- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure

- Come si vede in foto, il nocciolo può assumere l’aspetto di un arbusto dalle dimensioni contenute con chioma densa e globosa.
- Il nocciolo è un’ottima pianta da giardino: bella, capace di una piacevole ombra e produttrice degli squisiti frutti.
- I frutti del nocciolo sono molto apprezzati dalla fauna selvatica, dai roditori agli uccelli.
- I frutti del nocciolo non vanno colti dalla pianta ma occorre attendere che cadano a terra.
- Il nocciolo forma cespugli con numerosi fusti a portamento eretto.
Il nocciolo è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Betulaceae. Si riconosce con facilità, anche se spoglio, dai fiori maschili caratteristici che compaiono già alla fine dell’inverno. Sono lunghi amenti, penduli che, mossi dal vento, provvedono a diffondere il polline.
Le foglie, che compaiono solo a primavera, hanno margine dentato, apice appuntito, e forma subrotonda. Sono di colore verde tenero nella prima fase per assumere, crescendo, un tono più deciso. Sono alterne, brevemente picciolate e piuttosto grandi. In autunno sono fra le prime a colorarsi di giallo.
La corteccia del nocciolo è grigia, con sfumature brune o rosse, leggermente rugosa per la presenza di numerose lenticelle suberose in rilievo.
L’apparato radicale, seppur non molto profondo, interessa il terreno fra i 20 ed i 50 cm di profondità, è molto fitto e la sua estensione va ben oltre la proiezione della chioma sul terreno.
Alla base della pianta, nella zona del colletto, si formano spesso polloni che possono essere utilizzati per la riproduzione, ma che è bene eliminare o contenerne il numero perché diminuiscono la vigoria e la capacità fruttifera della pianta, oltre a rappresentare un ostacolo nelle operazioni colturali.
L’impollinazione dei fiori avviene alla fine dell’inverno, ma la fecondazione è rimandata nel tempo, verso la fine di maggio, quando l’ovario matura. Lo sviluppo dei frutti, così, è piuttosto distante dalla fioritura. In compenso avviene con grande rapidità e alla fine del mese di luglio il frutto è già pieno. Con andamento climatico regolare, le prime nocciole maturano nella seconda metà di agosto.
Il frutto può avere forma sferica o allungata e questo è un primo criterio per la distinzione delle varietà. Si compone di un guscio di consistenza legnosa (che diventa sempre più duro e passa dal colore bianco-verde al caratteristico color nocciola appunto, più o meno carico e con possibili sfumature), di una “capsula” di consistenza erbacea a margine sfrangiato dal quale si libera a maturazione, e del seme rivestito, come anche le noci, da una sottile membrana detta perisperma.
Per quanto riguarda le regole di coltivazione, il nocciolo è una pianta rustica che richiede pochissime cure. In epoche siccitose, è bene bagnare il terreno interessando non solo la superficie sotto la chioma, ma allargandosi almeno uno-due metri fuori da questa zona. L’apparato radicale non profondo rende il nocciolo sensibile alla mancanza di precipitazioni più di altri alberi e cespugli, e la vastità del suo reticolo di radici è in grado di compensare solo in parte a tale carenza.
Il nocciolo posto in giardino, però, non soffrirà mai per la siccità perché sfrutterà l’acqua distribuita al prato; la pianta va collocata in una zona ben esposta, o solo parzialmente ombreggiata, e va potata dopo la fioritura. Non teme particolarmente né il caldo, né il freddo, né il vento, ma attenzione alle gelate tardive che causano una mancata fruttificazione.
Il nocciolo si concima in primavera distribuendo sul terreno, o interrandolo con una leggera erpicatura superficiale per non danneggiare le radici, un fertilizzante a lenta cessione. In autunno si distribuisce sul terreno letame maturo o, meglio, un terricciato di letame maturo o compost.
Fioritura
Il nocciolo fiorisce in inverno, da fine dicembre o gennaio a febbraio.
Commestibilità
Riproduzione
Il nocciolo è pianta di rapida e facile diffusione:
- Le nocciole integre, mature e sane si seminano già in autunno dopo averle immerse due giorni in acqua fredda (per ammorbidirle) e successivamente poste in un mix di sabbia, torba e terriccio di bosco, tre per ogni vaso di 20 cm di diametro; si trapiantano in vivaio, o direttamente nel terreno, la primavera del secondo anno. In alternativa si ricorre alla semina primaverile dopo aver stratificato i frutti in sabbia. In ogni caso la riproduzione tramite seme non permette di preservare le caratteristiche della pianta madre.
- I polloni radicali, sempre numerosi nei cespugli sani e folti, si scalzano leggermente in autunno e li si rincalza con terra buona per ricoprire l’apparato radicale. Separare in primavera e trapiantare subito in vivaio per mettere a dimora l’anno successivo.
- La tecnica della margotta è applicabile ai giovani rami flessibili e periferici al cespuglio, da interrare in primavera. Si separano alla fine dell’autunno o, meglio, alla ripresa vegetativa primaverile.
- La tecnica della riproduzione per talea si applica a rami di un anno già in parte lignificati da porre nel mese d’agosto in un mix di sabbia e torba da mantenere umido, ma non zuppo d’acqua.
Semi
I semini del nocciolo sono contenuti all’interno della nocciola stessa.
Informazioni e curiosità
Ogni regione ha la sua varietà di nocciolo più indicata:
- La varietà principe al Nord è senza dubbio la “Tonda gentile delle Langhe”. Pianta di vigoria modesta, matura precocemente e si raccoglie già alla fine di agosto; è di media produttività e i frutti sono apprezzati dall’industria dolciaria per la forma pressoché sferica e perché, dopo tostatura, si dimostrano facilmente pelabili. Sono di medie dimensioni, fra i 2 e i 2,5 grammi di peso, e hanno guscio sottile con striature più intense su fondo chiaro.
- Al Sud può essere consigliata una varietà a frutto lungo come la “Mortarella”, una pianta di vigore medio che presenta un’ottima produttività ed elevata rusticità. Il frutto è cilindrico e leggermente schiacciato sui lati, piccolo, con guscio medio, e ottima pelabilità.
- Nelle regioni centrali, si può scegliere la “Tonda di Giffoni”. Di buona produttività, presenta come punto debole la sensibilità alle gelate tardive. Il frutto è sferico, di ottima pelabilità, a maturazione precoce e con dimensioni medie. Sul guscio sono presenti striature più scure.
Coltivazione
Il nocciolo va coltivato in piena terra.
Collocazione
Il nocciolo è una pianta da esterno.
Concimazione
Il nocciolo richiede una buona preparazione del terreno al momento dell’impianto con uno scasso profondo almeno 80 cm. Anche la buca dovrà avere dimensioni di 80 cm di lato. Rimuovere i detriti sassosi e miscelare al terreno, se povero o argilloso, terriccio di bosco, sabbia, e un buon quantitativo di letame maturo. Porre a dimora in autunno o in primavera.
La concimazione annuale si effettua in primavera interrando con l’erpicatura del terreno un prodotto granulare a lenta cessione, e, in autunno, con letame maturo.
Esposizione
Il nocciolo gradisce i terreni ben esposti al sole, o al massimo in ombra parziale; una volta cresciuto non teme il vento per la natura elastica e resistente del suo legno.
Annaffiatura
Il nocciolo non è dotato di un apparato radicale profondo e deve essere irrigato ogni qualvolta le precipitazioni scarseggino e il terreno tenda a seccarsi.
Nei giardini dotati di prato irrigato con un buon sistema automatico l’acqua distribuita è di norma sufficiente.
Per i soggetti in fase d’allevamento, nei primi due anni di vita, è bene bagnare le piante in modo singolo, due volte la settimana con un annaffiatoio da dieci litri.
Potatura
Il nocciolo non è pianta longeva e già a 40 anni le piante sono senescenti. La cippatura totale (circa ogni dieci anni) o parziale (a turni di 3-4 anni) servono a riformare e ringiovanire la pianta.
La cippatura totale del nocciolo per rinnovare totalmente la vegetazione (specie lungo le strade o ai margini dei boschi) avviene a turni di 7-10 anni; la cippatura parziale per ringiovanire i cespugli ogni 3-4 anni.
La potatura si esegue dopo la fioritura. Per stimolare la produzione di nuova vegetazione nella fase d’allevamento si tagliano alla metà della lunghezza i germogli dell’anno precedente.
Trapianto
La preparazione del terreno prima della messa a dimora o trapianto del nocciolo è molto importante. Si deve effettuare uno scasso piuttosto profondo, circa 80 cm, anche se le radici ben difficilmente raggiungono tale profondità. Lo scopo dello scavo è quello di eliminare lenti di argilla, tolle improduttivo, detriti e scheletro. Ai terreni argillosi si miscela sabbia, terriccio di bosco e letame maturo. Ai terricci poveri basterà aggiungere terriccio di bosco e letame maturo. Queste correzioni servono a ricostituire il terreno preferito dal nocciolo: sciolto, profondo e fresco.
Per piante singole, le buche dovranno avere un diametro pari alla profondità; per piante a filare si dovranno tenere distanze di 5 metri fra le singole piante e fra le fila, riducendo queste ultime di circa un metro se le file si sfalsano fra loro.
Una volta messe a dimora, le giovani piante devono essere bagnate in modo singolo per i primi due anni di vita e liberate dalle erbacce con una leggera erpicatura ogni mese.
Si pongono a dimora tanto in primavera come in autunno.
Ubicazione stagionale
Il nocciolo è una pianta resistente e non teme il freddo, la nebbia o le gelate. Le gelate tardive danneggiano la produzione causando anche la perdita pressoché totale dei frutti. La siccità può causare invece uno sviluppo modesto.
Bonsai
Il bonsai di nocciolo è possibile, ma molto raro (e di conseguenza il prezzo è notevole).
Raccolta
La nocciola, già piena alla fine di luglio, matura al termine del mese di agosto o nelle prime due settimane di agosto e non va raccolta dall’albero prima che cada a terra, ma solo a maturazione completa, quando si stacca naturalmente dal ramo (i frutti che ancora non sono caduti in buona parte non avranno completato la maturazione).
Deve essere privata dell’involucro fibroso formato dalle brattee fogliose che la racchiudono e deve essere messa ad asciugare in un luogo ventilato al riparo dal sole, come un portico (essendo un frutto oleoso al sole se ne riduce la conservabilità). Quando raccolta anticipatamente, la mandorla non ha raggiunto il pieno sviluppo e le qualità organolettiche sono inferiori a quelle attese. Si formano in gruppi di 2 o 4, più raramente i frutti sono singoli.
Dalla forma del frutto possiamo distinguere con facilità il nocciolo italiano, Corylus avellana, con frutto rotondeggiante, dal nocciolo orientale, Corylus maxima, con frutto allungato.
Malattia e cure
Pur essendo una pianta robusta, il nocciolo è soggetto ad alcune malattie soprattutto di natura fungina (come mal dello stacco, gleosporiosi, oidio e marciume radicale), prevalentemente nella stagione primaverile: queste sono favorite dagli elevati sbalzi termici tra ore diurne e notturne e dalle piogge frequenti. Si consigliano dei trattamenti preventivi a base di rame da effettuare a fine inverno.