Prezzemolo

Petroselinum (hortense o crispum)

Prezzemolo

  • Il prezzemolo è un'aromatica facile da curare e si ammala meno facilmente di altre.
  • Se non si dispone di un orto o di spazio in giardino, il prezzemolo riesce a crescere senza problemi anche in vaso.
  • Il prezzemolo ha bisogno di piena luce ed esposizione diretta per crescere bene: anche in caso di ricovero in casa, quindi, va posto vicino alla finestra.
  • Dal momento della semina, occorrono circa 2-3 settimane per vedere spuntare le piantine di prezzemolo.
  • Il prezzemolo ha bisogno di essere coltivato in suoli umidi, soprattutto durante i mesi caldi.
  • Il prezzemolo è un’aromatica facile da curare e si ammala meno facilmente di altre.
  • Se non si dispone di un orto o di spazio in giardino, il prezzemolo riesce a crescere senza problemi anche in vaso.
  • Il prezzemolo ha bisogno di piena luce ed esposizione diretta per crescere bene: anche in caso di ricovero in casa, quindi, va posto vicino alla finestra.
  • Dal momento della semina, occorrono circa 2-3 settimane per vedere spuntare le piantine di prezzemolo.
  • Il prezzemolo ha bisogno di essere coltivato in suoli umidi, soprattutto durante i mesi caldi.

Originario dell’area mediterranea, dell’Africa settentrionale o dell’Asia Minore, il prezzemolo è noto fin dall’antichità. Dal punto di vista botanico appartiene alla famiglia delle ombrellifere e gli antichi lo impiegavano sia come medicamento sia, soprattutto, come condimento da inserire in zuppe o minestre. Il prezzemolo è pianta biennale, vale a dire che nel secondo anno di coltivazione sale a seme formando al centro della pianta un lungo stelo fiorale che porterà i semi. Le piante che salgono a fiore devono essere eliminate perché perdono le loro caratteristiche aromatiche oppure si possono conservare per la produzione dei semi, da usare non tanto come sementi, quanto come prodotto erboristico.

Il prezzemolo è pianta poco esigente, che riesce a crescere (e di conseguenza può essere trapiantato) in tutti i tipi di terreno, ma preferisce quelli ben drenati, freschi e di media fertilità, oltre che esposti in pieno sole per almeno 6-8 ore al giorno. La pianta, coltivabile sia in vaso sia in piena terra, si riproduce facilmente tramite semina, in primavera o in autunno, dopo aver lavorato il terreno in profondità, oltre che averlo arricchito con compost o letame maturo. Oltre a questa concimazione iniziale, il prezzemolo ha bisogno di essere fertilizzato regolarmente durante la stagione di crescita, utilizzando concimi azotati a lenta cessione e abbondante letame compostato ben maturo. La potatura del prezzemolo consiste principalmente nella ripulitura dalle foglie ingiallite o morte, oltre che nella raccolta vera e propria delle foglie sane ad uso alimentare: a questo proposito, si raccomanda di tagliare le foglie più esterne, lasciando intatto il cuore della pianta, anche se il prezzemolo reagisce molto bene ai tagli. La raccolta si effettua dopo circa 80 giorni dalla semina, quando le piantine hanno raggiunto un’altezza di circa 20 cm (e comunque prima che gli steli divengano cavi e i rachidi fogliari duri), sempre usando le forbici. Per quanto riguarda l’annaffiatura, il prezzemolo richiede un’irrigazione frequente e costante: è fondamentale mantenere il terreno umido ma non inzuppato, evitando i ristagni d’acqua; durante i periodi più caldi e secchi, può essere necessario annaffiare tutti i giorni. Anche se preferisce le temperature miti, questa aromatica è abbastanza tollerante al freddo (fino ai 7°C non subisce danni) ma, pur dimostrandosi più resistente di altre aromatiche alle malattie, può essere colpito da insetti, quali gli afidi, o patologie fungine come la septoriosi del prezzemolo, molto frequente nei periodi estivi. Dato che la pianta verrà destinata al consumo, è importante che la lotta a parassiti e infestazioni sia sempre effettuata con prodotti concessi in agricoltura biologica.

Le piante di prezzemolo raggiungono un’altezza variabile dai 25 ai 60 cm. Le foglie, tanto nelle varietà lisce come in quelle arricciate, sono profondamente incise, di colore deciso e brillante, odorose e aromatiche. Gli steli, crescendo, tendono a diventare cavi e fistolosi come quelli del sedano; sono dotati di buona elasticità e resistenza tanto che buona parte delle piante abbattute dalla pioggia si riprende nel giro di pochi giorni. L’apparato radicale ha una radice principale fittonante.

Al momento dell’acquisto o del consumo, scegliere solo esemplari di prezzemolo dalle foglie intere, verdi e non ingiallite, dall’aspetto fresco e turgido, non floscio e cadente, sempre ben pulito e non imbrattato. Il prezzemolo è ricco di vitamina A, vitamina C e potassio. Paragonato agli altri alimenti vegetali è fra i più ricchi in calcio, ferro e fosforo. Ha inoltre proprietà digestive e diuretiche.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La fioritura del prezzemolo avviene a partire dal secondo anno di coltivazione, d’estate. I fiorellini sono di colore bianco-verde, talvolta soffusi di azzurro-violetto o giallastro.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

Il prezzemolo si riproduce facilmente per semina.
Il seme, prima di essere utilizzato, si mescola con terriccio da semina molto fine per migliorarne l’uniformità di distribuzione. Una volta sparso o deposto nel terreno, si ricopre con un sottile velo di terriccio soffice e fine o con apposito terriccio da semina.

La semina può avvenire in primavera o in autunno.
In autunno si effettua quando le giornate si sono rinfrescate, ma non sono ancora fredde e la temperatura notturna si attesta intorno ai 10°C.
La semina estiva, quando la radiazione solare è forte e le temperature sono elevate, accorcia i tempi di germinazione della metà, ma è consigliata solo in porzioni di terreno fresco e solo parzialmente soleggiato. Dopo la semina provvedere ad un’ombreggiatura del terreno con teli o cassette da frutta rovesciate.
In primavera, visti i tempi lunghi di germinazione (non meno di 20-30 giorni) si dovrà seminare appena le temperature lo consentiranno, anche se il rischio di gelate non è del tutto cessato. Si semina tradizionalmente a spaglio.
Il terreno deve essere mantenuto sempre umido, senza lasciare che secchi, e va protetto dal freddo con tessuto-non tessuto.

La semina più razionale per ottenere piante vigorose e di buone dimensioni, è la semina a file, distanti 25-30 cm, operata su aiuole rialzate rispetto al piano di campagna e separate da una fossetta utile per l’irrigazione.

In montagna si può ricorrere ad una semina anticipata del prezzemolo al chiuso, per poi ricorrere al trapianto appena le condizioni lo permetteranno.

Semi

I semi di prezzemolo sono piccoli e ovali, appiattiti e di colore grigio-bruno, percorsi da striature verticali.

Informazioni e curiosità

Il prezzemolo può essere suddiviso in due tipologie tipiche: a foglie lisce e a foglie ricce, increspate e raccolte in ciuffetti.
Fra quelli a foglie lisce, le cultivar più diffuse nel mondo sono italiane:

  • Il prezzemolo comune, quello classico, ha foglie piccole di colore verde lucente, fusti sottili, vegetazione compatta, ed è quello dall’aroma e dal profumo più intensi.
  • Il prezzemolo “Gigante d’Italia”, noto un tempo anche come Sellerino, è indicato soprattutto per condire la carne e ha un’aroma intenso, foglie di grandi dimensioni dal colore verde scuro. Come suggerisce il nome è pianta vigorosa con fusti grossi alti fino a 40 cm; molto produttiva, è la varietà più commercializzata.
  • Il prezzemolo “Di Napoli”, dall’aroma molto spiccato e dal colore così verde da diventare quasi cupo, si riconosce per le foglie profondamente incise.
  • Il prezzemolo “Catalogno” ha foglie grandi e piatte, simili a quelle del sedano.

Le varietà a foglie ricce sono apprezzate soprattutto dalla cucina che pone grande attenzione alla presentazione dei piatti. Spesso, profumo e sapore sono meno spiccati, anche perché l’impiego di questi tipi di prezzemolo non prevede di triturare le foglie. Le vecchie varietà di prezzemolo riccio come la “Paramount” avevano portamento diverso, non più eretto, ma si allargavano sul terreno formando rosette folte e decorative e raggiungendo altezze più contenute. Oggi esistono varietà a foglia riccia con portamento eretto capaci di raggiungere i 60 cm di altezza. Il prezzemolo riccio ha una resistenza al freddo maggiore e può essere indicato per le regioni a clima mite dove si intende proseguire la coltivazione dell’orto anche in inverno. Fra le varietà più apprezzate ricordiamo:

  • Karusca”, è la miglior varietà per guarnizioni perché non solo arricciata e di colore deciso, ma anche aromatica e profumata.
  • Forest green”, come il nome suggerisce, è molto produttiva.
  • Champion Moss Curled” è pianta di elevata vigoria e dall’aroma così intenso da risultare pungente.
  • Clivi” è una cultivar di altezza molto ridotta, adatta ad essere coltivata in vaso.

Per completezza è bene ricordare che esiste una terza tipologia di prezzemolo, poco conosciuta nel nostro Paese, ed è quella da radice. Le piante sviluppano una grossa radice fittonante che, dopo l’arrivo del gelo e la morte della parte aerea, può essere utilizzata come ortaggio opportunamente tolta dal terreno e stratificata in sabbia. La polpa è tenera, chiara, quasi bianca, e di buon sapore.

Coltivazione

VasoPiena Terra

Il prezzemolo si coltiva principalmente in piena terra, ma si può seminare anche in vasetti e poi trapiantare in un contenitore di dimensioni più ampie.

Collocazione

InternoEsterno

Come tutte le aromatiche il prezzemolo è pianta da esterno.

Concimazione

La concimazione del prezzemolo si effettua distribuendo nel terreno concimi azotati a lenta cessione e abbondante letame compostato ben maturo.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

Il prezzemolo deve essere posto in pieno sole così da poter godere di almeno sei, meglio otto, ore di esposizione diretta. Al di sotto delle tre ore di sole giornaliere cresce in modo stentato, con steli sottili e foglie giallastre, per niente aromatiche.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Il terreno di coltivazione del prezzemolo dovrà sempre essere mantenuto umido da annaffiature frequenti (anche giornaliere se le temperature estive sono alte). Nella coltivazione a file si può ricorrere all’irrigazione per scorrimento nei solchi, che potrà essere trasformata in fertirrigazione se si sparge ogni due mesi un po’ di terricciato di letame maturo all’interno delle fossette. Nella coltivazione con semina a spaglio è possibile solo l’irrigazione a pioggia, evitando le ore centrali della giornata perché le piante non riportino indesiderate bruciature sulle foglie.

Evitare in tutti i casi gli stress idrici, ma bagnare con continuità e, nel caso di sospensione delle bagnature per impossibilità o imprevisti, non cercare di recuperare con una bagnatura così abbondante da inzuppare il terreno perché il prezzemolo teme molto i ristagni.

Potatura

Potare regolarmente il prezzemolo, eliminando le foglie morte e ingiallite, aumenta la produttività della pianta e aiuta a mantenerla in salute. Inoltre il prezzemolo risponde bene ai tagli e, anzi, più si pota, più la qualità delle foglie ottenute sarà superiore.

Trapianto

Al momento della semina o del trapianto, il prezzemolo richiede un terreno fresco, permeabile e di media fertilità. Nella rotazione può essere inserito in qualsiasi momento, ma è consigliato porlo dopo colture che abbiano sfruttato la fertilità residua di ortaggi fortemente letamati. Quindi, ad esempio, dopo bietole o altre verdure da foglia, che hanno seguito a loro volta pomodori o zucchini.
Il terreno deve essere lavorato con cura eliminando sassi e lenti di argilla, inoltre deve essere affinato con grande cura perché i semi di prezzemolo sono piccolissimi (ne servono oltre 350 per fare un grammo).

Ubicazione stagionale

La temperatura ideale per la crescita del prezzemolo si aggira attorno ai 15-22°C, ma non subisce stress fino a 7°C. Resiste fino a -5°, ma quando le temperature sono comprese tra 5 e 0°C è consigliabile proteggere le piante dell’orto con TNT bianco, oppure spostare i vasi al coperto. Il prezzemolo sopporta anche oltre i 35°C in estate, ma durante le ore più calde della giornata è opportuno tenere le piante all’ombra.

Raccolta

La raccolta del prezzemolo si effettua quando le piante hanno raggiunto un’altezza di 20 cm e le foglie sono formate, hanno colore intenso e odore e aroma spiccati, in genere dopo circa 80 giorni dalla semina.
La raccolta deve avvenire in ogni caso prima che gli steli divengano cavi e i rachidi fogliari duri.

Il prezzemolo non si raccoglie a mano, ma con le forbici, recidendo gli steli al piede a 2-3 cm dal terreno. Solo in questo modo non si danneggiano le piante (la raccolta a mano crea sempre una trazione sull’apparato radicale) e in breve tempo si formerà una nuova rigogliosa vegetazione.
Un buon modo per ottenere una produzione scalare con un raccolto sempre fresco è suddividere la superficie coltivata in quattro parti e tagliare le piante al piede alla distanza di due settimane l’una dall’altra.

Il prezzemolo, una volta raccolto, deve essere consumato fresco, in giornata, o conservato in frigorifero nell’apposito scomparto della verdura per due giorni al massimo, meglio se messo a bagno in un bicchiere d’acqua dopo aver accorciato i fusti con le forbici (in questo modo resiste anche cinque giorni).

In alternativa, è possibile essiccare le foglie dopo averle mondate e lavate ponendole in luogo caldo e ventilato, come un portico, nei mesi estivi, oppure in un essiccatoio familiare.

Il metodo più pratico e veloce di conservazione del prezzemolo resta comunque la surgelazione. Le foglie, mondate, lavate e scosse dall’acqua, si pongono in un ampio contenitore senza pressarle. Al momento dell’utilizzo saranno ancora integre e potranno essere utilizzate anche come ornamento.

Malattia e cure

Il prezzemolo può subire l’attacco di diversi insetti, tra cui gli afidi, che impediscono la crescita della pianta, e le larve di maggiolino, pericolose perché si nutrono delle radici. In via preventiva si può agire con degli insetticidi specifici (verificando che siano compatibili con il successivo consumo alimentare dell’aromatica), oppure semplicemente tagliando le sezioni rovinate.

Per quel che riguarda le malattie, invece, il prezzemolo può essere soggetto alle patologie tipiche delle ombrellifere, così come all’azione della temuta cercospora, che provoca la secchezza della pianta. Anche le malattie fungine sono sempre in agguato e la più comune è la septoriosi del prezzemolo, tipica del periodo estivo. Si riconosce perché le foglie presentano inizialmente macchie brune di diverse dimensioni, all’interno delle quali compaiono poi i cosiddetti picnidi: piccoli puntini neri, depositi delle spore fungine. Con il passare del tempo, il colore delle macchie diventerà grigiastro e queste ultime, confluendo tra loro, danneggeranno completamente la lamina fogliare. Per curare la pianta si può intervenire con un induttore di resistenza a base di rame, per inibire la germinazione delle spore fungine. L’importante è sempre utilizzare prodotti o ricorrere a soluzioni di natura biologica, altrimenti il prezzemolo non potrà essere consumato: per combattere gli afidi, ad esempio, si possono introdurre nell’orto le coccinelle, insetti buoni e predatori naturali di questi parassiti.

Come valuti questo articolo?
12345
Valutazione: 0 / 5, basato su 0 voti.
Avvicina il cursore alla stella corrispondente al punteggio che vuoi attribuire; quando le vedrai tutte evidenziate, clicca!
A Cose di Casa interessa la tua opinione!
Scrivi una mail a info@cosedicasa.com per dirci quali argomenti ti interessano di più o compila il form!