Peonia

Paeonia

Peonia

  • La peonia si coltiva preferibilmente in piena terra per via delle sue radici molto sviluppate.
  • La peonia fiorisce in primavera, per qualche mese soltanto.
  • I fiori di peonia hanno colori variabili dal rosso intenso al rosa, dal bianco candido al borgogna.
  • Per fiorire copiosamente, la peonia ha bisogno di un'esposizione piuttosto luminosa.
  • La peonia è una pianta perenne a foglia caduca.
  • Le peonie sono piante molto longeve, dalla crescita piuttosto lenta.
  • Le peonie a fiori bianchi sono un trionfo di eleganza e raffinatezza.
  • La peonia si può coltivare anche come esemplare singolo in giardino.
  • Peonia rockii, dai bellissimi colori bianco e porpora.
  • Peonia varietà Itoh Bartzella.
  • Peonia varietà Claire de Lune.
  • I fiori di peonia non sono solo bellissimi, emanano anche un intenso profumo.
  • La pianta di peonia si usa solitamente per creare bordure e aiuole in giardino.
  • La peonia si coltiva preferibilmente in piena terra per via delle sue radici molto sviluppate.
  • La peonia fiorisce in primavera, per qualche mese soltanto.
  • I fiori di peonia hanno colori variabili dal rosso intenso al rosa, dal bianco candido al borgogna.
  • Per fiorire copiosamente, la peonia ha bisogno di un’esposizione piuttosto luminosa.
  • La peonia è una pianta perenne a foglia caduca.
  • Le peonie sono piante molto longeve, dalla crescita piuttosto lenta.
  • Le peonie a fiori bianchi sono un trionfo di eleganza e raffinatezza.
  • La peonia si può coltivare anche come esemplare singolo in giardino.
  • Peonia rockii, dai bellissimi colori bianco e porpora.
  • Peonia varietà Itoh Bartzella.
  • Peonia varietà Claire de Lune.
  • I fiori di peonia non sono solo bellissimi, emanano anche un intenso profumo.
  • La pianta di peonia si usa solitamente per creare bordure e aiuole in giardino.

Piccoli arbusti perenni ornamentali, le piante di peonia (paeonia spp., famiglia delle ranuncolaceae) sono molto apprezzate per i loro splendidi fiori, grossi e appariscenti, che si aprono a metà primavera. Generalmente sono utilizzate in piena terra e all’esterno, per la creazione di bordure in zone soleggiate o semi-ombreggiate, soprattutto nelle aiuole del giardino.

Tra le peonie, vengono distinte le specie arboree (o suffruticose) e le specie erbacee. Solo le prime sono dotate di un breve fusto legnoso, ramificato, che in inverno perde completamente le foglie fino alla primavera successiva. Le peonie erbacee, invece, durante l’inverno si spogliano completamente fino a scomparire dalla vista, lasciando solo le radici tuberose sotterranee, in stato di completo riposo: le foglie rispunteranno dal suolo a primavera, appena prima della fioritura.

Le peonie sono fiori testardi, capaci di resistere senza cure in un giardino abbandonato per decine di anni se il terreno è quello indicato. In posizione luminosa, ma non in sole diretto in caso di giornate particolarmente calde, anche senza manutenzione i cespi riescono a vincere la concorrenza delle malerbe.

Dopo l’impianto le cure necessarie sono davvero poche e in realtà si tratta di semplici avvertenze che non richiedono tempo e fatica.

A fine ciclo recidere le peonie a qualche centimetro dal suolo ed eliminare la vegetazione residua per evitare che formi un inoculo per malattie fungine. Per la stessa ragione eliminare sempre gli apparati radicali delle peonie morte. I fiori delle peonie sono apprezzati come materiale reciso perché ne bastano pochi per riempire un vaso e sono abbastanza durevoli. Non tagliare mai il fusto alla base, ma lasciare almeno due foglie basali che possano continuare nella loro attività fotosintetica per nutrire e sostenere la pianta. Prelevarli sempre dall’esterno del cespo così che le foglie rimaste ricevano luce abbondante. Evitare di recidere fiori da piante messe a dimora nell’anno, e anche in quelle vecchie limitarsi a tagliare sempre meno della metà dei fusti.

La riproduzione delle peonie da seme richiede tempi lunghi e non è facile. Per evitare che la pianta disperda inutili energie nella formazione di semi che non saranno utilizzati, specialmente nei soggetti giovani che hanno bisogno di accrescersi in tempi rapidi, una volta sfiorito, recidere il fiore sopra il primo paio di foglie. Con questa semplice potatura si favorirà l’accumulo di sostanze nutritive nelle radici carnose, gli organi perennanti della pianta, garantendole un maggiore vigore l’anno successivo. Come tecnica di moltiplicazione preferire l’innesto (peonie arbustive) o la divisione dei cespi (peonie erbacee).

Annaffiare abbondantemente le piante durante i periodi caldi e asciutti, ma sempre senza affogare il terreno, e apportare nutrienti sotto forma di prodotti organici come terricciati di letame maturo da spargere dentro e intorno al cespo a primavera e in autunno, dopo la potatura. Le piante di peonia sono soggette a diverse malattie fungine (come botrite, oidio o maculatura batterica) e parassiti, ma una buona prevenzione (annaffiare correttamente evitando i ristagni, mantenere pulita la pianta e arieggiata la chioma con la potatura) aiuta a mantenere gli esemplari sani e rigogliosi.

Le piante di peonia sviluppate in altezza, specie se in luoghi ventosi, devono essere dotate di tutori. Nei cespi molto voluminosi infilare nel terreno tre canne di bambù e, con diversi rimandi di cordino cavo, avvolgere tutti i fusti a circa due terzi della loro altezza così che siano liberi di oscillare e non siano affastellati l’uno sull’altro.

Le foglie di peonia, decidue, sono pennate, di colore verde scuro: si mostrano particolarmente attraenti anche senza la spettacolare fioritura.  

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La fioritura delle peonie avviene una sola volta l’anno, da aprile (peonia lobata) a giugno (peonia officinalis), secondo la specie, ma con alcune accortezze si può prolungare.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

Le peonie erbacee e arbustive si riproducono in due modi diversi.

Chi ha una pianta di peonia erbacea ben sviluppata e voluminosa che vuole moltiplicare, deve procedere con una vanga a estrarre tutta la pianta dal terreno. Fare attenzione a non rompere le radici del cespo. Il suo apparato radicale, messo a nudo, appare come un groviglio di radici fascicolate. Con le mani e l’aiuto di un coltello ben pulito e affilato, si separa il cespo in due o tre parti, ognuna costituita da almeno 2-3 radici e altrettanti germogli a livello del colletto. I cespi ottenuti, messi in terra separatamente, andranno a originare nuove piante identiche a quella di origine.

Per le peonie arbustive si procede tramite innesto. La tecnica dell’innesto è meno immediata e richiede più attenzione perché riesca; si esegue ad agosto (la tecnica della divisione delle radici più grosse e tuberizzate va eseguita preferibilmente in autunno, con la pianta spoglia). Per procedere è necessario procurarsi una radice ben sviluppata appartenente a una peonia erbacea: la radice verrà utilizzata come portainnesto. Come marza, invece, si utilizza una porzione di fusticino prelevata dalla peonia legnosa che si vuole propagare: questa deve portare 2-3 gemme. La radice utilizzata come portinnesto viene privata della testa, con un taglio netto eseguito con un coltello dalla lama ben pulita e affilata. Si esegue, in questa posizione, un’incisione longitudinale delle dimensioni della marza. Quest’ultima, sagomata nella parte basale, viene inserita nell’incisione in modo tale da far aderire bene i tessuti di entrambe le parti: allo scopo è necessario legarle insieme con un filo di rafia e ricoprire le ferite aperte con del mastice apposito (mastice per innesti, venduto in barattoli).
La radice innestata va infine interrata in un vaso contenente terriccio leggermente umido. Il punto d’innesto deve trovarsi a una profondità di circa 6 cm. Il vasetto va mantenuto in un luogo caldo (a 20-22°C) e semiombreggiato. L’apertura dei germogli e lo sviluppo delle foglie indicheranno l’attecchimento e la buona riuscita dell’innesto. La primavera successiva, la nuova piantina potrà essere trasferita in piena terra.

Semi

I semi della peonia, contenuti all’interno dei baccelli, sono scuri, lucidi e lisci. Quelli di peonia erbacea sono commestibili e vengono utilizzati, insieme ai petali, in cucina (i petali di peonia hanno un sapore dolce e leggermente speziato, simile a quello del tè verde) e nella medicina popolare.

Informazioni e curiosità

Si è già detto che le peonie si distinguono in arbustive o erbacee.
La peonia arbustiva, di origine cinese, è un cespuglio dall’accrescimento lento (specie nei primi anni) e legnoso, che raggiunge un’altezza compresa fra i 60 e i 200 cm. Prima di spogliarsi delle foglie, in autunno, si colora di un caldo tono oro. Fiorisce dalla terza decade di marzo a metà maggio ma i tempi e la durata della fioritura sono molto influenzati dall’andamento stagionale, dall’intensità del sole, dalla frequenza e l’importanza delle piogge.

La peonia erbacea è presente da sempre nel nostro Paese, dove ne esistono diverse specie, ma è solo con l’introduzione della specie p. lactiflora e dei suoi ibridi che ha conquistato largo spazio nei giardini domestici. È una pianta perenne erbacea che in autunno dissecca la parte aerea e in primavera metterà nuovamente tutta la vegetazione e si può ringiovanire mediante divisione del ceppo radicale.

Coltivazione

VasoPiena Terra

Per via dell’apparato radicale particolarmente voluminoso, le peonie non si prestano molto ad essere coltivate in vaso ed è quindi preferibile, laddove possibile, la messa a dimora in piena terra.

Collocazione

InternoEsterno

La peonia è una pianta ornamentale da esterno.

Concimazione

Per la concimazione della peonia, utilizzare fertilizzanti liquidi per piante fiorite oppure concimi a lenta cessione nelle dosi indicate in confezione. Si consiglia di effettuare la concimazione due volte l’anno: poco prima della gemmazione, tra marzo e aprile, e una seconda volta al termine della fioritura.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

Le piante di peonia sono amanti del sole e della luce; se poste nelle vicinanze di alberi o cespugli bisogna aver cura di collocarle in una zona di ombra solo parziale perché si corre il rischio di non vederle fiorire per anni e anni. In luoghi molto caldi, tendenzialmente seccagni, e al Sud devono essere poste all’ombra per più ore del giorno: in queste condizioni tuttavia non produrranno una fioritura altrettanto esplosiva che però sarà compensata da una maggiore durata.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

La peonia va annaffiata regolarmente in modo da mantenere il terreno fresco, prestando però attenzione perché l’eccesso di umidità nel terreno è la causa più frequente di malattia nelle piante.

Potatura

Gli esemplari di peonia erbacea si potano tagliando gli steli morti a 10 cm dal terreno con forbici pulite e affilate durante il periodo autunnale.
Anche la potatura della peonia arborea serve essenzialmente a ripulire la pianta dai rami e branche ormai rovinati e per mantenere una forma armonica a cespuglio. Questa si effettua nel periodo di novembre e dicembre.

Altra operazione utile è il diradamento delle gemme, che serve a ottenere fioriture più copiose e si effettua in genere verso febbraio-marzo, ma dipende dal clima della regione in cui ci si trova.

Trapianto

Le piante di peonia si coltivano su un terreno leggero, un poco argilloso, ricco di humus e ben drenato, in posizioni soleggiate o semi-ombreggiate (questo secondo caso solo in zone con stagioni estive torride e siccitose). Per effettuare il trapianto, scavare una buca larga e profonda 40-45 cm così da dissodare il terreno in profondità e arricchirlo con l’aggiunta di terriccio concimato o compost maturo. Su terreno pesante e argilloso, aggiungere anche ghiaia e sabbia grossolana in fondo alla buca per migliorare il drenaggio. Riempire la buca per arrivare a una profondità di circa 20-25 cm e collocare i rizomi: quelli delle peonie erbacee devono avere i germogli interrati sotto 2-3 cm di terra, quelli delle peonie arbustive a 5-10 cm di profondità. Una piantagione troppo profonda può compromettere la fioritura per molti anni. Riempire la buca e annaffiare per comprimere naturalmente la terra. Dopo l’impianto distribuire una buona pacciamatura e annaffiare abbondantemente.

La messa a dimora delle peonie, erbacee o arbustive, può avvenire anche a primavera, acquistando piante in vaso, ma il consiglio è di anticipare i tempi all’autunno così da dar modo alle piante di “potersi assestare”, di sviluppare, cioè, un sistema radicale proprio che si estenda oltre la zolla, se si tratta di piante in vaso, o riesca ad ancorarsi al terreno, se si è preferito acquistare soggetti a radice nuda.

Ubicazione stagionale

La peonia è un fiore molto resistente, che tollera senza problemi temperature molto basse e il caldo estivo (purché sia protetta dal sole diretto nelle ore più calde). Per questo può rimanere all’esterno tutto l’anno.

Raccolta

La fioritura della peonia è talmente bella che è possibile recidere e raccogliere qualche stelo per realizzare composizioni floreali o bouquet. Per non compromettere il ciclo vegetativo della pianta, è buona pratica non tagliare da ogni pianta più della metà dei fiori e, per ogni stelo tagliato, lasciare una o due foglie alla base. In ogni caso è sconsigliabile tagliare fiori con steli lunghi da piante messe a dimora l’autunno precedente.

Malattia e cure

Le peonie sono soggette a diverse malattie e infestazioni parassitarie, tra cui:

  • Botrite: una malattia fungina che provoca la comparsa di muffa grigia sui fiori, sulle foglie e sui gambi delle peonie e si manifesta in condizioni di umidità elevata. Per prevenirla, è importante garantire una buona circolazione dell’aria attorno alle piante e rimuovere i fiori e le foglie morte o ammalate.
  • Oidio: si presenta come una polvere bianca o grigiastra sulle foglie, sui fiori e sui gambi delle peonie. La prevenzione è la stessa della botrite.
  • Maculatura batterica: una malattia fungina che causa macchie marroni o nere sulle piante e può diffondersi rapidamente in condizioni di elevata umidità e con temperature moderate. L’unica cosa da fare è distruggere le parti ammalate e disinfettare gli attrezzi da giardinaggio.
  • Afidi e coleotteri giapponesi si nutrono delle foglie e dei fiori della peonia. Possono essere rimossi manualmente, oppure utilizzando trappole e insetticidi specifici.
Come valuti questo articolo?
12345
Valutazione: 4.25 / 5, basato su 8 voti.
Avvicina il cursore alla stella corrispondente al punteggio che vuoi attribuire; quando le vedrai tutte evidenziate, clicca!
A Cose di Casa interessa la tua opinione!
Scrivi una mail a info@cosedicasa.com per dirci quali argomenti ti interessano di più o compila il form!