- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure
- Ipheion è una pianta dalla grande adattabilità e resistenza alle basse temperature.
- Ipheion ha petali di colore varabile, dal bianco candido (foto), all’azzurro, al violetto.
- Ipheion è perfetto per creare una ricca aiuola fiorita in giardino.
- Ipheion si caratterizza per una vivace fioritura primaverile.
- Ipheion cresce bene in zone di mezz’ombra luminosa.
Ipheion è una bulbosa che raggiunge l’altezza di 10-15 cm e il diametro di 6-8 cm, ed è originaria dell’Argentina, ma si può utilizzare senza difficoltà anche nei nostri giardini poiché mostra una grande resistenza al freddo invernale. Tra tutte le specie (circa 20), Ipheion uniflorum è quella più coltivata nel nostro Paese. Il fiore a forma di stella, con sei tepali, è di solito di colore azzurro ma ne esistono anche di bianchi e alcune varietà hanno tonalità violette; il diametro delle infiorescenze varia da 3 a 5 cm. Le foglie, lunghe e lineari, di colore chiaro, disseccano presto. La pianta presenta, all’olfatto, un sentore leggero di aglio.
Ipheion è una pianta da esterno coltivabile sia in vaso sia in piena terra, che preferisce i terreni di medio impasto, sassosi e senza problemi di ristagno, e le posizioni in mezz’ombra luminosa. È perfetto per accompagnare i giacinti nelle aiuole di bulbose facendo da ponte fra le precoci (giacinti, bucaneve e crocus), e quelle intermedie (narcisi e tulipani), evitando periodi di vuoto. Si tratta di una piantina a bassa manutenzione: come concimazione, è sufficiente quella generica distribuita al giardino (si consiglia comunque di utilizzare un fertilizzante organico o a lenta cessione al momento della messa a dimora dei bulbi, per fornire loro i nutrienti essenziali durante la fase di crescita iniziale), mentre le annaffiature devono essere regolari solo durante i mesi più caldi, perché durante il resto dell’anno ipheion si accontenta delle precipitazioni. Anche la potatura è ridotta al minimo e consiste nella semplice rimozione dei fiori appassiti per favorire una nuova fioritura e per evitare la formazione di semi che potrebbero sottrarre energie alla pianta. L’eliminazione delle foglie può essere effettuata solo quando queste sono completamente ingiallite, segno che la pianta ha completato il ciclo di immagazzinamento delle riserve nei bulbi.
La riproduzione dell’ipheion avviene principalmente tramite divisione dei bulbi, mentre le malattie che possono colpirlo sono di solito di natura fungina, causate da un eccesso di umidità o da terreni mal drenati: per prevenire queste problematiche, è fondamentale non eccedere con le annaffiature. Anche chiocciole e limacce possono rappresentare un problema, ma sono facilmente controllabili con metodi naturali o ricorrendo a prodotti specifici, se necessario.
Fioritura
La fioritura di ipheion, abbastanza prolungata, avviene tra marzo e aprile.
Commestibilità
Riproduzione
Prima di effettuare la riproduzione della pianta di ipheion, è opportuno non disturbare i bulbi fino a quando non avranno almeno raddoppiato le proprie dimensioni (occorrono alcuni anni), e solo quando inizieranno a essere troppo fitti andranno tolti dal terreno e ripiantati subito, diradandoli. Questa operazione si esegue in giugno.
In alternativa, si può procedere con la semina.
Semi
I semi di ipheion possono essere ottenuti dai fiori maturi dopo la fioritura. È possibile seminarli in autunno in terriccio ben drenato, mantenendo il substrato leggermente umido, fino alla germinazione.
Informazioni e curiosità
Al momento dell’acquisto di un esemplare di ipheion, valutare i bulbi, che devono presentarsi di colore uniforme, senza macchie, ammuffimenti e rammollimenti al tatto. Devono essere, inoltre, di buon calibro, piuttosto uniformi, non germogliati.
Coltivazione
Ipheion si può coltivare facilmente sia in vaso, sia in piena terra.
Collocazione
Ipheion è pianta da esterno.
Concimazione
Gli ipheion non richiedono una fertilizzazione specifica; si giovano di quelle generali distribuite al giardino.
Esposizione
Per avere i migliori risultati di coltivazione porre i bulbi di ipheion in posizione solo parzialmente esposta al sole.
Annaffiatura
Mantenere elevata l’umidità del suolo in primavera e all’arrivo del caldo, ricorrendo a bagnature di soccorso quando mancano le piogge: le annaffiature regolari servono a garantire alle piante di ipheion fioriture ricche e prolungate. Durante il resto dell’anno le piante si accontentano dell’acqua piovana.
Potatura
Ipheion non ha bisogno di una potatura vera e propria, ma le foglie appassite e secche vanno sempre eliminate per evitare che diventino veicolo di malattie fungine. Altra buona pratica consiste nell’eliminazione periodica delle malerbe.
Trapianto
Ipheion non ha particolari esigenze in fatto di trapianto. Basta un normale terreno da giardino, meglio se un po’ sassoso e sciolto, che non abbia problemi di ristagno d’acqua. La pianta tollera sia il suolo acido che quello calcareo. I bulbi si pongono nel terreno a una profondità compresa fra i 2 e i 5 cm, secondo la rigidità del clima, distanziati di 3-5 cm l’uno dall’altro, oppure formando dei gruppetti nella stesa buca di 10-15 unità per ottenere un effetto cespo. Gli ipheion sono perfetti posti sotto un cespuglio deciduo.
Ubicazione stagionale
Ipheion può stare all’esterno tutto l’anno perché non soffre né il freddo né il caldo (in estate entra in riposo vegetativo). Resiste a temperature fino a -10°C, ma al di sotto di questa soglia è bene coprire i bulbi con uno strato di pacciamatura.
Raccolta
La raccolta dei bulbi di ipheion può essere effettuata dopo la fioritura e il completo ingiallimento delle foglie. In questa fase, i bulbi possono essere estratti dal terreno, asciugati e conservati in un luogo fresco e asciutto fino al momento del trapianto o della riproduzione.
Malattia e cure
Le piante di ipheion sono abbastanza rustiche e non costituiscono una preda ambita da cocciniglie e afidi. Più frequente è la presenza di chiocciole e limacce che si cibano dei teneri germogli della pianta; per tenerle lontane basta spargere sul terreno, attorno alla base del cespo, della cenere del camino o della sepiolite. Attenzione anche ai marciumi radicali e alla fusariosi, entrambi provocati da funghi, che possono mettere a repentaglio la sopravvivenza dei bulbi.