Piracanta

Pyracantha

Piracanta

  • Il piracanta è tra le piante da siepe più diffusa: le sue acuminate spine sono un ottimo deterrente per intrusioni non autorizzate.
  • Pianta di piracanta dalle caratteristiche, ma velenose, bacche rosse e gialle.
  • Le bacche di piracanta sono molto attrattive per gli uccelli e la fauna selvatica.
  • Il piracanta è utilizzatissimo come pianta a delimitazione della proprietà privata.
  • In primavera, il piracanta esplode in una rigogliosa fioritura bianca (vedi foto).
  • Il piracanta si può coltivare anche in forma di alberello isolato (anche in vaso).
  • Il piracanta è tra le piante da siepe più diffusa: le sue acuminate spine sono un ottimo deterrente per intrusioni non autorizzate.
  • Pianta di piracanta dalle caratteristiche, ma velenose, bacche rosse e gialle.
  • Le bacche di piracanta sono molto attrattive per gli uccelli e la fauna selvatica.
  • Il piracanta è utilizzatissimo come pianta a delimitazione della proprietà privata.
  • In primavera, il piracanta esplode in una rigogliosa fioritura bianca (vedi foto).
  • Il piracanta si può coltivare anche in forma di alberello isolato (anche in vaso).

Il piracanta è la più tipica e diffusa pianta da siepe spinosa per il confine del giardino, poiché in grado di costituire un efficace sistema antiintrusione proprio grazie alla presenza di acuminate e robuste spine, presenti in grandi quantità e di considerevoli dimensioni (lunghezza sino a 3-4 centimetri) soprattutto sui rami di oltre 2 anni.

Il piracanta è specie sempreverde, assai vigorosa, che può crescere sino a circa 3 metri quando è posta nella ottimale collocazione di pieno sole. Vuole terreni fertili (per questo si concima due volte l’anno, a inizio primavera e fine estate/inizio autunno, utilizzando del fertilizzante granulare universale a lenta cessione), mediamente pesanti e non si adatta a quelli siccitosi e poveri. Produce in abbondanza fiori biancastri durante il periodo primaverile, che poi si trasformano in splendide piccole bacche sferiche, di colore variabile dal giallo all’arancione, sino al rosso cupo, a seconda della varietà. Sopporta molto bene sia il freddo invernale, sia l’aridità estiva (anche se non troppo prolungata: in estate occorre bagnare se mancano le precipitazioni per diverso tempo, mentre durante il resto dell’anno il piracanta si accontenta dell’acqua piovana) e i tagli di potatura anche vigorosi.

La pianta si riproduce preferibilmente per talea, meno per seme, e si può coltivare anche in vaso, purché di dimensioni adeguate; per formare siepi, invece, i piracanta si piantano, secondo lo schema consigliato, a un metro di distanza l’uno dall’altro, su file sfalsate, distanti un metro l’uno dall’altro. Le siepi ottenute diverranno alte più di due metri, fogliate fino al piede, con rami dell’anno lunghi anche più di un metro. Il piracanta può crescere anche in forma libera in grandi cespugli con portamento rotondeggiante ricadente, diradando i rami senza accorciarli. Il fogliame folto, formato da piccole foglie di colore verde scuro, è distribuito su rami leggeri e meno invadenti rispetto a quelli di altre piante da siepe.

Il piracanta non è facilmente soggetto a malattie o infestazioni. Al di là del pericolosissimo fuoco batterico, sono più che altro i marciumi radicali a compromettere la salute della pianta. 

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La fioritura del piracanta è primaverile.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La riproduzione per seme del piracanta è piuttosto lenta, quindi poco praticata. Meglio optare per la talea, da effettuare a fine estate, nel mese di settembre. La talea va collocata in un vasetto riempito con terriccio leggero e inumidito, coperto con un sacchetto di plastica trasparente per salvaguardarne l’umidità. Dopo circa due settimane saranno spuntate le radici e compariranno le prime foglioline. Attendere ancora una settimana prima di togliere la protezione e spostare poi la nuova piantina in una serretta o in un ambiente protetto dal freddo dove possa ricevere luce affinché si rinforzi durante l’inverno. A primavera si potrà trapiantare il piracanta in un vasetto più grande ed esporlo all’esterno durante la bella stagione. La messa a dimora definitiva va effettuata il successivo autunno.

Semi

I semi di piracanta, minuscoli e marroni, sono contenuti all’interno delle bacche. Non sono commestibili.

Informazioni e curiosità

Il piracanta ha la grande capacità di attirare la fauna selvatica: le sue bacche sono infatti una fonte di cibo invernale molto apprezzata dagli uccelli, in particolare dai merli e dai tordi. Questo rende il piracanta una scelta eccellente per chi desidera creare un giardino che supporti la biodiversità locale.

Coltivazione

VasoPiena Terra

Il piracanta può essere coltivato anche in vaso, utilizzando fioriere lunghe almeno 80-100 cm e profonde almeno 40 cm. Ogni fioriera può ospitare due piante.

Collocazione

InternoEsterno

Il piracanta è pianta da esterno.

Concimazione

Per favorire la crescita rigogliosa delle piante di piracanta si può effettuare la concimazione due volte l’anno, a inizio primavera e fine estate/inizio autunno, utilizzando del concime granulare universale a lenta cessione.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

La posizione ottimale del piracanta è in pieno sole. Tollera l’ombra parziale, ma in questa condizione lo sviluppo risulta fortemente penalizzato e aumenta il rischio di subire l’attacco da parte di funghi che aggrediscono le foglie.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Pianta resistente alla siccità e poco ai ristagni, il piracanta va annaffiato regolarmente solo durante i primi mesi di impianto per poi diradare le bagnature ai periodi di prolungata mancanza di pioggia.

Potatura

La potatura del piracanta ha funzione di contenimento, oltre che di stimolazione per la nascita di nuovi rami, migliorando le fasi di fioritura e fruttificazione. Nel caso delle siepi, le potature si possono effettuare a febbraio, in estate dopo la fioritura e poi a settembre. Se invece il piracanta viene coltivato in vaso, come pianta singola, si può potare a gennaio-febbraio.

Trapianto

Il trapianto del piracanta si può effettuare a fine autunno o all’inizio della primavera (a primavera si può effettuare anche l’eventuale rinvaso), a patto che ci sia un clima temperato, né troppo freddo né torrido.

Il terriccio ideale deve essere fertile e drenato, ma per il resto il piracanta si adatta senza problemi a qualsiasi tipo di terreno. È molto importante il drenaggio dell’acqua in eccesso anche per le piante coltivate in vaso per evitare la comparsa di marciumi e asfissia radicale. Per questo si può stendere uno strato di argilla espansa sul fondo del contenitore, così da evitare il contatto diretto tra le radici e l’acqua in eccesso presente nel sottovaso. Per quanto riguarda la scelta del terriccio, va bene sia un terriccio specifico per piante da fiore sia uno universale di buona fertilità.

Ubicazione stagionale

Per la sua rusticità il piracanta è pianta da esterno tutto l’anno: sopporta infatti sia le temperature molto basse (anche fino a -20°C), sia il caldo torrido, anche in zone vicine al mare.

Bonsai

Il piracanta è una pianta che ben si presta alla coltivazione come bonsai soprattutto per i principianti, poiché facile da curare e molto resistente.

Malattia e cure

Il piracanta non è facilmente soggetto a problemi e malattie. Afidi e cocciniglie possono comparire sulla pianta ma è difficile che riescano a intaccarla o rovinarla; in ogni caso si può intervenire con insetticidi specifici. Più frequente è la possibilità che si manifestino marciumi radicali causati dai ristagni idrici, oppure il fuoco batterico, una patologia molto pericolosa che provoca il disseccamento delle foglie. L’unica possibilità, in questo secondo caso, è rimuovere l’esemplare infetto dalla siepe per evitare che la patologia si diffonda anche alle altre piante, ma, dato che si tratta di una malattia molto particolare, è opportuno sentire il parere di un agronomo prima di intervenire drasticamente.

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