- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure
- L’ortica è una pianta spontanea capace di crescere in ogni clima e terreno.
- Le foglie di ortica vanno raccolte rigorosamente con i guanti e si utilizzano sbollentate o essiccate.
- L’ortica predilige le esposizioni soleggiate o, al massimo, semi-ombreggiate.
- In cucina vengono utilizzate le foglie più tenere e giovani dell’ortica, ad esempio per preparare i ripieni per la pasta fresca.
- I getti terminali giovani sono la parte commestibile dell’ortica, la quale fiorisce dalla primavera all’arrivo del freddo.
- L’ortica cresce di solito in piena terra, ma si può coltivare senza problemi anche in vaso.
L’ortica è una pianta erbacea perenne dioica, originaria di Europa, Asia e Nord Africa. Presenta fusti alti fino a quasi 2 metri, a sezione quadrangolare, mente le foglie hanno margine dentato-seghettato e i fiori sono raccolti in spighe ramose alla sommità. Punge provocando irritazioni cutanee anche dolorose perché foglie e fusti sono ricoperti da peli urticanti sottili e cavi, detti tricomi, rivestiti all’apice di silicio, più fragile, che si rompe al minimo urto secondo una linea di frattura obliqua che facilita la penetrazione sotto la cute di un liquido irritante composto da istamina, acetilcolina, serotonina e acido formico contenuto nella parte basale del pelo.
L’ortica è una pianta che si accontenta di cure davvero minime, tanto che la si trova facilmente presso le case abbandonate, contro i muri perimetrali, sulle macerie: preferisce, infatti, suoli incolti e ben drenati, come possono essere i campi in aperta campagna, i terreni di riporto, il margine stradale, i ruderi ricoperti di terra. Prima di raccoglierla, però, è bene essere certi che non stia crescendo su terreni potenzialmente inquinati, specie se si trovano vicino ad allevamenti, discariche, vecchie fabbriche dismesse o altre zone a rischio. Spesso considerata soltanto un’erbaccia infestante, l’ortica vanta in realtà molte virtù: è proteica, disintossicante e disinfiammante, antianemica, rinforza unghie e capelli e aumenta la resistenza allo stress.
La pianta di ortica si riproduce tramite semina o divisione dei cespi e cresce, sia in vaso sia in piena terra, sempre all’esterno, in zone ben soleggiate (o al massimo parzialmente ombreggiate) in quasi ogni tipo di terreno, anche se ama i suoli umidi, ma ben drenati, e ricchi di azoto. Per favorire uno sviluppo più rigoglioso, la pianta si può concimare durante il periodo di crescita attiva, utilizzando del semplice compost oppure del concime liquido per piante verdi secondo le dosi indicate in etichetta; per le ortiche in vaso, utilizzare invece un fertilizzante liquido biologico (o per piante da orto) ogni 20 giorni durante la fase vegetativa. Le annaffiature vanno eseguite a giorni alterni durante l’estate, per mantenere il terreno sempre fresco, ma a partire dall’autunno occorrerà diradare la frequenza, dal momento che la pianta mal tollera i ristagni d’acqua. Verso fine inverno, o inizio primavera, ci si può dedicare alla potatura, volta sia a favorire una crescita più rigogliosa, sia a procurarsi le giovani foglioline da destinare a varie preparazioni culinarie. L’ortica è una pianta poco soggetta ad avversità di natura fitosanitaria (anzi, il suo utilizzo nell’orto e in giardino sotto forma di decotto, macerato o preparati naturali, è utilissimo per tenere lontani i parassiti), ma può talvolta essere colpita da afidi, acari o lumache: tutti ospiti indesiderati da debellare ricorrendo a metodi naturali.
Fioritura
La fioritura dell’ortica avviene da maggio a novembre. La pianta produce fiori verdastri e poco appariscenti, portati da spighe.
Commestibilità
Riproduzione
L’ortica si riproduce per divisione dei cespi o semina.
Nel primo caso, rimuovere con cura la pianta madre dal terreno, prestando attenzione a non danneggiarne le radici, quindi dividere il cespuglio in più sezioni, facendo in modo che ogni sezione abbia almeno un paio di germogli vitali. Queste parti andranno piantate in nuovi vasi, annaffiate e poste in una zona ben illuminata.
La semina si effettua direttamente in piena terra o in vaso, a inizio primavera e poi di nuovo a settembre con l’arrivo dell’autunno. Il terreno deve essere abbastanza soffice, umido e leggero. I semi vanno distanziati tra loro di 3-4 volte il loro diametro.
Semi
I semi di ortica sono commestibili e ricchi di nutrienti (tra cui la vitamina C): si usano in cucina ad esempio spolverizzati sui panificati.
Informazioni e curiosità
Forse non tutti sanno che l’ortica è un ottimo rimedio naturale per curare il giardino. Si utilizzano le foglie più dure della pianta (le cime tenere vanno riservate alla cucina), come rimedio insetticida efficace contro afidi, lumache, ragnetto, formiche, acari e molti altri insetti.
Il decotto di ortiche si ottiene facendo bollire 400 g di foglie in 1 litro d’acqua fino a quando diventerà di colore verde intenso, quasi marrone. Spento il fuoco, si lascia il tutto in infusione ancora per 4-6 ore così da completare l’estrazione dell’acido salicilico e dell’acido formico che rappresentano i principi attivi dell’ortica. Infine basta filtrare il tutto e vaporizzare sulle piante.
Con le ortiche si può fare anche il macerato, sempre a scopo curativo per l’orto e il giardino, che si ottiene facendo fermentare 200 g di foglie per litro d’acqua. Il prodotto non va utilizzato tal quale, ma diluito, in ragione di uno a dieci, in acqua. Il macerato si può usare anche a scopo preventivo sulle piante una volta ogni due settimane. La sua azione si completa aggiungendo nel processo di fermentazione spicchi d’aglio tagliati in fette sottili oppure miscelandolo in eguale quantità con il macerato di equiseto, utile per combattere l’insorgere di patologie legate alla presenza di funghi.
Coltivazione
L’ortica cresce bene tanto in vaso quanto in piena terra.
Collocazione
L’ortica è una pianta che cresce all’esterno.
Concimazione
La concimazione è un’operazione utile per far crescere rigogliosa la piantina di ortica. Il periodo migliore per concimare la pianta in giardino è durante la stagione di crescita, da primavera a fine estate, utilizzando anche del semplice compost, oppure, per riequilibrare la quantità di azoto nel terreno, del concime liquido per piante verdi secondo le dosi indicate in etichetta.
Anche per la coltivazione in vaso si consiglia il ricorso a un fertilizzante liquido biologico (o per piante da orto) da usare ogni 20 giorni durante la fase vegetativa.
Esposizione
L’ortica cresce nei luoghi soleggiati o al massimo semi-ombreggiati.
Annaffiatura
L’ortica è una pianta che ama l’umidità ma, al tempo stesso, non tollera i ristagni d’acqua. Per questo bisogna trovare un equilibrio nelle annaffiature, cercando di mantenere sempre umido il terreno ma mai intriso d’acqua. Durante la stagione di crescita, da primavera a fine estate, le bagnature dovranno essere più frequenti (circa ogni 3-4 giorni), mentre a partire dall’autunno si può annaffiare anche solo una volta a settimana.
Potatura
Attraverso le potature è possibile favorire una crescita più folta e rigogliosa della pianta. L’ortica si pota preferibilmente verso la fine dell’inverno o l’inizio della primavera, quando la pianta è in dormienza e il rischio di gelate è ormai passato.
Trapianto
L’ortica è una pianta facilmente adattabile, sia in termini di terreno che di temperatura (la si trova facilmente in alta quota) per cui il trapianto in piena terra non richiede particolari accortezze. Di certo è una pianta che ama i suoli umidi, ma ben drenati, e ricchi di azoto.
Ubicazione stagionale
L’ortica è una pianta adattabile a ogni clima: per questo può vegetare all’esterno tutto l’anno.
Raccolta
La raccolta delle foglie di ortica a scopo alimentare si effettua prelevando la parte terminale delle piante giovani, evitando quelle che salgono a seme perché in questa fase possono esercitare un effetto irritante a carico delle vie urinarie. Le foglie devono essere piccole e tenere, i getti terminali succosi ed elastici: per questo il periodo migliore per raccogliere l’ortica è la primavera.
Per eliminare le proprietà urticanti delle foglie, queste si possono essiccare in un luogo caldo: perdendo l’acqua spariranno anche le sostanze urticanti. Oppure basterà sbollentarle per un minuto.
Malattia e cure
Pur trattandosi di una specie abbastanza rustica, l’ortica è soggetta all’attacco di alcuni parassiti:
- afidi: per rimuovere questi insetti che si nutrono della linfa della pianta si può nebulizzare sulle foglie una soluzione a base di acqua e sapone neutro. In alternativa, ricorrere a insetticidi a base di piretro;
- acari del ragno: questi parassiti causano il disseccamento delle foglie e si possono eliminare con gli stessi trattamenti consigliati per i comuni acari.
- lumache e limacce: si nutrono delle foglioline di ortica e si possono rimuovere manualmente oppure ricorrendo a repellenti naturali come cenere di legno sparsa attorno alla base della pianta.