Portulaca

Portulaca

Portulaca

  • Portulaca Flower
  • Poiché sopporta il caldo intenso, la salsedine e la brezza salmastra, la portulaca può essere coltivata anche nelle seconde case al mare.
  • La portulaca è disponibile in tante varietà di colori, che vanno dal rosso all’arancione, dal rosa al giallo canarino fino al bianco candido.
  • Portulaca grandiflora genera bellissimi fiori a forma di coppa, semplici, semidoppi o doppi, variamente colorati.
  • La portulaca è una pianta molto generosa, adatta a chi ha poco tempo per prendersene cura perché non richiede potature regolari né pulizie frequenti.
  • Con la sua fioritura prolungata e vivacissima, la portulaca crea un tappeto variopinto in giardino dalla primavera all’autunno.
  • Poiché sopporta il caldo intenso, la salsedine e la brezza salmastra, la portulaca può essere coltivata anche nelle seconde case al mare.
  • La portulaca è disponibile in tante varietà di colori, che vanno dal rosso all’arancione, dal rosa al giallo canarino fino al bianco candido.
  • Portulaca grandiflora genera bellissimi fiori a forma di coppa, semplici, semidoppi o doppi, variamente colorati.
  • La portulaca è una pianta molto generosa, adatta a chi ha poco tempo per prendersene cura perché non richiede potature regolari né pulizie frequenti.

La portulaca (famosissima è portulaca grandiflora), detta anche “erba porcellana” per la sua delicatezza, è una succulenta capace di diffondersi spontaneamente ovunque (anche nei terreni poveri e lungo i marciapiedi), crescere con rapidità e offrire una fioritura abbondante.

È intuibile, quindi, che non necessiti di grandi cure per prosperare: riproducibile per semina e coltivabile anche in vaso, la portulaca non va concimata (per evitare di promuovere la sua natura infestante) e va annaffiata solo in caso di prolungata assenza di precipitazioni (solo le piante in vaso devono essere appena inumidite una volta ogni due settimane, ma ricordando di togliere il sottovaso). La posizione ideale per il trapianto in giardino deve essere ben soleggiata ed esposta a Sud, con un terreno asciutto, di media o scarsa fertilità, ben drenato (i ristagni idrici rappresentano il maggior pericolo per la salute della portulaca) e ricco di sabbia o ghiaia. La potatura si limita alla rimozione delle infiorescenze appassite, oltre che a una leggera cimatura dei rami più lunghi, in primavera, per contenere lo sviluppo eccessivo della pianta. Sebbene risulti molto resistente e di rapido accrescimento, la portulaca non può essere coltivata in tutti i climi: non tollera, infatti, il freddo e quando le temperature si abbassano sfiorando lo zero termico, la pianta muore. Ne consegue che, nelle regioni settentrionali, la piantina di portulaca non possa essere seminata in piena terra, ma debba essere coltivata in contenitore in modo da poterla porre al riparo al sopraggiungere dell’inverno.

La portulaca si presenta come una piccola pianta dai fusti succulenti a portamento strisciante o parzialmente eretto, capace di formare piccoli cespugli ricadenti da roccaglie e muretti a secco. Originaria delle regioni calde del Sud America, nel nostro paese non supera l’inverno se non in regioni calde e in posizioni riparate e soleggiate, tanto da essere trattata spesso come annuale. Le foglie, commestibili nella varietà portulaca oleracea, sono leggermente tomentose, carnose, a sezione cilindrica e terminanti a punta. I fiori, sempre numerosi, possono essere semplici o doppi e composti da petali (da 4 a 6) delicati e caratterizzati da colori molto vivaci e accesi (giallo, arancione, rosso, rosa, viola o bianco ma anche bicolori come portulaca grandiflora serie Duna). I fiori si aprono al sole (e si richiudono al tramonto), hanno una larghezza di circa 2,5 cm e durano in genere uno o due giorni.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La fioritura della portulaca è molto lunga e va da maggio fino all’autunno inoltrato.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La riproduzione della portulaca avviene per seme: in primavera, la pianta si semina direttamente nei vasi o in piena terra, sempre avendo cura di utilizzare un substrato per piante succulente o alleggerendo il terriccio miscelandovi sabbia in eguale proporzione.

Semi

Minuscoli e neri, i semi sono contenuti all’interno dei frutti della pianta di portulaca e hanno l’aspetto di piccole capsule ovali.

Informazioni e curiosità

Trattata spesso e ingiustamente come pianta infestante, la portulaca (in particolar modo portulaca sativa) trova in realtà un validissimo utilizzo in cucina: le sue foglie, infatti, possono essere consumate sia crude, ad esempio per arricchire una bella insalatona estiva, sia cotte all’interno di frittate e minestre.

Coltivazione

VasoPiena Terra

La portulaca si coltiva sia in vaso, sia in piena terra.

Collocazione

InternoEsterno

La portulaca vive all’esterno, ma solo in climi miti.

Concimazione

La portulaca non va concimata, anzi, un apporto di nutrienti azotati ne favorirebbe lo sviluppo a discapito della fioritura.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

La portulaca necessita sempre di pieno sole e va esposta a Sud. Se collocata in ombra non fiorisce, o lo fa solo sporadicamente, e si allunga strisciando sul terreno verso la luce diretta.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

La portulaca va annaffiata solo a fronte di prolungata siccità. Le piante in vaso devono essere appena inumidite una volta ogni due settimane ricordando di togliere il sottovaso. Questo perché la natura succulenta delle foglie conferisce alla portulaca una buona resistenza al secco, tanto che, anche dopo un periodo di abbandono, mostra una grande capacità di ripresa tornando a fiorire con forza se bagnata con regolarità.

Potatura

La portulaca non richiede potature; al massimo, per contenerne la crescita, si possono cimare i rami più lunghi all’inizio della primavera ed è sempre bene eliminare i fiori secchi.

Trapianto

Prima di effettuare il trapianto della portulaca in un’aiuola del giardino, bisogna assicurarsi che il terreno dell’area prescelta sia asciutto, di media o scarsa fertilità, ben drenato e ricco di sabbia o ghiaia.

Ubicazione stagionale

Autunno/inverno: la portulaca non resiste al freddo e quando le temperature si avvicinano allo zero termico, la pianta muore. Se in vaso occorre ritirarla all’interno, in alternativa andrebbe messa a dimora in giardino solo nelle regioni a clima temperato.
Estate/primavera: la portulaca ama il caldo e il sole e non teme l’afa estiva. Durante la bella stagione (soprattutto tra i 26 e i 32°C), quindi, va lasciata all’esterno.

Bonsai

La portulacaria è un bonsai molto rustico da interno (ma vive bene anche all’esterno); riesce infatti a vegetare anche in ambienti poco luminosi e richiede pochissime cure e annaffiature per vivere in salute.

Raccolta

I semini della portulaca si possono raccogliere dalle capsule e conservare in un sacchettino di carta, da porre a sua volta in un ambiente fresco e asciutto per tutto l’inverno, in modo da poter eseguire la semina la primavera successiva. Anche foglie, cimette e rametti teneri della pianta si prestano alla raccolta, da maggio a settembre, per diventare un ottimo ingrediente per molte ricette.

Malattia e cure

La portulaca non soffre di particolari patologie. Teme soltanto l’eccesso idrico che può provocare marciumi.

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