- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure
- Il limone è un alberello dalle dimensioni non troppo elevate, perfetto per la coltivazione in giardino o nell’orto domestico.
- I frutti di limone maturi hanno un bel colore giallo intenso e uniforme, sono pieni, pesanti e profumati.
- Il limone maturo va raccolto con apposite forbici da potatura per evitare strappi dannosi per la salute della pianta.
- Un limone non ancora maturo, dal colore visibilmente verde, fa capolino tra le foglie sempreverdi della pianta.
- Il limone è pianta rifiorente, che cioè fiorisce e fruttifica più volte l’anno.
- Il limone ha bisogno di luce diretta e temperature miti per poter fruttificare.
Considerato simbolo della mediterraneità più di ogni altro agrume, il limone è originario di un vasto areale compreso tra India e Birmania. Si tratta di un piccolo albero con branche irregolari e dal portamento assurgente, che raggiunge un’altezza compresa fra i 3 e i 6 metri. I rametti sono spinescenti e i nuovi germogli hanno colorazione violacea.
La coltivazione del limone, in vaso o in piena terra, richiede un clima temperato-caldo, poiché questa pianta mal sopporta il freddo. È preferibile inoltre scegliere una posizione soleggiata e riparata dal vento, possibilmente esposta a Sud per garantire la massima irradiazione solare. Il terreno ideale deve essere ben drenato, fertile e leggermente acido. Prima di piantare, sarebbe opportuno lavorare bene il suolo, incorporando compost o letame maturo per arricchirlo di sostanze organiche. Proprio in merito alla concimazione, il consiglio è di effettuare gli interventi in primavera e in autunno, utilizzando fertilizzanti specifici per agrumi, ricchi di azoto, fosforo e potassio, integrati con microelementi essenziali come ferro, manganese e zinco. Durante la stagione di crescita, si può somministrare un fertilizzante liquido ogni due settimane per sostenere lo sviluppo della pianta di limone e la produzione dei frutti. La potatura del limone deve essere molto leggera per non sottoporre la pianta a eccessivo stress: questa si effettua in estate, eliminando i rami secchi, danneggiati o malati, e quelli che crescono verso l’interno della chioma. L’annaffiatura del limone deve invece essere regolare e adeguata alla stagione, ma mai eccessiva: durante i mesi estivi, si raccomanda di annaffiare abbondantemente, soprattutto se le temperature sono molto elevate, almeno 3 volte la settimana. Nei mesi invernali, l’annaffiatura può essere ridotta, tenendo conto anche delle più frequenti precipitazioni naturali.
La raccolta dei limoni avviene quando i frutti hanno raggiunto la piena maturazione, generalmente tra l’autunno e la primavera, a seconda della varietà e del clima. I limoni devono essere raccolti a mano e con attenzione per non danneggiare la pianta e i frutti stessi. Si consiglia di tagliare il peduncolo con forbici da potatura per evitare strappi che possano compromettere la salute della pianta.
Il trapianto o rinvaso del limone è un’operazione delicata, che va effettuata preferibilmente in primavera o all’inizio dell’autunno. Le piante giovani possono essere trasferite in vasi più grandi ogni 2-3 anni, o direttamente in piena terra, facendo attenzione a non danneggiare le radici. È essenziale preparare una buca adeguata, incorporando compost o altro materiale organico per favorire l’attecchimento. La riproduzione del limone può avvenire per seme, talea o innesto, mentre le malattie che possono colpire questo agrume sono piuttosto numerose e comprendono virus, funghi, batteri e parassiti: oltre alla corretta manutenzione della pianta in via preventiva, si consiglia di intervenire sempre con metodi naturali e consentiti in agricoltura biologica.
Per quanto riguarda l’aspetto della pianta, le foglie di limone sono sempreverdi, persistenti ed alterne, di forma variabile nelle diverse cultivar, ma riconducibili al disegno base ovato-lanceolato. Possiedono piccioli leggermente alati con stipole spinose. Piacevoli al tocco, consistenti, lisce e un poco cerose, presentano un colore deciso nella pagina superiore e sono glauche in quella inferiore. I fiori, solitari o appaiati, posti in posizione ascellare, sono di colore bianco con sfumature porpora. Sono famosi per il loro profumo intenso e persistente. Infine i frutti, dapprima verdi e poi gialli a maturazione, hanno forma ovale od oblunga, sono appuntiti alle estremità, con umbone più o meno pronunciato. Si caratterizzano per una buccia ricca di ghiandole contenenti oli essenziali, la quale può essere liscia o molto rugosa, con pericarpo (è la parte bianca interna) sottile o ben sviluppato. La polpa è divisa in spicchi, come quella degli altri agrumi, in numero variabile da 8 a 10.
Tra le varietà più interessanti di limone si possono segnalare:
- Il limone volkmeriano, noto anche come Citrus volkameriana, è una varietà di limone particolarmente utilizzata come portainnesto per altre varietà di agrumi. Questa pianta è apprezzata per la sua resistenza alle malattie e la capacità di adattarsi a diversi tipi di terreno, inclusi quelli calcarei. Il frutto del limone volkmeriano è di dimensioni medie, con buccia sottile e un succo meno acido rispetto ad altre varietà.
- Il limone carrubaro, o limone di Carruba, è una cultivar tipica della Sicilia. Questa varietà è nota per i suoi frutti di forma ellittica e di pezzatura media, con una buccia spessa e rugosa di colore giallo intenso. Il succo è abbondante e di spiccata acidità. La pianta è vigorosa e resistente, adattandosi bene al clima mediterraneo e ai suoli siciliani.
- Il limone a frutti rossi è particolarmente decorativo e unico nel suo genere: i suoi frutti, dal colore rosso-aranciato come un arancio, maturano in inverno, sono molto succosi e meno acidi rispetto al comune limone.
Fioritura
Il limone è pianta rifiorente, ossia che fiorisce e fruttifica tutto l’anno. La fioritura più importante è quella di aprile-maggio che darà i limoni invernali, pronti da settembre ad aprile. La fioritura estiva (luglio-agosto) darà i “verdelli”, maturi da giugno dell’anno successivo (rappresentano poco più del 10% del totale della produzione e di solito senza semi).
Commestibilità
Riproduzione
Il limone si riproduce facilmente tramite semina. I semi si distribuiscono in primavera (con temperature di 15-24°C) in un terriccio ben drenato e ricco di sostanza organica. Bisogna però sottolineare che le piante ottenute da seme impiegano molti anni per fruttificare e possono non conservare le caratteristiche della pianta madre. In alternative, le talee, prelevate da rami sani e vigorosi, vengono piantate in un substrato umido e ben drenato, dove radicheranno in alcune settimane. L’innesto, infine, è il metodo di propagazione più utilizzato per ottenere piante robuste e produttive.
Semi
I semi di limone, bianchi e lisci, hanno un’elevata capacità di germinazione.
Informazioni e curiosità
Apparentemente tutti uguali al banco del fruttivendolo, i frutti del limone presentano invece numerose varietà.
- Il limone femminello a zagara bianca è la cultivar maggiormente diffusa in Sicilia. Pianta di medio vigore, presenta foglie ellittiche e fiori bianchi con germogli verde chiaro. I frutti sono ellittici, di pezzatura media, con buccia spessa di colore giallo pallido a grana fine e con succo abbondante di spiccata acidità.
- Il limone sfusato amalfitano deve il suo nome alla forma allungata dei frutti e alla localizzazione dell’area tipica di coltivazione. Cultivar antica di media vigoria, ha foglie verde pallido allungate e arrotondate all’apice. I frutti conservano a lungo un colore verde luminoso e divengono gialli solo quando sono maturi. La buccia è di medio spessore.
- Il limone lunario ha la particolarità, posto in condizioni favorevoli, di rifiorire per tutto l’anno. Profumato, non asprigno, è la varietà più decorativa che esista perché porta fiori e frutti a tutti gli stadi di sviluppo.
Coltivazione
Il limone si può coltivare sia in vaso sia in piena terra. I contenitori devono essere grandi, per ospitare lo sviluppato apparato radicale e dar nutrimento alla pianta, oltre che per fornire un sufficiente contrappeso alla chioma. Sono molto frequenti, infatti, i capovolgimenti dei vasi, soprattutto quando la pianta è ancora di dimensioni modeste (circa 150 cm di altezza).
Collocazione
Il limone si coltiva all’aperto solo nei climi mediterranei; nelle altre regioni d’Italia occorre riparare la pianta all’interno, d’inverno, per proteggerla dal freddo.
Concimazione
Per la concimazione del limone utilizzare un fertilizzante specifico bilanciato per agrumi e non prodotti per piante da fiore o da balcone.
Esposizione
Il limone deve essere posto in pieno sole, mai all’ombra o in posizione dominata perché si tratta di una pianta fortemente eliofila. Ama i climi caldi con temperature uniformi e variazioni stagionali e diurne poco accentuate; teme il vento ed è quindi consigliabile coltivarlo in zone riparate o dotarsi di barriere frangivento.
Al Sud, il limone si coltiva all’aperto, in vaso o in piena terra; nelle regioni dei grandi laghi, in ampi vasi perché, all’arrivo dei primi freddi, la pianta deve essere riparata all’interno in locali luminosi non riscaldati. Tutte le piante in vaso sono più sensibili alle alte e basse temperature di quelle in piena terra e, se amano la luce piena, temono al tempo stesso il caldo eccessivo.
Annaffiatura
Come le altre piante da frutto, in primavera e in estate il limone si irriga solo in mancanza di precipitazioni adeguate, ma almeno tre volte alla settimana, con piccoli volumi.
In generale, l’acqua va distribuita con frequenza variabile in funzione della stagione, ma con continuità, ogni 10-20 giorni, con apporti regolari e abbondanti senza creare ristagni. È infatti molto importante curare bene il drenaggio di fondo dei vasi ed eliminare, quando possibile, i sottovasi.
Potatura
La potatura deve sempre essere leggera perché il limone mal sopporta i tagli. Questa si esegue da luglio a settembre, prima della fioritura. Dato che la pianta di limone fruttifica sui rami dell’anno, bisogna eliminare solo quelli spezzati, morti o che abbiano già fruttificato. Eliminare sempre anche i succhioni, piuttosto frequenti nel limone.
Trapianto
In vaso o per il trapianto in orto o giardino, la pianta di limone richiede un terreno non troppo fertile, fresco e ben drenato.
Chi volesse tenere la pianta sul balcone o in terrazzo, tenga presente che il limone dovrà essere rinvasato all’inizio ogni due anni, aumentando di pochi centimetri la dimensione del diametro del vaso a ogni cambio. Quando il contenitore avrà raggiunto il diametro di 35-45 cm basterà rinvasare ogni tre anni. Una volta raggiunta la massima dimensione del vaso, se possibile cambiare tutto il terriccio ogni 3 anni, altrimenti rinnovare ogni anno i primi 10 cm di superficie.
Ubicazione stagionale
Il limone deve necessariamente essere protetto dal freddo. Dalla seconda metà di ottobre, quando le temperature notturne si abbassano di alcuni gradi, è meglio riparare l’agrume in appositi locali luminosi, serre o limonaie oppure sulle scale o in casa.
Nelle regioni più miti basta riparare le piante dal freddo con teli di plastica, tessuto non tessuto o cannucciati. La cosa più semplice è avvicinare i vasi di limone alla parete meglio esposta, a Sud o Sud-Est, e coprirli con un telo di plastica trasparente da fissare alla stessa parete. Il telo di plastica fornirà una buona protezione alle piante non solo dal freddo ma anche dal vento. Liberarle dalla protezione solo quando i rami più vigorosi inizieranno a fiorire e quando il pericolo di gelate tardive sarà ormai passato. In alternativa, avvolgere tutta la pianta (vaso compreso) con teli di tessuto non tessuto oppure con teli in plastica. In quest’ultimo caso occorre arieggiare almeno una volta alla settimana, in corrispondenza delle ore più calde della giornata.
In caso di freddo intenso, posizionare sotto il vaso un pannello di polistirolo che agirà da isolante anche dal pavimento.
Bonsai
Sebbene sia poco diffuso, è possibile coltivare il limone anche come bonsai.
Raccolta
I frutti del limone si raccolgono sempre tagliando il picciolo con le forbici. Affinché siano maturi, devono avere una consistenza soda e pesante, con un bel colore giallo intenso. Una volta raccolti, vanno conservati in un luogo fresco e ben ventilato, meglio se stesi e non addossati l’uno all’altro.
Malattia e cure
La malattia più pericolosa che può attaccare l’albero di limone è il cosiddetto mal secco, ad opera del fungo Phoma tracheiphila. Quest’ultimo provoca l’ingiallimento e il disseccamento dei rami fino alla morte dell’intera pianta. I rimedi naturali in questo caso non sempre sono sufficienti e spesso bisogna intervenire con prodotti chimici quali sali rameici, che rendono però i frutti non più idonei al consumo umano. In via preventiva è opportuno effettuare corrette potature e bagnature al fine di non creare un ambiente favorevole allo sviluppo del fungo, il quale prospera nei periodi autunno-invernali.
Le piante di limone possono essere intaccate anche da numerosi virus, ma la batteriosi più dannosa è causata da Pseudomonas syringae e si manifesta con lesioni scure sulle foglie, specialmente in primavera. Anche qui la corretta potatura migliora il circolo dell’aria nella chioma e contrasta la proliferazione del batterio. In presenza di forti attacchi si suggerisce un solo intervento con derivati rameici tra fine ottobre e inizio novembre.
Insetti, acari, nematoidi, cocciniglia sono inoltre sempre in agguato. In caso di infestazione lieve si possono rimuovere i parassiti manualmente, usando un batuffolo di cotone imbevuto di alcool. Se l’attacco è massiccio si può trattare la pianta con olio bianco, magari attivato con un piretroide o con malathion, per un’azione più efficace.
Per un risultato ottimale è consigliabile trattare le piante con anticoccidici all’inizio della primavera oppure in autunno-inverno, in modo da riuscire a distruggere la gran parte delle uova.