- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure
- I muscari sono piante da esterno, coltivabili anche in vaso.
- I muscari si possono piantare nel giardino roccioso, nelle bordure primaverili, nelle aiuole.
- I fiori di muscari sono caratterizzati da una bellissima e particolare tonalità di blu indaco.
- I muscari sbocciano al sopraggiungere della primavera producendo piccoli grappoli di fiori.
- In foto, muscari ‘Mount Hood’.
- I muscari sono fiori molto attrattivi per le api e altri insetti impollinatori.
- I muscari vengono utilizzati in giardino per creare allegre macchie di colore.
Il genere muscari è costituito da una cinquantina di specie originarie dell’Europa, in particolare del bacino del Mediterraneo, e dell’Asia Minore. Il nome del genere deriva dal greco “moschos” o dal persiano “mushk”, che significano “muschio” per sottolineare la nota muschiata del profumo che alcune specie emanano, in particolare Muscari moschatum. Si tratta di piante bulbose, perenni, erbacee, di facilissima coltivazione, rustiche, piuttosto adattabili e resistenti per molti mesi a condizioni avverse. Infatti, laddove molte altre bulbose non superano il secondo anno di coltivazione, o progressivamente si indeboliscono producendo fioriture stentate e sporadiche, i muscari continuano a ripresentarsi puntuali ogni anno all’appuntamento con la primavera.
In giardino si utilizzano a macchie, spesso in associazione con altre bulbose quali i crochi, i tulipani di taglia ridotta in colore rosso, i narcisi e le scille. Fanno bella mostra di sé nel giardino roccioso (ma si deve prestare attenzione allo spazio che occupano perché col tempo può rivelarsi insufficiente), nei vasi (purché sia assicurato un ottimo drenaggio), nelle bordure primaverili, nelle aiuole con cespugli e piante erbacee perenni (per la precoce fioritura che tende a ravvivare spazi vuoti che si riempiranno solo più tardi) e ai piedi di alberi e siepi con foglie decidue, così da poter sfruttare la radiazione solare quando ancora non si è sviluppata la chioma.
Riproducibili tramite separazione dei bulbilli, i muscari vanno coltivati in un terreno fresco, leggero e ben drenato (per favorire il drenaggio, al momento del trapianto si può mescolare al substrato di coltivazione del terriccio universale di buona qualità e della sabbia che renda meno compatto il terreno argilloso e favorisca, appunto, lo sgrondo dell’acqua), in una posizione soleggiata (in montagna e collina) o parzialmente ombreggiata (in pianura). I muscari non necessitano di concimazione e anche le bagnature vanno riservate ai soli periodi di prolungata assenza di piogge, sebbene se il terreno vada mantenuto umido fino al termine della fioritura. La potatura consiste nella sola rimozione dei fiori appassiti e delle foglie secche al termine della fioritura.
Tenaci e resistenti, i muscari non soffrono né il caldo né il freddo intensi e sono generalmente immuni anche a parassiti e malattie specifiche, ma sono vulnerabili alla muffa, la quale compare in presenza di umidità eccessiva o ristagno idrico. I bulbi di questo fiore si possono raccogliere, conservare e mettere a dimora in autunno: vanno estratti dal terreno quando le foglie sono completamente secche, ripuliti e conservati in sacchetti di carta forata in un luogo buio e fresco in attesa del successivo trapianto.
Le foglie dei muscari sono lineari, scanalate, anche molto sottili ed in alcune varietà ricordano quelle dei giunchi. Nelle varietà di più recente introduzione le foglie sono brevi e/o a portamento tale da non interferire con l’infiorescenza che resta sempre ben visibile. I fiori sono riuniti in infiorescenze a spiga o a grappolo semplice e portati su scapi privi di foglie. Ogni fiore ha una corolla minuta, tubulosa o globosa, che ad un’attenta e ravvicinata osservazione rivela sei dentini. Il colore base è blu (una bellissima tonalità classificata come “Blu Oxford”), ma ne esistono varietà a fiori bianchi (varietà “album”) o gialli (M. macrocarpum). Alcune specie hanno fiori tutti dello stesso tipo, altre, come Muscari comosus, ne ha di due tipi distinti. Nella parte inferiore della spiga sono di colore verde-azzurro, praticamente sessili, portati da lunghi filamenti, prima ricadenti e poi orizzontali. I fiori apicali, sterili, sono di colore blu intenso con riflessi vinosi, di forma campanulata, portati tutti verso l’alto a formare una specie di fiocco. La varietà “monstrosum” ha solo fiori apicali sterili ed assume una forma diversa da quella tipica a grappolo.
Tra le innumerevoli varietà di muscari, ne esiste una commestibile: il lampascione.
Fioritura
I muscari vanno piantati in autunno, tra settembre e dicembre, per fiorire tra aprile e giugno, a seconda della varietà.
Commestibilità
Riproduzione
La riproduzione dei muscari avviene tramite bulbilli: in particolare, ogni 3-4 anni occorre dividere i bulbilli a inizio estate e rimetterli subito a dimora. Le piante ottenute impiegheranno 4 anni a fiorire.
Semi
Come fossero capsule, i fiori di muscari contengono dei piccoli semi scuri e rugosi che vengono utilizzati molto raramente per la semina in quanto la nascita di nuove piantine richiederebbe troppo tempo e queste ultime non avrebbero comunque le stesse caratteristiche della pianta madre.
Informazioni e curiosità
Tra le varietà più famose di queste bulbose ce n’è una particolarmente apprezzata in cucina, soprattutto al Sud Italia: è il lampascione (nome botanico Muscari comosum), ottimo da gustare sia crudo, sia cotto, sia sottaceto.
Coltivazione
I muscari si coltivano sia in vaso (ad esempio in un basket fiorito con le ricadenti), sia in piena terra. Il terreno ideale deve essere fresco, leggero e sempre ben drenato.
Collocazione
Come piante da vaso fiorite, i muscari andrebbero tenuti all’esterno, sul balcone o su un davanzale. Si possono tenere anche in casa, ma lontano da fonti di calore e tenendo presente che i fiori avranno una vita assai più breve. A fioritura terminata, i vasi andranno comunque spostati all’esterno e, quando il terreno non sarà più gelato, bisognerà porre i bulbi in piena terra alla giusta profondità (ovvero pari a tre volte il loro diametro).
Concimazione
I muscari non necessitano di concimazione. Anzi, l’impiego di fertilizzanti in copertura, dopo la messa a dimora dei bulbi, causa una vegetazione anomala, con scapi fiorali corti e infiorescenze poco evidenti fra le foglie lunghe, scomposte e numerose.
Esposizione
In montagna e in collina bisogna porre i muscari in pieno sole per valorizzarne la fioritura primaverile. In pianura invece meglio metterli in piena terra in mezz’ombra per prolungarne la fioritura. In vaso, sul balcone, porli in piena luce.
Annaffiatura
Occorre bagnare i muscari solo se l’inverno e la primavera sono siccitosi e con precipitazioni scarse. Va comunque mantenuto il terreno umido fino al termine della fioritura perché i fiori mal tollerano i substrati secchi e asciutti.
Potatura
Non occorre nessuna potatura; sarà sufficiente pulire la pianta di muscari rimuovendo i fiori secchi o danneggiati.
Trapianto
I bulbi di muscari necessitano di un substrato soffice per poter agevolmente produrre i loro germogli. Per questo, per far sì che il trapianto sia efficace, occorre lavorare bene la terra, mescolando ad essa del terriccio universale di buona qualità e della sabbia che renda meno compatto il terreno argilloso e favorisca il drenaggio dell’acqua.
Ubicazione stagionale
I muscari sono bulbose molto tenaci e rustiche, che non soffrono né il freddo né il caldo intensi, quindi possono rimanere all’esterno tutto l’anno. Non tollerano invece la siccità, quindi se tenuti in casa durante l’inverno occorrerà controllare che il substrato del terriccio sia sempre umido.
Raccolta
Il periodo ideale per la raccolta della varietà commestibile di muscari (i lampascioni) è la fine dell’estate, ma attenzione: assicuratevi di saperli ben distinguere dai “cugini” velenosi! Per quanto riguarda i bulbi è invece possibile conservarli per metterli a dimora a partire dall’autunno: vanno estratti dal terreno quando le foglie sono completamente secche, bisogna ripulirli e lasciarli asciugare all’aria aperta in un luogo ombreggiato per qualche giorno. Infine occorre trasferirli in sacchetti di carta forata e conservarli in un luogo asciutto e buio fino al successivo impianto.
Malattia e cure
I muscari sono immuni agli attacchi di parassiti e malattie particolari, ma temono la muffa. Per scongiurarne la comparsa, bisogna controllare che il terreno sia sempre ben drenato.