Medinilla

Medinilla

Medinilla

  • In natura, nei paesi di origine, la medinilla può raggiungere anche i 2 metri di altezza.
  • La medinilla si caratterizza per i grossi fiori pendenti a grappolo di un bellissimo colore rosa.
  • Medinilla magnifica varietà "Belo", a fiori rossi.
  • Nel nostro Paese la medinilla si può coltivare solo in vaso come splendida pianta d'appartamento.
  • La medinilla può essere decorativa anche senza fiori: merito delle foglie ampie e verde brillanti.
  • In natura, nei paesi di origine, la medinilla può raggiungere anche i 2 metri di altezza.
  • La medinilla si caratterizza per i grossi fiori pendenti a grappolo di un bellissimo colore rosa.
  • Medinilla magnifica varietà “Belo”, a fiori rossi.
  • Nel nostro Paese la medinilla si può coltivare solo in vaso come splendida pianta d’appartamento.
  • La medinilla può essere decorativa anche senza fiori: merito delle foglie ampie e verde brillanti.

La medinilla appartiene alla famiglia delle Melastomataceae ed è originaria delle Filippine e dell’Isola di Giava (il nome è un tributo al governatore delle Isole Marianne, José Medinilla de Pineda). Il genere conta circa 150 specie di arbusti tropicali, ma solo medinilla magnifica si è adattata alla coltivazione in vaso e in casa.

Le cure richieste dalla pianta non sono troppo complesse, ma vanno seguite con attenzione perché proprio la scorretta gestione della medinilla porta all’insuccesso della coltivazione, più che le eventuali malattie. In qualità di pianta tropicale teme il freddo e gli sbalzi termici, quindi si può tenere all’esterno solo nei mesi più miti dell’anno; anche in casa la posizione deve essere comunque sempre ben luminosa (l’esposizione diretta nelle ore meno caldi della giornata giovano alla splendida fioritura della medinilla). La concimazione va effettuata più volte l’anno con un fertilizzante liquido per piante da fiore, durante il periodo della fioritura, e un prodotto per piante verdi a fioritura terminata; il terreno ideale per il rinvaso (da eseguire ad anni alterni) deve essere principalmente ben drenato e fertile. Le annaffiature della medinilla devono essere abbondanti nella stagione calda, in modo che il terriccio si mantenga sempre ben fresco, irrorando quotidianamente le foglie e non i fiori. La medinilla va potata, al termine della fioritura, per eliminare le infiorescenze appassite e, al contempo, accorciare i rami più lunghi per ridare una forma ordinata alla pianta. La medinilla può essere soggetta all’attacco del ragnetto rosso e si riproduce per semina o talea.

In natura, la medinilla è una grande pianta arbustiva che può raggiungere un’altezza compresa fra i 150 e 250 cm. In vaso gli esemplari di maggior commercializzazione hanno dimensioni modeste e di solito non arrivano ai 60 cm di altezza (anche se l’altezza massima che la pianta può raggiungere in casa è di circa 120 cm).

Il fusto è arbustivo, spesso, legnoso e ramificato, le foglie sono grandi e opposte con nervature numerose ed evidenti che si dipartono dal rachide centrale per raggiungere il margine o ricongiungersi all’apice dopo aver descritto una traiettoria curvilinea. La venatura centrale è più chiara, talvolta quasi bianca. Le foglie sono prive di picciolo (sessili), lunghe fino a 30 cm, scure e lucide nella pagina superiore, di consistenza coriacea, molto piacevoli al tatto. La forma è obovata o cuoriforme-ovata.

Il fiore in realtà è un’infiorescenza a pannocchia pendula. I singoli fiori hanno cinque petali di colore rosa pastello o rosa corallo, accompagnati da grandi brattee dello stesso colore o più chiare, bianco-rosato. Anche il rachide e i peduncoli sono rosati. Un’infiorescenza raggruppa molti fiori, talvolta più di cento, e ha dimensioni ragguardevoli, superando i 30 cm di lunghezza. Per via della sua lunghezza, e perché portata pendula e reclinata, l’infiorescenza può scendere anche al di sotto del bordo del vaso. Per questa ragione la medinilla deve essere invasata in contenitori alti, ma di diametro adeguato.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La medinilla si caratterizza per una fioritura primaverile che può durare fino a 4 mesi, quindi anche tutta l’estate.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La medinilla si può riprodurre per seme all’inizio dell’autunno, oppure tramite talea nel periodo primaverile.
La riproduzione per talea richiede però abilità e idonee strutture. A primavera si prelevano talee apicali con almeno quattro foglie, si spolverizza il taglio con ormoni rizogeni e si pone la talea in vaso singolo contenente un mix di sabbia e terra d’erica mantenuto umido. I vasi si ricoverano in serra calda o in cassone con umidità elevata, ma senza condensa, e a temperatura costante non inferiore ai 28°C.
Il prelievo di talee apicali, in sostanza una cimatura, se effettuato con criterio, non impoverisce la pianta, ma ne contiene lo sviluppo favorendo l’emissione di rami laterali, così che risulterà più raccolta e più folta.
Si possono impiegare come materiale di riproduzione anche gli eventuali polloni basali.

Informazioni e curiosità

Le varietà più belle di medinilla magnifica (l’unica coltivabile in Italia con successo) sono:

  • Medinella ‘Florinilla Bella’. Diversamente dalla forma originale, ha una struttura più compatta, foglie più piccole, lo sviluppo è ascendente, i fusti sono più sottili. Si caratterizza per i lunghi racemi fiorali di colore vivido con corolle rosa chiaro che rendono il suo aspetto gentile ed elegante.
  • Medinilla ‘Belo’ è fra le prime a fiori rossi a essere comparsa sul mercato. Il colore acceso e intenso, quasi un rosso corallo, supplisce al minor volume e spettacolarità delle infiorescenze rispetto a quelle della forma classica. I fiori rossi sono riuniti in pannocchie portate pendule da lunghi rami e accompagnate da brattee dello stesso colore.
  • Medinilla ‘J’adore – Dolce Vita’. Si tratta di un ibrido ottenuto dall’incrocio di diverse specie, ha un aspetto regale con lunghe infiorescenze rosa impreziosite dai sottili stami violacei, ed è una pianta fiorifera e vigorosa.

Coltivazione

VasoPiena Terra

Trattandosi di una pianta tropicale che teme il freddo e gli sbalzi termici, nel nostro Paese la medinilla può essere coltivata solo in vaso.

Collocazione

InternoEsterno

Essendo una pianta molto delicata, nel nostro Paese la medinilla deve essere coltivata in casa, o al massimo in serra calda. Si può spostare all’esterno solo in periodi dell’anno miti.

Concimazione

Fino al termine della fioritura somministrare due volte al mese alla medinilla un fertilizzante liquido per piante da fiore. A fioritura terminata, da aprile a settembre, con la stessa cadenza impiegare un prodotto per piante verdi seguendo le dosi consigliate dal produttore.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

Collocare la medinilla in posizione molto luminosa, senza temere un’esposizione diretta al sole per qualche ora al giorno, ma non quelle centrali. Evitare sempre l’eccessiva vicinanza, o, peggio, il contatto con un vetro che provocherebbe ustioni. Anche le irrorazioni fogliari devono essere effettuate di sera per evitare che le gocce creino un effetto lente.
Soprattutto in inverno, quando le giornate si accorciano e la radiazione solare è più debole, è importante garantire alla medinilla la miglior posizione della casa.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Annaffiare con abbondanza quando la temperatura è alta (24°C o più) mantenendo il terreno umido e bagnando di nuovo quando il primo strato di terriccio asciuga (per valutare lo stato del terreno infilare la punta di un dito nel terriccio). Per annaffiare correttamente si devono bagnare le foglie tutti i giorni senza però irrorare i fiori.
Durante la fase di riposo vegetativo ridurre le annaffiature e con temperature intorno ai 18°C, limitarsi a mantenere il terriccio fresco. La pianta teme i ristagni e il drenaggio deve sempre essere perfetto.

Potatura

La potatura della medinilla si effettua una volta che i fiori sono appassiti, rimuovendoli tagliando il peduncolo alla base.
Al termine della fioritura, per ridare forma alla pianta, accorciare i rami a metà della loro lunghezza. Per questa operazione, vista la natura legnosa del fusto, è bene impiegare cesoie da giardinaggio ben affilate e disinfettate.
La medinilla tenuta in casa non rifiorisce, o è un evento del tutto eccezionale. Tenuta in serra calda, con elevata umidità, seguendo un programma di cure precise, avrà maggiori possibilità in questo senso.
Senza fiori la medinilla potrà, adeguatamente curata, restare in casa per lungo tempo senza sfigurare perché la forma e l’aspetto delle foglie sono molto decorativi.

Trapianto

Poiché la coltivazione in piena terra non è praticabile, la medinilla non va trapiantata ma rinvasata. Allo scopo mescolare in parti uguali sabbia (per garantire un efficiente drenaggio), torba e terra di foglie (per apportare un’elevata percentuale di sostanza organica) e terriccio da fiori (per la fertilità). Dato che la pianta di medinilla cresce con lentezza ed è necessario rinvasarla solo ad anni alterni. Negli anni pari si provveda a sostituire i primi centimetri del terriccio togliendoli con delicatezza fino a incontrare le radici. Il vaso definitivo, per piante mature alte anche più di un metro e larghe quasi altrettanto, deve essere di 25 cm di diametro. Al momento del rinvaso ricordarsi di premere il terriccio con forza perché ciò aiuta a contenere lo sviluppo in altezza e migliora il vigore della pianta.

Ubicazione stagionale

La temperatura ideale per consentire una crescita rapida e prolungare al massimo la fioritura della medinilla è di 24°C, stabile e con oscillazioni molto ridotte.
Durante l’inverno, quando la pianta è in fase di riposo vegetativo, la temperatura ideale è di 21°C.
Al di sotto dei 15°C la medinilla può morire senza dare nessun segnale premonitore di sofferenza, quindi, quando compaiono i primi freddi, è opportuno ricoverare la pianta in ambienti riscaldati.

Malattia e cure

I nemici più difficili da combattere nella corretta gestione della medinilla sono le condizioni ambientali non adatte che riducono i tempi di fioritura oppure la ostacolano.
Le più comuni sono umidità insufficiente, freddo, troppa acqua e luce scarsa.
Il ragnetto rosso, il parassita più diffuso, è favorito proprio dall’umidità insufficiente, e si combatte irrorando con regolarità la pianta (una volta al giorno) impiegando acqua demineralizzata per non macchiare le foglie. Come primo intervento passare tutte le lamine fogliari, sopra e sotto, con un panno umido.

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