Neoregelia

Neoregelia

Neoregelia

  • Le brattee della neoregelia formano una caratteristica struttura ad imbuto di colore rosso corallo.
  • È attraverso il pozzetto che la neoregelia va annaffiata e nutrita.
  • Neoregelia in vaso
  • Le dimensioni ridotte della neoregelia la rendono una perfetta pianta d'appartamento.
  • La neoregelia fiorisce una sola volta nella vita, ma è evento piuttosto raro nel nostro Paese.
  • La neoregelia ha bisogno di piena luce, ma evitando l'esposizione diretta nelle ore più calde della giornata.
  • Le brattee della neoregelia formano una caratteristica struttura ad imbuto di colore rosso corallo.
  • È attraverso il pozzetto che la neoregelia va annaffiata e nutrita.
  • In Italia la neoregelia si può coltivare esclusivamente in vaso.
  • Le dimensioni ridotte della neoregelia la rendono una perfetta pianta d’appartamento.
  • La neoregelia fiorisce una sola volta nella vita, ma è evento piuttosto raro nel nostro Paese.
  • La neoregelia ha bisogno di piena luce, ma evitando l’esposizione diretta nelle ore più calde della giornata.

Originaria delle foreste pluviali dell’America meridionale, la neoregelia (appartenente alla famiglia delle Bromeliaceae) è, senza dubbio, una pianta di forte impatto visivo per i colori accesi, i contrasti netti, l’aspetto lucido e brillante delle foglie e la forma ampia e aperta, capace di riempire lo spazio circostante. Di facile coltivazione, è anche resistente (soffre solo l’aria spesso secca delle nostre case) ed è molto indicata per formare composizioni in vaso assieme ad altre piante di esigenze simili come guzmanie, tillandsie, vriesea e ananas.

La pianta di neoregelia si riproduce tramite divisione dei nuovi getti e si coltiva in Italia essenzialmente come pianta d’appartamento, trasferibile all’esterno solo quando le temperature lo consentono: la neoregelia, infatti, vive al meglio quando la temperatura si attesta attorno ai 15°C e già al di sotto dei 13°C, o al di sopra dei 21°C, la pianta entra in sofferenza. Per concimare la neoregelia, si può utilizzare un fertilizzante liquido per piante da fiore diluito (in quantità pari alla metà del dosaggio consigliato dal produttore) introducendolo nel pozzetto centrale; anche l’acqua per l’annaffiatura va versata nello stesso pozzetto, riempiendolo fino a metà. Il rinvaso si esegue ogni anno in primavera, utilizzando un mix di terriccio da fiori e torba, e la pianta va posta in pieno sole, ma evitando l’esposizione diretta ai raggi solari durante le ore più calde della giornata. La potatura non è operazione necessaria, mentre le problematiche più comuni che possono affliggere la neoregelia riguardano la presenza del ragnetto rosso, un parassita molto pericoloso che può portare alla morte della pianta.

La neoregelia si riconosce facilmente per via delle grandi foglie nastriformi di colore verde brillante con striature più chiare, sui toni del crema nella varietà “tricolor” che è la più diffusa. Al centro, quelle che sembrano altre foglie (ma in realtà si tratta di brattee) formano una struttura ad imbuto di colore rosso corallo.

All’interno di questo pozzetto si formano i fiori, riuniti in un’infiorescenza rotondeggiante che cresce fino a sporgere sopra la rosetta di foglie. Sono di colore bianco, blu, viola tenue o malva.

Per valorizzare la forma della neoregelia si consiglia di scegliere un portavaso alto e intensamente colorato che contrasti con il colore delle foglie.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La neoregelia fiorisce, a seconda della specie, in diversi periodi dell’anno e 1 sola volta nella vita. Si tratta di un avvenimento però molto raro al di fuori del suo contesto geografico e climatico.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La riproduzione della neoregelia avviene principalmente per divisione. Una volta terminato il ciclo vitale, fiori e foglie della neoregelia si seccano, sviluppando contemporaneamente alla base un nuovo getto che, per poter crescere e dar vita a un nuovo esemplare, deve essere separato dalla pianta morente e rinvasato.

Disporre sul fondo del vaso un buono strato drenante di circa 3-4 cm ed usare come terriccio un mix di sabbia e torba in parti uguali. Il nuovo getto andrà separato dalla pianta madre dopo averla scalzata dal terreno, preservando quanto più possibile l’apparato radicale.

Una volta invasato, pressare il terriccio intorno alle radici, bagnare e chiudere il vaso all’interno di un sacco di plastica trasparente per tre giorni così da garantire nella primissima fase di attecchimento un tasso di umidità elevatissimo.

Al contrario, i semi di neoregelia non vengono mai utilizzati per la riproduzione perché la crescita tramite semina è un processo complesso e particolarmente lungo.

 

 

Informazioni e curiosità

Neoregelia fiorisce una sola volta nella vita, dopodiché inizia a declinare e muore. Questo lasso di tempo può essere anche molto lungo, ma al momento dell’acquisto ispezionare il pozzetto centrale per verificare che non siano presenti fiori appassiti o i segni di una loro rimozione. Solo in questo modo si è certi di acquistare una pianta giovane che ha davanti a sé ancora una lunga vita.

Le foglie devono essere integre, con striature di colore ben definite e separazione di colori netta.

La pianta cresce tendenzialmente in orizzontale, con le foglie nastriformi lunghe anche 30 cm (60 cm di diametro), perciò bisogna considerare che ha bisogno di parecchio spazio. Oggi ne esistono anche forme di dimensioni ridotte utilizzatissime in composizioni regalo, chiamate mini-neoregelia, ed è forse con queste, per la spesa contenuta, che può convenire tentare una coltivazione di prova prima di acquistare un soggetto importante.

Coltivazione

VasoPiena Terra

In Italia la neoregelia si può coltivare solo in vaso.

Collocazione

InternoEsterno

La neoregelia si tiene principalmente indoor come pianta d’appartamento ma si può portare all’esterno durante le stagioni più miti.

Concimazione

Per concimare la neoregelia utilizzare un fertilizzante liquido per piante da fiore diluito (in quantità pari alla metà del dosaggio consigliato dal produttore) introducendolo nel pozzetto centrale.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

La posizione ideale per la neoregelia è in piena luce (ma con sole diretto solo poche ore, preferibilmente al mattino o al tramonto) e al riparo da correnti fredde.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

L’acqua deve essere introdotta nel pozzetto centrale della neoregelia e non solo distribuita sul terreno. Il pozzetto va riempito solo fino a metà con acqua dolce e non fredda, né calcarea; una volta a settimana, inclinando la pianta, si svuota e si rinnova l’acqua. Prima di compiere questa operazione, per non buttare terra intorno, si può ricoprire la base della pianta con carta tipo scottex o ancora meglio con un po’ di pellicola per alimenti.

Il terriccio si bagna una volta alla settimana in estate, una volta ogni due durante l’inverno, ma solo se la pianta è ricoverata in un locale con temperature basse.

Le bromeliaceae epifite si nutrono in modo diverso dalle altre piante e questo spiega anche il ridotto sviluppo dell’apparato radicale. La funzione di assorbimento dei nutrienti e d’acqua non avviene attraverso le radici, o meglio, non solo. La quota principale, e più importante perché potremo definirla “di pronto effetto”, avviene attraverso i tessuti del pozzetto centrale. Per questa ragione è necessario bagnarli, tenerli riempiti d’acqua fino ad un certo livello, e distribuire i fertilizzanti utilizzando questa via.

Solo quest’accorgimento permette di imitare anche in casa le condizioni di crescita che la pianta trova in natura.

Inoltre, neoregelia soffre l’aria secca delle case e, per avere piante sane, brillanti e longeve, è necessario mettere in atto alcuni accorgimenti per mantenere elevata l’umidità intorno alla pianta:

  • pulire tutte le settimane le foglie con un panno umido, sopra e sotto: si rimuove la polvere e si idratano;
  • raccogliere acqua piovana, priva di sali che macchierebbero le foglie, per vaporizzare la pianta una volta al giorno. In alternativa utilizzare acqua demineralizzata come quella per i ferri da stiro con caldaia a vapore;
  • porre la pianta su un largo sottovaso, con un ricco strato di ghiaia da tenere bagnato;
  • inserirla in un gruppo così che si crei una sorta di favorevole microclima.

Potatura

La neoregelia non necessita di potatura: basta solo eliminare le eventuali foglie danneggiate.

Trapianto

Dato che il trapianto della neoregelia in piena terra non si può effettuare nel nostro paese per via delle condizioni climatiche non compatibili con la crescita della pianta, occorrerà piuttosto ricorrere al rinvaso. Quest’ultimo va effettuato ogni anno in primavera (poiché le radici della pianta tendono ad occupare tutto lo spazio del contenitore e le foglie hanno bisogno di una base d’appoggio ampia), utilizzando un mix di terriccio da fiori e torba.

Ubicazione stagionale

L’aspetto trae spesso in inganno e si pensa che piante così intensamente colorate come la neoregelia, provenienti da paesi tropicali, abbiano bisogno di temperature molto elevate. In realtà la neoregelia ha il suo optimum a 15°C costanti tutto l’anno. Non si deve scendere al di sotto dei 13°C perché la pianta entra in fase di sofferenza e non si dovrebbero superare i 21°C durante l’estate. Il terreno bagnato la rende più sensibile al freddo, la scarsa umidità ambientale al caldo.

Primavera/autunno: per chi volesse tenere la pianta all’esterno, queste sono le stagioni migliori per farlo perché le temperature sono miti.
Inverno/estate: durante queste stagioni, meglio tenere la neoregelia al chiuso purché in un luogo umido. 

Malattia e cure

Il ragnetto rosso è il parassita più pericoloso per la neoregelia e provoca l’appassimento delle foglie e la formazione di ragnatele sulla pagina inferiore. La presenza di questo acaro viene favorita dalla scarsa umidità ambientale e può essere scongiurata mediante l’utilizzo di un prodotto specifico a base di rotenone e malathion, ma solo dopo aver ripristinato le condizioni di umidità ideali per la pianta ed aver ripulito le foglie, su entrambe le pagine, con un panno umido.

Anche le cocciniglie possono rappresentare un pericolo. Si insediano nella pagina inferiore come piccoli scudetti neri. Rimuovere con alcool e cotone, una volta alla settimana, fino alla scomparsa del problema.

Altri problemi che si possono verificare sono:

  • la pianta marcisce alla base: con ogni probabilità le bagnature sono state troppo abbondanti e la temperatura è troppo bassa. In pochi casi si può salvare la pianta. Vuotare il pozzetto centrale, sospendere le bagnature, spostare la pianta in una stanza più calda.
  • foglie che perdono colore: la luce non è sufficiente oppure la causa è l’esposizione al sole diretto.
  • la pianta tende ad avvizzire e seccare: manca acqua. Verificare l’umidità del terreno e introdurre acqua nel pozzetto centrale.
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