possono richiedere una pacciamatura di foglie e paglia.
Fioritura
La fioritura dell’iberis comincia già a partire da febbraio e dura fin tutta la primavera. In estate la pianta va in parziale riposo.
Commestibilità
Riproduzione
La riproduzione dell’iberis si può effettuare per semina o per divisione dei cespi. Ogni due anni, in primavera o autunno, si può estrarre la pianta dal vaso o dal terriccio per dividere i cespi di radici e ottenere così nuove piante; per quanto riguarda la semina, questa va effettuata in primavera, in un terriccio leggero e fertile, e i tempi per vedere spuntare i primi germogli si attestano sui 10-12 giorni.
Semi
I semi di iberis vanno posti in primavera in un terriccio leggero e impiegheranno una decina di giorni per germogliare.
Informazioni e curiosità
Al momento dell’acquisto di una pianta di iberis, bisognerà scegliere esemplari che presentino uno sviluppo aereo compatto e rigoglioso. Per valutare lo stato di invecchiamento della pianta, fare caso ad eventuali radici che fuoriescono dal vaso o siano densamente attorcigliate intorno al pane di terra. Non vanno acquistati esemplari con steli divisi, deboli e sparpagliati.
Coltivazione
La coltivazione dell’iberis avviene sia in piena terra sia in vaso (meglio se tipo ciotola, più largo che profondo).
Collocazione
L’iberis è una tipica pianta da esterno. Sul terrazzo va posta addossata a un muro in modo da proteggerla dai venti freddi, verificando prima che l’illuminazione diretta o indiretta sia garantita per diverse ore al giorno.
Concimazione
La concimazione dell’iberis è molto semplice: in inverno basta spargere sotto chioma un modesto quantitativo di terricciato di letame.
Esposizione
L’iberis va collocata in pieno sole, ancor meglio se a ridosso di un muro così da avere protezione dai venti freddi. In ombra la pianta stenta a crescere e non fiorisce.
Annaffiatura
Se collocata all’esterno, bagnare l’iberis solo in caso di prolungata siccità; in estate, per evitare di lasciare il terreno secco troppo a lungo, si può coprire il terreno intorno al fusto delle piante con corteccia sminuzzata, per ridurre al minimo la disidratazione del terriccio. Le piante in vaso, invece, devono essere annaffiate una volta a settimana. In caso di estati particolarmente calde si può irrigare anche quotidianamente se le piante sono collocate in vaso al sole.
Potatura
Soprattutto in primavera, ogni circa 15 giorni, bisogna ripulire la parte inferiore della chioma dell’iberis e cimare i getti apicali per mantenere la chioma compatta. Per prolungare la fioritura si consiglia inoltre di eliminare i fiori appassiti.
Trapianto
Sebbene possa crescere anche in vaso, l’iberis si sviluppa al meglio in piena terra. Chi volesse trapiantarla, però, tenga presente che la pianta dà il meglio di sé in terreni poco concimati, tendenzialmente poveri, ma sempre ben drenati. La coltivazione in terreni argillosi, invece, è sconsigliata perché non è garantito un veloce drenaggio necessario a mantenere le piante vigorose e in salute.
Ubicazione stagionale
Le piante di iberis tollerano temperature estreme (tra -10 e 37°C), quindi possono rimanere all’aperto tutto l’anno. Per una maggiore precauzione conviene comunque proteggere l’apparato radicale delle iberis in vaso con una pacciamatura di foglie e paglia.
Raccolta
Una sola varietà di iberis, iberis amara, è commestibile: foglie e fiori vengono raccolti e utilizzati per insaporire le insalate.
Malattia e cure
L’iberis è una pianta resistente che non evidenzia generalmente patologie o attacchi parassitari. I cespugli offrono ricovero alle chiocciole, da rimuovere manualmente. L’eventuale ingiallimento delle foglie può essere provocata da una prolungata mancanza d’acqua, mentre se la pianta non fiorisce si tratta di errata esposizione (poco sole).