Monstera

Monstera

Monstera

  • La monstera è ideale anche per creare cesti appesi nella stanza da bagno.
  • Monstera varietà "Dubia".
  • Monstera deliciosa dalle bellissime foglie variegate.
  • La monstera deliciosa è senza dubbio la varietà più nota e diffusa di questa pianta.
  • La foglia di monstera deliciosa è inconfondibile: risultano infatti profondamente incise e di grandi dimensioni.
  • La monstera è una pianta apprezzata per il fogliame ampio, verde intenso e lucente.
  • La monstera si può coltivare solo in vaso nel nostro Paese.
  • La monstera è ideale anche per creare cesti appesi nella stanza da bagno.
  • Monstera varietà “Dubia”.
  • Monstera deliciosa dalle bellissime foglie variegate.
  • La monstera deliciosa è senza dubbio la varietà più nota e diffusa di questa pianta.
  • La foglia di monstera deliciosa è inconfondibile: risultano infatti profondamente incise e di grandi dimensioni.
  • La monstera è una pianta apprezzata per il fogliame ampio, verde intenso e lucente.
  • La monstera si può coltivare solo in vaso nel nostro Paese.

La monstera, in particolare Monstera deliciosa (la varietà più famosa), è conosciuta comunemente come filodendro (Philodendron pertusum), ma questa diversità di nome nasconde anche una differenza d’approccio alla stessa pianta. Il filodendro è una pianta “domestica”, ben ambientata nelle case, di poche esigenze, destinata a restare negli spazi assegnati; la monstera è più esotica e incredibile, capace di raggiungere anche i quattro metri di altezza.

L’origine del nome è incerta, ma alcune fonti individuano nel termine latino monstrum la radice del nome che significherebbe, appunto, strano, meraviglioso, capace di destare stupore. Stupore che la forma e la dimensione delle foglie possono suscitare: le foglie delle circa trenta specie appartenenti al genere Monstera, famiglia delle Araceae, originarie dell’America tropicale, hanno spesso forme inconsuete, variabili nello stesso soggetto in base all’età e allo stato nutrizionale, unite a grandi dimensioni. Ad esempio, le foglie della Monstera deliciosa, disposte in modo alterno, possono raggiungere la lunghezza di un metro e la larghezza di 60 cm. Rappresentano l’elemento con valore ornamentale della pianta e sono di consistenza cuoiosa, di colore verde intenso, lucide e profondamente incise con aperture rotonde od oblunghe.

La coltivazione della monstera, da effettuare in vaso e in appartamento, richiede un ambiente con luce diffusa abbondante, anche se la pianta può tollerare condizioni di luminosità meno intensa. È essenziale scegliere un terriccio ben drenato e ricco di sostanze organiche per favorire una crescita rigogliosa, oltre che torboso, umifero e poroso. La pianta di monstera prospera in ambienti umidi e caldi, tipici delle sue origini tropicali: questo la rende adatta a stanze della casa come cucina e bagno, ambienti tradizionalmente umidi. Per la concimazione della monstera utilizzare un fertilizzante liquido per piante verdi, da somministrare soltanto nel periodo da marzo a settembre, ogni 20 giorni. L’eccesso di fertilizzante può causare accumulo di sali nel terreno, per cui è importante seguire le dosi raccomandate dal produttore. Le annaffiature dovranno essere abbondanti e frequenti in estate, accompagnate dalla vaporizzazione giornaliera delle foglie. La potatura della monstera serve tendenzialmente a rimuovere le foglie danneggiate o ingiallite, accorciare le radici per ridurre i rinvasi e ricavare le talee necessarie alla riproduzione della pianta. Il rinvaso va eseguito generalmente ogni due o tre anni, quando le radici avranno riempito completamente il contenitore. È consigliabile effettuare tale operazione in primavera, utilizzando un vaso più grande e terriccio fresco, facendo attenzione a non danneggiare le radici.

Per quanto riguarda le malattie, la monstera raramente viene colpita dagli afidi; più frequente è il rischio di marciume radicale, causato da un’eccessiva irrigazione o da un terriccio non adeguatamente drenato. Per prevenire questo problema, è fondamentale monitorare l’umidità del terreno e assicurarsi che l’acqua in eccesso possa defluire liberamente.

Tutte le piante di monstera sono rampicanti dotate di numerose radici aeree che si ancorano su rocce o alberi, sempre in habitat umidi. Le radici aeree non hanno solo funzione di sostegno, ma anche di assorbimento, ad integrazione dell’apparato radicale basale. L’apparato radicale si rivela, infatti, spesso insufficiente per nutrire in modo adeguato la grande massa fogliare delle monstere. Senza un sostegno adeguato, preferibilmente umido, le radici aeree non possono svolgere la loro funzione di assorbimento e le foglie che si svilupperanno su queste branche saranno di dimensioni più contenute e meno caratterizzate dalla forma e dalle incisioni tipiche della specie. 

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

Solo se ben curata e posta in condizioni ottimali la monstera è in grado di fiorire, in estate. Lo spadice di colore verde, unito a una spata crema intenso, quasi giallo, può raggiungere una lunghezza di circa 20 cm.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La monstera si riproduce per talea, che può essere prelevata dall’apice vegetativo principale o da uno laterale. Allo scopo, recidere sotto al nodo della prima foglia già aperta, meglio se dotato di radici aeree, quindi applicare un prodotto fungicida per prevenire i marciumi e porre la talea in un mix di terriccio e torba in parti uguali.

La talea deve essere mantenuta in ambiente confinato con temperatura intorno ai 25°C ed elevata umidità. In mancanza di una serra si può richiudere il vaso all’interno di un sacco di plastica trasparente per un mese. L’umidità elevata, la luce abbondante diffusa, la prevenzione contro le malattie fungine assicurano un tasso d’attecchimento molto alto.

Semi

Contenuti all’interno delle bacche esagonali che produce la pianta, i semi di monstera sono duri e di colore bianco o verde chiaro. Hanno forma e dimensioni paragonabili a quelle di un pisello o di una piccola biglia.

Informazioni e curiosità

Le classiche raccomandazioni sulla coltivazione della monstera prescrivono l’impiego di un tutore ricoperto di muschio per assecondare la natura rampicante della pianta, ma oggi si trovano spesso nei garden esemplari allevati senza sostegno.
Col tempo la pianta tende a ricadere ed allargarsi e richiederà grandi spazi: una sistemazione idonea potrebbe essere il ballatoio di una scala luminosa dove la pianta potrà allargarsi verso il basso ricadendo. Una pianta come la monstera, però, una volta cresciuta, non può essere spostata facilmente senza danni ed è bene pensare con attenzione se si tratti di una sistemazione definitiva.

Coltivazione

VasoPiena Terra

Nel nostro Paese la monstera si coltiva in vaso.

Collocazione

InternoEsterno

In Italia la monstera va considerata una pianta da interno.

Concimazione

Per la concimazione della monstera utilizzare un fertilizzante liquido per piante verdi, da somministrare soltanto nel periodo che va da marzo a settembre, ogni 20 giorni. Si raccomanda di utilizzare un prodotto arricchito con microelementi.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

La monstera ama la luce, diffusa e abbondante, ma non il sole diretto che potrebbe provocare bruciature alle foglie. Una luce insufficiente porta ad un allungamento degli internodi e alla perdita della forma originaria: la pianta si allunga e si impoverisce, diviene meno folta.
Durante il periodo estivo può essere portata all’aperto in luogo ombreggiato, come sotto a un portico.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Le annaffiature della monstera dovranno essere frequenti e abbondanti in estate, lasciando asciugare solo superficialmente il terreno, per diradarsi nel periodo invernale quando è necessario lasciare asciugare in parte, e più in profondità, il terriccio.

Lo sgrondo dell’acqua in eccesso deve essere sempre assicurato da un buon drenaggio sul fondo del vaso: insieme ai ciottoli inserire qualche pezzo di legno capace di non marcire in breve tempo, come il castagno, che mantenga un poco d’umidità. Le radici carnose non sopportano il ristagno d’acqua, ma si avvantaggiano di un’umidità costante del terreno.

Le foglie di monstera vanno vaporizzate con acqua tutti i giorni se la temperatura è elevata, l’umidità ambientale scarsa, o è in funzione l’impianto di riscaldamento.

Il tutore, come detto un bastone ricoperto di muschio, se presente dovrà essere tenuto bagnato il più possibile per facilitare lo sviluppo e la funzione delle radici aeree. Le radici aeree sono in salute quando si presentano consistenti e affondano nel muschio del bastone.

Potatura

Anche se la potatura della monstera non deve essere eccessiva, la pianta trae giovamento da alcuni tagli che servono a:

  • Eliminare le foglie morte (che diventano gialle): in questo caso effettuare un taglio netto sopra il nodo. Tagliare sopra il nodo assicurerà la nuova crescita del ramo nella stessa direzione.
  • Rinvasare con meno frequenza tagliando le radici se la monstera è ormai vecchia e ha dimensioni non proporzionate rispetto al vaso; anche le radici aeree, che tendono a crescere e allungarsi in modo disordinato, si possono accorciare senza danni per la pianta. In questo caso tagliare il più vicino possibile al nodo senza intaccare il nodo stesso.
  • Ricavare talee per la propagazione.

Il periodo migliore per effettuare i tagli è la primavera; in inverno la pianta faticherà di più a riprendersi.

Trapianto

Il terreno ideale per la coltivazione della monstera dovrà essere a base di torba, ricco di humus e poroso. Ogni anno in primavera, se si tratta di una pianta adulta, bisogna provvedere a sostituire la parte superficiale del terreno con materiale fresco (dato che il trapianto, per ragioni climatico-ambientali, non è consigliabile). Le giovani piante si rinvasano ogni due o tre anni.
Le dimensioni del vaso sono sempre contenute rispetto allo sviluppo della massa fogliare, ma proporzionate a quello più limitato delle radici.

Ubicazione stagionale

In casa, durante l’inverno, la pianta di monstera deve essere collocata all’interno di un portavasi contenente argilla espansa da mantenere costantemente umida, in un ambiente luminoso, temperato e lontano da termosifoni.

Le foglie devono essere regolarmente pulite dalla polvere con un panno umido e nebulizzate con acqua distillata; anche il sostegno muschiato, se presente, su cui crescono le radici aeree va nebulizzato.

Dalla primavera a tutta l’estate la pianta di monstera si può collocare all’esterno, al riparo dai raggi solari e annaffiata abbondantemente facendo attenzione ai ristagni idrici che risultano letali per le radici carnose. Si tenga presente che la temperatura minima consigliata per la crescita della monstera è di 13°C e già a 10°C la pianta riporta danni da freddo.

Raccolta

Solo la Monstera deliciosa produce un frutto commestibile, il “monster fruit”. Simile a una grossa pannocchia, viene raccolto e consumato come dessert e nelle macedonie soprattutto negli stati di Messico e Panama, ma solo quando è completamente maturo. Un segno della maturazione è il distacco graduale della buccia in segmenti, così da rivelare la polpa bianca e carnosa sottostante: questo processo può richiedere fino a un anno.

Guai a consumarlo acerbo: il frutto si rivelerebbe infatti tossico e quindi molto pericoloso per la salute.

Malattia e cure

La monstera non viene facilmente attaccata dai parassiti. Tuttavia, può verificarsi un’infestazione da parte degli afidi, o pidocchi delle piante. Qualora si notasse la loro presenza sulle foglie, è possibile effettuare un trattamento a base di prodotti antiparassitari appositi.

Ben più frequente è il marciume radicale, causato tendenzialmente da un’eccessiva bagnatura del terreno o dalla presenza di acqua nel sottovaso. L’intervento è solo preventivo e si basa sulla corretta gestione delle annaffiature.

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